Roure (AFI: /roˈure/[4]; Roure in occitano, Rore in piemontese; si pronuncia sempre ['rure]) è un comune italiano sparso di 811 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Roure comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Città metropolitana | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Rino Tron (Noi per Roure) dal 10 giugno 2018 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°00′05.09″N 7°07′45.96″E | ||
Altitudine | 860 (min 744 - max 2 890) m s.l.m. | ||
Superficie | 59,37 km² | ||
Abitanti | 811[1] (30-6-2018) | ||
Densità | 13,66 ab./km² | ||
Frazioni | Balma, Borgata Bourcet, Castel del Bosco, Roreto, Villaretto | ||
Comuni confinanti | Bussoleno, Coazze, Fenestrelle, Massello, Mattie, Perosa Argentina, Perrero, San Giorio di Susa | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 10060 | ||
Prefisso | 0121 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 001227 | ||
Cod. catastale | H555 | ||
Targa | TO | ||
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona F, 3 644 GG[3] | ||
Nome abitanti | rouresi | ||
Giorno festivo | 26 dicembre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Si trova in Val Chisone ed è situato nel territorio delle valli occitane.
Il toponimo deriva dalla parola "roure", che in occitano significa letteralmente "rovere, quercia", la quale a sua volta proviene dal sostantivo latino robur-roboris, che indica "forza", "potenza", "resistenza" e "durezza", proprio come il legno di quercia o rovere, ed ha la medesima origine latina dei termini "robusto" e "robustezza". Nel periodo fascista il nome del comune, dal regime ritenuto francesizzante e non abbastanza italiano, fu mutato dapprima in "Roreto" nel 1937 e poi in "Roreto Chisone" nel 1939, con conseguente perdita dell'etimo originario, ma fu mantenuta la quercia nello stemma comunale. Tale nome rimase invariato fino al 1975, quando gli abitanti approvarono con referendum la proposta delle autorità comunali di ripristinare la precedente denominazione.
Il comune si trova nella media Val Chisone e si sviluppa principalmente lungo il corso del fiume Chisone. La massima elevazione raggiunta dal territorio comunale è il Monte Orsiera (2.890 m).
Sulla destra orografica in corrispondenza della frazione Roreto si apre il Vallone di Bourcet, molto aspro e selvaggio nella sua parte bassa, che dopo circa duemila metri di dislivello culmina con la vetta del Becco dell'Aquila (2.809 m). All'inizio del vallone sono presenti la via ferrata "Nicola Ciardelli" e numerose vie di arrampicata di varie difficoltà (fino al VII grado).
Abitanti censiti[5]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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12 giugno 1985 | 26 maggio 1990 | Mario Giovanni Barale | lista civica | Sindaco | [6] |
26 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Mario Giovanni Barale | Democrazia Cristiana | Sindaco | [6] |
24 aprile 1995 | 19 luglio 1998 | Mario Giovanni Barale | - | Sindaco | [6] |
30 novembre 1998 | 27 maggio 2003 | Bruno Giovanni Lazzarini | lista civica | Sindaco | [6] |
27 maggio 2003 | 13 aprile 2008 | Bruno Giovanni Lazzarini | lista civica | Sindaco | [6] |
15 aprile 2008 | 27 maggio 2013 | Rino Tron | lista civica | Sindaco | [6] |
27 maggio 2013 | 10 giugno 2018 | Carlo Bouc | - | Sindaco | [6] |
10 giugno 2018 | in carica | Rino Tron | lista civica | Sindaco | [6] |
Il comune ha fatto parte della comunità montana Valli Chisone e Germanasca e, in seguito, della comunità montana del Pinerolese.
Il comune non ha un nucleo abitativo con lo stesso nome ma è composto da quattro frazioni principali: Balma, Castel del Bosco, Roreto e Villaretto. La sede comunale si trova nella frazione Balma.
Oltre alle quattro frazioni principali vi sono tante altre piccole borgate per lo più disabitate.
Il Comune di Roure, situato nella media Val Chisone, comprende i paesi di Castel del Bosco, Roreto, Balma e Villaretto. Questa zona è caratterizzata sui due versanti della valle da numerose pareti e pilastri di roccia granitica sui quali, già a partire dagli anni 70, sono stati aperti i primi itinerari di arrampicata. Dopo un periodo di relativo abbandono, queste pareti sono state poi recentemente rivalutate dal punto di vista alpinistico con l'apertura di numerose vie nuove attrezzate in modo moderno, che hanno trasformato questa zona in un centro di arrampicata fra i più interessanti delle valli circostanti.
La comodità di accesso, la quota relativamente bassa che permette di arrampicare per quasi tutto l'anno, unite al discreto sviluppo delle vie che in alcuni casi raggiungono i 300 metri di lunghezza, sono in grado di soddisfare la maggior parte degli arrampicatori sia classici che moderni.
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