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Origini del nome
Il toponimo deriva dal latinopratum vice domini espressione con cui si indicavano i possedimenti che un visdomino amministrava per conto del patriarca di Aquileia o del vescovo di Concordia[5].
Storia
I primi insediamenti nel territorio di Pravisdomini risalgono al neolitico (II millennio a.C.) e a in questo periodo vanno collocate le selci lavorate individuate presso le rive del Sile a Panigai. Si aggiungono poi dei frammenti di ceramica dell'età del bronzo.
Le testimonianze della successiva epoca romana dimostrano come il territorio, parte dell'agro di Concordia, fosse centuriato.
Le prime notizie scritte su Pravisdomini compaiono dopo l'anno Mille, ma solo dal Trecento le informazioni si fanno più chiare: prima di allora, infatti, la sua storia fu strettamente legata a quella del feudo di Frattina, amministrato dalla famiglia omonima. La circoscrizione dipendeva dal vescovado di Concordia, a sua volta sottoposto al Patriarca di Aquileia.
Con la conquista della Serenissima (1420), divenne feudo dei Michiel, mentre nel 1434 divenne parrocchia emancipandosi dalla pieve di Azzano.
Nel 1477 l'abitato fu devastato dalla celebre invasione dei Turchi che interessò tutto il Friuli[5][6].
Caduta Venezia, sotto il Regno d'Italia di Napoleone rappresentò un comune di terza classe incluso nel dipartimento del Tagliamento e nel cantone di San Vito. Passato al regno Lombardo-Veneto, divenne parte della provincia del Friuli[7].
Con un referendum del 18 ottobre 2015 la popolazione ha rifiutato la proposta di fusione con il comune di Azzano Decimo, con l'82,62% dei voti.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del del 5 dicembre 1984.[8]
«Di rosso, alle tre spighe di frumento, impugnate, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate
Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio, XV secolo: al suo interno custodisce una pala di Pomponio Amalteo
Oratorio della Madonna della Salute
Chiesa parrocchiale di San Martino, in frazione Barco
Chiesa parrocchiale di San Nicolò, in frazione Frattina
Chiesa di San Giuliano, in frazione Panigai: l'interno dell'edificio è impreziosito da affreschi quattrocenteschi attribuiti a Pietro da San Vito o ad Andrea Bellunello
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 624, ovvero il 17,8% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[10]:
Romania, 204
Marocco, 92
India, 71
Macedonia, 65
Albania, 51
Pakistan, 21
Cultura
Nel mese di dicembre si svolge il Concorso Internazionale Fotografico Città Storica di Pravisdomini.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Strada statale 14 della Venezia Giulia - 10km da Pravisdomini
Pravisdomini, su comune.pravisdomini.pn.it, Comune di Pravisdomini. URL consultato il 23 giugno 2012.
La Storia, su comune.pravisdomini.pn.it, Comune di Pravisdomini. URL consultato il 23 giugno 2012.
Comune di Pravidomini, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 23 giugno 2012.
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