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Termoli (Tèrmëlë in molisano[6]) è un comune italiano di 32 351 abitanti[2] della provincia di Campobasso in Molise, il secondo comune più popoloso della regione dopo il capoluogo Campobasso.

Disambiguazione – Se stai cercando il cacciamine della Marina Militare italiana, vedi Termoli (M 5555).
Termoli
comune
Termoli – Veduta
Termoli – Veduta
Il centro storico e la spiaggia nord
Localizzazione
Stato Italia
Regione Molise
Provincia Campobasso
Amministrazione
SindacoFrancesco Roberti (centro-destra) dal 10-6-2019
Territorio
Coordinate42°00′10″N 14°59′41″E
Altitudine15 m s.l.m.
Superficie55,64[1] km²
Abitanti32 351[2] (31-12-2021)
Densità581,43 ab./km²
FrazioniContrade e località: Airino, Casa La Croce, Colle della Torre, Colle Granata, Colle Macchiuzzo, Litorale Nord, Mucchietti, Passo San Rocco, Porticone, Rio Vivo, Santa Maria degli Angeli (Difesa Grande), Santa Maria Valentino
Comuni confinantiCampomarino, Guglionesi, Petacciato, Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni
Altre informazioni
Cod. postale86039
Prefisso0875
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT070078
Cod. catastaleL113
TargaCB
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona C, 1 350 GG[4]
Nome abitantitermolesi
Patronosan Basso
Giorno festivo4 agosto
PIL(nominale) 606,5 mln [5]
PIL procapite(nominale) 18 276 [5]
Cartografia
Termoli
Termoli – Mappa
Termoli – Mappa
Posizione del comune di Termoli nella provincia di Campobasso
Sito istituzionale

Situata lungo il litorale adriatico, è l'unico porto del Molise. Costituisce inoltre un centro peschereccio, turistico e industriale. La città conserva il borgo medievale chiuso dentro le mura che lo separano dalla città moderna.[7]


Geografia fisica



Territorio


La città si affaccia sul mare Adriatico a un'altitudine che va da 0 a 178 m s.l.m.. Situata nella zona altimetrica della collina litoranea, è classificata a basso rischio sismico. Geograficamente gran parte del territorio si colloca tra il fiume Biferno (a sud) e il torrente Sinarca (a nord) entrambi a carattere torrentizio, da cui l'ipotesi del nome antico Interamnia Frentanorum che significa letteralmente "terra fra due fiumi".

Veduta delle alture del Gargano dal litorale sud di Termoli.
Veduta delle alture del Gargano dal litorale sud di Termoli.

La parte più antica della città, nella quale si formarono i primi insediamenti, è il promontorio dove oggi sorge il Borgo Antico, caratterizzato da viuzze con viste sul Mar Adriatico. La città si sviluppa verso la costa nord (Spiaggia Sant'Antonio) e verso sud (Rio Vivo) dove si trovano i vari stabilimenti balneari; verso l'interno del territorio la città si ramifica in varie zone residenziali nonché il centro cittadino formato da tre principali vie (Corso Nazionale, Corso Fratelli Brigida, Corso Vittorio Emanuele III) che furono i cardini per sviluppare la città dettate dai Borboni agli inizi del 1800.

Buona parte delle periferie ora si sviluppano sulle alture adiacenti (Difesa Grande e Colle Macchiuzzo) dalle quali si aprono le campagne coltivate; la zona sud di Termoli invece possiede l'unica pianura sulla costa (Pantano basso) che da Rio Vivo si estende nell'interno fino a unirsi con le Piane di Larino (pianura del Basso Molise) dove incontriamo la zona industriale della città dalla quale si ha una vista sull'intero hinterland termolese. La vegetazione è tipicamente mediterranea; nelle campagne è rilevante la coltura dell'olivo, tanto da rendere Termoli membro dell'Associazione nazionale città dell'olio. Altra caratteristica importante è la presenza del porto, unico della costa molisana che, oltre alle attività pescherecce, è anche l'unico che permette collegamenti per tutto l'anno con le Isole Tremiti, facenti parte della provincia di Foggia.

Nella città di Termoli si incrociano il 42º parallelo Nord e il 15º meridiano Est; quest'ultimo è il meridiano centrale del fuso orario (UTC+1 o Central European Time) di Berlino, Parigi e Roma (Europa centro-occidentale) che di fatto determina l'ora solare del fuso stesso (chiamata infatti l'ora di Termoli). Il meridiano è denominato Termoli-Etna. L'incrocio tra le due linee immaginarie avviene sulla spiaggia di Rio Vivo o più precisamente presso la marina di San Pietro, a pochi passi dal luogo dove fino a poco tempo fa era situato un trabucco in disuso (Trabucco di Bricche). I calcoli più datati situavano invece il punto di incrocio in corrispondenza di un'antica torretta semi-distrutta che si trova sempre sulla strada di Rio Vivo.[8]


Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Termoli.

