world.wikisort.org - Italia

Search / Calendar

Lissone[4] (Lisson in dialetto brianzolo[5][6], AFI: [liˈsuŋ]) è un comune italiano di 45 992 abitanti[1] della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia. Si fregia del titolo di città, ed è la seconda della provincia per popolazione dopo il capoluogo, Monza. "Capitale del mobile", è nota in Italia e all'estero per la produzione e il commercio di articoli per l'arredamento[7][8]. Sede del DUC, il distretto urbano del commercio e polo culturale della Brianza, annovera una delle più grandi biblioteche della Provincia, la Biblioteca del Mobile e dell'Arredamento, unica in Italia[9], e il Museo d'Arte Contemporanea. Il 1º giugno 2019 è ricorso il 150º anniversario dell’unificazione con Cassina Aliprandi, che portò il comune ai confini odierni.[10]

Lissone
comune
Città di Lissone
Lissone – Veduta
Lissone – Veduta
Piazza IV Novembre
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Monza e Brianza
Amministrazione
SindacoLaura Borella (centro-destra) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate45°37′N 9°15′E
Altitudine181 m s.l.m.
Superficie9,3 km²
Abitanti46 395[1] (31-12-2021)
Densità4 988,71 ab./km²
FrazioniBareggia, Santa Margherita e Aliprandi
Comuni confinantiSeregno, Albiate, Sovico, Macherio, Biassono, Vedano al Lambro, Monza, Muggiò, Desio
Altre informazioni
Cod. postale20851
Prefisso039
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT108028
Cod. catastaleE617
TargaMB
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 404 GG[3]
Nome abitantilissonesi
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivolunedì successivo alla 3ª domenica di ottobre
Cartografia
Lissone
Lissone – Mappa
Lissone – Mappa
Posizione del comune di Lissone nella provincia di Monza e della Brianza
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Mappa della provincia
Mappa della provincia

Il comune si estende su una dorsale leggermente rilevata posta tra i fiumi Lambro e Seveso, a stretto contatto con la periferia nord-occidentale di Monza. Fa parte storicamente della bassa Brianza.


Clima


Il clima di Lissone si può classificare come continentale temperato. Gli inverni sono abbastanza freddi e piovosi. Durante l'inverno si possono registrare temperature minime di −10 °C, anche con gelate notturne, mentre la neve compare solitamente nel periodo compreso fra i primi di dicembre e gli ultimi giorni di marzo. In ogni caso, dalla fine degli anni ottanta a oggi, la neve è in diminuzione, con una sua lenta tendenza alla scomparsa così come è successo per la nebbia.

Le estati sono calde e molto umide e afose, interrotte da rari periodi freschi o per lo più da perturbazioni dovute a fenomeni di carattere temporalesco, specialmente nel mese d'agosto. Le temperature medie massime nel periodo di luglio sfiorano i 30 °C con frequenti picchi superiori. Lissone risente del cosiddetto effetto cappa simile a quello di Monza e provincia: oltre che dalla collocazione geografica in sé, tale effetto è aggravato dall'esplosione della densità abitativa e dal conseguente intenso riscaldamento artificiale.


Origini del nome


Riguardo all'etimologia del nome Lissone , secondo alcuni deriva da magna lis - grande lite nel senso di grande battaglia avvenuta, in epoca romana; secondo altri da Lixiones, i legionari romani addetti anche alla fornitura dell'acqua alle truppe. Il termine latino "luxus", significa anche "esuberanza di vegetazione[11]. Altra possibile derivazione del nome di Lissone potrebbe essere trovata nei Lessovi tribù celtica stanziata in Normandia e Bretagna (essi daranno il loro nome anche a Lisieux), formata da abili commercianti via mare e via terra, che si spingevano fino al sud e alla Gallia Cisalpina, secondo Strabone. In ogni caso il toponimo è attestato a partire dal X secolo come Vico Lissione e successivamente (XIII secolo) come Lixono; per Serra ha origine da un antroponimo (Licius?); Olivieri invece pensa a un derivato da īlex (leccio) attraverso una forma īlicēa (cfr. bresciano less, veronese lezza), con un suffisso collettivo -ōne.[12]. PS: toponimi che iniziano in Li possono ricollegarsi all'antico celto-ligure col significato di "popolo" o in semplice celtico col significato di "posto"; dunque, luogo caratterizzato dalla presenza di una determinata popolazione o gente; toponimi che terminano in -sone oppure in -one derivano da "Son" che in celtico può significare, bastone, palo, palizzata, recinto, fortificazione (ad esempio Carcassonne, capoluogo del Dipartimento Francese dell'Aude, equivale a fortificazione della collina di Carsac), donde luogo/sede di un determinato popolo/popolazione e fortificato/a;


