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Motta Sant'Anastasia (AFI: /ˈmɔtta santanastaˈzia/; Anastasìa 'a Motta in siciliano) è un comune italiano di 11 985 abitanti[1] della città metropolitana di Catania in Sicilia.

Motta Sant'Anastasia
comune
Motta Sant'Anastasia – Veduta
Motta Sant'Anastasia – Veduta
Motta Sant'Anastasia e Belpasso
Localizzazione
Stato Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Catania
Amministrazione
SindacoAnastasio Carrà (lista civica) dal 30-5-2014 (2º mandato dal 1-5-2019)
Territorio
Coordinate37°30′N 14°58′E
Altitudine275 m s.l.m.
Superficie35,71 km²
Abitanti11 985[1] (30-6-2022)
Densità335,62 ab./km²
FrazioniPiano Tavola, Sigonella
Comuni confinantiBelpasso, Camporotondo Etneo, Catania, Misterbianco
Altre informazioni
Cod. postale95040
Prefisso095
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT087030
Cod. catastaleF781
TargaCT
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 143 GG[3]
Nome abitantimottesi
Patronosant'Anastasia
Giorno festivo25 agosto
Cartografia
Motta Sant'Anastasia
Motta Sant'Anastasia – Mappa
Motta Sant'Anastasia – Mappa
Posizione del comune di Motta Sant'Anastasia nella città metropolitana di Catania
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il paese è situato sul versante del monte Etna, dista 12 km da Catania, e si sviluppa su una rupe di origine basaltica, formatasi in epoca glaciale. Data l'imponente massa monolitica, detta, secondo un'antica leggenda, ombelico dell'Etna, tale area ha ricoperto una grande importanza sotto un punto di vista militare.


Territorio


La parte più antica di Motta Sant'Anastasia è stata edificata su un Neck, una rupe di origine vulcanica. Una lunga ed intensa eruzione risalente a 550.000 anni fa provocò la formazione di un cono vulcanico.

Nel corso dei secoli, a causa dei processi di erosione, il cono ha assunto l'attuale forma a "rocce colonnari" prismatiche a sezione esagonale e pentagonale più o meno regolari, raggiungendo l'altezza di 65 metri.

Quello di Motta è l'unico esempio di neck presente in Italia, oltre a Strombolicchio. Altri casi si riscontrano in Francia (Le Puy del Velay), in Algeria (Tamanrasset-Ahaggar) e negli Stati Uniti d'America (Missouri, Montana, Arizona, Utah, Nuovo Messico).


Storia


Motta, come altre città della Valle del Simeto, ha origini antiche. Studi archeologici risalenti al 1954 nella contrada Ardizzone, attestano la presenza greca nel territorio intorno a secoli V-IV a.C. Il periodo romano, invece, è testimoniato dal ritrovamento di alcune monete risalenti al periodo del grande impero, e da un mosaico rinvenuto in contrada Acquarone, appartenente ad una villa.

Sull'origine del nome Motta Sant'Anastasia esistono diverse ipotesi. Secondo alcuni studiosi Motta (nome preromano) e Anastasia (nome greco-bizantino) hanno significati simili ed indicano la natura del luogo, il tipico rilievo del territorio che da secoli è caratterizzata dal Neck e i dintorni di Motta Sant'Anastasia. Successivamente nei secoli XII-XIV, i due nomi furono accostati ed i cittadini si associarono nella devozione e nel culto di Sant'Anastasia, patrona della cittadina.

Motta, fin dal periodo di Dionisio, tiranno di Siracusa, ricoprì un ruolo di notevole importanza come roccaforte di avvistamento e di difesa.

Tale ruolo crebbe durante il periodo normanno con Ruggero I d'Altavilla che vi fece edificare una torre per presidiare l'imbocco della piana di Catania e proteggere così i possedimenti normanni dalle continue incursioni saracene. Le caratteristiche del territorio, i resti delle strutture di difesa e quelle abitative evidenziano la tipicità medievale della cittadina. "La Motta", infatti, consisteva in un luogo sopraelevato da dove era possibile controllare l'intero territorio circostante. In Inghilterra, intorno al 1066, sulla "Motta" dei luoghi di conquista, i Normanni costruivano una torre di legno per difendere i territori occupati. Ma in Sicilia, per la carenza di foreste, i Normanni dovettero edificare le loro torri con pietra basaltica. A Motta tale costruzione era stata facilitata dalla conformazione morfologica del luogo, che ben si prestava all'edificazione dell'avamposto difensivo.

Il primo insediamento fuori dalle mura fu il quartiere Urnazza che, intorno al 1500, sorse nei pressi dell'attuale chiesa di Sant'Antonio, allora luogo di sepoltura dei quartieri "Urnazza" e "Matrice".

Nel 1526 la città diventò feudo di Antonio III Moncada, conte di Adernò, e per quattro secoli, fino al 1900, il castello fu destinato essenzialmente a essere una prigione.

Nella seconda metà del 1600 vi erano a Motta 560 abitanti. Tra la seconda metà del 1700 e il 1800 cominciò meglio a delinearsi la struttura del paese, con la nascita di nuovi quartieri, come quelli di "Croce", "Pozzo", "Sciddichenti".