Il clima della città di Termoli, come dimostrato dal rapporto climatico dell'ISPRA per il trentennio 1981-2010[9], rientra nel tipo mediterraneo (CSa) con estati calde ma ben ventilate e inverni generalmente miti con escursione termica giornaliera contenuta (circa 6 °C) grazie all'azione mitigatrice del mare. Le precipitazioni risultano concentrarsi tra la stagione autunnale e invernale con un picco tra i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Si dimostrano piuttosto scarse, di poco superiori ai 350 mm, tanto da rendere il micro-clima termolese di transizione da mediterraneo a semi-arido (BSk) secondo la classificazione climatica di Köppen.[10]

Termoli però risulta essere una città umida dovuto alla sua morfologia che la protende verso il mare, con un tasso pari al 77,7% medio annuale piuttosto costante, che in estate non favorisce sempre la mitigazione del clima; infatti, specialmente negli ultimi anni, a causa dell'incursione dell'anticiclone subtropicale africano le temperature hanno superato facilmente i 30/35 °C, acuite ovviamente dagli alti tassi (si ricordi l'estate 2020 quando a inizio agosto si percepirono 49 °C)[11]. Generalmente, in presenza di un anticiclone proveniente dall'area atlantica (anticiclone delle Azzorre) la temperatura della città si attesta su una media di 25 °C, tipica della stagione calda mediterranea, con una massima giornaliera di 28/30 °C. Caratteristici venti caldi ed estivi provengono dai quadranti meridionali della rosa dei venti anche se non manca il Maestrale che smorza l'aria soprattutto nei mesi di luglio e agosto, le quali notti possono definirsi tropicali a causa di una minima che scende difficilmente sotto i 23/24 °C. Le precipitazioni estive diventano piuttosto rade già partire da maggio per proseguire fino a dopo la metà di agosto, la stagione secca però può essere interrotta da brevi temporali detti, appunto, estivi.

Gli inverni sono caratterizzati da brezze provenienti dai quadranti NW/N/NE che fanno oscillare le temperature della città da una minima di 6 °C a una massima di 12 °C, anche se non mancano giornate dove le temperature raggiungono i 15 °C. Un regime nevoso, seppur non molto frequente e di durata molto breve, è possibile solo nel caso in cui ci sia una discesa di aria fredda proveniente dalla Siberia che generalmente colpisce l'intera area centro-meridionale adriatica (si ricordi l'ondata di freddo del febbraio 2012 dove le temperature sono scese al di sotto dello 0 °C). Le temperature invernali risultano abbassarsi facilmente a causa di una mancata protezione dal nord di una catena montuosa, che lascia scoperta la città a correnti di aria fredda in egual modo a tutte le località che si affacciano sull'Adriatico.

TERMOLI
(1981-2010)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 11,211,314,117,021,525,528,328,525,021,016,312,611,717,527,420,819,4
T. min. media (°C) 6,46,18,411,115,719,522,422,619,115,411,07,86,811,721,515,213,8
Precipitazioni (mm) 232123262023162452394639836963137352
Giorni di pioggia 544432124555141151444
Classifica Köppen Italia
Classifica Köppen Italia

Origini del nome


Esistono diverse ipotesi:

Incisione ottocentesca della Cattedrale, prima dei restauri
Incisione ottocentesca della Cattedrale, prima dei restauri

In ogni caso non si hanno attestazioni certe.

Inoltre un'antica carta geografica risalente al 1745 ritraente tutta la costa molisana, rinvenuta in un archivio americano, riporta per la città i toponimi Termole o Termine.


Storia



Antichità


Le attestazioni di vita più antiche risalgono all'età preistorica e romana e sono documentate dai ritrovamenti di necropoli preistoriche in contrada Porticone e Difesa Grande, nonché da attestazioni ricognitive di ville romane.

Per quanto riguarda il promontorio della città, dove oggi si staglia il centro storico, si conferma la presenza dell'uomo già dall'Età del Bronzo grazie a ritrovamenti sotto la Cattedrale di ceramiche molto danneggiate. Con grande probabilità lo stesso territorio viene frequentato da Greci, Sanniti, Frentani e Dauni, che ne resero in passato porto e centro marinaresco.

Mappa della Capitanata.
Mappa della Capitanata.

Successivamente, in seguito alle scorribande dei Barbari e ai momenti di crisi socioeconomica del basso impero (circa nel 412), gli abitanti dei luoghi limitrofi si sono rifugiati sul promontorio - zona facilmente difendibile, aperta sul mare, alta, con un unico accesso alla terraferma. Qui si stanziarono e come ricordo esistono ancora vie con nome "Tornola" che fanno riferimento, appunto, ai primi insediamenti medievali di questa zona del promontorio.


Medioevo


In seguito alla proclamazione di Termoli a capoluogo di Contea (in quanto posto di difesa strategico) ad opera dei Longobardi, che nel 568 fondarono il Ducato di Benevento, nella città fu costruito un complesso difensivo formato da mura, un torrione e 8 torrette merlate, tra cui una chiamata tutt'ora Torre Tornola.

Altre attestazioni di vita sono la costruzione dell'edificio sul quale, in seguito, nel XII o XIII sec. è stata edificata la Cattedrale nella forma che vediamo noi oggi; i resti originari ci riconducono probabilmente ad un antico tempio romano dedicato a Castore e Polluce, i due Dioscuri. La prima chiesa risale forse al X secolo d.C. e ci fa intendere la presenza di un vescovo e quindi di una diocesi.

La presenza, oltre dell'edificio sacro, anche del Castello, voluto forse da Federico II come torre di vedetta sull'Adriatico (non del tutto diverso nelle funzioni dalle torrette allineate lungo la S.S. 16 a nord di Termoli) denota un periodo di splendore intorno al XII e XIII secolo d.C.