Storia



La formazione del nucleo abitato e delle attività artigianali


Un laboratorio di falegnameria in un'incisione del XVI secolo
Un laboratorio di falegnameria in un'incisione del XVI secolo

Dalla fondazione all'XI secolo Lissone visse la vita stentata di un villaggio agricolo sito fuori dalle vie commerciali e con territorio poco produttivo: invasioni barbariche, guerre, carestie ed epidemie ne misero in forse più volte la sopravvivenza. Il miglioramento avutosi all'epoca dei Comuni (XI- XII secolo) a Lissone fu merito soprattutto dell'ordine degli Umiliati, un singolare movimento religioso i cui membri esercitavano un lavoro manuale indipendente, la lavorazione della lana e la tessitura dei panni. Un catalogo del 1298 elenca ben cinque conventi dell'Ordine a Lissone, molti per un villaggio al di sotto dei mille abitanti. Dall'emblema degli Umiliati i lissonesi hanno mutuato lo stemma comunale che raffigura un agnello con il motto Vincit omnia humilitas.

Il declino dei Comuni, le lotte tra Signorie e la Dominazione spagnola ridussero al limite le condizioni di vita a Lissone. Il territorio apparteneva a pochi grandi signori alle cui dipendenze stavano quasi tutti gli abitanti, legati alla terra da contratti esosi, senza speranza di riscatto. La coltivazione dei cereali, i vigneti, l'allevamento del baco da seta non bastavano al pur misero sostentamento, per cui molti emigravano, e tutti integravano il lavoro dei campi con la tessitura su telai a mano, anche se tale attività era poco redditizia essendo rivolta solo alla fabbricazione di panni grossolani. L'attività amministrativa era alquanto rudimentale, avendo a capo un console scelto all'asta fra chi si impegnava a svolgere il compito col minor stipendio, e al quale spettavano poteri di polizia locale e il diritto di convocare l'arengo, ossia l'assemblea popolare dei capifamiglia destinata a votare il bilancio ed eleggere un consiglio minore composto dal console, da un sindaco che si occupava dell'ordinaria amministrazione, e da tre deputati nobili e tre plebei. Le ultime due cariche pubbliche erano quelle del cancelliere, ossia il segretario con funzioni notarili destinato a custodire l'archivio comunale, e l'esattore destinato alla riscossione delle tasse statali, provinciali e comunali. L'autorità superiore era quella del podestà della pieve di Desio, cui il console di Lissone doveva prestare giuramento.[13] Tale struttura, che si era evoluta sin dal medioevo per uso tradizionale, fu per la prima volta regolamentata legislativamente dall'editto dell'imperatrice Maria Teresa del 30 dicembre 1755, la riforma al governo e amministrazione delle comunità dello Stato di Milano, corollario alla creazione del catasto, che diede una svolta oligarchica al funzionamento dei comuni, serrando il convocato, ossia il vecchio arengo, ai soli proprietari terrieri, e ristrutturando la deputazione, ossia il vecchio consiglio minore, su soli cinque membri, di obbligatoriamente solo uno plebeo e un altro borghese, e ben tre proprietari terrieri, impostando così una maggioranza nobiliare preconfezionata. Alla deputazione passava il potere di nomina delle quattro magistrature municipali precedentemente attribuito al convocato, e si rafforzava la posizione del sindaco chiamato a supplire alla deputazione in caso di vacanza. Seppur elitaria, la riforma illuminista teresiana fu però rispettosa delle autonomie locali, che vedevano confermate le proprie prerogative rispetto al potere centrale.[14] Ben più rivoluzionario fu a fine secolo l'impatto dell'arrivo delle armate francesi di Napoleone e la proclamazione della Repubblica Cisalpina che nel 1797 sciolse le vecchie amministrazioni, liberalizzò la partecipazione all'assemblea popolare, e mise a capo dei piccoli comuni come Lissone solo un agente municipale col suo aggiunto, trasferendo parimenti molti poteri al distretto di Desio di cui la comunità lissonese faceva parte.[15] Tali aperture democratiche ebbero però breve vita e, caduto il governo giacobino cisalpino a favore di quello moderato della Repubblica Italiana, la legge sull'organizzazione delle Autorità amministrative del 24 luglio 1802 riportò ad uno schema più simile a quello teresiano, seppur con un'assemblea aperta anche ai borghesi, un municipio con funzioni esecutive di soli tre membri di cui due possidenti, un agente municipale al posto del sindaco ma con poteri meno discrezionali, un cursore al posto del cancelliere e un ricevitore al posto dell'esattore. La proclamazione del Regno d'Italia comportò, col decreto dell'8 giugno 1805, la creazione del primo consiglio comunale lissonese composto da quindici membri nominati dal prefetto, come accadeva alla ricreata figura del sindaco, mentre il corpo esecutivo veniva completato da due anziani nominati dal consiglio.[16] Il ritorno degli austriaci comportò infine, con la notificazione del 12 aprile 1816, il ristabilimento del vecchio convocato e della deputazione teresiana, seppur ridotta quest'ultima a tre membri, mantenendosi un agente e un cursore alle dipendenze dell'amministrazione.[17]