Nel 1798 gli abitanti di Motta divennero 1400 e nel censimento del 1831 arrivarono a 2181.

Il 1º gennaio 1820 il tribunale di Catania istituì il comune di Motta Sant'Anastasia.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture militari


Torre di Motta
Torre di Motta
Foto dell'intero paese Mottese fatto con il Drone.
Foto dell'intero paese Mottese fatto con il Drone.

La torre di Motta (o Dongione) fu costruita tra il 1070 e il 1074 per volontà del gran conte Ruggero il Normanno. Il massiccio torrione a pianta rettangolare (con dimensioni:8.45 x 17,25 m) è alto 21,00 metri e rappresenta una tipica struttura a carattere difensivo del tardo medioevo. La copertura a terrazza conserva intatta la merlatura (21 merli a testa arrotondata). Nel 2010 un merlo è stato colpito da un fulmine, ma restaurato poco dopo.

La struttura è costituita da tre elevazioni. Il primo piano presenta delle finestre ad arco a sesto acuto (esterno) e a tutto sesto (interno), mentre l'attuale porta d'ingresso e le finestre quadrate ubicate ai lati risalgono invece al XVI secolo.

Il piano terra era destinato ad alloggio militare. In esso sono visibili sette feritoie utilizzate per avvistare il nemico e non essere avvistati.

Sempre al piano terra fu ricavata la cisterna per la raccolta delle acque piovane e dove, come scrive l'umanista Lorenzo Valla, fu rinchiuso il conte di Modica, Bernardo Cabrera.

Il primo piano era destinato all'alloggio del comandante della guarnigione. Il secondo piano è caratterizzato da un arco a sesto acuto. Le tre elevazioni erano collegate tra loro da una serie di scale a pioli retrattili di legno. Già nel 1091, il castello venne concesso alla istituenda diocesi di Catania che ne detenne il possesso fino alla fine del XIII secolo. Nel XIV secolo, per diciannove anni (1355-1374) fu dimora del conte di Aidone, Enrico il Rosso.

Dopo essere stato proprietà di Rinaldo Perollo, nel 1408 il castello fu acquistato da Aloisio Sanchez. Successivamente, nel 1526, Antonio III Moncada, conte di Adernò, per 1210 once acquistò la terra di Motta ed il castello che rimasero proprietà dei suoi discendenti fino al 1900, anno in cui venne acquistato dal Comune.


Aree naturali


In contrada Gebbia si possono ammirare ulivi millenari di notevoli dimensioni[4].


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[5]


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 maggio 1989 27 settembre 1990 Giuseppe Raimondo Democrazia Cristiana Sindaco [6]
8 ottobre 1990 13 luglio 1992 Michelangelo Caponnetto Democrazia Cristiana Sindaco [6]
23 luglio 1992 23 marzo 1995 Carmelo Santagati Democrazia Cristiana, Partito Popolare Italiano Sindaco [6]
19 maggio 1995 4 dicembre 1995 Camillo La Rosa Comm. straordinario [6]
5 dicembre 1995 29 novembre 1999 Angelo Ercole Giuffrida Forza Italia Sindaco [6]
29 novembre 1999 28 giugno 2004 Giovanni Tinnirello Alleanza Nazionale, centro-destra Sindaco [6]
28 giugno 2004 23 giugno 2009 Antonino Santagati centro-sinistra Sindaco [6]
23 giugno 2009 30 maggio 2014 Angelo Ercole Giuffrida Il Popolo della Libertà Sindaco [6]
30 maggio 2014 in carica Anastasio Carrà Lega Salvini Premier Sindaco [6]

Altre informazioni amministrative


Il comune di Motta Sant'Anastasia fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.8 (Piana di Catania)[7].


Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 18 settembre 2022.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. La quiete nel bosco ai piedi del maestososo Ilici Carrinu
  5. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. http://amministratori.interno.it/
  7. GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 05-07-2011.

Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Motta Sant’Anastasia

Motta Sant’Anastasia ist eine Stadt der Metropolitanstadt Catania in der Region Sizilien in Italien mit 12.241 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Motta Sant'Anastasia

Motta Sant'Anastasia (Italian pronunciation: [ˈmɔtta santanastaˈziːa]) is a comune (municipality) in the Metropolitan City of Catania in the Italian region Sicily, located about 160 kilometres (99 mi) southeast of Palermo and about 9 kilometres (6 mi) west of Catania.

[es] Motta Sant'Anastasia

Motta Sant'Anastasia es una localidad italiana de la provincia de Catania , región de Sicilia, con 11.448 habitantes.[3] Fue la localidad natal del tenor Giuseppe Di Stefano.

[fr] Motta Sant'Anastasia

Motta Sant'Anastasia est une commune italienne de la province de Catane dans la région Sicile en Italie.
- [it] Motta Sant'Anastasia

[ru] Мотта-Сант-Анастазия

Мотта-Сант-Анастазия (итал. Motta Sant'Anastasia) — коммуна в Италии, располагается в регионе Сицилия, в провинции Катания.



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