Valdinferno è una frazione del comune di Garessio, in provincia di Cuneo.
Valdinferno frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Garessio |
Territorio | |
Coordinate | 44°11′20.41″N 7°57′42.06″E |
Altitudine | 1 213 m s.l.m. |
Abitanti | 0 (2009) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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Anticamente chiamato col toponimo "Valle Ombrosa", la tradizione vuole che il nome "Valle d'Inferno" sia da attribuire a Napoleone Bonaparte il quale, avendo dovuto attraversare in inverno la zona con le sue truppe per tornare in Francia, l'abbia nominata così a causa delle torbiere che avrebbe visto bruciare nella valletta dove sorge la frazione[1] oppure per il suo clima particolarmente freddo[2]; più probabile che il nome sia da collegare ai capricci meteorologici invernali e alle fatiche che gli abitanti dovevano affrontare quotidianamente.
La frazione si trova nell'Alta Val Tanaro, in un vallone laterale in sinistra idrografica, ed è composta da diverse località composte da case sparse o unite in piccolissimi gruppi, un tempo dotate di tetto di paglia[3] e oggi, in genere, restaurate e munite di coperture metalliche.
Il borgo è collegato a Garessio da una stretta strada asfaltata (ancora fino agli anni '60 del secolo scorso era sterrata), alla fine della quale si giunge a uno spiazzo, utilizzato come parcheggio, sovrastato dalla chiesa parrocchiale[4] intitolata a San Ludovico re di Francia (Luigi IX), risalente alla prima metà del 1800 (per quanto si pensa che una cappella fosse presente anche in precedenza) e ampiamente rimaneggiata nella prima metà del Novecento; tuttora consacrata, fino a pochi anni fa era officiata e aperta al pubblico solo nella stagione estiva, mentre ora è chiusa a causa di problemi statici. Sulla strada, subito prima della chiesa, un grande edificio costruito negli anni Sessanta del XX secolo, l'"Albergo-Ristorante La Buona Sosta", testimonia il tentativo di avviare al turismo questa località; purtroppo l'iniziativa non ebbe il successo sperato e negli anni Ottanta la struttura venne chiusa e progressivamente abbandonata, venendo solo recentemente recuperata con la trasformazione delle vecchie camere in alloggi per le vacanze estive. Proseguendo verso monte, la strada prosegue con fondo cementato fino alla località Mulattieri[5], dove si trova una casetta interamente in legno appartenente al designer Giorgetto Giugiaro[2], nativo di Garessio.
In estate Valdinferno si popola di persone, soprattutto Liguri, che hanno qui la seconda casa; in inverno, invece, la frazione è completamente disabitata dal 2009: in quell'anno, infatti, morì il suo ultimo abitante fisso, Armando Sereno (1921-2009), un reduce della campagna italiana di Russia conosciuto in tutta la valle, che decise di non abbandonare il borgo natio per un voto fatto alla Madonna.
La frazione è meta degli appassionati di sci alpinismo, viste le abbondanti nevicate e il magnifico paesaggio invernale; inoltre il borgo è sovrastato dal Monte Antoroto, dal Monte Grosso e dal Monte Berlino, dove arriva la seggiovia della vicina stazione sciistica di "Garessio 2000", d'estate facilmente raggiungibile con un'escursione che giunge in Valle Casotto passando per il rifugio Savona.
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