Strigno (Striegen in tedesco, desueto) è una frazione di 1 424 abitanti del comune italiano di Castel Ivano situato nella provincia autonoma di Trento.
Strigno frazione | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Comune | ![]() | ||
Territorio | |||
Coordinate | 46°04′N 11°31′E | ||
Altitudine | 506 m s.l.m. | ||
Superficie | 12,18 km² | ||
Abitanti | 1 424[1] (31-12-2015) | ||
Densità | 116,91 ab./km² | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 38059 | ||
Prefisso | 0461 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 022185 | ||
Cod. catastale | I979 | ||
Targa | TN | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona F, 3 180 GG[3] | ||
Nome abitanti | strignati | ||
Patrono | Maria Immacolata | ||
Giorno festivo | 8 dicembre | ||
Cartografia | |||
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Si trova a circa 45 km dal capoluogo Trento.
Vi aveva sede una guarnigione militare ed era luogo di soggiorno nella seconda metà dell'Ottocento, frequentato dalla borghesia austriaca, grazie al clima mite. In piazza all'ombra di un olmo si riuniva la comunità civica e qui, accanto alla pietra del mal consiglio, fu appeso Giorgio Pucler, catturato e ucciso dai rivoltosi nel 1525. Durante la Prima guerra mondiale, Strigno fu fatto evacuare per motivi di sicurezza, data la sua vicinanza al fronte.
Dall'8 settembre 1943 al maggio 1945 la lotta di Resistenza al nazifascismo vide i partigiani organizzati nel Battaglione "Gherlenda" della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci (Feltre).
Nei pressi della borgata sorge il Dosso di Penile, un castelliere preistorico.
Abitanti censiti[4]
L'economia si è evoluta da un'intensa attività agricola e artigiana ad un terziario avanzato, durante il XIX sec. Al principio del secolo la località era nota per la produzione della seta, per una fabbrica di merletti, un laboratorio di oggetti religiosi e un fiorente artigianato. Inoltre, esportava vino e castagne a Vienna. Ad oggi non è rimasto quasi nulla di queste attività.
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Ivano-Fracena, Samone, Scurelle, Spera e Villa Agnedo. Nel 1947 distacco di territori per la ricostituzione dei comuni di Ivano-Fracena (Censimento 1936: pop. res. 323), Samone (Censimento 1936: pop. res. 510), Scurelle (Censimento 1936: pop. res. 990), Spera (Censimento 1936: pop. res. 506) e Villa Agnedo (Censimento 1936: pop. res. 811).[5]
Vittorio Fabris: La Valsugana orientale e il Tesino, parte seconda: I paesi a sinistra del torrente Masoe la conca del Tesino., Litodelta, Scurelle 2011. Pagg. 119-154.
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