Uzzano è un comune italiano di 5 561 abitanti della provincia di Pistoia in Toscana. Si tratta di un comune sparso in quanto la sede comunale si trova nella frazione di Santa Lucia.
Uzzano comune | |||
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Veduta di Uzzano Castello | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Toscana | ||
Provincia | Pistoia | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Dino Cordio (centro-sinistra) dal 22-9-2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°53′N 10°43′E | ||
Altitudine | 50 m s.l.m. | ||
Superficie | 7,8 km² | ||
Abitanti | 5 561[1] (30-6-2022) | ||
Densità | 712,95 ab./km² | ||
Frazioni | Forone, Fornaci, Sant'Allucio, Santa Lucia, Torricchio, Uzzano Castello, Molinaccio[2] | ||
Comuni confinanti | Buggiano, Chiesina Uzzanese, Pescia | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 51010 | ||
Prefisso | 0572 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 047021 | ||
Cod. catastale | L522 | ||
Targa | PT | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 837 GG[4] | ||
Nome abitanti | uzzanesi | ||
Patrono | san Martino | ||
Giorno festivo | 11 novembre | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Uzzano all'interno della provincia di Pistoia | |||
Sito istituzionale | |||
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La sua origine risale al periodo longobardo, anche se il nome fa pensare ad un precedente insediamento romano (il nome deriverebbe da Audianus, ossia di Audio, in riferimento ad un praedium, appezzamento terriero affidato a un militare in congedo).
I primi documenti riguardanti Uzzano si attestano intorno all'anno 1000, quand'era possedimento della nobile famiglia lucchese di stirpe longobarda dei Cunimondinghi signori di Uzzano, Montichiari e Vivinaia (queste ultime due erano località dell'odierno territorio di Montecarlo, provincia di Lucca).[5] Nel 1202 il centro ottenne l'autonomia comunale, rimanendo tuttavia alle dipendenze della città di Lucca.
Nel XIV secolo, Uzzano, assieme agli altri comuni della Valdinievole, passò sotto il dominio di Firenze, di cui seguì le sorti sino a pochi anni prima dell'unità d'Italia, quando Uzzano e la Valdinievole tornarono sotto la giurisdizione di Lucca, compartimento del Granducato di Toscana dal 1847 e, poi, nuova provincia dello Stato italiano.
Nel 1928, dopo che l'anno precedente era stata creata la provincia di Pistoia, i comuni della Valdinievole entrarono a far parte della nuova provincia, alla quale sono tuttora pertinenti. Nel 1963, Uzzano perse la parte meridionale del suo territorio, che andò a costituire il comune di Chiesina Uzzanese[6].
Pur essendo un piccolo comune, Uzzano possiede numerose testimonianze artistiche, segno della sua lunga storia, la maggior parte delle quali è raccolta nel castello.
L'antica chiesa dei Santi Jacopo e Martino (XII-XIII secolo) custodisce varie tele di autori locali, un'acquasantiera romanica, un fonte battesimale marmoreo con coperchio ligneo (XVI secolo), una statua rinascimentale raffigurante Sant'Antonio Abate e attribuita a Giovanni della Robbia, un pulpito ligneo cinquecentesco di scuola ammannatesca. Raccoglie inoltre un ciclo d'affreschi di scuola fiorentina e un affresco quattrocentesco attribuito a Neri di Bicci.
Sono presenti inoltre due oratori seicenteschi dedicati alla Madonna del Canale e a Sant'Antonio da Padova, quest'ultimo in origine cappella del convento francescano femminile dei Santi Francesco ed Elisabetta, soppresso alla fine del Settecento dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Nel territorio comunale si trova inoltre il cinquecentesco convento dei frati cappuccini del Torricchio, adesso affidato all'Ordine Francescano Secolare che qui ha il suo centro zonale.
