San Pietro in Vincoli (San Pír a Vèncul in romagnolo) è una frazione del comune di Ravenna, sede di delegazione comunale. Ecclesiasticamente, appartiene invece alla diocesi di Forlì.
San Pietro in Vincoli frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Ravenna |
Comune | Ravenna |
Territorio | |
Coordinate | 44°18′02.009″N 12°08′46.331″E |
Abitanti | 2 670 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 48125 |
Prefisso | 0544 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | San Lorenzo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
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Il suo territorio, insieme a quello di altre frazioni limitrofe, forma una delle 10 circoscrizioni in cui è suddiviso il comune stesso, che comprende anche le frazioni di Santo Stefano, Carraie, Durazzano, San Pietro in Campiano, Campiano, Ducenta, Massa Castello, Gambellara e Bastia.
Il centro abitato ha una popolazione di 1 609 persone,[1] mentre nel territorio della frazione vivono 2 300 abitanti[2], pari al 20% dell'intera popolazione della delegazione. Per numero di abitanti è il centro più importante nella zona a Sud di Ravenna.
Situato ai confini con la provincia di Forlì, San Pietro in Vincoli dista circa 15 km sia da Ravenna, sia da Forlì.
I rinvenimenti archeologici attestano la frequentazione del territorio in età romana: da qui proviene una stele funeraria dei Marii, oggi conservata al Museo nazionale di Ravenna, e un mosaico geometrico in tessere bianche e nere, probabilmente appartenente ad una villa romana del II-III secolo. Sono visibili tracce dell'antica centuriazione del territorio, impostata sulla via Emilia.
In epoca medioevale il territorio era paludoso, attraversato dal fiume Ronco (allora noto come "Riondino"), che separava la diocesi di Forlì da quella di Ravenna
Il nome del paese deriva da quello di un ospizio per pellegrini costruito all'inizio dell'XI secolo (1035-1038) dal re Stefano I d'Ungheria e appartenente alla diocesi di Ravenna: divenuto in seguito abbazia, fu in possesso dei benedettini nel XII secolo e dei camaldolesi nel XIII e comprendeva strutture per l'alloggio e una piccola chiesa. La chiesa abbaziale perse la sua funzione nel 1604. Le strutture, espropriate dal Regno d'Italia, passarono in mano ai privati e andarono in rovina.
Alla diocesi di Forlì apparteneva invece la pieve di San Lorenzo in Vado Rondino (odierna chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli), il cui nome derivava dalla vicinanza ad un antico guado (vado) del fiume.
Per volontà dell'allora vescovo di Forlì, Raimondo Jaffei, molto legato al vescovo di Ravenna Guido Maria Conforti, fondatore della Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere, il 12 ottobre 1932 i Saveriani entrarono nella loro casa di San Pietro in Vincoli (diocesi di Forlì)[3].
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