Moglio è una frazione di circa 1.000 abitanti del comune di Alassio, in provincia di Savona.
Moglio frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°00′41″N 8°09′06″E |
Altitudine | 200 m s.l.m. |
Superficie | 4[1] km² |
Abitanti | 1 000[2] (settembre 2007) |
Densità | 250 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 17021 |
Prefisso | 0182 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Mogliesi |
Cartografia | |
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Si trova a 3 km sulla strada provinciale per Testico, a 200 m s.l.m. e, ad oggi conta circa 1000 abitanti.
Il territorio della frazione, di circa 4 km2, è situato in ambito collinare, che si innalza gradualmente fino ai 586 m s.l.m. del monte Tirasso, dove si trova il santuario di Nostra Signora della Guardia.
Secondo il racconto tradizionale il villaggio di Moglio ebbe origine da uno sparuto numero di superstiti di un antico aggregato del territorio alassino detto Lamiun, distrutto dalla peste. La località di Moglio è citata per la prima volta in un documento del 1232[3].
Durante la breve Repubblica ligure istituita da Napoleone I dopo la Campagna d'Italia, fu per breve tempo (1798-1799) municipio autonomo[4].
Nel 1885 venne fondata la Società di mutuo soccorso, una della più antiche di tutta la provincia di Savona, con il principale compito di portare aiuto, materiale e morale, verso i soci più bisognosi oltre all'assistenza sanitaria[5]. La società costituì quindi una cooperativa di consumo nel 1901 e in seguito un fabbricato per la vendita dei prodotti alimentari. Nel tempo, i compiti della Società si sono modificati e attualmente si prefigge di mantenere le tradizioni[6].
Tra la fine di luglio e i primi di agosto si tengono le sagre degli "gnocchi", ancora impastati a mano, e quella della "ventre di tonno", prodotto della pesca del Tonno.
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