Contado del Molise prima delle riforme borboniche.
Contado del Molise prima delle riforme borboniche.

Termoli era sede di una delle diocesi più influenti della Terra di Boiano, poi di Molise.


Età moderna


Le invasioni turche con saccheggi e devastazioni (tra cui quella di Piyale Paşa),[12] terremoti, passaggi di proprietà tra dinastie e famiglie nobili hanno segnato un momento di calo durato fino al 1770 circa.

Attestazioni ufficiali derivano dal Regno di Napoli nelle quali la città di Termoli, la costa molisana e parti del Basso Molise facevano parte della regione storica della Capitanata e solo a causa della riforme murattiane del 1811 furono annesse al pre-esistente Contando del Molise dando vita alla provincia del Molise.[13] Nel 1847 con il passaggio a Termoli di Ferdinando II, fu concesso ai termolesi di edificare anche al di fuori della cinta muraria: il re Borbone diede l'autorizzazione per tracciare le due direttrici che avrebbero segnato l'inizio dello sviluppo della città - conosciute come il Corso (corso Nazionale) e il Secondo corso (corso Fratelli Brigida), poi affiancate dal Terzo Corso (corso Vittorio Emanuele).


Feudatari di Termoli

Termoli venne donata da Carlo III di Napoli a Guglielmo di Monforte-Gambatesa, per poi passare alla morte di questi, al figlio Carlo di Monforte-Gambatesa. Alla morte senza eredi maschi di Carlo, Termoli passò al nipote Cola di Monforte.[14] Caduto questi in disgrazia, la città rientrò nel demanio regio e in seguito brevemente ai Monforte, per poi essere infeudata al condottiero Andrea di Capua (morto nel 1511), al quale fu riconosciuto il titolo di duca di Termoli nel 1495. Suo erede fu il figlio Ferdinando o Ferrante di Capua, nato dal matrimonio con Maria d'Ayerbo d'Aragona. Termoli passò successivamente alle figlie di questi, Isabella e Maria. Maria ottenne infine il titolo esclusivo sul feudo di Termoli, trasmettendo al marito Vincenzo di Capua (figlio del fratello di Andrea di Capua, Annibale) il titolo di duca.[15] Il figlio primogenito della coppia, Ferdinando di Capua (fratello maggiore dell'arcivescovo di Napoli Annibale di Capua), succedette al padre quale quarto duca di Termoli nel 1559.[16] Ferdinando sposò Vittoria Sanseverino, figlia di Pietro Antonio Sanseverino, duca di San Marco e Erina (Irene) Castriota, contessa di Soleto. La coppia ebbe un unico figlio, Pietro Antonio di Capua, marchese di Guglionesi (1569-1594), premorto al padre. Pietro Antonio lasciò tuttavia due figli, avuti dal matrimonio con Bernardina Frangipane della Tolfa, ovvero Vittoria e Ferdinando. Quest'ultimo divenne quinto duca di Termoli alla morte del nonno e omonimo, avvenuta nel 1614. Ferdinando morì in giovane età nel 1623, lasciando un'unica figlia, Giulia, nata dal matrimonio con Laudomia Caracciolo. Giulia sposò un esponente di un altro ramo della famiglia di Capua, ovvero Andrea Francesco di Capua, principe di Roccaromana, marchese di Torre di Francolise e conte di Anversa degli Abruzzi, figlio di Giovanni Tommaso e Virginia Belprato, contessa d'Anversa. La coppia ebbe un unico figlio, Antonio Francesco di Capua, sesto duca di Termoli (succedette alla madre nel 1657) e principe di Rocca Romana. Antonio Francesco fu feudatario di Termoli sino al 1686, anno in cui morì. Gli succedette il figlio Andrea di Capua (morto nel 1697). Andrea di Capua concesse a Termoli nel 1698 le Capitolazioni feudali, una serie di norme che regolavano i rapporti tra il feudatario e la città.[16] A questi succedette la nipote Ippolita Maria Pignatelli ed in seguito le figlie di quest'ultima Ippolita e Giulia. Tramite quest'ultima, sposata con Domenico Cattaneo Della Volta Paleologo, Termoli pervenne al ramo napoletano della famiglia Cattaneo, che la tenne sino all'eversione della feudalità.[17] Gli ultimi feudatari di Termoli furono il figlio di Giulia e Domenico, Francesco Cattaneo della Volta Paleologo (1721-1790), principe di San Nicandro e il figlio ed erede di quest'ultimo, Augusto Cattaneo della Volta Paleologo (1754-1824).


Età contemporanea


Durante la seconda guerra mondiale, Termoli fu occupata dai tedeschi. Il 3 ottobre 1943 giunsero gli alleati al comando del generale Montgomery sbarcando al porto, provenendo da Foggia. I tedeschi allora ingaggiarono una furiosa battaglia presso la stazione ferroviaria, che fecero saltare in aria, e successivamente si ritirarono nei centri della linea del fiume Biferno, mentre altri andarono a fortificare la linea di San Salvo-Montenero. Nei 4 giorni di scontri nei pressi di Termoli, vi furono 18 vittime tra la popolazione civile.[18][19]

Nell'immediato dopoguerra, la città ha visto lo sviluppo del turismo balneare, essendo la principale città del Molise sulla costa; negli anni '80-'90 si è registrato anche un rapido sviluppo demografico e urbano, che ha portato velocemente Termoli ad essere la seconda città del Molise dopo Campobasso per popolazione, divenendo anche la seconda sede universitaria regionale.