Nella zona ovest di Uzzano, al confine con il comune di Pescia, anticamente indicata con il toponimo di Campugliano (probabilmente "campo olivato": ancora oggi la fascia collinare soprastante è ricoperta di olivi), sant'Allucio (Allucio di Omodeo), un santo locale le cui spoglie sono venerate nella cattedrale di Pescia, fondò uno xenodochio per l'accoglienza ai viandanti della vicina strada tra Firenze e Lucca, l'antica via Cassia Clodia o "via Cassia minor". Dalla vicina chiesa, ugualmente fondata dal santo, l'istituto prese il nome di "Spedale dei Santi Luca ed Ercolano". Della chiesa e dell'ospizio di Campugliano, peraltro già ridotti a casa colonica con annessi agricoli al momento della loro soppressione (1785), oggi rimangono solo pochi ruderi; nel 1944, infatti, un massiccio bombardamento della contraerea tedesca rase al suolo l'intero complesso.
Nei secoli, a seguito dello sviluppo della vicina Pescia, il percorso viario venne spostato verso nord e sorsero nuovi insediamenti, tra cui quello di Botteghino. Al centro della borgata, è il settecentesco oratorio di Santa Maria dei Dolori, di proprietà della famiglia Bonazzi. All'interno dell'edificio, è sepolto il pittore pesciatino Innocenzo Ansaldi. In direzione di Pescia, si trova infine l'oratorio di Sant'Erasmo, edificato nel 1661 dalla nobile famiglia degli Orlandi.
Vale la pena di ricordare la chiesa dei Santi Bartolomeo e Silvestro in frazione La Costa.
Il palazzo del Capitano (XIII-XIV secolo), antica sede del Comune, ospita oggi l'archivio storico comunale, che raccoglie documenti a partire dalla fine del XIII secolo. Nella sala principale si trova un affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna in trono con Bambino e i Santi Jacopo e Martino, patroni della comunità. Sul territorio comunale, furono costruite ville gentilizie di campagna, ad opera delle famiglie nobili di Pescia, che cercavano un buen retiro per il periodo estivo. Tra queste si ricordano:
«Uzzano dalle belle campane, omini becchi e donne ruffiane» |
(Detto pesciatino) |
Abitanti censiti[7]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 462 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Fino alla Seconda guerra mondiale, Uzzano era un comune a vocazione prevalentemente agricola. Nella zona collinare, era assai diffusa la coltivazione dell'olivo, da cui si ricavava un olio molto rinomato in zona. Nella zona pedecollinare, era presente la coltivazione della vite, da cui derivava in particolare il prelibato "Bianco di Valdinievole", e degli ortaggi. In pianura, si coltivava il granturco e il frumento. Nel secondo dopoguerra, le coltivazioni tradizionali entrarono in crisi, nelle frazioni di Sant'Allucio, Molinaccio, Torricchio, Chiesina Uzzanese e Chiesanuova Uzzanese si sviluppò l'olivicoltura e la floricoltura.
Sin dal Medioevo, la zona di Santa Lucia fu destinata all'estrazione e lavorazione dell'argilla, di cui il terreno era molto ricco, e sorsero numerose fornaci di laterizi e di prodotti in coccio per la casa. Le più grandi fornaci furono quelle dei Pucci, dei Rossi e dei Cecchi, che entrarono definitivamente in crisi negli anni '70.
Presenti nel passato anche opifici per la lavorazione del baco da seta e cartiere.
Con l'inserimento di Uzzano tra le "zone depresse", a partire dagli anni '60 si insediarono sul territorio numerosi stabilimenti industriali nell'ambito tessile, siderurgico e alimentare, provenienti dai comuni vicini.
Nel territorio comunale sono presenti scuole primarie (nella frazione di Torricchio, la scuola Argene Bartolozzi) e secondarie (la scuola Primo Levi "per ricordare"), nonché un micronido ed una scuola dell'infanzia.
Numerose le associazioni di volontariato, tra cui Misericordia, Pubblica Assistenza, AVIS, Anspi ed altre.