Simboli


Stemma araldico
Stemma araldico
Stemma di Lissone
L'attuale stemma comunale è stato concesso con regio decreto del 9 dicembre 1937.

«Bandato d'argento e di rosso di sei pezzi; col capo abbassato d'azzurro, alla pecora accosciata, d'argento, tenente una lista svolazzante e bifida dello stesso carica della scritta: "Omnia Vincit Humilitas", in lettere nere. Ornamenti esteriori da Città.»

Il bandato d'argento e di rosso di sei pezzi è ripreso dallo stemma della famiglia da Lissone — che ha tratto nome e origine proprio da questa terra — come risulta riprodotto a pagina 170 del volume II dello Stemmario Cremosano. Il capo, ossia la parte superiore dello scudo, è stato aggiunto dal Comune per ricordare l'antico Ordine religioso degli Umiliati, il cui simbolo araldico era: d'azzurro, all'Agnus Dei d'argento, su prato di verde; motto: "Vincit Omnia Humilitas".

Il nome del caprone, chiamato caprôn in lingua lombarda, tramite uno spostamento della erre divenne crapôn, termine con cui i briantei definiscono scherzosamente i lissonesi. Lo stemma araldico è anche contenuto nella bandiera comunale, che lo vede posizionato su un fondo bianco.

Gonfalone civico

«Drappo di stoffa colore avorio, con fregi ornamentali e al centro lo stemma comunale, con sovrastante corona a cinque punte, segno di Città, contornato da un ramo di quercia e da un ramo di alloro.»


Onorificenze


Titolo di Città
 D.P.R. del 27 novembre 1982

Monumenti e luoghi d'interesse


Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa prepositurale dei Santi Pietro e Paolo, Villa Reati e Palazzo Terragni.
Prepositurale dei SS. Pietro e Paolo
Prepositurale dei SS. Pietro e Paolo
Chiesa di San Carlo
Chiesa di San Carlo
Chiesa della Madonna del Borgo
Chiesa della Madonna del Borgo

Architetture religiose



Altre architetture religiose

Chiesa della Madonna Addolorata
Chiesa della Madonna Addolorata

(parr.): chiesa parrocchiale; - (priv.): chiesa o cappella privata; - (sconsacrata): chiusa al culto
In città sono presenti numerose edicole religiose testimonianza della devozione popolare; fra queste il bassorilievo La Madonna con Bambino detta della Divina Provvidenza situata alla Rutunda.


Architetture civili


Villa Baldironi Reati
Villa Baldironi Reati
Palazzo Terragni
Palazzo Terragni
Villa Candiani-Magatti
Villa Candiani-Magatti
Palazzo Paleari
Palazzo Paleari
Villa Mussi
Villa Mussi
Lo stesso argomento in dettaglio: Villa Baldironi Reati, Palazzo Terragni di Lissone e Villa Candiani-Magatti.

Altre architetture civili

Importanti sono anche le tante cascine ancora presenti sul territorio, e ubicate nelle periferie cittadine:


Altri monumenti



Aree naturali



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[18]

Lo sviluppo demografico del comune, che ha caratterizzato tutto il XX secolo, ha registrato un'ulteriore accelerazione negli ultimi anni: per effetto dell'intensificarsi dell'espansione immobiliare, nel 2011 la popolazione residente ha raggiunto i 43 571 abitanti rispetto ai 34 450 del censimento 2001. La densità di popolazione ha raggiunto livelli significativi, con quasi 5 000 abitanti per km. L'indice di densità abitativa di Lissone risulta essere uno tra i più elevati d'Italia.


Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2014 gli stranieri residenti nel comune di Lissone sono 3 933 e costituiscono il 8,77% della popolazione totale[19]. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:[19]

  1. Romania, 768 1,71%
  2. Marocco, 419 0,93%
  3. Pakistan, 355 0,79%
  4. Albania, 274 0,61%
  5. Ecuador, 246 0,54%
  6. Ucraina, 236 0,52%
  7. Egitto, 211 0,47%
  8. Perù, 165 0,36%
  9. Sri Lanka, 134 0,29%
  10. Cina, 108 0,24%

Cultura


La prima scuola professionale di Disegno e Intaglio di Lissone
La prima scuola professionale di Disegno e Intaglio di Lissone

Istruzione


Oltre a otto scuole per l'infanzia, sei primarie e quattro secondarie inferiori, hanno sede a Lissone:

Sono presenti a Lissone, anche:


Musei


Museo d'Arte Contemporanea
Museo d'Arte Contemporanea

Biblioteche


Palazzo Vittorio Veneto, Biblioteche
Palazzo Vittorio Veneto, Biblioteche

Lissone possiede due biblioteche, situate nello storico palazzo Vittorio Veneto, restaurato nel 2002, ed iscritte nel circuito provinciale del sistema "BrianzaBiblioteche":


Teatro e cinema


Cine-Teatro Excelsior
Cine-Teatro Excelsior
Palazzo Terragni, interno
Palazzo Terragni, interno

Musica


A Lissone sono presenti tre bande musicali:


Media



Eventi


La fontana di Piazza IV Novembre
La fontana di Piazza IV Novembre

Feste patronali


Il 29 giugno è la ricorrenza dei santi Pietro e Paolo, patroni della chiesa prepositurale, ma la festa di Lissone è la terza domenica di ottobre con il lunedì successivo: vi si ricorda la dedicazione della chiesa cattedrale di Milano, come per i paesi e città della Diocesi di Milano che senza un loro Patrono specifico celebrano la loro festa il giorno della dedicazione del Duomo di Milano. Viene consumata per tradizione la famosa "torta paesana" con pinoli, uvette e canditi.


Palio Lissonese


Gonfalone del Palio Lissonese
Gonfalone del Palio Lissonese
Frazione Aliprandi
Frazione Aliprandi
Frazione Bareggia
Frazione Bareggia
Frazione Santa Margherita
Frazione Santa Margherita

Il Palio Lissonese è una manifestazione tradizional-popolare che consta in una gara tra i Lixiones, i portatori d'acqua e fondatori della città in epoca romana, che succede a un mese di gare e competizioni sportive tra i 12 rioni che rappresentano le antiche suddivisioni della città. In passato esisteva anche la gara tra i falegnami (Legnàmee) del Comune. La finale del "portatore d'acqua" è preceduta da un corteo storico nel quale i rappresentanti e i figuranti dei rioni sfilano in costumi d'epoca romana e in abiti storici, a ricordo della fondazione della città. Ogni rione sfila con il proprio gonfalone storico, seguito dai figuranti e dagli atleti che si sono cimentati nelle gare sportive, che servono a incoronare il rione vincitore del Palio. Ogni squadra è retta dalla figura del Capitano di Rione, scelto tra gli appartenenti del quartiere, che ha il compito di rappresentare i concittadini durante tutta la durata delle gare. Il palio si regge su dodici rioni, cui è diviso il territorio comunale:


