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Villa Fontana o Villafontana (Vélla Funtèna nel dialetto locale[3]) è la frazione più popolosa del comune di Medicina, nella città metropolitana di Bologna. Un tempo fu un comune autonomo, dotato di pieve, di convento e di partecipanza agraria, si trova 3 km a ovest dal capoluogo comunale; 15 km a est di Bologna e 9 km a nord dai colli bolognesi.

Disambiguazione – Se stai cercando la località della provincia di Verona, vedi Villafontana.
Villa Fontana
frazione
Villa Fontana – Veduta
Villa Fontana – Veduta
Chiesa di Santa Maria in Garda (VII secolo)
Localizzazione
Stato Italia
Regione Emilia-Romagna
Città metropolitana Bologna
Comune Medicina (Italia)
Territorio
Coordinate44°29′43″N 11°36′41″E
Altitudine22 m s.l.m.
Abitanti2 661 (31 dicembre 2018)
Frazioni confinantiSan Donino, Fiorentina, Borgo San Paolo, Sant'Antonio della Quaderna, Buda (Medicina), Bidocchia, La Fabbrica, Fossatone, Gaiana (comune di Castel San Pietro Terme), Olmo (comune di Budrio) e Selva Malvezzi (comune di Molinella)
Altre informazioni
Cod. postale40059
Prefisso051
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2ITA
Codice ISTAT037037
Cod. catastaleF083
TargaBO
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[1]
Cl. climaticazona E, 2 261 GG[2]
Nome abitantivillafontanesi
Patronosanta Lucia
Giorno festivo13 dicembre
SoprannomePiccola Parigi
Cartografia
Villa Fontana

Geografia fisica


Villa Fontana è situata nella campagna bolognese, a poca distanza dalla Romagna e dal Ferrarese. A nord della campagna villafontanese sono localizzate alcune valli della bassa bolognese.


Idrografia e clima


Il territorio è attraversato da diversi scoli di canalizzazione delle acque. Tra essi il Garda alto, che scorre dietro la chiesa parrocchiale e ne dà il nome (Santa Maria in Garda). A ovest dell'abitato scorre il torrente Gaiana, proveniente dal monte Calderaro nel massiccio del Monte Grande, il quale confluisce nel torrente Quaderna, di cui è il principale tributario. A nord dell'abitato scorre il canale Emiliano Romagnolo.

Il clima è temperato umido con estate calda (Cfa); la temperatura media annua è 13,6 °C; le precipitazioni annue sono 709 mm e sono distribuite in egual modo con due massimi in autunno e in primavera.

Durante la brutta stagione (soprattutto verso novembre) è tipica la nebbia spesso molto fitta; essa a volte ghiaccia e forma la galaverna.

Gli inverni sono piuttosto rigidi con molte gelate, la neve cade almeno una volta l'anno con discreti accumuli; in casi eccezionali vi sono state nevicate di oltre un metro. Può nevicare da novembre ad aprile, anche se di solito solo nel bimestre dicembre-gennaio.

In estate è molto caldo e umido quindi afoso con temperature massime vicine ai 40 °C e temperature percepite ancora più alte, questa tendenza si sta aggravando sempre di più in questi anni.
Non essendoci industrie ed essendo circondata dalla campagna, la qualità dell'aria a Villa Fontana è molto buona, anche rispetto al centro di Medicina.

A nord del borgo sono situate delle valli che fanno parte della rete europea di aree protette Natura 2000 con il nome di Biotopi e ripristini ambientali di Medicina e Molinella che costituiscono una parte dei resti dell'antica Valle Padusa. Sono formati da paludi e boschi igrofili dove vivono diverse specie protette di uccelli, mammiferi, rettili, insetti, anfibi e pesci d'acqua dolce. Come avocette, aironi cenerini e spatole.


Storia


Nel territorio di Villa Fontana sono passati diversi popoli: Villanoviani, Etruschi, Celti, Galli Boi, Romani, Bizantini e Longobardi. Di ognuno di essi sono stati trovati diversi reperti. Molto probabilmente l'origine del borgo si attesta verso la fine del VII secolo con la costruzione della pieve, che oggi è la parrocchia di Santa Maria in Garda di Villa Fontana; nel museo civico è conservato un fonte battesimale in pietra datato all'VIII secolo donato dalla parrocchia di Villa.

Il primo documento che attesta l'esistenza di Villa Fontana si trova in un editto di Federico Barbarossa del 1155. Nel documento imperiale si prometteva agli abitanti di Casa de Fontana (antico nome del borgo) l'esenzione dalle tasse a torto di Bologna se essi fossero rimasti fedeli all'imperatore nella rivolta dei comuni nel Nord Italia. Gli storici si dividono sull'origine del nome del paese: una teoria è che fosse la "casa dei Fontana" (cognome diffuso nella zona) oppure secondo un'altra teoria che vi fosse semplicemente una casa con una fontana.

