Sant'Angelo in Lizzola ([ˈliʦʦola][4], Sant'Angële in dialetto gallo-piceno) è stato un comune italiano di 8.660 abitanti[5] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Dal 1º gennaio 2014 è confluito nel nuovo comune di Vallefoglia.
Sant'Angelo in Lizzola ex comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Data di soppressione | 1º gennaio 2014 | |
Territorio | ||
Coordinate | 43°49′37.2″N 12°48′08.82″E | |
Altitudine | 312 m s.l.m. | |
Superficie | 11,73 km² | |
Abitanti | 8 749[1] (31-12-2010) | |
Densità | 745,87 ab./km² | |
Frazioni | Montecchio, Monte Di Montecchio | |
Comuni confinanti | Colbordolo, Monteciccardo, Montegridolfo (RN), Montelabbate, Pesaro, Tavullia | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 61022 (già 61020) | |
Prefisso | 0721 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 041056 | |
Cod. catastale | I285 | |
Targa | PU | |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | |
Cl. climatica | zona E, 2 298 GG[3] | |
Nome abitanti | santangiolesi | |
Patrono | san Michele Arcangelo | |
Giorno festivo | 8 maggio | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
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Si trova circa 60 km a nord-ovest di Ancona e circa 12 km a sud-ovest di Pesaro.
Il comune era costituito dal borgo di Sant'Angelo in Lizzola e la frazione di Montecchio. Si estendeva per una superficie complessiva di 11,8 km² e confinava con i comuni di: Colbordolo, Monteciccardo, Montegridolfo (RN), Montelabbate, Pesaro, Tavullia.
L'abitato di Sant'Angelo in Lizzola si origina intorno all'anno 1000 dall'unione di due castelli preesistenti, quello di Monte Sant'Angelo e quello di Liciole (Lizzola). Il piccolo borgo di Montecchio si annette al territorio di Sant'Angelo nel 1389, nel corso dell'espansione del abitato verso il fiume Foglia, durante il medioevo.
Durante il Quattrocento, Sant'Angelo in Lizzola entrò nella sfera di influenza degli Sforza, signori di Pesaro; seguì poi le vicende del Ducato di Urbino, quando papa Giulio II cedette i territori sforzeschi al duca Francesco Maria I Della Rovere nel 1513.
Fu proprio il Duca di Urbino, Francesco Maria II, ad elevare a contea il castello di Sant'Angelo in Lizzola e a cederlo in feudo alla famiglia Mamiani dal 1584.
Tra i cittadini illustri vi fu Giovanni Branca, che nacque a Sant'Angelo nel 1571. Fu architetto della Santa Casa di Loreto, lasciando in quella città opere importanti, come il consolidamento delle mura e l'edificazione della Porta Marina oltre ad averne ripristinato l'acquedotto. Ma il suo ingegno non si limitò all'edilizia: fu il primo che pensò di utilizzare il vapore come forza motrice: nel trattato "Le Machine" spiega come possa essere utilizzata la sua invenzione e quali benefici se ne potessero trarre.
A partire dal 1584 le vicende di Sant'Angelo furono per molto tempo legate ai conti Mamiani, fino al 1885, anno della morte dell'ultimo rappresentante della famiglia Terenzio Mamiani.
L'altra famiglia nobile che legò il suo nome a quello di Sant'Angelo in Lizzola, è quella dei Perticari. Soprattutto tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, a Sant'Angelo, grazie all'opera del conte Giulio Perticari, convenivano i migliori ingegni dell'epoca: Vincenzo Monti, Gioacchino Rossini, Giacomo Leopardi, Pietro Giordani e Francesco Cassi. L'atmosfera culturale era vivace e nel 1851 fu inaugurato il teatro (andato oggi completamente distrutto); solo i preziosi scenari dei fratelli Liverani di Faenza, che facevano parte del corredo scenico, sono scampati alla distruzione. Attualmente, dopo un lungo restauro, sono custoditi dall'ultimo rappresentante della famiglia Perticari, Giancarlo Cacciaguerra.
Lo stemma del comune di Sant'Angelo in Lizzola era stato concesso con il decreto del presidente della Repubblica del 7 giugno 1985.[6]
«D'argento, al San Michele arcangelo in maestà, di carnagione, vestito di porpora, con le ali spiegate al naturale, impugnante con la sinistra la bilancia di nero e con la destra la lancia d'oro in banda, trafiggente le fauci, vomitanti fiamme di rosso, del drago rivoltato di verde, mirante verso destra e posto in punta. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(D.P.R. del 7 giugno 1985) |
Abitanti censiti[7]
Al 31 gennaio 2008 la popolazione residente del comune risulta di 8.401 persone. La densità di popolazione è pari a 616 abitanti per chilometro quadrato.
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2014 la popolazione straniera residente era di 1007[8] persone e rappresentava il 11,3% della popolazione residente. Le comunità straniere più numerose (con percentuale sul totale della popolazione straniera) erano:[9]
Il comune di Sant'Angelo in Lizzola ha registrato in questi ultimi anni una notevole espansione demografica, dovuta principalmente allo sviluppo dell'abitato di Montecchio, motore economico del comune. Sede di numerosissime attività industriali ed artigianali legate al settore del legno e al suo indotto (in particolare vetro artistico), è continuamente in espansione, e ha fatto diventare un piccolo centro rurale sulla via feltresca di 30/40 anni fa una cittadina vivace e prospera. Durante la Seconda guerra mondiale, il 21 gennaio 1944, si verificò un tragico evento: l'esplosione di una polveriera. La tragedia provocò più di 30 morti, in gran parte civili, e la quasi totale distruzione del paese. Solo l'eroico atto di un militare italiano, Gulino Placido, poté evitare una strage di dimensioni ancor più tremende.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2 febbraio 1987 | 25 maggio 1990 | Paolo Dionigi | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [10] |
26 maggio 1990 | 1º giugno 1993 | Paolo Dionigi | Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra |
Sindaco | [11][10] |
27 luglio 1993 | 23 aprile 1995 | Francesco Bernardini | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [10] |
24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Francesco Bernardini | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [10] |
14 giugno 1999 | 12 giugno 2004 | Francesco Bernardini | Centro-sinistra | Sindaco | [10] |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Guido Formica | Centro-sinistra | Sindaco | [10] |
8 giugno 2009 | 31 dicembre 2013 | Guido Formica | Lista civica Per Sant'Angelo in Lizzola | Sindaco | [10] |
La Real Montecchio è la principale squadra di calcio che gioca nel campionato regionale di Prima Categoria, l'altra è il Sant'Angelo che gioca nel campionato di Terza Categoria.
Nella frazione di Montecchio è presente anche un Circolo Tennis che svolge la sua attività sul territorio dal 1988, il Circolo Tennis Montecchio , che dispone di tre campi (due in terra ed uno in sintetico).
Il palazzetto dello sport del paese è il PalaDionigi.
Altri progetti
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