Villarosa (Villa Rosa in siciliano) è un comune italiano di 4 367 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Enna in Sicilia.
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Villarosa comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Libero consorzio comunale | Enna |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Costanza (lista civica) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 37°35′N 14°10′E |
Altitudine | 523 m s.l.m. |
Superficie | 54,89 km² |
Abitanti | 4 367[1] (31-8-2022) |
Densità | 79,56 ab./km² |
Frazioni | Villapriolo |
Comuni confinanti | Alimena (PA), Bompietro (PA), Calascibetta, Enna, Santa Caterina Villarmosa (CL) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 94010 |
Prefisso | 0935 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 086020 |
Cod. catastale | M011 |
Targa | EN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 455 GG[3] |
Nome abitanti | villarosani |
Patrono | san Giacomo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Centro agricolo posto nel cuore della Sicilia centrale, Villarosa si distingue per la coltivazione di grano, olive e mandorle, prodotti che si possono apprezzare nell'annuale festività della Madonna della Catena che si tiene l'8 settembre.
A causa della crescente disoccupazione che ha attanagliato il Mezzogiorno, la cittadina è stata colpita da un repentino fenomeno di emigrazione durante il XX secolo. Gli emigranti hanno raggiunto località di tutti i continenti, in particolar modo la cittadina belga di Morlanwelz, gemellata con Villarosa dal 2002.
Villarosa si sviluppa a 523 metri sul livello del mare. Essa è posta su una vera e propria conca ai piedi del monte Giurfo. Il suo territorio è posto tra due fiumi il Salso ed il Morello, rispettivamente d'acqua salata e dolce. Il Morello è affluente del lago artificiale che prende il suo nome, che si trova a pochi chilometri dal centro abitato.
Nei pressi della stazione ferroviaria si trova il centro geografico della Sicilia, che erroneamente tradizione consegna alla Zona Monte di Enna.[senza fonte]
(SCN)
«Dintra 'na conca, sutta 'na muntagna, / 'ntra du ciumi, unu amaru e l'autru duci, / cc'è un paiseddu cu li strati 'n cruci / e tanticchia di virdi a la campagna; / 'ntra ripa e ripa la terra siccagna / di centu rarità frutti produci, / di jornu fumichìa, di notti luci / e 'ntra l'interni sò chiangi e si vagna» |
(IT)
«Dentro una conca sotto una montagna, / tra due fiumi, uno amaro e l'altro dolce, / c'è un paesino con le strade a croce / e poco verde nella campagna; / nella terra arida attorno / cento rarità di frutti produce, / di giorno fumiga, di notte luccica / e nelle sue viscere si piange e si suda» |
(Vincenzo De Simone, Bellarosa) |
Il clima di Villarosa è mitigato ma risente di alcuni tratti continentali tipici della Sicilia centrale. Gli inverni sono relativamente freddi data la distanza dal mare e l'altitudine con occasionali episodi nevosi. L'estate è calda ma ventilata e non sono infrequenti i temporali di calore. Il periodo più piovoso si concentra tra autunno e inverno mentre le piogge diventano più scarse tra tarda primavera ed estate.
«Qui, propugnando la redenzione di Roma, |
(Lapide posta in ricordo del passaggio di Giuseppe Garibaldi su un balcone di una delle dimore della famiglia Deodato che ospitò l'eroe dei due mondi) |
L'attuale centro nacque grazie all'opportuna licentia populandi, datata 10 aprile 1762, ad opera del duca Placido Notarbartolo. Fu sempre centro economico molto attivo, in particolare nel XIX secolo quando vennero attivate le numerose miniere di zolfo e sali potassici presenti su tutto il territorio. In seguito il comune divenne autonomo.
Lo stemma è così descritto:
«Scudo sannitico azzurro sormontato da una corona argentea. Al centro dello scudo una rosa di colore rosa con gambo e foglie alla cui base si intrecciano spighe di grano, cinque a sinistra e cinque a destra. Lo scudo è abbracciato da due rami d'albero legati alla base da nastro bianco: a destra un ramo con foglie d'alloro, a sinistra un ramo con foglio di quercia. Ai piedi dello scudo è posta l'iscrizione Villarosa» |
Rosa Ciotti, figlia del pittore Francesco Ciotti da Resuttano e pittrice a sua volta - i suoi dipinti sono presenti nella chiesa e Monastero di Santa Maria del Popolo (1739) e nella chiesa di San Francesco d'Assisi (1706) di Enna - fu autrice di un singolare piano regolatore (che prevede la dislocazione delle strade in modo perpendicolare) il quale venne favorevolmente accettato dai cittadini. Tale dislocazione, seguendo le due vie principali (corso Garibaldi e corso Regina Margherita), suddivide il paese in 4 zone, dette quartieri o rioni, denominate Sant'Anna, Porta Palermo, Calvario e Segrezia. Nel dopoguerra i nomi furono convertiti rispettivamente in Cavour, Procida, Meli e Lincoln; tuttavia queste denominazioni sono quasi del tutto sconosciute. Sempre la Ciotti disegnò la planimetria ottagonale della piazza Vittorio Emanuele, ispirata alla piazza Vigliena di Palermo (Quattro Canti).
