Lozza (Lòza in dialetto varesotto[5]) è un comune italiano di 1 232 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.
Lozza comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | Varese |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Licata (lista civica Comunità e comune uniti per Lozza - Italia Viva) dal 27-5-2019 (2º mandato)[1] |
Territorio | |
Coordinate | 45°47′N 8°51′E |
Altitudine | 350 m s.l.m. |
Superficie | 1,71 km² |
Abitanti | 1 232[2] (31-12-2020) |
Densità | 720,47 ab./km² |
Comuni confinanti | Castiglione Olona, Gazzada Schianno, Malnate, Morazzone, Varese, Vedano Olona |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 21040 |
Prefisso | 0332 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 012091 |
Cod. catastale | E707 |
Targa | VA |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 598 GG[4] |
Nome abitanti | lozzesi |
Patrono | sant'Antonino martire |
Giorno festivo | 13 novembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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In epoca romana Lozza era attraversata dalla Via Mediolanum-Bilitio, una strada romana che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Luganum (Lugano) passando da Varisium (Varese). Abitata (come l'intera zona) già dal Neolitico, Lozza venne conquistata nell'Alto Medioevo dai Longobardi e successivamente dai Franchi per entrare a far parte dell'Arcivescovado di Milano verso il 1200.
In questi anni appare nei documenti ufficiali come Locotia e Locia e è annessa al feudo di Varese.
Nel 1648 risulta nei possedimenti della nobile famiglia dei Castiglioni di Lozza e, nel XVII secolo, il conte Marco Fabrizio vi costruì un palazzetto di villeggiatura estiva (tuttora inserito nel tessuto urbano) che appartenne alla famiglia Castiglioni fino alla fine del XIX secolo.
Agli inizi del XX secolo e con il succedersi delle grandi trasformazioni socio economiche, anche Lozza subì gli effetti dell'industrializzazione e così vi sorsero vari opifici cartari e di filatura, imprese queste favorite anche dalla costruzione della vicina Ferrovia della Valmorea che fino alla metà dello stesso secolo la serviva tramite il casello di Lozza-Ponte di Vedano[6].
Lozza, oggi è un tranquillo paese a sud di Varese e, tra i suoi più illustri cittadini, vanta anche i natali del politico leghista Roberto Maroni, residente nella città
Il nome del paese ha origine da diverse lingue, anche se il concetto rimane identico: Lozza (nome latino Lotia), sembra derivi dal celtico lossa o luth, parola che indica la melma di terra e rifiuti vegetali che veniva accumulata al ciglio delle strade per marcire e fornire concime per le coltivazioni. Tuttavia potrebbe derivare dal greco luma, ovvero sudiciume, evolutosi poi nel latino lutum (fango) e quindi lotza, Lozza.
Ancora oggi in lingua lombarda occidentale loegia significa terra concimata e nel dialetto parlato in Cantone Ticino slozz significa fradicio e nella lingua corsa lozzu vuol dire melma.
Abitanti censiti[7]
La fermata Lozza-Ponte di Vedano, attivata nel 1915, era posto lungo la ferrovia di Valmorea; privata del traffico passeggeri nel 1938, fu soppressa definitivamente l'anno successivo.
Lozza fu in provincia di Como dal 1801 al 1927.
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