Polverigi è un comune italiano di 4 580 abitanti[2] della provincia di Ancona nelle Marche.
Polverigi comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Marche | ||
Provincia | Ancona | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Daniele Carnevali (lista civica Polverigi domani) dal 26-5-2014[1] | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°31′31.24″N 13°23′38.72″E | ||
Altitudine | 140 m s.l.m. | ||
Superficie | 24,98 km² | ||
Abitanti | 4 580[2] (31-5-2022) | ||
Densità | 183,35 ab./km² | ||
Frazioni | Rustico | ||
Comuni confinanti | Agugliano, Ancona, Jesi, Offagna, Osimo, Santa Maria Nuova | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 60020 | ||
Prefisso | 071 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 042038 | ||
Cod. catastale | G803 | ||
Targa | AN | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 876 GG[4] | ||
Nome abitanti | polverigiani | ||
Patrono | sant'Antonino di Apamea | ||
Giorno festivo | 2 settembre | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Polverigi nella provincia di Ancona | |||
Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Situato nell'immediato entroterra anconetano fra dolci colline digradanti in un'ampia vallata, occupa una zona dedita da sempre all'agricoltura.
Nei tempi antichi il paese era chiamato Pulverisium[5], a causa del terreno sabbioso e polveroso; era poco abitato, pieno di sterpaglie e fitte boscaglie meta designata di eremiti.
Verso l'anno 835 esisteva la parrocchia di San Damiano dei monaci Avellaniti. Dopo l'anno mille i monaci si trasferirono nell'attuale Polverigi dove fondarono la chiesa di Sant'Antonino, e nello stesso tempo iniziava la costruzione del "Castello", suffragato ciò dal ritrovamento d'una moneta del doge Falerio, ed un mattone recante incisa la data del 1141. L'edificazione terminò dopo il XII secolo, e proprio qui nel 1202 venne stipulato l'accordo di non belligeranza tra le città di Ancona, Osimo e Fermo. L'arco d'entrata con forma a volta, una volta munito di saracinesca e ponte levatoio, è tutto ciò che resta dell'antico castello, che ha visto le proprie mura, torri e merlature trasformate in case abitative.
Nel 1323 a causa delle frequenti guerriglie tra guelfi e ghibellini venne fatta strage della popolazione ed il paese fu spogliato dei propri beni ad opera di un avventuriero chiamato "Lo Schiavo". Per questi fatti successivamente preferì mettersi sotto la protezione di Ancona, con la quale ebbe sempre ottimi rapporti e fu a causa di questi che nel 1517 fu saccheggiata da Ludovico di Fermo durante la guerra del ducato di Urbino. In questo periodo Polverigi divenne uno dei circa venti castelli di Ancona.
Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, a Polverigi (e per qualche tempo nella vicina Offagna) la famiglia contadina dei Pigliapoco nascose e protesse dalla deportazione i quattro componenti della famiglia di ebrei milanesi dei Morpurgo, che essi conoscevano bene per essere i loro mezzadri. Per questo loro impegno di solidarietà, il 27 giugno 1995, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito ai coniugi Attilio e Lidia Pigliapoco l'alta onorificenza dei giusti tra le nazioni.[6]
Costruita nel XIV secolo la chiesa del Sacramento (Santa Maria Maddalena) conserva ancora quegli elementi gotico-romanici con cui è stata costruita. Tra il XVII e XVIII secolo l'interno fu trasformato in stile barocco, anche se il pavimento ed il soffitto sono rimasti originali. All'interno molti affreschi, (ora in via di restauro), di diverse epoche fanno mostra di sé: Madonna con Bambino e un Sant'Agostino, dipinti attorno al Quattrocento con stili di scuola marchigiana, e un San Bernardo baroccheggiante. Fra poco saranno portati a termine i lavori di restauro e la chiesa sarà anche adibita alla custodia di opere d'arte che provengono da altre chiese. Un tempo questa era una cosa sola col parco comunale e Villa Nappi, antica residenza oggi sede di Inteatro; mandati via gli Agostiniani nel periodo di governo di Napoleone nel 1815 il tutto fu acquistato dai conti Nappi e successivamente nel 1972 fu venduto al comune.
Opera di Gabuzzi fu la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio che custodisce un insigne dipinto di Ercole Ramazzani del 1583 intitolata (la deposizione della Croce).
Nella sede municipale in una parete è raffigurato un affresco (la Crocefissione) di scuola marchigiana del '400, recentemente attribuito a Giovanni Antonio Bellinzoni da Pesaro.
Il Roccolo (che prende il nome dalla forma rotondeggiante) delimita il centro storico che un tempo fu quello che circondava con le mura il castello.
Abitanti censiti[7]
L'attività agricola produce cereali, frutta, ortaggi e viti, anche se negli ultimi periodi sono nate diverse aziende dedite al terziario ed all'artigianato dove trova lavoro la popolazione locale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1975 | 1995 | Domenico Mancia | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [8] |
23 aprile 1995 | 11 giugno 2004 | Franco Balducci | Lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [9][10] |
12 giugno 2004 | 25 maggio 2014 | Massimino Paesani | Lista civica Polverigi domani | Sindaco | [11][12] |
26 maggio 2014 | in carica | Daniele Carnevali | Lista civica Polverigi domani | Sindaco | [1] |
A Polverigi la squadra è unita a quella di Agugliano e formano l'Unione Sportiva Agugliano-Polverigi (U.S.A.P.)[13] che disputa la Seconda Categoria.
Altri progetti
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