Architetture civili di rilievo sono:
Abitanti censiti[6]
Villarosa nacque e si sviluppò grazie alla crescita economica derivata dal settore primario (agricoltura, pastorizia ed estrazione mineraria). Dopo la chiusura delle numerose miniere di zolfo, avvenuta tra gli anni Sessanta e Ottanta, l'unica scelta di numerosi villarosani è stata quella di emigrare in Nord Italia, o addirittura all'estero, in cerca di fortuna. Ciò dimostra quanto illustrato dal grafico, in cui viene evidenziato un vistoso calo demografico a partire dal 1961 (anno in cui si contavano quasi 10 000 abitanti) sino ai giorni nostri.
Nei recenti anni al problema dell'emigrazione si è contrapposto un fenomeno (seppur di minori dimensioni) d'immigrazione.
La religione predominante è quella cristiana nella confessione cattolica.
Villarosa ospita un collegio delle suore Canossiane, situato in via Papa Giovanni XXIII. Anticamente avevano sede in paese un istituto delle suore oblate del Sacro Cuore di Gesù, situato nel quartiere San Giuseppe vicino al monumento ai caduti (oggi si trova al suo posto una casa di riposo) e uno delle suore orsoline, con sede in via Marguglio.
Nel 1978 a opera della cooperativa Vie Nuove fu fondata una delle prime radio libere siciliane, Radio Attiva. La radio, molto attiva sui temi sociali e di lotta alla criminalità mafiosa, divenne un punto di riferimento di tutto il centro Sicilia per gli appuntamenti culturali rappresentati dalle serate in musica, teatro e cinema. Dalle ceneri di Radio Attiva nel 1980 nacque il primo circolo ARCI con annesso pub di Sicilia chiamato Arcipicchio, che divenne negli anni Ottanta un importante centro siciliano di diffusione e promozione culturale e politica. Il circolo chiuse nel 1988.
Affiancata a Radio Attiva, anche se di vedute diverse, nasceva La Vostra Radio 104.500 FM stereo. Chiuse anch'essa verso il 1990 quando coloro che la gestivano, per motivi di lavoro, lasciarono Villarosa. Essa era situata presso il convento dei Cappuccini.
Nel 1979 fu creata anche Radio Villarosa Uno, 93,500 MHz; trasmise fino al 1987.[senza fonte]
L'economia villarosana, storicamente, era basata fondamentalmente sul settore primario (olive, mandorle, frumento, pastorizia, estrazione mineraria di zolfo), adesso, dopo il collasso del settore estrattivo e la conseguente chiusura delle miniere, la competitività di Villarosa è notevolmente scemata, causando ovviamente il fenomeno dell'emigrazione.
Tuttavia, l'attività agricola non tende a diminuire, come dimostra il fervente lavoro che anima i campi tra fine agosto (periodo adatto per la raccolta della mandorla), ottobre (per l'uva) e novembre (olive). A supporto del lavoro nelle campagne, sono sorti a Villarosa due oleifici.
Sono presenti inoltre imprese operanti nel settore della manifattura e dei servizi.
A Villarosa si trovano le seguenti miniere di zolfo, oggi chiuse:
La locale stazione ferroviaria è posta sulla linea Palermo-Catania; anticamente era collegata alla miniera Respica-Pagliarello dalla ferrovia mineraria Sikelia.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 luglio 1989 | 31 maggio 1990 | Giuseppe Magnifico | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
31 maggio 1990 | 8 settembre 1992 | Caterina M.r. Seminara | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [7] |
22 novembre 1993 | 1º dicembre 1997 | Angelo Bruno | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
1º dicembre 1997 | 28 maggio 2002 | Antonio Cateno Costanza | L'Ulivo | Sindaco | [7] |
28 maggio 2002 | 15 maggio 2007 | Francesco Antonio Costanza | L'Ulivo | Sindaco | [7] |
15 maggio 2007 | 8 maggio 2012 | Agostino Gabriele Zaffora | L'Ulivo | Sindaco | [7] |
8 maggio 2012 | 11 giugno 2017 | Francesco Antonio Costanza | Lista civica | Sindaco | [7] |
11 giugno 2017 | in carica | Giuseppe Fasciana | Lista civica | Sindaco | [7] |
Vi erano due società calcistiche presenti sul territorio:
Le attività di calcio a 11 sono svolte presso il campo sportivo comunale sito in contrada Santo Rocco, mentre le attività riguardanti il calcio a 5 vengono svolte presso il Centro Polivalente "Felice Crupi" della frazione di Villapriolo.
Nel 1983 la società US Villarosa, militante in Prima Categoria, vinse la Coppa Trinacria.
Altri sport praticati sono tennistavolo (Sirio Villarosa), pesca (Noi Pescatori a Lenza del Morello), podismo (ASD Olimpia Villarosa), tennis (Circolo Tennis Villarosa), ciclismo e pallavolo (Polisportiva Marco Pantani).
Altri progetti
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