Montaguto (Mundaùtə in dialetto irpino[4]) è un comune italiano di 348 abitanti[1] della provincia di Avellino in Campania. Situata ai margini nord-orientali dell'Irpinia, Montaguto sorge su di un'alta collina in posizione dominante sulla valle del Cervaro.[5]
Montaguto comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Marcello Zecchino (lista civica) dal 5-6-2016 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°14′59″N 15°14′57″E | ||
Altitudine | 730 m s.l.m. | ||
Superficie | 18,38 km² | ||
Abitanti | 348[1] (31-3-2022) | ||
Densità | 18,93 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Greci, Orsara di Puglia (FG), Panni (FG), Savignano Irpino | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 83030 | ||
Prefisso | 0825 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 064051 | ||
Cod. catastale | F397 | ||
Targa | AV | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 363 GG[3] | ||
Nome abitanti | montagutesi | ||
Patrono | san Crescenzo | ||
Giorno festivo | 13 agosto | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Montaguto è ubicato su di un'altura boscosa a 730 m s.l.m.[6] mentre il suo territorio comunale risulta compreso tra i 351 e i 931 metri[7]. L'escursione altimetrica complessiva risulta quindi essere pari a 580 metri. La stazione ferroviaria, sulla linea Benevento-Foggia, è a otto chilometri dal paese. Il territorio è delimitato a nord dai monti della Daunia (la cosiddetta Montagna) e a sud dal fiume Cervaro[5]. Proprio nella valle del Cervaro era situato l'antico casale di Sambuceto.[6] L'alto sperone roccioso ha condizionato la disposizione topografica dell'abitato, con le case sono ordinate a schiera lungo strade parallele e orientate secondo la direzione orografica[7]. Dal paese la visuale panoramica è assai ampia e si estende dai monti del Matese fino al Tavoliere delle Puglie. Il paesaggio, seppur ricco di vegetazione e a tratti scosceso, appare discretamente coltivato.[8].
Fra il 2006 e il 2011 un gigantesco smottamento, la frana di Montaguto, invase la strada statale 90 delle Puglie e l'adiacente linea ferroviaria determinandone la temporanea chiusura.
La stazione meteorologica di Ariano Irpino, situata quasi alla stessa altitudine e distante solo 17 km in linea d'aria, costituisce il riferimento per Montaguto. Il clima è di tipo temperato-fresco e ventilato con piovosità moderata e nevicate invernali, mentre il territorio comunale è ricco di sorgenti e di boschi (specialmente querceti e cerreti)[5].
Secondo una tradizione i primi abitatori, provenienti dal sottostante casale di "Sambucéto" (Saucìto in dialetto irpino), giunsero nel sito attuale chiamandolo "Monte alto" (Mont'àuto in dialetto), nome che col tempo passò a Montaùto, poi Montaguto. Più verosimilmente il toponimo deriva da "Monte acuto", ossia "monte aguzzo".[8]
Il borgo è citato per la prima volta in un documento (risalente al 950 circa) della diocesi di Bovino, in cui è riconosciuto come parrocchia. Al 1179 risale invece la prima attestazione del casale di Sambuceto, poi decaduto e infine aggregato proprio a Montaguto, nel frattempo assegnato alla baronia di Flumeri[5].
Nei secoli XIII-XIV il borgo ha ospitato una folta comunità di valdesi. Successivamente una serie epidemie e terremoti ridussero però la popolazione ai minimi termini, tanto che nel 1660 i fuochi (ossia le famiglie assoggettate al pagamento delle tasse) erano solo tre. Nel secolo XVIII si registrò invece una ripresa demografica che culminerà nell'Ottocento. A partire invece dalla seconda metà del secolo XX si verificò invece un drastico calo della popolazione residente.[6]
Montaguto si caratterizza per la grande abbondanza di sorgenti e fontane. Fra queste ultime spiccano per antichità la Fontana Del Basso, la Fontana della noce e la Fontana vecchia, quest'ultima ricostruita e inaugurata il 10 maggio 1539 come riportato da un'iscrizione. La Fontana preziosa, situata lungo la strada di Orsara a circa 800 metri dal paese, era detta “preziosa” perché così la chiamava la principessa Cariati allorché si faceva portare a Napoli, da un barocciaio, sette barili di quell'acqua alla settimana. La Fontana paolina, situata a breve distanza dalla precedente, era detta così dal nome di un burbero pecoraio del posto. La Fontana del ponte (delle fontanelle) venne fatta costruire nel 1875 dall'allora sindaco Della Rovere a una certa distanza dal centro abitato lungo un viale alberato; in seguito vi fu aggiunto un lavatoio comunale. La Fontana nuova e la vicina Fontana di Fragola furono invece edificate nel 1876 dall'allora sindaco Antonio Pepe presso il largo Fiera.[9]
Abitanti censiti[10]
Gli abitanti sono distribuiti in 278 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,08 componenti. Nel 1968 il comune di Montaguto contava 1.550 abitanti.[senza fonte]
Dopo aver fatto parte della diocesi di Bovino per molti secoli[11], dal 1978 il territorio di Montaguto è aggregato alla diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia.
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Risultano insistere sul territorio del comune 3 attività industriali con 20 addetti pari al 20,60% della forza lavoro occupata, 6 attività di servizio con 15 addetti pari al 13,58% della forza lavoro occupata, altre 2 attività varie con 7 addetti pari al 3,60% della forza lavoro occupata e 3 attività amministrative con 14 addetti pari al 13,21% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 46 individui, pari al 13,37% del numero complessivo di abitanti del comune.
La agricoltura e la pastorizia caratterizza buona parte delle attività dell'intera zona, in cui si producono ortofrutta, cereali, ma anche olio di buona qualità, mentre è rinomata la lavorazione dei formaggi. Sviluppata è anche l'apicoltura.
Montaguto dista 6 km dalla sua stazione ferroviaria, 5 km dalla strada statale 90 delle Puglie per la strada provinciale e solo 3 km per l'ex mulattiera. Quest'ultima via però è molto ripida, con il 70% di pendenza.
Tra il 2006 e il 2011 tanto la ferrovia quanto la strada statale furono temporaneamente chiuse a causa della frana di Montaguto.
Nei giorni lavorativi le autolinee AIR effettuano collegamenti giornalieri con Ariano Irpino, distante circa 26 km.[12]
Il comune fa parte della Comunità montana dell'Ufita.
Il complesso sportivo comunale, composto da un campo da calcetto e uno da tennis, sorge all'interno del bosco di Montaguto lungo la strada provinciale che conduce al centro abitato.
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