Il territorio comunale di Uzzano è suddiviso ufficialmente in cinque frazioni:[2]
Tra le varie località minori sparsi per il territorio comunale si ricordano quelle di Case Benedetti, Forone, I Pianacci, La Costa, Molinaccio e Querceta.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1865 | 1880 | Francesco Di Grazia | Moderati | Sindaco | |
1880 | 1881 | Camillo Fantozzi | Moderati | Sindaco | |
1881 | 1899 | Francesco Di Grazia | Moderati | Sindaco | |
1899 | Edoardo Balbis | Comm. pref. | |||
1899 | 1908 | Pietro Fantozzi | Clericomoderati | Sindaco | |
1908 | 1910 | Carlo Petri | Clericomoderati | Sindaco | |
1910 | 1920 | Giuseppe Giuntoli | Cattolici, liberali, moderati | Sindaco | |
1920 | 1923 | Pietro Fantozzi | PPI | Sindaco | |
1923 | 1925 | Dino Del Tredici | Liberali, moderati, fascisti | Sindaco | |
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1925 | 1926 | Angelo Cordedda | - | Comm. pref. | |
1926 | 1927 | Pietro Pistolozzi | PNF | Podestà | |
1927 | 1929 | Dino Del Tredici | PNF | Podestà | |
1929 | 1932 | Walfredo Grassi | PNF | Podestà | |
1932 | 1935 | Antonio Del Tredici | PNF | Podestà | |
1935 | Francesco Boccia | PNF | Comm. pref. | ||
1935 | 1936 | Antonio Del Tredici | PNF | Podestà | |
1936 | Carlo Prunai | PNF | Comm. pref. | ||
1936 | 1937 | Antonio Del Tredici | PNF | Podestà | |
1937 | Carlo Maffioli | PNF | Podestà | ||
1937 | 1938 | Lorenzo Lorenzi | PNF | Comm. pref. | |
1938 | 1939 | Marcello Cancellotti | PNF | Comm. pref. | |
1939 | 1940 | Carlo Maffioli | PNF | Podestà | |
1940 | 1942 | Marcello Cancellotti | PNF | Comm. pref. | |
1942 | 1944 | Italo Maltagliati | PNF | Podestà | |
1944 | Quirino Natali | PFR | Podestà | ||
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1944 | Leone Mazzanti (PSIUP) | CLN (PSIUP, PCI, P.d'AZ, DC) | Sindaco | ||
1944 | 1945 | Italo Antonucci | Comm. pref. | ||
1945 | Leo Cirla | Comm. pref. | |||
1945 | Roberto Liberti | Comm. pref. | |||
1945 | Piero Incerpi | Comm. pref. | |||
1945 | Alessandro Correale | Comm. pref. | |||
1945 | 1946 | Vindice Satta | Comm. pref. | ||
1946 | 1951 | Gino Rafanelli (PSIUP) | PSIUP, PCI, P.d'AZ | Sindaco | |
1951 | 1960 | Duilio Sorini (PCI) | PCI, PSI | Sindaco | |
1960 | 1964 | Gino Lorenzi (PSI) | PSI, PCI | Sindaco | |
1964 | 1970 | Luigi Capecchi (DC) | DC, PSDI | Sindaco | |
1970 | 1975 | Giuseppe Parissi (DC) | DC, PSU | Sindaco | |
1975 | 1984 | Rolando Papini (PCI) | PCI, PSI | Sindaco | |
1984 | Gerolamo Bonfissuto | Comm. pref. | |||
1985 | 1990 | Giuliano Profili (PCI) | PCI | Sindaco | |
1990 | 1995 | Giuliano Profili (PCI/PDS) | PCI/PDS, PRI, PSDI | Sindaco | |
1995 | 1999 | Alessandro Baldecchi (ind.) | PDS, Popolari di Bianco, RC, Verdi | Sindaco | |
1999 | 2004 | Rossella Pappalardo (DS) | DS, PPI, RI, RC, PdCI, SDI, Italia dei Valori, Verdi | Sindaco | |
2004 | 2009 | Rossella Pappalardo (DS/PD) | PD (DS-La Margherita), RC, PdCI, SDI, Italia dei Valori | Sindaco | |
2009 | 2010 | Vittorio De Cristofaro | Comm. pref. | ||
2010 | 2015 | Riccardo Franchi (PD) | PD, RC, PdCI, SDI, Italia dei Valori | Sindaco | |
2015 | 2020 | Riccardo Franchi (PD) | PD, indipendenti | Sindaco | |
2020 | in carica | Dino Cordio (PD) | PD, Italia Viva, Azione, Articolo Uno | Sindaco | |
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