Marone (Marù in dialetto bresciano[4][5]) è un comune italiano di 3 110 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia.
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Marone comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Alessio "Jimmy" Rinaldi (lista civica Verso il cambiamento (Lega Nord- PdL)) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 45°44′N 10°06′E |
Altitudine | 189 m s.l.m. |
Superficie | 23,93 km² |
Abitanti | 3 110[1] (30-11-2021) |
Densità | 129,96 ab./km² |
Frazioni | Ariolo, Collepiano, Monte Marone, Ponzano, Pregasso, Vello, Vesto, Grumello |
Comuni confinanti | Monte Isola, Zone, Sale Marasino, Pisogne, Gardone Val Trompia, Marcheno, Parzanica (BG), Riva di Solto (BG), |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25054 |
Prefisso | 030 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017106 |
Cod. catastale | E967 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 455 GG[3] |
Nome abitanti | maronesi |
Patrono | san Martino |
Giorno festivo | 11 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Marone nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
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Stemma ufficiale: d’argento alla croce latina di legno nascente dalla riviera ondosa, al capo abbassato d’azzurro caricato da un ramo di castagno fogliato e fruttato di tre al naturale.
Marone si trova sulla sponda orientale del lago d'Iseo a circa 200 m s.l.m.[6]. Il territorio è prevalentemente montuoso[6]. Confina a nord con Toline, frazione del comune di Pisogne; a est con l'abitato di Zone e a sud con Sale Marasino.
Sono presenti due corsi d'acqua principali: i torrenti Bagnadore e Opol. Quest'ultimo discende dal Passo Croce di Marone ricevendo il ruscello Sestola, che presenta un canale sotterraneo molto importante per lo sviluppo industriale del paese[6].
Marone, in epoca romana, era attraversato da un'importante strada romana consolare, la Via Valeriana, che metteva in comunicazione Brescia (lat. Brixia) con la Val Camonica (lat. Vallis Camunnorum) costeggiando il lago d'Iseo (lat. Sebinus lacus)[7].
Alcuni reperti archeologici rinvenuti presso i resti di una villa romana in località "Cò de Ela" potrebbero dimostrare il fatto che i primi insediamenti siano avvenuti in epoca romana[8].
Durante il periodo medievale, gli abitanti si insediarono in località più difendibili, lontane dal lago e dai torrenti, come Pregasso, dove nel X secolo era presente un castello che fu poi distrutto da un incendio[9].
Marone divenne capoluogo dalla seconda metà del cinquecento, quando iniziò il suo sviluppo come centro industriale[9].
«D'argento, alla croce scorciata di legno, fondata sul lago ondoso al naturale; al capo abbassato d'azzurro, al ramo di castagno fogliato e stelato di verde, fruttato di tre al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.[10]» |
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[11]
Fin dal XVI secolo Marone è stato considerato uno dei centri industriali più importanti del lago d'Iseo. Tra XVI e XVII secolo sono attestate agricoltura, fusione e lavorazione del ferro, follatura della lana[12]. Attualmente le attività prevalenti sono la lavorazione della lana, la produzione dei feltri e l'estrazione di dolomite[6].
In tempi recenti, a partire dalla seconda metà dagli anni 10 del 2000, si è diffusa l'olivicoltura da cui si produce il tipico Olio d'oliva lombardo. Il comune fa inoltre parte dell'associazione nazionale "Città dell'olio" dal 2001[8][13].
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