Carlentini (Carruntini in siciliano) è un comune italiano di 16 981 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Siracusa in Sicilia.
Carlentini comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Libero consorzio comunale | Siracusa |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Stefio (lista civica) dal 13-6-2018 |
Territorio | |
Coordinate | 37°17′N 15°01′E |
Altitudine | 190 m s.l.m. |
Superficie | 158,91 km² |
Abitanti | 16 981[1] (30-6-2022) |
Densità | 106,86 ab./km² |
Frazioni | Carlentini Nord, Pedagaggi |
Comuni confinanti | Augusta, Buccheri, Catania (CT), Ferla, Francofonte, Lentini, Melilli, Sortino |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 96013 |
Prefisso | 095 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 089006 |
Cod. catastale | B787 |
Targa | SR |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 007 GG[3] |
Nome abitanti | carlentinesi |
Patrono | santa Lucia |
Giorno festivo | 13 dicembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Carlentini nel libero consorzio comunale di Siracusa | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Cittadina situata in una collina sull'altopiano confinante con Lentini, a ridosso della Piana di Catania, in vicinanza del Lago di Lentini e alle pendici del Monte Pancali e dei Monti Iblei.
È rinomata per la produzione dell'Arancia Rossa di Sicilia insieme con le città di Lentini e Francofonte.
Carlentini si trova a nord-ovest da Siracusa e dista 52 chilometri da essa.
Il nome della città si lega alla vicinanza col comune di Lentini. Il viceré Giovanni De Vega nel 1551 fondò una città nuova in onore dell'imperatore Carlo V, con decreto imperiale in Madrid il 31 agosto 1551 perché fosse la "Lentini di Carlo"; da ciò Carlentini. " Cesarea et inexpugnabilis" motto della città riportato nel gonfalone di città autorizzato con decreto del Presidente della Repubblica, nelle insegne di città e non comune, secondo le norme vigenti del Cerimoniale di Stato.
«Da Lentini sono salito sulla sommità della collina, posta ad est di questa città. Qui ho trovato la città moderna di Carlentini, situata due miglia dall'altra e chiamata così perché fu fondata da Carlo V nel 1550 circa. Oggi la città cade in rovina: le sue porte, le mura, sebbene molto spesse, si stanno distruggendo. Le abitazioni, dal famoso terremoto del 1693, hanno soltanto il pianterreno e sono completamente degradate per la miseria degli abitanti e per lo spopolamento del luogo. Quando il padrone di casa muore senza figli, gli eredi portano via il mobilio e abbandonano la casa, che non possono affittare perché scarseggiano gli abitanti: al mio arrivo trovai appena 120 persone. Anche Lentini sta scomparendo: c'erano soltanto quattromila anime. L'aria insalubre, il malgoverno, a cui nessuno pone rimedio, sono le principali cause: è sempre più facile fuggire da un paese piuttosto che purificarne l'atmosfera o risanarne l'amministrazione.» |
(Jean-Pierre Houël[4]) |
Durante lo Sbarco in Sicilia nel 1943 i cittadini si nascosero nella Chiesa Santa Madre e altri nelle grotte locali, molti invece cercarono di resistere agli alleati aprendo il fuoco a Borgo Rizza.
Il 13 dicembre 1990 il paese fu epicentro di un grave sisma che provocò in tutto diciassette morti e migliaia di sfollati tra Carlentini e Augusta.
Lo stemma e il gonfalone della città di Carlentini sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 giugno 2009.[5]
«Stemma d'azzurro, al leone d'oro, coronato con corona all'antica di tre punte visibili, dello stesso, il tutto alla bordatura d'oro. Sotto lo scudo su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, Caesarea et inexpugnabilis. Ornamenti esteriori da Città.» |
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.
Abitanti censiti[6]
Produzione agrumicola e ortofrutticola di vari tipi, tra cui l'arancia rossa e i limoni; infatti la città costituisce uno dei tre centri urbani del cosiddetto triangolo delle arance rosse di Sicilia, insieme alla città di Lentini e al comune di Francofonte. Altra coltura arborea presente nel territorio carlentinese è l'ulivo.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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16 gennaio 1989 | 23 luglio 1990 | Giuseppe Favara | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [7] |
23 luglio 1990 | 27 luglio 1993 | Gaetano Failla | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [7] |
23 novembre 1990 | 20 dicembre 1990 | Girolamo Di Benedetto | Comm. pref. | [7] | |
24 dicembre 1990 | 6 maggio 1992 | Rosario Iapichello | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
22 novembre 1993 | 15 dicembre 1997 | Sergio Monaco | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [7] |
15 dicembre 1997 | 1º maggio 2000 | Giovanni Liuzzo | centro-sinistra | Sindaco | [7] |
15 dicembre 1999 | 1º maggio 2000 | Leonardo Pipitone | Comm. pref. | [7] | |
1º maggio 2000 | 17 maggio 2005 | Mario Battaglia | centro-sinistra | Sindaco | [7] |
17 maggio 2005 | 31 luglio 2007 | Sergio Monaco | centro-sinistra | Sindaco | [7] |
17 giugno 2008 | 12 giugno 2013 | Giuseppe Basso | Il Popolo della Libertà - Partito Democratico | Sindaco | [7] |
12 giugno 2013 | giugno 2018 | Giuseppe Basso | Partito Democratico | Sindaco | [7] |
giugno 2018 | in carica | Giuseppe Stefio | lista civica | Sindaco | |
Ha sede nel comune la società di calcio A.S.D. Carlentini che milita nel campionato di Eccellenza[8].
Il Gruppo Polisportivo Carlentini, nato negli anni 1970, si dedica alla pallavolo.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129183517 · GND (DE) 4495723-3 |
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