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Lentini (Lintini in siciliano) è un comune italiano di 21 584 abitanti del libero consorzio comunale di Siracusa in Sicilia. Cittadina barocca di origine greca (l'antica Leontinoi, di cui conserva ancora ingenti resti archeologici), un tempo fu uno dei più importanti centri culturali, religiosi (essendo stata anche sede del vescovato) e agricoli (soprattutto per la rinomata produzione d grano in età antica e di arancia rossa in tempi più recenti) dell’isola, distinguendosi durante il periodo greco fino al dominio romano, rimanendo una delle più influenti città dell'isola anche nei periodi bizantini e svevi, per poi avere un periodo di declino protrattosi fino ai giorni nostri.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Lentini (disambigua).
Lentini
comune
Lentini – Veduta
Lentini – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Siracusa
Amministrazione
SindacoRosario Lo Faro (centro-sinistra + M5S) dal 25-10-2021
Territorio
Coordinate37°17′N 15°00′E
Altitudine53 m s.l.m.
Superficie216,78 km²
Abitanti21 584[1] (30-6-2022)
Densità99,57 ab./km²
Comuni confinantiBelpasso (CT), Carlentini, Francofonte, Militello in Val di Catania (CT), Palagonia (CT), Ramacca (CT), Scordia (CT), Catania (CT)
Altre informazioni
Cod. postale96016
Prefisso095
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT089011
Cod. catastaleE532
TargaSR
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona C, 915 GG[3]
Nome abitantilentinesi
Patronosanti Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino
Giorno festivo10 maggio, 2 settembre
Soprannome"Città delle arance"
Cartografia
Lentini
Lentini – Mappa
Lentini – Mappa
Posizione del comune di Lentini nel libero consorzio comunale di Siracusa
Sito istituzionale

Situata nella Piana di Catania, alle pendici dei Monti Iblei e in vicinanza del Lago di Lentini, è rinomata per la produzione dell'Arancia Rossa di Sicilia (IGP) (insieme ai comuni limitrofi di Carlentini e Francofonte), nonché per il tipico pane di Lentini (u pani ri Lintini in siciliano), generalmente costituito da un impasto di acqua e farina di grano duro.


Geografia fisica



Territorio


Lentini è un comune di 215,84 km², situato a 52 km a nordovest del capoluogo di provincia, Siracusa, che sorge a 53 m s.l.m., sulle prime propaggini collinari al margine meridionale della piana di Catania.

È l'antica Leontinoi, una delle prime colonie greche in Sicilia, ed ha notevoli resti archeologici. Poco lontano dall'abitato, a Nord-Ovest, si estende la conca dell'antico lago di Lentini (meglio noto come Biviere di Lentini, citato anche da Giovanni Verga nel suo La roba), un tempo interamente prosciugato e oggi ricostruito nel vecchio sito. Il mare (golfo di Agnone Bagni) dista 12 km dal centro abitato.

L'ambiente del territorio di Lentini è caratterizzato principalmente dai numerosi agrumeti che la circondano, difatti è denominata la "Città delle arance", per l'elevata produzione di Arancia Rossa di Sicilia (IGP). Nel paese transita il 15º meridiano est, linea di riferimento per il fuso orario dell'Europa centrale (UTC+1).


Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Lentini e Stazione meteorologica di Diga Lentini (Biviere).
LENTINI Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 16,416,218,621,926,531,234,634,931,025,721,217,416,722,333,626,024,6
T. min. media (°C) 5,65,77,29,412,616,819,420,018,014,310,37,36,29,718,714,212,2

Source=https://championtraveler.com/dates/best-time-to-visit-lentini-it/


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Lentini e Leontinoi.