Monumenti e luoghi d'interesse



Castello svevo


Lo stesso argomento in dettaglio: Castello svevo (Termoli).
Veduta del castello.
Veduta del castello.
Veduta delle mura del borgo antico.
Veduta delle mura del borgo antico.

Il Castello svevo è il simbolo più rappresentativo della città. La sua architettura improntata a gran semplicità, priva di qualsiasi ornamento, e le sue caratteristiche difensive lasciano supporre che sia stato costruito in epoca normanna (XI secolo), interamente in pietra calcarea e arenaria, nei pressi di una preesistente torre longobarda. Esso è tuttavia definito svevo in seguito alla ristrutturazione e fortificazione voluta da Federico II di Svevia nel 1240, dopo i danni arrecati da un attacco della flotta veneziana. Data la sua ubicazione, era il fulcro di un più ampio sistema di difesa, costituito da un robusto muro che cingeva l'intero perimetro della città e da diverse torrette merlate, di cui una si è conservata intatta ed è situata all'ingresso del borgo antico.


Cattedrale


Lo stesso argomento in dettaglio: Cattedrale di Santa Maria della Purificazione.
La Cattedrale nel borgo storico
La Cattedrale nel borgo storico

Di notevole interesse architettonico è anche la cattedrale di stile romanico pugliese dove sono conservati il corpo del santo patrono della città, Basso e del compatrono[20] Timoteo. Essa è edificata nel punto più alto del promontorio termolese, ha sviluppo longitudinale ed è divisa in tre navate. Difficile determinare la data di costruzione della basilica; alcuni elementi, tuttavia, farebbero presupporre la presenza di una cattedrale già nel IX-X secolo. La facciata della chiesa può essere idealmente (e anche materialmente) divisa in due parti: quella inferiore e quella superiore in netto contrasto tra loro.


Altre architetture religiose


Santi Pietro e Paolo Apostoli. I decreti istitutivi della parrocchia, unificata con atto del 1º gennaio 2014, in precedenza erano distinti e datati come segue: San Pietro 1º novembre 1980; San Paolo 8 ottobre 1986. È una chiesa dall'impianto irregolare, che assume le caratteristiche di un ventaglio, il punto verticale del cono vede ergersi la torre campanaria in mattoni. L'interno è molto semplice, presenta vetrate istoriate alla maniera antica, il trono del presbite è in stile romanico, in marmo.

Piazza Duomo: la Cattedrale e la cappella di Sant'Anna
Piazza Duomo: la Cattedrale e la cappella di Sant'Anna
Ingresso di Porta Nuova, presso la Torretta
Ingresso di Porta Nuova, presso la Torretta

Architetture militari del borgo


Lo stesso argomento in dettaglio: Torre del Sinarca e Torri costiere del Regno di Napoli.
Torre del Sinarca
Torre del Sinarca

Monumenti civili del borgo medievale

La parte antica della città è caratterizzata principalmente dal Castello svevo (utilizzato come simbolo della stessa città), dalla Cattedrale situata in piazza Duomo, dalla Chiesa di Sant'Anna e dalla Torretta Belvedere. Di notevole importanza l'ex seminario vescovile situato in piazza S. Antonio, piazza Vittorio Veneto con il suo palazzo e i suoi giardini, il Monumento ai caduti, il Santuario Maria SS. della Vittoria in Valentino e la Chiesa della Madonna delle Grazie.