Altri eventi culturali



Geografia antropica



Frazioni


Chiesa parrocchiale di Bareggia
Chiesa parrocchiale di Bareggia
Bareggia
Bareggia (Bareggia in dialetto brianzolo, AFI: [baˈrɛdʒa]) è una delle frazioni del comune di Lissone. Deve la sua individualità alla coestensiva parrocchia che, caso assai raro nell'Arcidiocesi di Milano, prescinde dai confini civili abbracciando due comuni diversi (Lissone e Macherio). Di particolare interesse, nella parte lissonese, vi è la chiesa parrocchiale dedicata a San Giuseppe e a Sant'Antonio Maria Zaccaria. Nella parte orientale della Bareggia sorge anche un ampio parco, il Bosco Urbano, unico polmone verde di un comune ormai densamente urbanizzato. All'interno del parco vi è un laghetto artificiale adibito alla pesca sportiva, oltre a numerosi sentieri ciclopedonali o percorribili a cavallo, immersi in prati, verde agricolo coltivato a mais e boschi.
Santa Margherita
Santa Margherita (Santa Margherita in dialetto brianzolo, AFI: [ˈsaŋta ˌmargeˈrita]) è la più grande delle frazioni lissonesi. Della chiesa principale, quella di Santa Margherita (risalente al XIX secolo), rimane visibile attualmente solo un piccolo campanile ed una cappellina dedicata alla Santa. La chiesa attuale è quella di Santa Maria Assunta, moderna e molto capiente. Sulla strada vicinale per Sovico, è presente l'elisuperficie di Lissone, unica struttura in tutta la provincia di Monza e Brianza adibita all'atterraggio e al decollo di elicotteri, per emergenze e per il soccorso aereo.
Aliprandi
Lo stemma dell'antico Comune di Cassina Aliprandi.
Lo stemma dell'antico Comune di Cassina Aliprandi.
Cassina Aliprandi (La Lipranda in dialetto brianzolo, AFI: [liˈpraŋda]), che forma oggi un unico agglomerato urbano con la vicina Santa Margherita, prende il nome dalla nobile famiglia Aliprandi, feudataria di numerosi territori in Lombardia. A Lissone erano presenti i marchesi Aliprandi Martinengo, ramo della famiglia estinto nel XVIII secolo.[24] Nel Settecento le frazioni Aliprandi, Santa Margherita e Cascina Bini formavano un unico comune indipendente: quello di Cassina Aliprandi che aveva adottato come stemma comunale il blasone degli Aliprandi. Nel 1869 questo comune e i suoi 500 abitanti furono annessi al vicino comune di Lissone, come peraltro era già accaduto in epoca napoleonica.

Economia


Attrezzi da falegnameria manuali
Attrezzi da falegnameria manuali

L'economia è basata essenzialmente sul settore industriale, commerciale, artigianale e di consulenza fra cui quella finanziaria. Rilevante è la produzione di mobili, principale attività industriale del comune. Vi sono anche industrie meccaniche - in particolare le Officine Brugola, fondate nel 1926 e attualmente presenti, il cui prodotto tipico sono le viti brugola, conosciute con questo nome in tutto il mondo -, elettrochimiche, chimiche, alimentari ed elettroniche. Alcune delle attività produttive svolte a Lissone hanno comportato controlli con impianti radiologici per industrie e conseguente competenza radioprotezionistica. Nel primo dopoguerra la produzione artigianale di mobili di Lissone, sempre alla ricerca di nuovi sbocchi, accolse l'invito del movimento razionalista; architetti ed arredatori di quella scuola trovarono localmente chi realizzò in modo ineccepibile le loro idee e la Triennale di Milano del 1933 ne fu il vittorioso collaudo. Dai prototipi su disegno alla produzione per tutti, adattabile per precise ragioni di produzione o di gusto, si passò poi ad arredamenti di palazzi pubblici, cinematografi, pezzi unici per case private. Il compito promozionale fu assunto da una manifestazione, la Settimana del Mobile, organizzata inizialmente da un sodalizio privato, e dal 1951 in avanti dall'Ente Comunale per il potenziamento del mercato mobiliero. Non meno importante annotazione, la fondazione nel 1955 dell'Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato "G. Meroni", che sostituendo la vecchia scuola di Disegno ed Intaglio si è specializzato nella formazione professionale a vari livelli di mobilieri e di arredatori. Questa vivacità imprenditoriale nel campo dell'arredo, pur continuando a rappresentare un caso di successo della piccola e media impresa italiana, ha subito dal 1990 un rallentamento, dovuto principalmente ad una minor attenzione dedicata all'aspetto creativo e progettuale dell'arredo col risultato che Lissone attraversò un momento di stagflazione, nonostante le numerose, ed uniche a livello nazionale, professionalità e capacità esistenti sul suo territorio.

Stazione di Lissone
Stazione di Lissone

Infrastrutture e trasporti


Elisuperficie di Lissone
Elisuperficie di Lissone

Strade


Lissone è servita dalla Superstrada SS36 Milano-Colico, che presenta cinque uscite utili per raggiungere la città, e costituisce la principale arteria di connessione della "Città del Mobile" con Milano e Lecco. I collegamenti con Como e la Svizzera soffrono invece della cronica assenza di arterie stradali trasversali dell'area brianzola.


Ferrovie e tranvie


La stazione di Lissone-Muggiò, posta sulla linea ferroviaria internazionale Chiasso-Milano, è servita dai treni suburbani delle linee S9 e S11 (Chiasso-Milano); situata in piazzale Stazione, si trova nei pressi del centro storico cittadino, a poca distanza dal confine con il comune di Muggiò.

