Montorso Vicentino (Montorso in veneto) è un comune italiano di 3 041 abitanti[1] della provincia di Vicenza in Veneto.
Montorso Vicentino comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | Vicenza | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Diego Zaffari (lista civica) dal 26-5-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°29′N 11°22′E | ||
Altitudine | 118 m s.l.m. | ||
Superficie | 9,29 km² | ||
Abitanti | 3 041[1] (30-11-2020) | ||
Densità | 327,34 ab./km² | ||
Frazioni | Ponte Cocco | ||
Comuni confinanti | Arzignano, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Roncà (VR), Zermeghedo | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 36050 | ||
Prefisso | 0444 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 024068 | ||
Cod. catastale | F696 | ||
Targa | VI | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 422 GG[3] | ||
Nome abitanti | montorsani | ||
Patrono | san Biagio | ||
Giorno festivo | 3 febbraio | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Centro della Valle del Chiampo, ha vissuto in pieno l'evolversi economico che ha interessato la zona a partire dagli anni sessanta.
Il paese si presenta raccolto tra le colline Fratta e Grime.
Nel Duecento il nome era "Montursium" e nel Trecento Montursio. Deriva probabilmente dal nome proprio romano Ursio o Urso, con il significato quindi di "monte di Ursio".
Montorso si formò nell'XI secolo intorno al castello sul colle Fratta, che Ezzelino III da Romano assediò nel 1236 e rase al suolo nel 1241. Il paese passò nel 1266 ai Padovani, che ne ricostruirono il castello, e nel 1311 agli Scaligeri, che lo distrussero. Seguì poi le sorti di Vicenza con la dedizione a Venezia nel 1404.
Nell'antica villa dei da Porto, opera di notevole rilevanza architettonica, visse agli inizi del XVI secolo, dopo la battaglia con i Lanzichenecchi, lo storico e letterato Luigi da Porto che, forse ispirato dalla vista dei castelli di Romeo e Giulietta (a Montecchio Maggiore), scrisse la sua opera più famosa Historia Novellamente Ritrovata di due Nobili Amanti, dalla quale in seguito, William Shakespeare ne trarrà spunto per la sua famosissima opera Romeo e Giulietta.
Dopo la caduta della Serenissima nel 1797 ad opera del generale Napoleone Bonaparte, anche Montorso insieme al Veneto passò sotto la dominazione dell'Impero Austriaco. Tuttavia, nel 1866, al termine della Terza guerra d'indipendenza, anche Montorso insieme al Veneto diventò italiana.
La Prima guerra Mondiale, vide partire molti giovani montorsani verso il fronte, tra cui Vittorio Calderato, protagonista di un libro scritto dal nipote Marco Calderato, mentre durante la Seconda guerra Mondiale, il 24 aprile 1945, via Villa subì un bombardamento da parte degli Alleati che miravano al ponte sul torrente Chiampo, provocando la morte di 4 civili, tra cui anche il medico condotto del paese, Ottorino Marcadella.
Dopo la fine della Seconda guerra Mondiale, raccontata con dettaglio nei libri di Candido Lucato e Francesco Mezzaro, durante il Boom economico degli anni '60, a Montorso vennero aperte molte industrie ed aziende, trasformando radicalmente l'economia del paese, prima prevalentemente agricola. Anche questo viene raccontato con particolare attenzione nei libri, soprattutto in "Raccontami com'era", del 2019, di Francesco Mezzaro, Marco Calderato e Candido Lucato.
Oggi, Montorso è un comune sui circa 3.000 abitanti.
Abitanti censiti[4]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1947 | 1951 | Angelo Muraro | DC | Sindaco | |
1956 | 1960 | Pietro Cielo | DC | Sindaco | |
1960 | 1964 | Angelo Muraro | DC | Sindaco | |
1964 | 1970 | Francesco Cristofari | DC | Sindaco | |
1985 | 1990 | Mariano Nogarole | DC | Sindaco | |
1990 | 1995 | Romano Modini | DC | Sindaco | |
1995 | 2004 | Luigi Pegoraro | Centrosinistra | Sindaco | |
2004 | 2014 | Diego Zaffari | Centrosinistra | Sindaco | |
2014 | 2019 | Antonio Tonello | Lista "Vivere Montorso" | Sindaco | |
2019 | in carica | Diego Zaffari | Lista Civica | Sindaco | |
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234236384 |
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