Chiesa di Sant'Anna
Chiesa di Sant'Anna
Chiesa di Sant'Anna
affianca la Cattedrale in piazza Duomo. La chiesa risale al XVI secolo, vi si venerava San Rocco per la protezione contro la pestilenza, ma anche Sant'Anna per i parti felici. Nel 1968 fu ridotta a semplice battistero, e riaperta al culto solo nel 1992. La chiesa presenta uno stile semplice barocco, con delle nicchie sulla facciata, che in cima è completata da un campanile a vela centrale.
Cattedrale, sulla sinistra l'Episcopio
Cattedrale, sulla sinistra l'Episcopio
Palazzo vescovile
affianca la Cattedrale. Risale al XVI secolo, rifatto dopo la distruzione di Termoli da parte dei turchi nel 1566; ha impianto rettangolare, l'ingresso sulla piazza è dato da un portale in pietra scolpita, sormontato dallo stemma vescovile della diocesi di Termoli. Il palazzo ospitava la casa del vescovo e gli uffici; la casa del vescovo è un palazzetto attaccato a questo, con l'ornamento dello stemma pastorale. In una cappella si conservano reliquie di San Basso patrono di Termoli, e anche dei resti di San Timoteo.
Chiesa di Sant'Antonio di Padova
si trova nel piazzale omonimo davanti alle mura. La chiesa attuale risale al 1975, sede della parrocchia che fu istituita nel 1936 e poi ancora nel 1959, ed ha pianta circolare. La chiesa antica è oggi mostra d'arte, fu realizzata nel 1445, sede dei Frati Minori Osservanti, ed era dotata di un monastero, distrutto dai turchi nel 1566. Il convento fu ricostruito, ma soppresso nel 1812, e nei primi anni del Novecento si demolì quanto ne restava, lasciando la chiesa; questa è a pianta rettangolare, conserva un bel portale romanico con elementi vegetali sulla cornice a rilievo.
Palazzo Ragni
si trova nel centro storico, vi nacque il pittore Basso Ragni, vissuto poi a Livorno.
Piazza Sant'Antonio
si trova appena fuori le mura del Castello svevo; in origine era la villa pubblica di Termoli, prima della realizzazione dell'attuale. Era una villa spaziosa, con oleandri e aiuole, fu inaugurata nel 1935, espropriando i terreni dell'ex convento di Sant'Antonio degli Osservanti. Negli anni '50 la piazza ospitò la nuova sede municipale, spostata da piazza Insorti d'Ungheria, sicché dal 1951 la villa venne smembrata e cementificata, divenendo un parcheggio. La piazza ospita da un lato la Galleria civica presso l'ex chiesa di Sant'Antonio, dall'altra il palazzo municipale di Termoli, al centro della "rotonda" vi è una fontana del 1949 realizzata da Renato Beretta. La fontana mostra una vasca con quattro pesci, una rana, un mollusco a rilievo; il secondo blocco vede stagliarsi la figura di un fanciullo che sembra domare i quattro pesci dalla grossa testa; il giovane è seduto su di essi, il terzo pesce è tenuto fermo dal piede sinistro, il quarto è tenuto stretto dal braccio del giovane. Restaurata nel 2001.
Monumento ai caduti
in piazza Vittorio Veneto, una delle piazza più grandi della Termoli del primo Novecento, dove venne realizzata anche la scuola elementare "Principe di Piemonte". Il monumento fu inaugurato nel 1926 per commemorare i morti locali nella Grande guerra, è caratterizzato dalla tipica architettura di regime nell'atto di celebrare il valore eroico dei caduti, vi è l'incisione ANNO X (1932) in occasione del restauro di Enzo Bucchetti, che realizzò il piedistallo in pietra bianca, che sorregge il gruppo bronzeo del milite romano, nell'atto di difendere una matrona, la personificazione di Termoli. L'epigrafe è stata dettata dal grecista locale Gennaro Perrotta.
Monumenti ai personaggi illustri di Termoli
si trovano sul Corso Nazionale, sono statue bronzee dedicate a Benito Jacovitti, Gennaro Perrotta, Carlo Cappella.

A Rejecelle


Una delle strade più caratteristiche di Termoli, si trova nel cuore del borgo antico, tra Vico 2° Castello, via Campolieti Nicola Maria e via Salvatore Marinucci. Unitamente a un vicolo di Ripatransone è la via più stretta in Italia, misurando solo 41 centimetri di larghezza.[21]


Il parco pubblico


La spiaggia nord
La spiaggia nord

Il parco comunale "Girolamo La Penna" è l'area verde principale di Termoli, voluto nel 1962, dopo che l'ex villa comunale di piazza Sant'Antonio era stata smantellata. Fu scelta l'area di via del Molinello, 13 ettari ceduti al Comune da un privato furono lavorati per realizzare la villa, sotto progetto dell'architetto De Felice. La villa fu composta dall'area giochi per bimbi, l'area dello sport con campi da tennis, calcio, pallavolo, minigolf, il Teatro Verde, ossia un anfiteatro per 2 000 posti, un laghetto centrale con papere e cigni. Al progetto contribuirono anche la Forestale, gli artisti termolesi quali Rita Racchi, Riccardo Meli, Enrico Sirello, che realizzarono delle sculture. Negli ultimi anni la villa è caduta in degrado, ma ci sono stati degli interventi di recupero per valorizzare il suo potenziale turistico.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[22]


Andamento demografico prima dell'Unità d'Italia

Anno Abitanti
1532240
1545345
1561371
1595239
1648150
166965
17951 980
18352 051

Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti a Termoli sono 1446, pari al 4,39% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono:


Lingue e dialetti


Il dialetto termolese si inserisce nel gruppo dei dialetti italiani meridionali e presenta una certa diversità con il resto dei dialetti molisani, perché mentre la maggior parte di essi si raccorda ai dialetti campani o dell'Abruzzo interno, il termolese possiede notevoli affinità da un lato con i dialetti abruzzesi meridionali (come nell'uso della forma "a ècchë" per "qui") e dall'altro con il dialetto foggiano, soprattutto per la fonetica e il lessico; tale situazione linguistica è dovuta alla posizione geografica del comune e al ruolo assunto all'interno degli scambi commerciali con le regioni vicine, risultando punto di passaggio obbligato. Il dialetto si presenta chiuso, con inasprimento dei suoni consonantici e sistema vocalico che differisce dall'italiano standard e dalle restanti parlate molisane.


Cultura



Istruzione



Scuole

Nel territorio comunale sono presenti le seguenti scuole superiori:


Università

Nuova sede dell'università a Termoli.
Nuova sede dell'università a Termoli.

Termoli è una delle sedi dell'Università degli Studi del Molise.


Musei


MACTE - Museo di arte contemporanea di Termoli
Il museo è stato inaugurato il 28 aprile del 2019 con la mostra "Art is easy" curata dalla professoressa Laura Cherubini. L'edificio del Macte è il risultato della nuova progettazione del vecchio mercato rionale. Della precedente struttura resta la pianta circolare e i moduli laterali. Oggi la piazza centrale è uno spazio che ospita mostre temporanee e conferenze, mentre nelle sette sale espositive sono esposte le opere della Collezione del Premio Termoli. In esse troviamo esposte le opere di Carla Accardi, Giulio Turcato, Gastone Novelli, Raphael Jesus Soto, Mario Schifano, Tano Festa, Nanda Vigo, Tomaso Binga, etc.

