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Martinengo [maɾtiˈnɛŋɡo , maɾtiˈneŋɡo] (Martinèngh [maɾtiˈnɛŋk] in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano di 10 730 abitanti[1] della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato nella pianura orientale bergamasca, dista circa 20 chilometri a sud dal capoluogo orobico. Il 13 dicembre 2011 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto che conferisce a Martinengo il titolo di città.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Martinengo (disambigua).
Martinengo
comune
Martinengo – Veduta
Martinengo – Veduta
Veduta aerea del centro con la parrocchiale di Sant’Agata
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoMario Seghezzi (LN) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°34′13.33″N 9°46′02.55″E
Altitudine149 m s.l.m.
Superficie22,05 km²
Abitanti10 730[1] (31-5-2021)
Densità486,62 ab./km²
FrazioniCortenuova di Sopra[2]
Comuni confinantiCividate al Piano, Cologno al Serio, Cortenuova, Ghisalba, Morengo, Mornico al Serio, Palosco, Romano di Lombardia
Altre informazioni
Cod. postale24057
Prefisso0363
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016133
Cod. catastaleE987
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 251 GG[4]
Nome abitantimartinenghesi
Patronosant'Agata
Giorno festivo5 febbraio
Cartografia
Martinengo
Martinengo – Mappa
Martinengo – Mappa
Posizione del comune di Martinengo nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Storia



L'antichità


I primi insediamenti sul territorio comunale risalgono all'epoca romana. In tal senso numerosi sono i reperti venuti alla luce tra il XIX ed il XX secolo che richiamano chiaramente la presenza di insediamenti stabili. Numerose sepolture, con annessi corredi funerari comprendenti monete, utensili e suppellettili, evidenziano tuttavia la presenza di numerose villae rusticae sparse, senza che si fosse sviluppato un vero e proprio borgo: queste infatti facevano riferimento al pagus del vicino borgo di Cortenuova.


Il Medioevo


La caduta dell'impero romano portò un periodo di instabilità politica, causato dalle invasioni barbariche, durante le quali giunsero in Italia i Longobardi.

Questa popolazione si stabilì sul territorio di Martinengo, come si evince dai ritrovamenti inerenti a quel periodo, ed in particolar modo dal significato del toponimo: Martinengo, difatti sta a significare proprietà di Martino, con la caratteristica desinenza longobarda -engo. I nuovi colonizzatori, dopo la loro conversione al cristianesimo, vi fondarono alcuni edifici sacri dedicati al culto dei loro santi protettori, tra cui San Giorgio, Santa Agata

La maestosa chiesa prepositurale
La maestosa chiesa prepositurale

e San Michele, ma soprattutto edificarono una cinta muraria comprensiva di castello, attorno al quale cominciò a svilupparsi un nucleo abitativo.


Le origini

Gli statuti e i privilegi del Comune di Martinengo (Statuta et privilegia magnificae communitatis Martinenghi, 1774)
Gli statuti e i privilegi del Comune di Martinengo (Statuta et privilegia magnificae communitatis Martinenghi, 1774)

Il primo documento scritto in cui viene fatta menzione di Martinengo è un testamento risalente al 774, nell'epoca a cavallo tra la dominazione longobarda e quella dei Franchi.

Con questi nuovi occupanti, che diedero vita al Sacro Romano Impero, si verificò lo sviluppo del feudalesimo che segnò una nova epoca per il borgo di Martinengo.

Inizialmente assegnato dalla diocesi di Bergamo, venne presto messo sotto la giurisdizione della famiglia dei Gisalbertini. Questi posero la loro dimora nel castello longobardo, a cui apportarono sostanziali modifiche tra cui un fossato ed un'imponente terrapieno difensivo, a cui si poteva accedere tramite due ingressi: la Porta del Tombino (poi porta Garibaldi) e la Porta del Bonovo (poi porta Giovanni XXIII), rendendolo il centro della vita della popolazione.

L'importanza che questa famiglia ebbe per il paese è visibile nello stemma comunale in cui campeggia un'aquila rossa su sfondo oro, simbolo della famiglia, che ben presto sostituì il nome del casato con quello del paese stesso.[6]

I conti Martinengo però, nel corso del XII secolo, decisero di trasferirsi nel vicino castello di Cortenuova, costruito in seguito alla concessione di quei territori da parte del vescovo di Bergamo Ambrogio Martinengo, loro parente. La loro partenza pose di fatto termine alla signoria nel paese, che acquisì l'autonomia comunale come testimoniato da documenti datati 1221.

Questa esperienza politica ebbe vita breve, dato che Martinengo venne coinvolto nelle lotte tra guelfi e ghibellini e cominciò a gravitare nell'orbita della città di Bergamo.

Il XIII secolo si caratterizzò anche per un grande incremento demografico, dovuto in gran parte all'immigrazione di numerose famiglie in fuga dal vicino territorio di Cortenuova, borgo raso al suolo da Federico II nella battaglia di Cortenuova il 27 novembre 1237.

Nel XIV secolo il potere passò nelle mani della famiglia milanese dei Visconti che concesse al paese numerosi privilegi, ma lo impegnò in ulteriori scontri con la Repubblica di Venezia, intenzionata ad impossessarsi di questi territori. Le dispute terminarono con la pace di Ferrara che, il 5 maggio 1428, sancì il passaggio di Martinengo alla Serenissima, la quale, nel 1454, diede in concessione i territori comunali al condottiero Bartolomeo Colleoni.