Lentini ha una storia che risale all'VIII secolo a.C., quando venne fondato il nucleo abitato di Leontinoi ad opera di alcuni coloni calcidesi provenienti dalla Grecia.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Chiesa madre di Lentini
Chiesa madre di Lentini
Chiesa di S. Francesco di Paola
Chiesa di S. Francesco di Paola
Chiesa della Campana
Chiesa della Campana
Carcere dei tre santi
Carcere dei tre santi
Cripta del Convento dei Frati Minori Cappuccini
Cripta del Convento dei Frati Minori Cappuccini
Interno Grotte del Crocifisso
Interno Grotte del Crocifisso
Chiesa dedicata alla Madonna della Catena
Chiesa dedicata alla Madonna della Catena

Architetture civili



Siti archeologici



Area archeologica del Castellaccio

Panorama dall'ingresso del parco
Panorama dall'ingresso del parco

Poco distante dal centro abitato si possono ammirare i ruderi del castellaccio (castrum vetus), costruito seguendo in qualche modo il disegno della sommità piatta della rupe su cui poggia. Le prime informazioni riguardanti il castello medievale risalgono all'epoca normanna.

Il sito, durante il corso dei tempi, ha subito delle modifiche e riparazioni che noi siamo in grado di ricostruire grazie a preziosissime fonti riscontrabili poi nel sito stesso: fra le più importanti da ricordare le testimonianze di Ugo Falcando che ci parla del terremoto del 1169 che devastò il paese e quelle di Edrisi, dalle quali emergono notizie riguardo a una roccaforte di epoca normanna che con molta probabilità sorgeva dove oggi possiamo vedere i resti dell'esteso complesso edilizio che venne restaurato poi da Federico II di Svevia durante la prima metà del XIII secolo. Dopo Federico il castello è stato nel tempo roccaforte e prigione di personaggi famosi ed è stato sottoposto a continue ristrutturazioni e ampliamenti per riparare ai danni dovuti alle battaglie militari e soprattutto ai cataclismi a cui è stato sottoposto(secondo storici Lentini venne colpita da un altro terremoto nel 1542). Il 1693 è la data del gravissimo terremoto che rase al suolo intere città come Catania e colpì anche Lentini: il Castellaccio ne uscì devastato e nonostante i vari restauri il castello era troppo danneggiato e quindi venne abbandonato, fino ai giorni nostri.

Le mura
Le mura

Il Castellaccio è posto al centro di un sistema fortificato non solo artificiale, ma anche naturale: a nord-ovest troviamo il colle Tirone, mentre a sud-est il colle Lastrichello, inoltre questi due colli sono divisi dalla fortezza da due vasti fossati tagliati nella rupe: il primo divide il Castellaccio dal colle Tirone, il secondo divide il Castellaccio dal colle Lastrichello. L'isolamento è più accentuato a nord( la cosiddetta valle del Crocifisso) e a sud( la valle di san Mauro), dove troviamo delle mura a strapiombo che isolano l'intero complesso.

Mura di settentrione del Castellaccio
Mura di settentrione del Castellaccio

Dei quattro lati sicuramente quello meridionale è quello che ha conosciuto meno la mano dell'uomo per quanto riguarda il muro difensivo che potremmo definire naturale, a differenza dei rimanenti tre lati dove si nota il lavoro dell'uomo. Probabilmente il Castellaccio era recintato da una cinta muraria che formava una sorta di parallelepipedo; di questa cinta è possibile ancora ammirare ai giorni nostri alcune parti nella parte meridionale, nella parte nord-orientale, dove la parte di muro ad est va a congiungersi ad angolo retto con l'imponente cinta muraria settentrionale; in questa imponente parte di cinta muraria ad angolo retto che si affaccia sul fossato che divide il Castellaccio dal colle Lastrichello doveva esserci la cosiddetta "arx triangularis", un'opera muraria di cui rimane solo una sorta di torre triangolare che, secondo le fonti, è collassata a causa del terremoto del 1542 e ne rimane solo la porzione inferiore; al suo interno è possibile osservare ciò che rimane di un ambiente rettangolare e tracce di una porta larga circa 2 metri.

Nel fronte occidentale non esistono vere e proprie opere di difesa, visto che la rupe è stata tanto intagliata da formare essa stessa una difesa con i nemici; la parete infatti è alta 20 metri ed oltre alla valle naturale sono stati fatti altri 3 grandi fossati. Sempre lungo il fronte occidentale si conservano tracce di un grande muro con un'interruzione mediana che si pensa sia l'ingresso; quest'opera muraria sia pensa si identificabile con una delle tre torri difensive, molto probabilmente la torre ottagonale.