Dal 1910 al 1952 il comune era inoltre servito dalla tranvia Monza–Meda–Cantù.


Aeroporti


L'elisuperficie di Lissone è situata sulla strada vicinale per Sovico, nella frazione di Santa Margherita. Ha una superficie di 6.000 metri quadrati, provvisti di triangolo e segnaletica a terra, utilizzati ed attrezzabili per il soccorso aereo in casi di emergenza; la struttura unica in tutta la Brianza, è in gestione alla sezione lissonese della Protezione Civile.


Trasporto pubblico urbano


Assente una rete di trasporto pubblico urbano, ma tutto il territorio cittadino è servito da una capillare rete di fermate dei mezzi di superficie di Autoguidovie e Brianza Trasporti.


Amministrazione


Laura Borella, Sindaco di Lissone da giugno 2022
Laura Borella, Sindaco di Lissone da giugno 2022

L'attuale sindaco di Lissone è l'avvocato Laura Borella, la cui maggioranza è composta dalla coalizione composta da:

All'opposizione si trovano i gruppi:

Dall'introduzione del moderno assetto amministrativo nel 1859, a Lissone si sono avvicendati 24 sindaci.[25][26]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1859 1861 Felice Mariani Liberali Sindaco [27]
1862 1873 Carlo Arosio Liberali Sindaco [28]
1874 1877 Angelo Meroni Liberali Sindaco
1878 1880 Carlo Rocca Liberali Sindaco
1881 1885 Carlo Sanmartino Liberali Sindaco
1886 1887 Pietro Arosio Liberali Sindaco
1888 1895 Amedeo Meroni Liberali Sindaco
1896 1905 Luigi Varenna Liberali Sindaco [29]
1905 1906 Mauro Riva Liberali Sindaco
1907 1908 Pietro Mussi Liberali Sindaco
1908 1908 Giovanni Nota - Commissario [30]
1909 1914 Mauro Riva Liberali Sindaco
1914 1920 Rodolfo Fossati Liberali Sindaco [31]
1920 1923 Giovanni Mariani Partito Popolare Italiano Sindaco [32]
1923 1924 Alfonso Campanari - Commissario [33]
1924 1927 Carlo De Capitani - Commissario
1927 1928 Carlo Durante - Commissario
1928 1932 Alfredo Fossati Partito Nazionale Fascista Podestà
1932 1943 Angelo Cagnola Partito Nazionale Fascista Podestà
1943 1944 Aldo Varenna - Commissario
1944 1944 Eugenio Campo - Commissario
1944 1945 Giovanni Ruffini - Commissario
1945 1946 Angelo Arosio Democrazia Cristiana Sindaco [34]
1946 1951 Mario Camnasio Democrazia Cristiana Sindaco [35]
1951 1970 Fausto Meroni Democrazia Cristiana Sindaco [36]
1970 1975 Sergio Missaglia Democrazia Cristiana Sindaco
1975 1985 Angelo Cerizzi Democrazia Cristiana Sindaco [37]
1985 1992 Giuseppe Valtorta Democrazia Cristiana Sindaco
1992 1993 Adriano Muschiato Democrazia Cristiana Sindaco
1993 1994 Nice Montanini - Commissario [38]
1994 2002 Fabio Meroni Lega Nord Sindaco [39][40]
2002 2012 Ambrogio Fossati Lega Nord Sindaco [41][42]
2012 2022 Concettina Monguzzi Lista civica di csx Sindaco [43][44]
2022 in carica Laura Borella Lega per Salvini Premier Sindaco [45][46]

Consolati esteri


A Lissone fino agli anni 2000 era presente un consolato della Costa d'Avorio, per far fronte alle collaborazioni economiche e commerciali del paese africano con le grandi industrie mobiliere del territorio.


Sport


Pro Lissone Calcio e Ginnastica
Pro Lissone Calcio e Ginnastica

Calcio


La principale squadra di calcio lissonese, la Pro Lissone, fu fondata nel 1901 da S. Businaro come Società Sportiva per l'Educazione Fisica e Civile Pro Lissone. Affiliatasi alla FIGC nel 1910, ha vissuto momenti epici a cavallo fra le due guerre arrivando a conquistare il traguardo della Serie C, per poi retrocedere. Dopo una lunghissima militanza in Serie D, è stata retrocessa nel campionato di Eccellenza al termine della stagione sportiva 2004-2005. Nella Pro Lissone vi è inoltre una squadra femminile che alla fine della stagione calcistica 2013-2014 è stata promossa in serie B. A Lissone sono inoltre presenti altre due società calcistiche minori: la Associazione Calcio Lissone militante in Promozione, e la Associazione Calcio Campagnola Don Bosco, di Seconda Categoria, che rappresenta la frazione di Santa Margherita.