Quest'ultimo vi costruì numerosi edifici, tra cui la Casa del Capitano, sua residenza nel paese, il monastero di Santa Chiara ed un convento francescano, nonché compì nuovi interventi sulla cinta muraria del borgo, oltre a realizzare numerose opere di bonifica con le rogge che diedero maggiore impulso ad una agricoltura già piuttosto sviluppata.


Epoca moderna


Ordini e regole per la comunità di Martinengo del capitanio e podestà di Brescia Niccolò Barbarigo, 1785
Ordini e regole per la comunità di Martinengo del capitanio e podestà di Brescia Niccolò Barbarigo, 1785

La dominazione veneta durò, salvo qualche piccola parentesi, fino al 1797, anno nel quale vi subentrò la Repubblica Cisalpina. In questo frangente particolare Martinengo si auto dichiarò REPUBBLICA del Libero Popolo di Martinengo con un'indipendenza che durò il tempo di un'estate.Anche la nuova Repubblica Cisalpina durò poco tempo, dal momento che già nel 1815 venne sostituita dal Regno Lombardo-Veneto, inserito come parte integrante dell'Impero austriaco.


L'epoca contemporanea


L'ultimo avvicendamento avvenne nel 1859 quando Martinengo, unitamente al resto della provincia bergamasca, entrò a fare parte del Regno d'Italia.

Da quel momento il comune di Martinengo ha visto una progressiva trasformazione del proprio territorio da prevalentemente rurale a piccolo centro industriale.


Simboli


Lo stemma con un'aquila rossa in campo d'oro era l'emblema della famiglia Martinengo[6] e pur essendo da sempre il simbolo dell'intera comunità, è stato ufficialmente approvato dal Comune il 21 maggio 2012 e concesso con decreto del presidente della Repubblica del 30 luglio dello stesso anno.

«D'oro, all'aquila dal volo abbassato di rosso, linguata dello stesso, allumata, rostrata e armata di nero, coronata con corona all'antica di tre punte visibili d'azzurro. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, la scritta in lettere maiuscole di nero: Magnifica Communitas Martinenghi. Ornamenti esteriori da Città.[7]»

(D.P.R. 30 luglio 2012)

Il gonfalone è un drappo di azzurro.


Onorificenze


Titolo di Città
 D.P.R. del 13 dicembre 2011

Monumenti e luoghi d'interesse


Veduta aerea del centro storico di Martinengo
Veduta aerea del centro storico di Martinengo
Il Castello di Martinengo
Il Castello di Martinengo

Architetture religiose


Via Tadino a Martinengo
Via Tadino a Martinengo

Architetture civili


Veduta aerea del centro storico di Martinengo
Veduta aerea del centro storico di Martinengo
Municipio
Municipio

Il centro storico del paese è un limpido esempio di borgo medievale, nel quale si sono fuse le architetture dei secoli successivi, senza snaturarne l'anima originale. Compreso all'interno di una cinta muraria dotata di terrapieni visibili, presenta vie lastricate, edifici con portici molto caratteristici. In tale contesto si inseriscono:


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[8]


Cultura



Cinema


Filandone
Filandone

A Martinengo e nei limitrofi comuni di Palosco, Mornico al Serio e Cividate al Piano sono state girate le scene del film di Ermanno Olmi L'albero degli zoccoli, Palma d'oro per il miglior film del festival di Cannes del 1978. Tali luoghi sono stati scelti per rappresentare Treviglio. Tra le scene girate a Martinengo, quella nel vecchio opificio industriale del Filandone.


Eventi



Infrastrutture e trasporti


Fra il 1888 e il 1931 la località era servita da una fermata posta lungo la tranvia Bergamo-Soncino.


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
  2. Comune di Martinengo - Statuto
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. Martinengo, su Enciclopedia delle famiglie lombarde, Società Storica Lombarda. URL consultato il 12 dicembre 2020.
  7. Martinengo (Bergamo) D.P.R. 30.07.2012 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato l'8 aprile 2020.
  8. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 31-12-2019.

Bibliografia


Approfondimenti

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 141599935 · SBN BASL000558 · BNF (FR) cb146525239 (data)
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На других языках


[de] Martinengo

Martinengo ist eine italienische Gemeinde in der Provinz Bergamo in der Region Lombardei mit 10.755 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Martinengo (Italy)

Martinengo (Bergamasque: Martinèngh) is a comune (municipality) in the Province of Bergamo in the Italian region of Lombardy, located about 50 kilometres (31 mi) east of Milan and about 15 kilometres (9 mi) southeast of Bergamo. As of 31 December 2004, it had a population of 9,138 and an area of 21.7 square kilometres (8.4 sq mi).[3]

[es] Martinengo

Martinengo es una localidad y comune italiana de la provincia de Bérgamo, región de Lombardía, con 10.080 habitantes.

[fr] Martinengo

Martinengo est une commune italienne de la province de Bergame dans la région Lombardie en Italie.
- [it] Martinengo

[ru] Мартиненго

Мартиненго (итал. Martinengo) — коммуна в Италии, располагается в регионе Ломбардия, подчиняется административному центру Бергамо.



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