Media


Trasmettono da Termoli le radio Antenna Adriatica e TRT Radio Termoli e le redazioni di alcune televisioni locali (Rai Molise, Telemolise, TLT Molise e Teleregione Molise). Inoltre hanno sede le testate giornalistiche Il Quotidiano del Molise e Primo piano Molise.


Cucina


La gastronomia termolese è tipicamente marinara, ma fa ampio uso dell'olio prodotto sulle colline vicine. Il piatto tipico per eccellenza è u' bredette alla termolese, pasto serale dei pescatori di ritorno a casa dalle paranze. Altri piatti tipici sono:

La città fa parte dell'Associazione Nazionale Città del Pesce di Mare e dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio.


Eventi


Essendo la vita marinara storicamente legata con quella civile della città, le ricorrenze e le tradizioni di Termoli sono molto legate al mare, come testimonia la peculiare festività di San Basso e l'incendio del castello.

San Basso

Le giornate del 3 e del 4 agosto sono dedicate alla celebrazione del Santo patrono della città attraverso suggestive commemorazioni. La mattina del 3 agosto, dopo la solenne messa alle 6:00 del mattino, un simulacro di San Basso viene portato in processione dalla Cattedrale fino al porto, qui viene caricato su un peschereccio precedentemente sorteggiato. Incomincia la processione in mare seguita dai vari pescherecci fino alla Torre del Sinarca dove il vescovo benedirà, attraverso il lancio di una corona di fiori in mare, sia la città sia l'attività della pesca in memoria dei caduti in mare. Il santo successivamente verrà riportato al porto dove sarà esposto per tutta la notte nel mercato ittico.

La giornata del 4 agosto è dedicata a un'altra processione che vede il Santo trasportato dai fedeli nelle vie del Borgo Antico per ritornare alla cattedrale. La città, allestita a festa con bancarelle, luminarie e stand, assiste la notte del 4 agosto a uno spettacolo pirotecnico al porto mentre la spiaggia di Rio vivo è seminata di falò permessi dalla capitaneria di porto, che vede la gioventù termolese festeggiare il proprio patrono.

Incendio del Castello

Particolare del peschereccio che porta il Santo.
Particolare del peschereccio che porta il Santo.

Altro evento molto sentito dalla città è la festività dell'Incendio del Castello nella notte del 15 agosto. La festività, che vede coinvolto il Borgo Antico e il Castello nel pieno di uno spettacolo pirotecnico, è la rievocazione storica dell'assalto dei turchi del 1566, quando le truppe ottomane, guidate da Piyale Paşa, invasero e saccheggiarono i vari borghi delle coste abruzzesi, molisane e pugliesi. Termoli fu trovata dai Turchi vuota in quanto la popolazione, precedentemente avvisata, scappò e si rifugiò nei territori limitrofi, portando via anche gli oggetti più preziosi; presi dall'ira i turchi decisero di dar fuoco al borgo distruggendo tutti gli edifici e buona parte della cattedrale. Lo spettacolo vuole, appunto, ricordare ciò che subì il Borgo nell'antichità; inoltre l'intero lungomare viene addobbato da stand e bancarelle, con eventi organizzati dai vari lidi e spettacoli vari.

Spettacolo pirotecnico del 15 agosto.
Spettacolo pirotecnico del 15 agosto.

Cinefestival


Dal 2013 Termoli ospita, nella cornice del Cinema Sant'Antonio il ''Kimera International Film Festival'', una kermesse cinematografica internazionale, nata a Campobasso nel 2002 e giunta alla sua diciottesima edizione. Organizzata da una associazione locale, il Cineclub Kimera, in collaborazione col comune.[23]


Premio Rino Gaetano


La città ha ospitato varie edizioni del Premio Rino Gaetano: dal 1986 al 1996, e dal 1999 al 2005.


Economia


Unico porto del Molise, Termoli era un tempo legato alla tradizione marinara e mercantile. Dai primi anni settanta ha tuttavia affiancato a questa vocazione uno spiccato sviluppo industriale e più recentemente turistico. Oggi oltre il 41% degli occupati opera nell'industria[senza fonte].

Panorama della città dal porto.

Pesca


La pesca resta voce importante nell'economia cittadina. Oltre alla pesca a strascico, una certa importanza hanno avuto a Termoli, a partire dalla metà dell'Ottocento, anche i trabucchi, che durante l'ultima guerra provvedevano da soli al fabbisogno alimentare della comunità, allora molto meno numerosa rispetto a quella attuale, ma la cui esistenza è oggi a scopo puramente storico e culturale. La flotta peschereccia della città è attualmente formata da 36 navi, oltre a varie vongolare e barche di piccola stazza.


