Il paese è situato alle pendici del monte Girifalco (o Gerifalco) sul versante orientale della valle di Nerfa, località di passaggio tra la valle Roveto e i centri turistici di Cappadocia e Tagliacozzo. Situato a un'altitudine di 1 055 ms.l.m., è dominato dai resti del castello medievale.
Pagliara dista circa due chilometri dal capoluogo comunale[3].
Storia
Ruderi del castello di GirifalcoChiesa del Santissimo Salvatore
Il piccolo centro, denominato nel Medioevo "Palearia" (nome trascritto anche come "Pleare", "Palearis" o "Paleara"), è sorto con ogni probabilità nell'XI secolo intorno al castello-recinto. La chiesa del Santissimo Salvatore è riportata nella bolla di Papa Clemente III con il nome di "Sancti Salvatoris in Parifalco"[4], mentre in alcune trascrizioni appare come "Sancti Salvatoris in Cirifalco"[5].
Il paese di Pagliara nel 1173 dipese dal barone Roberto di Cortinella, con ogni probabilità signore di Corcumello, e venne costruito intorno al castello più antico denominato Girifalco, dal nome dell'omonimo monte. Abbandonata la fortezza, il villaggio originario costituito di poche abitazioni venne trasferito poco più in basso, in un luogo riparato che ospitava ricoveri e stalle. Il posto scelto per edificare il nucleo urbano si rivelò un punto ideale, tanto che si sviluppò nei decenni successivi[6][7].
Nel Basso Medioevo Pagliara ha seguito le vicende della contea di Albe risultando inclusa tra i feudi del ducato di Tagliacozzo, controllato dagli Orsini fino agli ultimi anni del XV secolo e successivamente dai Colonna.
Il terremoto della Marsica del 1915 colpì gravemente anche Pagliara dei Marsi causando danni al patrimonio architettonico e alcune vittime, mentre furono 14 i giovani del paese che persero la vita durante la prima guerra mondiale[8]. Il 1900 è stato caratterizzato dal fenomeno dell'emigrazione con il paese che dai 351 abitanti del 1910 è passato a poche decine di residenti nel XXI secolo[9][10].
Monumenti e luoghi d'interesse
La piazza centrale del paese
Architetture religiose
Chiesa del Santissimo Salvatore, l'organo a 19 canne fu costruito nel 1873 da Tommaso Vayola[11].
Chiesa della Madonna della Neve (detta anche "chiesa di Santa Maria dell'Oriente")
Cappella della Cona, situata sul passo che collega il monte Girifalco al monte Aurunzo; è intitolata alla Madonna della Neve[12][13].
Architetture militari
Castello di Girifalco
Citato per la prima volta nel Catalogus baronum con il nome di castellum di Girofalcum appare successivamente in documenti di Federico II di Svevia del 1231 e di Carlo I d'Angiò del 1271. Nel XV secolo viene citato con il nome di Castellum Palearie tra i possedimenti marsicani delle famiglie Orsini e Colonna. La struttura originaria, risalente all'XI secolo, era composta dalle torre quadrata circondata da una piccola recinzione rettangolare, mentre nel XIII secolo venne edificata la fortezza vera e propria con l'innalzamento della torre trapezoidale e di quella poligonale e con la realizzazione della cisterna, dei cortili, dei camminamenti e delle opere di muratura. Incluso nel ducato di Tagliacozzo tra i possedimenti dei Colonna appare per l'ultima volta in documenti storici nel 1516[14]. I ruderi ancora visibili sono collocati sul valico dell'omonimo monte che sovrasta il paese contemporaneo a 1 268 ms.l.m.[15]
Il 17 e 18 agosto si svolgono annualmente le feste patronali della Madonna della Neve[19].
Infrastrutture e trasporti
Strade
La Strada provinciale 23 della valle di Nerfa, inaugurata nel 1880, attraversa il territorio di Castellafiume e Pagliara collegando Tagliacozzo a Capistrello[20].
Sport
L'escursionismo e l'arrampicata sono le attività sportive più praticate nel territorio ricco di falesie montane della valle di Nerfa.
Note
Frazione di Pagliara, su portaleabruzzo.com, Il Portale d'Abruzzo. URL consultato il 25 settembre 2016.
Pagliara, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 16 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2018).
Organo della chiesa del SS. Salvatore, su regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 25 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
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