Il fronte settentrionale si presenta in pessime condizioni e poche conservato, anche a causa di diverse frane che hanno danneggiato o abbattuto le cinte murarie, la parte più integra è quella precedentemente analizzate a nord-ovest; però bisogna soffermarsi su una più recente scoperta, ovvero i resti di un edificio a pianta semicircolare che ricorda un'abside, quindi si pensa ad una cappella di cui si parla in alcuni documenti angioini del 1253.

Scala che conduce alla sala ipogea
Scala che conduce alla sala ipogea

All'incirca al centro del sito troviamo l'ingresso con delle scale che conduce al sotterraneo del castello, la cosiddetta "sala ipogea": l'entrata è coperta con una volta a botte, mentre la sala, di pianta regolare, è formata da 4 semipilastri che dovrebbero reggere la volta, anche se la sala è troppo in basso e quindi non è sicuro che quei semipilastri abbiano una funzione di reggenza o siano solo di abbellimento, perché si pensa anche che la sala sia stata intagliata nella roccia. I semipilastri poggiano su un banchinamento perimetrale che ricorda quello del castello maniace e della basilica del Murgo; sfortunatamente il pavimento è andato perduto. Inoltre la camera presenta delle feritoie che si pensa abbia la funzione di far entrare l'aria nella stanza. Si pensa che la sala sia collegata da cunicoli segreti a delle grotte che si trovano alla base del castellaccio, fra cui, la più famosa, "caverna delle palle".

Si possono notare, uno vicino all'ingresso della sala e uno vicino al muro settentrionale, due cisterne per l'approvvigionamento dell'acqua, anche se si pensa che quelle due cisterne siano troppo piccole per un castello di una tale grandezza e quindi si suppone che ci siano altre cisterne ancora sotterrate e quindi non scoperte.


Oratorio di Santa Lucia al Tirone

Particolare affresco Cristo Pantocratore
Particolare affresco Cristo Pantocratore

All'interno del parco archeologico del Castellaccio è possibile ammirare anche il cosiddetto "Oratorio di santa Lucia", una grotta usata dalle suore tra il XII e il XIV secolo come luogo di culto.

Sul sito è ancora possibile osservare ed ammirare i resti degli scalini d'entrata dell'epoca, una sepoltura scavata nel pavimento ed un preziosissimo ciclo di affreschi, datati intorno al XIV secolo: tra di essi quello che dà il nome al all'oratorio, ovvero quello di Santa Lucia, in abiti sontuosi, insieme a una persona in ginocchio sulla sua sinistra (probabilmente colui che ha commissionato gli affreschi), un Cristo Pantocratore sulla sinistra, alla sua destra un santo barbuto (si pensa san Nicola), una mater Domini (Madonna che tiene in braccio Gesù) e i resti di un affresco raffigurante un santo a cavallo (probabilmente san Giorgio).

Questi affreschi sono di grande importanza per il territorio, perché insieme ad altri esempi, come quelli delle grotte del crocifisso (nei paraggi), sono un calzante esempio della ricchezza e proliferazione di questo genere di pitture rupestri nel paese.


Altro


Nel 1965 fu nominato pretore di Lentini un giovanissimo Giovanni Falcone, al suo primo incarico dopo l'ingresso in magistratura.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[5]

Novena natalizia
Novena natalizia

Tradizioni e folclore


Lo stesso argomento in dettaglio: Festa di Sant'Alfio a Lentini.

La festa dei santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino si celebra in onore dei tre santi patroni del comune, si svolge annualmente, in maggio e settembre.

La memoria della traslazione delle reliquie dei santi martiri, il 2 settembre, fa rivivere in piena estate i giorni della festa patronale di maggio, nel ricordo del rientro delle reliquie avvenuto nel 1517 dal monastero di Fragalà, in provincia di Messina. Le celebrazioni si svolgono in Chiesa Madre, i simulacri dei Tre Santi Patroni vengono esposti davanti al portone centrale, all'interno della chiesa. Da qualche anno in questo giorno di festa, il Sacro Fercolo di Sant'Alfio viene esposto solennemente alla venerazione dei fedeli all'interno della sua cappella.[6]


Geografia antropica



Suddivisioni storiche


Il centro urbano visto da Francofonte.
Il centro urbano visto da Francofonte.