Industria


Si è formato negli anni alle porte della cittadina un polo industriale caratterizzato da diverse tipologie di impianti quali aziende chimiche, metalmeccaniche, e terziarie che risulta il principale centro occupazionale del Basso Molise. Per favorire le condizioni necessarie dello sviluppo delle attività produttive presenti nel nucleo, è stato istituito il COSIB (Consorzio per lo sviluppo industriale della valle del Biferno), a cui aderiscono numerosi enti. Lo stabilimento Stellantis (realizzato da FIAT nel 1972) è il più importante del nucleo industriale. Nel 2006 fu inaugurata una centrale elettrica turbogas a ciclo combinato da 770 MW dal costo di circa 400 milioni di euro di proprietà di Sorgenia S.p.A.[24]


Turismo


Lungomare Cristoforo Colombo.
Lungomare Cristoforo Colombo.

Il turismo della città è principalmente di tipo balneare e culturale. Le maggiori attrazioni culturali e turistiche della città sono: tra le architetture, il borgo antico contenente il castello svevo situato all'entrata dello stesso e la Basilica (contenente la reliquie di San Basso e San Timoteo), i trabucchi (strumenti di pesca diffusi lungo tutto il medio Adriatico) situati a ridosso del borgo, e la Madonna a Lungo (un santuario situato nell'entroterra termolese, meta di pellegrinaggio il martedì successivo alla domenica di Pasqua).

Riguardo al turismo estivo, Termoli è una frequentata stazione balneare dell'Adriatico centrale. La costa termolese, lunga (considerando l'intero territorio dal confine con Petacciato alla foce del Biferno) oltre 10 km, è divisa in due litorali: quello nord (spiaggia di Sant'Antonio, Lungomare Cristoforo Colombo) è il più popolare, caratterizzato dalla visuale a est del borgo antico. Sono presenti circa trenta lidi balneari, sei dei quali sul litorale sud; la capacità alberghiera delle città è di 1 415 posti letto per 622 camere divise in 20 tra hotel e residence, il 30% dei quali a quattro stelle[25]

La città è inoltre l'unico porto collegato tutto l'anno con le pugliesi Isole Tremiti.

Le strutture ricettive della città hanno fatto conferire alla città il riconoscimento della Bandiera Blu negli anni 1990, 1991, 1992, 1993, 1997, 1998, 2000, e ininterrottamente dal 2003 al 2018.


Infrastrutture e trasporti



Strade


Termoli è servita da un casello dell'autostrada A14 Bologna-Taranto. Inoltre, la viabilità locale è assicurata dalla Strada statale 16 Adriatica che passa internamente al centro abitato, dalla sua variante, la Strada statale 709 Tangenziale di Termoli, e dalla Strada statale 87 Sannitica che congiunge la città con Benevento passando per Campobasso.

Per quanto riguarda i trasporti pubblici, Termoli è servita da un servizio di autobus urbani che collegano il centro con i vari quartieri periferici.

A Termoli è anche presente il servizio di TAXI Pubblico.

Sul lungomare nord esiste un tratto di pista ciclabile facente parte del più ampio progetto della costruenda Ciclovia Adriatica finalizzata a collegare tutte le località costiere dell'Adriatico.


Ferrovie


La stazione di Termoli è ubicata lungo la linea ferroviaria Ancona – Lecce ed è inoltre capolinea della linea per Campobasso.


Porti


In virtù della sua posizione geografica, attraverso il porto di Termoli è possibile raggiungere le isole Tremiti (appartenenti alla provincia di Foggia) più velocemente rispetto a ogni altro scalo portuale, anche di quelli pugliesi, durante tutto l'anno.

Un'altra notevole infrastruttura è il nuovo braccio del porto turistico in località Marina di San Pietro, parallelo al molo già esistente; fu terminato nel 2009.


Geografia antropica


Borgo antico.
Borgo antico.

Urbanistica


La topografia attuale della città, che ha avuto uno sviluppo a tappe, è segnata dai limiti degli assi viari nazionali: la linea ferroviaria Bologna - Lecce (anni 60), la SS 16 Adriatica e la relativa tangenziale (anni 70, poi anni 90, infine 2003) e l'Autostrada A14 (anni 80). A partire dagli anni 90, vi è stato uno sviluppo urbanistico concentrato tendenzialmente in zone periferiche, come i quartieri Contrada Porticone o Difesa Grande. L'espansione rapida di nuovi quartieri moderni, nelle zone esterne della città, ha alimentato un consistente boom edilizio negli ultimi anni, nonché una maggiore richiesta di servizi secondari, quali opere viarie e trasporti pubblici, resi necessari dall'aumento della popolazione e da una maggiore estensione del territorio urbano.

Notevole è la vastità dell'area industriale situata nell'entroterra pianeggiante, la quale ospita numerose tipologie di impianti produttivi.


