L'abitato si trova nel fondovalle ma l'area comunale si sviluppa soprattutto sulla destra orografica della Dora Baltea, all'envers, fino a coprire tutto il Vallone di Saint-Marcel.
Il monte più importante è il Mont Corquet (2527m).
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[4]
Clima
Il clima è quello tipico dei comuni situati all'Envers. Gli inverni, a causa dell'assenza quasi totale dei raggi del sole, sono assai rigidi e nevosi. Le estati non sono eccessivamente calde e caratterizzate da precipitazioni temporalesche. Il clima si irrigidisce salendo di quota, fino a diventare tipicamente alpino oltre i 1200 metri.
Storia
La zona di Saint-Marcel era abitata fin nella preistoria: nelle località di Seissogne e di Réan sono state trovate numerose incisioni rupestri, come coppelle e disegni antropomorfi. In località Tsampic è stato rinvenuto nel 1990 un castelliere dell'età del bronzo o del ferro.[5]
Fin dall'epoca romana vennero sfruttati i giacimenti minerari della zona, dando vita alle miniere di Saint-Marcel, in uso per secoli.[6]
Uno scavo archeologico dell'insediamento romano di Eteley, rinvenuto nel 2012 a sud delle miniere di rame di Servette, è in corso nel 2019.[7]
In epoca fascista, il comune fu accorpato a quello di Quarto Pretoria.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 maggio 1985.[8]
«Troncato d'azzurro e d'oro, al leone dell'uno all'altro; alla fascia d’argento attraversante sul tutto. ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma comunale riprende il blasone dei conti Bianco di San Secondo a cui fu affidato il feudo nel 1665.[9]
Il gonfalone è un drappo troncato di giallo e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture militari
In località Surpian si trova il Castello di Saint-Marcel[10], ben conservato e in fase di restauro.
In località Prarayer si scorgono le finestre crociate dei resti di una casaforte quattrocentesca, trasformata in abitazione rurale.[11]
Casaforte a Prarayer
Il Castello di Saint-Marcel
Come ricorda André Zanotto, nel 1277 il campanile di Saint-Marcel era fortificato.[12]
Architetture religiose
Nel 1630 circa venne invece costruita la Cappella di San Rocco, in località Crétaz, quando in Valle d'Aosta imperversava la peste. L'attuale chiesa parrocchiale sita su un piccolo promontorio conserva un altare maggiore settecentesco di pregio, e venne ricostruita più volte a seguito delle esondazioni della Dora Baltea che ne causarono la distruzione.
In località Plout sorge il santuario Notre-Dame de Plout dedicato a Notre-Dame de Tout-Pouvoir.
In località Grand-Seissogne, la cappella dedicata a San Fabiano e a San Sebastiano.[11]
In località Prarayer, la cappella dedicata alla Madonna della Neve.[11]
Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano.
Cultura
Biblioteche
In località Prélaz 4 ha sede la biblioteca comunale.
Riconoscimento De.C.O.
Il comune nel 2011 ha dato il via al procedimento per il riconoscimento del marchio De.C.O. per quanto riguarda[15]:
Lo slittino tradizionale di Saint-Marcel (in patois marcelain, coulatcheui);
Il prosciutto di Saint-Marcel;
Il Fagiolo nóou fèirouc;
La mela Ravèntse, da cui tradizionalmente si ricavano sidro e aceto[16].
Economia
Una importante realtà economica del comune, per il clima asciutto e ventilato che ne permette la stagionatura ottimale, è la produzione del tipico prosciutto crudo di Saint-Marcel, realizzato in maniera tradizionale e aromatizzato alle erbe di montagna.
Amministrazione
Fa parte della Comunità Montana Mont Emilius.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
In questo comune si gioca a tsan, caratteristico sport tradizionale valdostano. La sezione locale di tsan è detta "Brisma" e rappresenta sia il comune di Saint-Marcel che quello di Brissogne.[18]
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
Saint-Marcel, su araldicacivica.it. URL consultato il 20 settembre 2022.
Il castello di Saint-Marcel, su comune.saintmarcel.ao.it, Comune di Saint-Marcel. URL consultato il 22 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2012).
Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp.74-100, ISBN978-88-7032-878-3.
Bibliografia
Storia e tradizioni
Alberto Pelloux, Nuove forme della romeina di S. Marcel in Valle d'Aosta, in Annali del Museo civico di storia naturale di Genova, 46, serie 3, vol. 6, Genova: Stab. Pellas, 1913
Piero Castelli, L'avenir de nos villages anciens, Aoste: Musumeci, 1970
J. Boson (a cura di), Inventaire des archives d'Ussel et Sainct Marcel, in Société académique, religieuse et scientifique du Duché d'Aoste, 22, 1929, pp.270–288
Geologia e mineralogia
Comune di Saint-Marcel,Università dell'insubria di Como, Museo Minerario regionale Valle d'Aosta (a cura di), Il parco minerario di Chuc e Servette, Aosta, Tipografia Valdostana. URL consultato il 13 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2014).
Davide Jaccod (a cura di), La valorizzazione del sito minerario di Saint-Marcel = La valorisation du site minier de Saint-Marcel, Aosta: La Vallée, 2008
Nicolis de Robilant, Description particulière du Duché d'Aoste: suivie d'un essai sur deux minières des anciens romains, et d'un supplément à la théorie des montagnes et des mines, in Mémoires de l'Académie royale des sciences, 1786-1787, pp.245–274
Mr. le comte St. Martin de la Motte, Sur la fontaine verte de St. Marcel dans la Vallée d'Aoste, in Mémoires de l'Académie royale des sciences, 1784-1785, partie 2, pp.1–12
Giancarlo Cesti, Il giacimento piritoso-cuprifero di Chuc e Servette presso St-Marcel, in Revue valdôtaine d'histoire naturelle,; 32, 1978, pp.127–156
P. Prosio, L'eau verte de Saint-Marcel: note préliminare, Revue valdôtaine d'histoire naturelle, 2, 1903, pp.76–78
Paolo Castello, Note di mineralogia valdostana, in Revue valdôtaine d'histoire naturelle, 25, 1972, pp 51–53
Paolo Castello, Il giacimento manganesifero di Praborna, in Rivista mineralogica italiana, 3, 1982, pp.87–92
Paolo Castello, Ricerche nella zona di Fontillon - Servette in comune di Saint-Marcel, in Bulletin d'études préhistoriques et archéologiques alpines, fascicolo 19, 2008, pp.91–99
Ephise Noussan, Les fontaines colorées, in Revue valdôtaine d'histoire naturelle, 26, 1972, pp.33–35: ill.
santuario di Plout
Pierre-Louis Vescoz, Notre-Dame-de-Tout-Pouvoir vénérée à Plou, paroisse de St-Marcel (Aoste), Aoste: Imprimerie catholique, 1914
Giulio Vuillermoz, Santuario di Plout: memoria di un'insopprimibile nostalgia del cielo, Aosta: Tipografia valdostana, 1998
Natura
Chantal Trèves, Maurizio Bovio (a cura di), Les Iles di Saint Marcel, Quart: Musumeci, 1996
Maurice Besse, Lino Vaccari, Excursion botanico-minéralogique faite dans les vallées de Saint-Marcel et de Cogne, Val d'Aoste: les 7, 8 et 9 août 1902, in Bulletin de la Murithienne, 32, 1903, pp.87–108
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