Ciclismo


Ginnastica Artistica Lissonese
Ginnastica Artistica Lissonese

Dal 1946 Lissone ospita la partenza e l'arrivo nel mese di agosto della Coppa Agostoni, corsa ciclistica internazionale per corridori professionisti che si snoda sulle strade brianzole affrontando le salite impegnative del Ghisallo e del Colle Brianza. La Coppa Agostoni è il più importante evento sportivo della città di Lissone. Nella neonata provincia di Monza e Brianza è considerato il terzo evento sportivo per importanza dopo il G.P. di Formula 1 e dopo il Mondiale di Superbike. La Piccola Agostoni in ricordo di Luciano Meroni e Lino Biganzoli è una gara ciclistica riservata agli atleti under 23.

Il 23 maggio 2005, per merito soprattutto dello Sport Club Mobili Lissone, la quindicesima tappa del Giro d'Italia 2005 si è conclusa a Lissone con la vittoria di Alessandro Petacchi.

Nella frazione di Bareggia si trova la sede di una delle più importanti squadre ciclistiche amatoriali in Italia il "Lissone MTB".


Ginnastica artistica


Lissone ha una forte attività delle squadre di ginnastica artistica, tra cui spiccano:


Altri sport


Degno di rilevanza è il Judo Club Lissone, insignito della Stella di bronzo al merito sportivo nel 2013.[47] Negli altri sport sono attive con i loro impianti la Polisportiva Virtus Lissone, la Polisportiva CIM Lissone, il Gruppo sportivo oratoriano "Azzurri" della parrocchia Sacro Cuore, la Polisportiva Campagnola Don Bosco operante sul territorio della frazione Santa Margherita, la Associazione Sportiva don Bosco Bareggia-Lissone, la Bocciofila la Salita, l'Associazione Pallacanestro Lissone (A.P.L.) la cui prima squadra milita nel campionato di Serie C, la Società Ciclistica Mobili Lissone organizzatrice della Coppa Agostoni e della Piccola Agostoni e A.S.D. Progetto AQA associazione che promuove l'attività subacquea e gli sports acquatici.

Si organizzano a Lissone la Gara interregionale di supermoto: prova del campionato interregionale di supermoto per professionisti, e il Torneo Internazionale di basket "Città di Lissone", riservato ad atleti juniores.


Impianti sportivi


Stadio Comunale Luigino Brugola
Stadio Comunale "Luigino Brugola"