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 luglio 1985 12 luglio 1990 Remo Di Giandomenico Democrazia Cristiana Sindaco [26]
12 luglio 1990 24 aprile 1995 Remo Di Giandomenico Democrazia Cristiana Sindaco [26]
8 maggio 1995 7 aprile 1997 Lino Di Sapia Partito Democratico della Sinistra - Rifondazione Comunista - Città Nuova lista civica Sindaco [26]
7 aprile 1997 16 giugno 1997 Maria Nicolina Testa Comm. pref. [26]
16 giugno 1997 1º dicembre 1997 Gianfranco Casilli Comm. regionale [26]
1º dicembre 1997 28 maggio 2002 Alberto Montano Centro Cristiano Democratico Sindaco [26]
28 maggio 2002 5 febbraio 2006 Remo Di Giandomenico centro-destra Sindaco [26]
13 giugno 2006 22 dicembre 2009 Vincenzo Greco centro-sinistra Sindaco [26]
22 dicembre 2009 18 gennaio 2010 Roberto Aragno Comm. pref. [26]
13 aprile 2010 21 febbraio 2014 Basso Michele Antonio Di Brino Il Popolo della Libertà Sindaco [26]
21 febbraio 2014 12 giugno 2014 Laura Scioli Comm. pref. [26]
12 giugno 2014 9 giugno 2019 Angelo Sbrocca Partito Democratico, Unione per il Molise, Italia dei Valori, Vota per te, Popolari per l'Italia Sindaco [26]
9 giugno 2019 in carica Francesco Roberti Forza Italia, Lega Salvini Molise, Fratelli d'Italia, Popolari per l'Italia, Diritti e Libertà Molise, Roberti Sindaco Sindaco [26]

Gemellaggi



Altre informazioni amministrative


Nel 1203 la città di Termoli e la Repubblica di Ragusa firmarono un trattato commerciale-marittimo di reciproca cittadinanza e dei rapporti commerciali (redatto in latino). Nel 2003, le amministrazioni di Termoli e Ragusa (Dubrovnik) hanno celebrato in un convegno l'VIII centenario della firma del trattato. Dal 2009 è in corso uno scambio culturale tra Termoli e Melfi, avendo le due città in comune la Fiat (lo stabilimento di Rivolta del Re ha uno stretto legame con quello di S. Nicola) e la presenza di Federico II.


Sport


Hanno sede nel comune le società di calcio A.S.D. Termoli Calcio 1920 (che nella stagione 2022-2023 militerà in Serie D) e Termoli 2016 (attualmente nel campionato molisano di Promozione), che hanno disputato campionati dilettantistici regionali. Le società di calcio a 5 sono: Arcadia Termoli, B.R.V. Termoli e Futsal Termoli.

Le squadre di pallacanestro sono l'Air Basket Termoli militante nella serie C-Silver Abruzzese, Airino basket Termoli e Molise Basket. Sono inoltre presenti diverse società di ginnastica ritmica tra le quali la società Gimnasyum Club e New Gimnica Termoli e una squadra di baseball, i Mariners.


Impianti sportivi



Note


  1. http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita
  2. Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Lajatico è il Comune più ricco d'Italia. La mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia, in Il Sole 24 Ore, 27 maggio 2021.
  6. AA VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 649.
  7. Termoli, su treccani.it. URL consultato il 3 luglio 2020.
  8. | Non dite l'ora 'esatta' se non siete a Termoli. Per l'Italia e tutta l'Europa centrale!Moliseinvita, in moliseinvita.it, 23 settembre 2015. URL consultato il 23 marzo 2018 (archiviato il 30 dicembre 2017).
  9. Valori climatici normali di temperatura e precipitazione in Italia.ISPRA
  10. clima Termoli secondo Köppen, su google.com.
  11. Sky TG24, Caldo torrido a Termoli, percepiti 49 gradi, su ansa.it. URL consultato il 27 maggio 2021.
  12. Tommaso Costo, Libro I, in Giunta di tre libri di Tommaso Costo all'Istoria del Regno di Napoli, Venezia, 1588, p. 21, SBN IT\ICCU\CNCE\013653.
  13. Felice, pp. 100-101
  14. Felice, p. 56
  15. Felice, p. 57
  16. Felice, p. 68
  17. Felice, p. 69
  18. Copia archiviata, su italoamericano.org. URL consultato il 10 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2017).
  19. resistenzapp.it, http://www.resistenzapp.it/eventi.php?Id=63.
  20. San Timoteo, su Diocesi di, 6 maggio 2019. URL consultato l'8 agosto 2021.
  21. a Rejecelle, su Turismo.it. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  22. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  23. Redazione, Kimera International Film Festival a Termoli: ecco quando, su Molise News 24, 12 luglio 2021. URL consultato il 19 marzo 2022.
  24. La centrale Sorgenia di Termoli, su sorgenia.it. URL consultato il 4 giugno 2022.
  25. Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Termoli, novembre 2009)
  26. Copia archiviata, su amministratori.interno.it. URL consultato il 22 ottobre 2015 (archiviato il 7 gennaio 2017).

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Termoli

Termoli [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}ˈtɛrmoli] ist eine Stadt mit 33.410 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Campobasso in der Region Molise.

[en] Termoli

Termoli (Molisano: Térmëlë) is a town and comune (municipality) on the south Adriatic coast of Italy, in the province of Campobasso, region of Molise. It has a population of around 32,000, having expanded quickly after World War II, and it is a local resort town known for its beaches and old fortifications. Once it was known only as a fishing port, but in the new millennium it is a favourite resort for Italian families.

[es] Térmoli

Térmoli es una comune y localidad italiana de la provincia de Campobasso, en la región de Molise. Cuenta con una población de 32 484 habitantes.

[fr] Termoli

Termoli est une ville italienne de la province de Campobasso dans la région Molise en Italie. Elle borde la mer Adriatique. Cette ville est l'unique sortie de l'autoroute A14 Bologna-Taranto pour la région Molise. C'est une ville qui comporte deux plages.
- [it] Termoli

[ru] Термоли

Термоли (итал. Termoli) — коммуна в Италии, располагается в регионе Молизе, в провинции Кампобассо.



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