Lentini conta 46 quartieri storici e toponimi, riportati qui sotto in dialetto lentinese e, tra parentesi, in lingua siciliana[7]:

Baḍḍuzza, Badìa, Beḍḍa Matri 'â Catina, Biviratura, Buffetti, Càcciri (Càrziri), Calata 'i Signureḍḍu, Campana, Carrubbazza, Cuḍḍarìa, Gghianata 'â Matri 'i Diu (Acchianata dâ Matri di Diu), Gghianata dê Pupazzi (Acchianata dî Pupazzi), Gghianata dô Canònicu Finucchiaru (Acchianata dû Canònicu Finucchiaru), Gghianata dô Spitali vecchiu (Acchianata dû Spitali vecchiu), Lavatoru, Màchina 'ô Ghiacciu (Màchina dû Ghiacciu), Maronna 'ô Casteḍḍu (Madonna dû Casteḍḍu), Ortu 'â 'ranci (Ortu di l'aranci), Ponti, Potta Jaci (Porta Aci), Purrazzitu, Puttazza (Purtazza), Cuattarari (Cuartarari), Quatteri cinisi (Quarteri cinisi), Roggiu, Rua 'ranni, San Cristòfuru, San Giulianu, San Giuvanni, San Paulu, Santa Cruci, Santa Mara vecchia, Santa Mariula, Santuzzi, Scala, Scala 'ô Suretu, Scannerìa, Sibba, Supra â fera, Trìrici vaneḍḍi (Trìdici vaneḍḍi), Urfaneḍḍi, Villa Baḍḍa, Vutata 'ô Santu, Vutata dô scupitteri.


Economia


L'economia del territorio dipende in buona parte dalla coltivazione degli agrumi, soprattutto dell'arancia rossa che, con la varietà '"moro" e "tarocco", raggiunge in questa zona livelli d'eccellenza. Sono anche presenti piccole realtà manifatturiere legate alla produzione di calzature e abbigliamento sportivo. In anni recenti lo sviluppo di attività ricettive e della ristorazione ha mostrato una propensione a sviluppare un sistema d'accoglienza legato alle risorse archeologiche, paesaggistiche e alle tradizioni gastronomiche. In questo senso è esemplare lo sforzo di salvaguardare e promuovere il pane di Lentini, fra i pochi in Sicilia a essere cotto nei forni a legna secondo la tradizione.


Infrastrutture e trasporti



Strade


I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:


Ferrovie


La città è servita da due stazioni ferroviarie, la stazione di Lentini (la principale) e la stazione di Lentini Diramazione, poste sulla linea Messina-Siracusa della rete ferroviaria della Sicilia.


