Cobbia[1][2][3], già Cobilaglava[4] (in sloveno: Kobjeglava, in tedesco Cobilaglava[5] o Kobila Glava[6][7]) è un paese della Slovenia, frazione del comune di Comeno.
Cobbia insediamento | |
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(SL) Kobjeglava | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione statistica | Litorale-Carso |
Comune | Comeno |
Territorio | |
Coordinate | 45°48′54″N 13°48′32.4″E |
Altitudine | 321,4 m s.l.m. |
Superficie | 6,33 km² |
Abitanti | 190 (2002) |
Densità | 30,02 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6222 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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La località carsica si trova a 6,0 km a est del capoluogo comunale e a 11,8 chilometri dal confine italiano.
La chiesa parrocchiale è dedicata a San Michele (Sveti Mihael) e contiene al suo interno un dipinto opera di Giuseppe Tominz in uno dei due altari laterali in pietra.
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto, i Longobardi si insediarono nel suo territorio, seguiti poi attorno al VI secolo da popolazioni slave. Alla caduta del Regno longobardo subentrarono quindi i Franchi; nell'887 Arnolfo, Re dei Franchi orientali, istituì la marca di Carniola; nel 957 la Carniola passò sotto l'autorità del Duca di Baviera e poi nel 976 nel Ducato di Carinzia appena costituito dall'imperatore Ottone II.
In seguito il Ducato di Carinzia passò, come ricompensa per i servigi resi all'imperatore Rodolfo I contro Ottocaro II di Boemia, a Mainardo II di Tirolo-Gorizia.
Il paese viene citato per la prima volta nel 1300 e probabilmente era sottomesso alla giurisdizione dei conti di San Daniele sotto la sfera d'influenza della Contea di Gorizia; in seguito, passando nel 1500 alla Casa d’Asburgo, il territorio entrò nella Contea di Gorizia e Gradisca[8].
Con il trattato di Schönbrunn (1809) entrò a far parte delle Province Illiriche.
Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca; passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco nel 1849 come comune autonomo[5] e comprendeva anche l'attiguo insediamento (naselje) di Villa Tupelce (Tupelče).
Tra le due guerre mondiali fu comune autonomo della Provincia del Friuli[2], sempre comprendendo anche l'insediamento (naselje) di Villa Tupelce (Tupelče); nel 1927, passò alla ricostituita Provincia di Gorizia[9] venendo assorbito dal comune di San Daniele del Carso nel 1928[10].
Tra il 1945 e il 1947, trovandosi a ovest della Linea Morgan fece parte, assieme a tutto il Carso di Comeno e all'attiguo San Daniele del Carso, della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo Britannico-Americano del Governo Militare Alleato[11] (AMG); passò poi alla Jugoslavia, che nelle sue continue modificazioni gestionali passò la località nel comune attuale, e quindi alla Slovenia.
Zajčevca, m 412; Tolsti vrha, m 365; Krajni vrh[12], m 355; Srednji vrh, m 353;
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