Vo' (chiamato impropriamente anche Vo' Euganeo e Vò) è un comune italiano di 3 275 abitanti[1] della provincia di Padova in Veneto, posto sul versante ovest dei Colli Euganei.
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Vo' comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giuliano Martini (lista civica) dal 27-5-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°20′N 11°38′E | ||
Altitudine | 19 m s.l.m. | ||
Superficie | 20,37 km² | ||
Abitanti | 3 275[1] (31-8-2021) | ||
Densità | 160,78 ab./km² | ||
Frazioni | Boccon, Cortelà, Vo' Vecchio, Zovon | ||
Comuni confinanti | Agugliaro (VI), Albettone (VI), Cinto Euganeo, Galzignano Terme, Lozzo Atestino, Rovolon, Teolo | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 35030 | ||
Prefisso | 049 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 028105 | ||
Cod. catastale | M103 | ||
Targa | PD | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Nome abitanti | vadensi | ||
Patrono | san Lorenzo martire | ||
Giorno festivo | 10 agosto | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Detiene, insieme a Ne (GE) e Re (VB), il record del nome di comune italiano più corto.
Il comune di Vo' fa parte del Parco Regionale dei Colli Euganei, e comprende nel suo territorio, insieme ai comuni di Teolo, Cinto Euganeo e Galzignano, il Monte Venda, che con i suoi 603 m è il più alto del comprensorio collinare. Il terreno è molto ferroso.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Monte Venda. |
Il nome del paese sembra essere in relazione con il latino vadum, "guado" (ma anche "palude, bassifondi")[3]. Prima della disastrosa rotta della Cucca del 589, infatti, la zona era bagnata da un ramo del fiume Adige il quale, biforcandosi poco più a monte di Este, lambiva l'intera catena dei colli Euganei prima di riunirsi presso l'odierna Bovolenta. Ma, poiché ab antiquo l’abitato era chiamato Vicus Euganeus[4], cioè ‘villaggio euganeo’, è molto probabile che il nome Vo’ derivi dall’abitudine di leggere in maniera incolta e veloce l’abbreviazione grafica V.o Euganeo ('Vico Euganeo'); infatti nei secoli passati la brachigrafia — antenata della stenografia — era molto usata e comune nella stesura dei documenti contabili e amministrativi in genere. Si trattava di abbreviazioni spesso minimali, cioè con le quali a volte nella fretta si risparmiava di scrivere, sostituendole con un semplice punto, anche solo un paio di lettere di una parola.[5] Oltre a Nicolaus Reusner, anche Konrad Löwe menzionò il Vo’ Euganeo del Cinquecento: Deinde vicus est Euganeus, propè quem aquae calidae perpetuos vapores et fumos exaestuantes, nunc Aponi Balnea vocantur, à vico qui iuxta est Aponio. [6]
Nel Medioevo fu luogo di origine della famiglia da Vo', che vi possedeva un castello. Un altro fortilizio, proprietà dei Maltraversi, si trovava a Boccon in località Castellaro.
Seguì le sorti di Padova passando, all'inizio del XV secolo, alla Serenissima. Nel Seicento la famiglia Contarini fece erigere la villa su cui si basò l'impianto urbanistico dell'attuale Vo' Vecchio.
Come tutto il Veneto, nell'Ottocento vide l'alternarsi dei governi francese e austriaco sino a diventare parte del Regno d'Italia nel 1866. Nel 1902 il municipio venne insediato nella Ca' Erizzo, in posizione più centrale; in seguito a questo evento si formò l'odierna Vo', mentre la precedente sede comunale venne ribattezzata Vo' Vecchio[7].
A febbraio 2020 vi fu identificato uno dei primi focolai accertati in Italia della COVID-19; uno studio sulla popolazione del Comune, condotto da Andrea Crisanti dell'Università di Padova, evidenziò la possibilità di trasmissione del SARS-CoV-2 da parte di persone contagiate, ma asintomatiche.
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 aprile 1994.
«Troncato: nel primo, di argento, al grappolo d'uva, d'oro, pampinoso di due, di verde, accompagnato da due spighe di grano d'oro, una e una, poste in palo; alla campagna diminuita d'azzurro; nel secondo, di rosso, alla banda diminuita d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Abitanti censiti[8]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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5 luglio 1985 | 7 giugno 1990 | Renato Granzon | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
8 giugno 1990 | 6 ottobre 1992 | Giovanni Barbiero | Democrazia Cristiana | Sindaco | Dimesso |
7 ottobre 1992 | 23 aprile 1995 | Adriano Zattarin | Democrazia Cristiana | Sindaco facente funzioni | |
24 aprile 1995 | 12 giugno 2004 | Nereo Toniolo | lista civica di centro-destra | Sindaco | |
13 giugno 2004 | 25 maggio 2014 | Giuliano Martini | lista civica | Sindaco | |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Vanessa Trevisan | lista civica | Sindaco | |
27 maggio 2019 | in carica | Giuliano Martini | lista civica | Sindaco |
Altri progetti
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