Aeroporti



Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
13 maggio 1946 17 giugno 1947 Filadelfo Castro Partito Socialista dei Lavoratori Italiani Sindaco [8]
18 giugno 1947 5 maggio 1948 Giovanni Pattavina Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
6 maggio 1948 2 luglio 1951 Filadelfo Castro Partito Socialista dei Lavoratori Italiani Sindaco [8]
2 luglio 1951 7 giugno 1952 Mario Vaccaro Comm. regionale [8]
8 giugno 1952 17 giugno 1956 Giuseppe Ferrauto Partito Socialista Italiano Sindaco [8]
18 giugno 1956 15 ottobre 1957 Otello Marilli Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
16 ottobre 1957 12 dicembre 1960 Vitale Martello Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
13 dicembre 1960 21 gennaio 1962 Sebastiano Arena Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
22 gennaio 1962 20 novembre 1962 Mario Ferrauto Partito Socialista Italiano Sindaco [8]
21 novembre 1962 1 dicembre 1963 Alessandro Tribulato Democrazia Cristiana Sindaco [8]
2 dicembre 1963 9 dicembre 1964 Vincenzo Pisano Comm. regionale [8]
10 dicembre 1964 2 gennaio 1973 Otello Marilli Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
3 gennaio 1973 3 agosto 1975 Michelangelo Cassarino Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
4 agosto 1975 15 ottobre 1976 Sebastiano Centamore Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
15 ottobre 1976 10 marzo 1978 Francesco Fisicaro Democrazia Cristiana Sindaco [8]
11 marzo 1978 26 luglio 1978 Andrea Amore Democrazia Cristiana Sindaco [8]
27 luglio 1978 3 gennaio 1979 Vincenzo Bombaci Democrazia Cristiana Sindaco [8]
4 gennaio 1979 23 luglio 1980 Riccardo Insolia Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
24 luglio 1980 9 giugno 1982 Giacomo Capizzi Democrazia Cristiana Sindaco [8]
10 giugno 1982 19 febbraio 1984 Gianni Cannone Democrazia Cristiana Sindaco [8]
20 febbraio 1984 10 ottobre 1988 Mario Bosco Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
11 ottobre 1988 31 luglio 1989 Santo Ragazzi Partito Socialista Italiano Sindaco [8]
8 agosto 1989 25 giugno 1990 Davide Battiato Democrazia Cristiana Sindaco [8]
25 giugno 1990 14 ottobre 1991 Giuseppe La Rocca Democrazia Cristiana Sindaco [8]
10 dicembre 1991 21 maggio 1992 Filadelfo Elio Magnano Partito Democratico della Sinistra Sindaco [8]
13 luglio 1992 27 ottobre 1992 Antonino Mazzone Democrazia Cristiana Sindaco [8]
24 dicembre 1992 6 febbraio 1993 Angelo Politi Comm. straordinario [8]
6 febbraio 1993 8 dicembre 1993 Antonino Vella Comm. straordinario [8]
8 dicembre 1993 15 dicembre 1997 Salvatore Raiti Partito Democratico della Sinistra Sindaco [8]
15 dicembre 1997 28 maggio 2002 Salvatore Raiti Partito Democratico della Sinistra Sindaco [8]
28 maggio 2002 11 agosto 2003 Francesco Rossitto centro-destra Sindaco [8]
19 settembre 2003 28 giugno 2004 Antonino Piccione Comm. regionale [8]
29 giugno 2004 13 giugno 2006 Sebastiano Neri lista civica Sindaco [8]
13 giugno 2006 23 giugno 2011 Alfio Mangiameli centro-sinistra Sindaco [8]
20 giugno 2011 23 giugno 2016 Alfio Mangiameli Sindaco [8]
23 giugno 2016 25 ottobre 2021 Saverio Bosco Italia Viva Sindaco [8]
25 ottobre 2021 In carica Rosario Lo Faro Pd- M5S - Civiche Sindaco [8]

Sport


Hanno sede nel comune la società di calcio SS Leonzio 1909 e la squadra A.S.D. Leontinoi Calcio a 5 iscritta al campionato di C1. Sono inoltre presenti la società di pallacanestro Basket Lions Lentini, fondata nel 2009 e la società di atletica leggera A.S.D. Atletica Scuola Lentini.


Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 18 settembre 2022.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Clima Sicilia, su confedilizia.it, Confedelizia.it. URL consultato il 13 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2010).
  5. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. Lentini | 360 GRADI, su www.360-gradi.it. URL consultato il 19 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2016).
  7. I quartieri storici e i toponimi di Lentini, su lentinionline.it. URL consultato il 21 ottobre 2009.
  8. http://amministratori.interno.it/

Bibliografia



Voci correlate



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[de] Lentini

Lentini (auch Leontini, griechisch Leontinoi) ist eine Stadt im Freien Gemeindekonsortium Syrakus in der Region Sizilien in Italien mit 22.979 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Lentini

Lentini (Sicilian: Lintini, historically Liuntini; Latin: Leontīnī; Ancient Greek: Λεοντῖνοι) is a town and comune in the Province of Syracuse, South East of Sicily (Southern Italy).

[es] Lentini

Lentini es una comuna siciliana de 24.031 habitantes,[3] se encuentra en la provincia de Siracusa (Italia).

[fr] Lentini

Lentini est une ville italienne de la province de Syracuse en Sicile, Léontines en français, pour la période antique.
- [it] Lentini

[ru] Лентини

Лентини (итал. Lentini, сиц. Lintini) — коммуна в Италии, в регионе Сицилия, подчиняется административному центру Сиракуза. Население составляет 24 441 жителей по переписи 2004 года, плотность населения — 110 человек на квадратный километр. Занимает площадь 215,75 квадратного километра. Почтовый индекс — 96016. Телефонный код — 095.



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