Secondo la leggenda Matilde di Canossa, feudataria molto potente del Sacro Romano Impero, non avendo avuto eredi, avrebbe donato agli abitanti alcuni terreni fondando la Partecipanza agraria; molto probabilmente però furono consegnati invece dal vescovo di Bologna e dall'abate di Nonantola nell'XI-XII secolo per incentivare la coltivazione in una zona molto povera e bonificare i terreni insalubri.

Nel 1305 Villa Fontana divenne comune autonomo da Medicina, con sede del municipio presso il palazzo della Partecipanza, il cui stemma comunale è tuttora simbolo dell'ente. Le frazioni del comune di Villa Fontana erano San Donino, Fiorentina, Borgo San Paolo, Fossatone e Sant'Antonio della bassa Quaderna tutte annesse a Medicina. Villa entrò a far parte dello Stato della Chiesa e vi rimase fino al Risorgimento.

L'esenzione dalle tasse durò fino al 1740 grazie agli avvocati che ogni volta che veniva confutata la validità dell'editto in tribunale, visto che Villa Fontana non faceva più parte del Sacro Romano Impero, riscattavano la legittimità dell'antico scritto. In quell'anno Papa Benedetto XIV (di origine bolognese), decretò la cessazione dell'autonomia finanziaria (insieme a quella di Medicina) per restaurare il dominio di Bologna su questi territori. Per celebrare il ritorno dei comuni di Villa Fontana e di Medicina sotto Bologna, il papa fece costruire un monumento in Piazza Maggiore, ancora oggi visibile.

Nel 1796 gli invasori napoleonici decretarono, contro la strenua volontà della comunità villafontanese, la soppressione del comune di Villa Fontana e la sua annessione Medicina, ma grazie anche alla Partecipanza, Villa mantenne una certa autonomia culturale. Comunque da allora Villa Fontana seguì il destino di Medicina: nel 1859 fu annessa al Regno di Sardegna che nel 1861 diventò Regno d'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale il paese fu attraversato dalla Linea Gotica (1944-1945): e divenne un crocevia di partigiani e fiancheggiatori ma allo stesso tempo fu uccupata dai nazifascisti che cercarono di stanarli per tutta la guerra. Lungo le rive del torrente fu combattuta la battaglia della Gaiana tra gli alleati e i nazisti. Una bomba brillò vicino alla chiesa danneggiando la facciata che venne rifatta nel 1953; diverse bombe inesplose sono ancora sepolte sotto i campi coltivati quindi irraggiungibili e inoffensive. La sede locale dell'ANPI è nel capoluogo comunale.


Monumenti



Architetture religiose



Architetture civili


Antenne della Croce del Nord
Antenne della "Croce del Nord"
Radiotelescopi
Radiotelescopi

Luoghi d'interesse


Airone rosso
Airone rosso
Moretta tabaccata
Moretta tabaccata
Caprioli
Caprioli



Cultura


L'Associazione culturale di Villa Fontana e la Polisportiva di Villa Fontana promuovono insieme la cultura, le feste e lo sport a Villa Fontana. Hanno sede nelle scuole vecchie, edificio in stile Liberty costruito nel 1906. Nelle scuole vecchie è conservato anche l'archivio storico comunale.

Istruzione
Musica

A Villa Fontana nacque Ansaldo Poggi, celebre mastro liutaio del novecento bolognese.

Teatro

A Villa Fontana è presente un piccolo teatro, dove per Natale e per Pasqua hanno luogo rappresentazioni e commedie in dialetto locale.

Cucina

A Villa Fontana, come tutte le zone attorno a Bologna, le cuoche tradizionali della Cucina bolognese sono chiamate razdore.

Sono coltivate le seguenti specialità ortofrutticole:

Riso: fino alla metà del secolo scorso i territori a nord del comune erano utilizzati a risaia con l'impiego soprattutto femminile delle mondine; recentemente nei terreni della Partecipanza (La Vallona) il riso è tornato.


Eventi e ricorrenze



Infrastrutture e trasporti



Note


  1. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  2. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  3. Luigi Lepri e Daniele Vitali, Dizionario bolognese-italiano, italiano bolognese, Edizioni Pendragon, 2007, ISBN 978-88-8342-594-3. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  4. Chiesa di Santa Maria in Garda, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  5. Oratorio di Santa Maria in Fiore, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.

Voci correlate


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