Galleria d'immagini



Note


  1. Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio), su istat.it, ISTAT. URL consultato il 6 settembre 2021.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Luciano Canepari, Lissone, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  5. ortografia classica
  6. Comune di Lissone - Aree Tematiche - Vivere Lissone - Economia
  7. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 14.
  8. La scheda sul sito del Comune di Lissone, su comune.lissone.mb.it. URL consultato il 19 marzo 2017.
  9. Gazzetta ufficiale
  10. Etimologia : lusso;, su etimo.it. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  11. Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 419.
  12. Comune di Lissone, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  13. Comune di Lissone, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  14. Comune della repubblica cisalpina, 1797 - 1802 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  15. Comune del regno d'Italia, 1805 - 1815 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  16. Comune del regno Lombardo-Veneto, 1815 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  17. Statistiche I.Stat - Archivio di Stato di Milano URL consultato in data 12-03-2014.
  18. Statistiche demografiche ISTAT Stranieri al 31 dicembre 2014, su demo.istat.it, Istituto nazionale di statistica. URL consultato il 17 luglio 2015.
  19. La scheda sul sito del Comune di Lissone, su comune.lissone.mb.it. URL consultato il 19 marzo 2017.
  20. Storia S.Cecilia Lissone, su bandascecilialissone.eu.
  21. 110° anniversario di fondazione del Corpo Musicale S.Cecilia Bareggia, su comune.lissone.mb.it. URL consultato il 19 marzo 1982.
  22. Sito ufficiale, su consonanzamusicale.it. URL consultato il 19 marzo 2017.
  23. Home, su comune.lissone.mb.it. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  24. L'elenco presenta incongruenze con la legislazione d'epoca ottocentesca, basata su cicli triennali, e con altre fonti storiografiche, come quelle riportanti la data di morte del sindaco Rocca .
  25. Con la vigente riforma degli enti locali del 1993, il sindaco viene eletto direttamente dai cittadini. Gli assessori vengono nominati dal sindaco ed escono dal consiglio comunale, che conseguentemente scende a 30 membri. Un ritocco legislativo del 2000 ha cambiato da quadriennale a quinquennale la durata dell'amministrazione comunale.
  26. Le prime elezioni amministrative furono indette domenica 15 gennaio 1860. Il consiglio comunale si componeva di 20 membri, fra cui venivano scelti 4 assessori e il sindaco, quest'ultimo però insediato dal prefetto per un triennio con mandato a partire dalla mezzanotte di Capodanno. Non esistevano liste: gli elettori erano solo un centinaio, erano tutti automaticamente candidati, e ciascuno disponeva di tanti voti di preferenza quanti erano i seggi da coprire. Nei successivi trent'anni si procedette solo ad elezioni suppletive annuali per quattro consiglieri alla volta.
  27. Nel corso del terzo mandato del sindaco Arosio fu annessa Cassina Aliprandi.
  28. La riforma elettorale allargò il corpo elettorale a circa seicento persone e permise la nomina del sindaco da parte del consiglio comunale. Nel 1895 vennero indette le elezioni amministrative generali, e il nuovo consiglio sarebbe stato rinnovato per metà ogni triennio, ogni elettore avendo a disposizione otto voti di preferenza.
  29. Nominato in seguito allo scioglimento del consiglio comunale per decreto reale del 24 maggio prorogato il 18 agosto . Nel novembre 1908 vennero conseguentemente indette le elezioni comunali generali.
  30. La riforma elettorale introdusse il suffragio universale maschile. Le elezioni divennero integrali ed indette ogni quattro anni, facendo diventare quadriennale anche il mandato del sindaco e della giunta. Il vigente sistema elettorale maggioritario assegnava sedici voti di preferenza ad ogni elettore. Il mandato dell'amministrazione eletta nel 1914 fu poi prorogato di due anni a causa della prima guerra mondiale.
  31. In seguito al raggiungimento dei 10 000 abitanti, il consiglio comunale di Lissone passò a 30 membri. Ad ogni elettore vennero conseguentemente accordati ventiquattro voti di preferenza.
  32. Nominato nel settembre 1923 in seguito alla crisi dell'amministrazione comunale sotto pressione fascista e mantenuto in carica per un anno .
  33. Nominato dal CLN insieme ai suoi quattro assessori.
  34. La ricostituzione democratica dell'amministrazione comunale si basò sulle stesse norme del primo dopoguerra estese però anche alle donne.
  35. La riforma elettorale, per la cui elaborazione era stata prolungata di un anno la durata dell'amministrazione uscente, introdusse ufficialmente le liste di partito e la ripartizione dei seggi con un premio di maggioranza dei due terzi alla coalizione vincente. Successivamente si passò però alla proporzionale pura, stabilendo il mandato quinquennale dell'amministrazione.
  36. In seguito al raggiungimento dei 30 000 abitanti, il consiglio comunale di Lissone passò a 40 membri, tra i quali si nominavano sei assessori.
  37. Nominata in seguito alle dimissioni dell'amministrazione e all'incapacità politica di nominare un nuovo sindaco.
  38. 1994
  39. 1998
  40. 2002
  41. 2007
  42. 2012
  43. 2017
  44. Cinture nere con stella di bronzo, su comune.lissone.mb.it, Comune di Lissone, 8 gennaio 2013.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 125570458 · WorldCat Identities (EN) lccn-n86037799
Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia

На других языках


[de] Lissone

Lissone ist eine Gemeinde mit 46.445 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Monza und Brianza in der italienischen Region Lombardei.

[en] Lissone

Lissone (Brianzolo: Lisson) is a town and comune in the province of Monza and Brianza, Lombardy, Italy. Lissone is 18 kilometres (11 mi) from Milan.

[es] Lissone

Lissone es una localidad y comune italiana de la provincia de Monza y Brianza, región de Lombardía, con 40.140 habitantes.

[fr] Lissone

Lissone est une ville italienne de la province de Monza et de la Brianza dans la région Lombardie. C'est une des villes ayant la densité plus élevée d'Italie.
- [it] Lissone

[ru] Лиссоне

Лиссоне (итал. Lissone, брианцийский диалект Lison) — город в Италии, в провинции Монца-э-Брианца области Ломбардия.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии