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Jesolo (fino al 1930 Cavazuccherina, Jèxoło o Gèxoło in veneto) è un comune italiano di 26 503 abitanti[1] della città metropolitana di Venezia in Veneto. È una delle maggiori spiagge italiane e una delle principali destinazioni turistiche del Paese.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Jesolo (disambigua).
Jesolo
comune
(dettagli)
Jesolo – Veduta
Jesolo – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Veneto
Città metropolitana Venezia
Amministrazione
SindacoChristofer De Zotti (liste civiche + FdI) dal 27-6-2022
Territorio
Coordinate45°32′02″N 12°38′27″E
Altitudine2 m s.l.m.
Superficie96,4 km²
Abitanti26 503[1] (31-8-2022)
Densità274,93 ab./km²
FrazioniCortellazzo, Lido di Jesolo, Passarella di Sotto, Valle di Lio Maggiore[2]
Comuni confinantiCavallino-Treporti, Eraclea, Musile di Piave, San Donà di Piave
Altre informazioni
Cod. postale30016
Prefisso0421
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT027019
Cod. catastaleC388
TargaVE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 345 GG[4]
Nome abitantiJesolani
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Jesolo
Jesolo – Mappa
Jesolo – Mappa
Posizione del comune di Jesolo nella città metropolitana di Venezia
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il territorio di Jesolo si estende lungo la costa veneziana, su un territorio pianeggiante affacciato sul mare Adriatico e orlato dalla laguna di Jesolo (22 km²), dai fiumi Sile e Piave, e alle foci di questo dall'antistante laguna del Mort. La valle di Dragojesolo è, insieme a quella di Grassabò, la più estesa della laguna Nord di Venezia. La fascia costiera è bassa e sabbiosa, costituita da un'ininterrotta spiaggia lunga circa 12 chilometri e di ampiezza variabile tra i 30 e i 100 metri.

La stragrande maggioranza delle aree urbanizzate della città si trova su una sorta di "isola", delimitata dai fiumi Piave Nuovo (a est) e Piave Vecchio (a ovest), con le acque del Sile da Caposile e nel letto del vecchio Piave, e il canale artificiale Cavetta, che parte dal centro di Jesolo Paese e si inoltra verso Cortellazzo.

Oltre al capoluogo, denominato comunemente Jesolo Paese, la città si articola nelle frazioni di Lido di Jesolo, Cortellazzo, Passarella di Sotto e Valle di Lio Maggiore. Altre località sono Ca' Fornera, Ca' Soldati, Ca' Pirami, Ca' Nani, Piave Nuovo e Molinato.

Panorama notturno
Panorama notturno
La spiaggia
La spiaggia
Uno stabilimento balneare
Uno stabilimento balneare

Origini del nome


Il nome antico di Jesolo era Equilium (dal latino equus o dal venetico ekvo), cioè "città dei cavalli": il nome richiamava l'allevamento del cavallo per il quale erano celebrati gli antichi Veneti. Il nome attuale Jesolo deriva probabilmente da una serie di errori di trascrizione di quello più antico (Equilo, Esulo, Lesulo, Jexulo, Jexollo, Jesolum, Giesolo).[5]

Dal Cinquecento fino al 1930 Jesolo era chiamata Cavazuccherina: questo nome derivava dall'omonimo canale (in veneziano Cava), aperto il 20 aprile 1499 e costruito da Alvise Zucharin.

Negli anni Venti del Novecento, in piena epoca fascista, nel tentativo di ripristinare l'antica denominazione della città e di risemantizzarla ideologicamente in chiave cristiana, il toponimo Jesolo è stato erroneamente ricondotto al termine latino "Jesus" (Gesù), rivestendolo di un significato religioso che gli era in origine totalmente estraneo: questa paretimologia si deve al giornalista torinese Lino Mirko Pacchioni, che proprio alla città di Jesolo dedicò un breve scritto.[6]

La metonomasia del toponimo della città, nel corso dei secoli, si può perciò così brevemente riassumere: 1) Equilium / Jesolum; 2) Cavazuccherina; 3) Jesolo.

La grafia ufficiale è "Jesolo".


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Equilio.

Le origini


In epoca pre-romana e romana la laguna di Venezia si estendeva dall'odierna Chioggia fino a Grado e c'erano molte isole. Tra queste ce n'era una chiamata Equilio ed era un vicus abitato inizialmente da Veneti, che vivevano di pesca e di allevamento.


La caduta di Roma e la nascita di Venezia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Repubblica di Venezia e Storia di Venezia.

In seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente ci furono invasioni barbariche nell'Italia e anche nell'entroterra veneto. Ebbe inizio una migrazione dalle città romane come Altino verso le isole lagunari più sicure. Con la riconquista bizantina nella zona lagunare venne creato il distretto di Venetikà, prima dell'Esarcato d'Italia e poi del Ducato di Venezia. Equilio fu una delle città fondatrici di questo ducato e seguì successivamente le vicende della Repubblica di Venezia. La città divenne un centro fiorente e fu sede di una diocesi. In seguito, una serie di avvenimenti (come lo spostarsi del patriziato a Venezia e l'interramento della laguna e il peggioramento delle condizioni ambientali) portò a una lenta decadenza, culminata nel 1466 con la soppressione della diocesi.

Nel 1211 la città cambiò nome in "San Giovanni", toponimo nato dalla presenza di un monastero dedicato al Battista, gestito da monache alle quali il vescovo Andrea diede l'uso del Battistero della Cattedrale come chiesa, che fu chiamato Chiesa di S. Giovanni.[5]


La rinascita: Cavazuccherina


La lenta ripresa avvenne grazie ai patrizi veneziani Soranzo, proprietari di molte terre nella zona, che fecero costruire, a proprie spese, una nuova chiesa, poi dedicata a San Giovanni Battista ed eretta a parrocchia nel 1495, la più antica del Basso Piave[senza fonte]. Attorno alla nuova chiesa si ricostituì il villaggio per favorire l'abitabilità della zona. La Repubblica di Venezia attuò vari interventi di diversione fluviale, miranti principalmente ad allontanare i fiumi Piave e Sile. Il più importante venne realizzato nel 1499 con la costruzione di un canale che collegava il vecchio alveo del Piave (ora Sile) a quello attuale: questo canale (cava), che passava per il nuovo paese, fu realizzato dall'ingegnere Alvise Zucharin e diede nome al nuovo abitato, "Cavazuccherina".


XIX secolo


Con la campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte e la successiva Caduta della Repubblica di Venezia, anche Jesolo entrò nell'orbita francese e, dopo il Trattato di Campoformio e il Congresso di Vienna, divenne territorio dell'Impero austriaco.

In questo periodo si deve ricordare che, con la nuova suddivisione amministrativa del territorio, Cavazuccherina divenne comune autonomo di III classe il 22 dicembre 1807. Con l'avvento degli austriaci venne costituito un consorzio per favorire il miglioramento dei territori lagunari, ormai ridotti a palude ("Consorzio Passarella") e avvenne la prima tumulazione del camposanto.


XX secolo


L'annessione al Regno d'Italia non migliorò la situazione preesistente. Stando infatti alla tavoletta IGM del 1892, l'intero territorio comunale si presentava paludoso, eccettuate solo le dune sabbiose del litorale, in particolare verso est (Valloni e Motteroni dell'Uva, alti fino a 6 m); nei nomi delle paludi di allora si riconosce la toponomastica attuale (Palude Pesara, delle Mura, Fornera, del Molinato, Posteselle). Ancora nella tavoletta del 1908, la situazione appare invariata, se si eccettua uno stabilimento balneare[7], fondato nel 1895 sul luogo del futuro "Albergo Bagni e Miramare" (ora "Condominio Bagni e Miramare")[8].

Era tuttavia imminente la bonifica integrale delle paludi a nord del Sile e del Canale Cavetta: già nella tavoletta del 1910 questo territorio appare bonificato e diviso in lotti agricoli[7]. Durante la prima guerra mondiale la popolazione di Cavazuccherina fu costretta a evacuare il paese. Mentre gli italiani allagavano la zona di Caposile, verso le foci del Piave, gli austriaci presidiavano il territorio paludoso, dove la malaria e l'influenza spagnola (febbre di origine virale) mietevano vittime.

Nel primo dopoguerra i "Consorzi di Bonifica del Basso Piave" predisposero la cosiddetta "Grande bonifica". I lavori furono attuati tra il 1920 e il 1930 dal quinzanese Tomaso Nember (cui è intitolata una piazza all'estremità occidentale del litorale) e dal gabianese Giovanni Gorio. Gorio e Nember acquistarono le paludi alle spalle del litorale, ne diressero la bonifica e fondarono l'azienda agricola di "Ca' Porcia", situata nell'entroterra dell'attuale Piazza Marina e affidata a centinaia di braccianti della Bassa Bresciana. Furono così introdotte le coltivazioni di frumento, granoturco e barbabietola da zucchero, alle quali si aggiunsero le piantagioni di alberi da frutto e i vigneti. Il latte qui prodotto veniva poi trasportato alla latteria di Caposile, pure creata e diretta da Nember (attuale "Latteria Soligo").[9]

Ma la "Grande bonifica" permise soprattutto la prima valorizzazione turistica del litorale, con i primi stabilimenti per le cure elioterapiche, i primi alberghi e i primi ristoranti. Nella parte centrale del litorale (località "Marina Bassa" e "Spiaggia") sorse nel 1927 il "Lido di Treviso", per opera dell'ingegnere trevigiano Enrico Silvestri: qui fu eretto nello stesso anno l'Istituto elioterapico "DUX", rinominato dopo la caduta del Fascismo in "Istituto Marino", ora Ospedale. Per la parte occidentale del litorale, Tomaso Nember si rivolse all'ingegner Giuseppe Alberti, di Brescia: a lui si dovette nel 1928 la sistemazione del "Lido dei Lombardi"[10]. Il litorale orientale rimase invece occupato dai "Valloni" e dai "Motteroni dell'Uva", che verranno spianati gradatamente nel secondo dopoguerra.[11]

Il 28 agosto 1930 Cavazuccherina fu rinominata con l'antico nome di "Jesolo"[12] e il Lido di Treviso fu denominato "Lido di Jesolo". Lo sviluppo segnò una battuta d'arresto con lo scoppio della seconda guerra mondiale ma, tornata la pace, la ripresa partì a ritmo sempre più veloce.

Jesolo Lido ha ospitato negli anni ottanta, in una struttura della Croce Rossa Italiana, un centinaio di cittadini polacchi che avevano richiesto asilo politico e negli anni novanta circa 1400 profughi provenienti dalla ex-Jugoslavia. Nel biennio 2007-2008 la struttura è stata utilizzata dalla Croce Rossa Italiana per corsi di aggiornamento e, durante il periodo estivo, per ospitare gli agenti di Polizia che vengono distaccati presso la città per mantenere l'ordine pubblico. Dall'estate del 2007 la struttura ha nuovamente ospitato dei profughi provenienti da alcuni paesi del continente africano.

Il 28 e il 29 aprile 2007, Jesolo ha ospitato il 27º Raduno degli Artiglieri d'Italia, organizzato dall'Associazione nazionale artiglieri d'Italia.


Simboli


Lo stemma e il gonfalone di Jesolo furono concessi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 settembre 1934.[13][14] Lo scudo si fregiava all'epoca, come tutti gli stemmi concessi nel periodo fascista, del capo del Littorio.

«D'azzurro al drago di rosso»

(Descrizione araldica dello stemma del Comune di Jesolo)

«Il gonfalone è costituito da un drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrale in oro: Città di Jesolo»

(Descrizione del Gonfalone del Comune di Jesolo)

Non si hanno documenti precisi sull'origine del simbolo del drago. Una possibile interpretazione lo fa derivare dal nome di un'area della laguna nord di Venezia, denominata "Valle Dragojesolo", che faceva parte del territorio dell'antica Jesolo, trasformata dalla Serenissima in zona per la caccia e la pesca dei nobili veneziani. In veneziano "cacciare" si diceva trar, da cui deriverebbe il toponimo riportato su alcune carte del XVI secolo: Valle del Traco Jexolo, trasformato in Valle del Draco Gexolo, quindi in Valle del Drago Jexolo, fino all'odierna Valle Dragojesolo.[15]

Il 31 marzo 1983 viene concesso a Jesolo il titolo di Città[13] con Decreto del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, per "riconoscere e premiare l'impegno degli jesolani nella vita economica e sociale nella zona".[16]


Monumenti e luoghi d'interesse



Chiese


La chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù a Lido di Jesolo
La chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù a Lido di Jesolo

Siti archeologici



Aree naturali



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[17]


Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 2 932, ovvero l'11,22% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[18]:

  1. Romania, 773
  2. Bangladesh, 497
  3. Albania, 337
  4. Moldavia, 179
  5. Marocco, 170
  6. Ucraina, 154
  7. Cina, 103
  8. Polonia, 67
  9. Macedonia del Nord, 61
  10. Serbia, 60

Cultura



Istruzione


Nella città di Jesolo sono presenti:


Musei



Eventi


Sculture di sabbia a Jesolo
Sculture di sabbia a Jesolo

Cinema



Geografia antropica


La città di Jesolo si estende su una superficie urbana di circa 15 chilometri quadrati, suddivisa tra il centro storico (comunemente chiamato "Jesolo Paese") e la città balneare vera e propria ("Jesolo Lido"), estesa lungo la costa per circa 13 chilometri con una profondità variabile tra 300 metri e due chilometri.

La zona del Lido si articola in una lunga serie di piazze, ognuna facente da baricentro a un quartiere, che fungono da punto di riferimento per la vita di residenti e turisti. Le principali sono: piazza Drago (il baricentro geografico della città, e sede per decenni della stazione degli autobus), piazza Mazzini (il perno della vita notturna jesolana), piazza Milano (baricentro della zona Est).

La peculiare demografia di Jesolo è stata studiata dettagliatamente in occasione del Master Plan di Tange[20]. Sebbene gli abitanti di Jesolo siano solo 26.000 circa, la città è dimensionata per ospitare comodamente altri 140.000 turisti[20]. Secondo le stime più comuni, Jesolo raggiunge nel picco delle due settimane centrali di agosto una popolazione di circa 300.000 persone. Ogni fine settimana estivo la città vede decine, se non centinaia di migliaia, di pendolari raggiungere la località dove trascorrono la giornata.

I residenti si distribuiscono abbastanza equamente a metà tra il capoluogo (11.275 abitanti) e il Lido (11.155 abitanti). Decisamente meno popolate le frazioni di Cortellazzo (1980 abitanti) e Passarella di Sotto (901 abitanti)[21].


Gli anni duemila e lo sviluppo verticale


Grattacielo Merville
Grattacielo Merville
Le torri di Piazza Drago
Le torri di Piazza Drago
G-tower di Piazza Marina
G-tower di Piazza Marina

A partire dalla seconda metà degli anni novanta, l'amministrazione comunale ha lanciato un ambizioso programma di rilancio urbanistico, comunemente noto come "Master Plan", realizzato da Kenzō Tange.

A partire dal 2000 molti alberghi sono stati riconvertiti in residence e moltissime aree, prima ad uso agricolo, sono state convertite ad uso residenziale, permettendo così la costruzione di decine di nuove strutture ricettive a bassa densità (villaggi turistici), o in alcuni casi ad alta densità, con una verticalizzazione degli edifici (comunemente chiamati "torri") senza precedenti in nessun'altra grande spiaggia italiana.

La Torre Aquileia in costruzione
La Torre Aquileia in costruzione

Tra i progetti già realizzati, molti progettati da architetti di fama internazionale (le cosiddette archistar), vale la pena citare:

Già precedentemente, a partire dalla fine degli anni settanta, la skyline della città vedeva la presenza di altre strutture verticali adiacenti alla costa, con tre residence ed un hotel alti rispettivamente 20 (Residence Pineta costruito nel 1964, nelle vicinanze di piazza Europa), 17 (Residence Palace), 16 (Hotel Caravelle) e 13 (Residence Airone) piani fuori terra.

Numerosi altri progetti sono stati approvati o sono in fase di realizzazione, tra cui:


Costruzioni alte oltre 50 m

Pos. Nome Altezza Piani Anno
1 Torre Aquileia 94 m 22 2009
2 Torre Merville 84 m 25 2010
3 Torre di Piazza Drago 1 83 m 22 2010
3 Torre di Piazza Drago 2 83 m 22 2010
5 Residence Pineta 60 m 20 1964
6 Hotel Caravelle 55 m 16 1961
7 Residence Palace 54 m 17 1962
7 Wave Gold Tower 54 m 17 2017

L'isola pedonale più lunga d'Europa


Jesolo vanta quella che è conosciuta come l'isola pedonale più lunga d'Europa. La via commerciale è popolata da oltre 1200 tra negozi, ristoranti, bar e locali di tendenza[22]. Il tratto principale (da piazza Manzoni al camping Internazionale) è lungo 6 chilometri[23]. Il tratto secondario, lungo le via Levantina e Altinate nella zona Est, si sviluppa per circa 2.1 chilometri.


Frazioni


Lo Statuto comunale all'art. 3 c. 2 riconosce le seguenti frazioni:


Altre località



Economia


L'economia si basa essenzialmente sulle attività turistiche, sviluppate lungo tutta la costa. L'offerta ricettiva del comune consiste di circa 80 000 posti letto.[26] La spiaggia di Jesolo lunga circa 15 km è tra le più estese d'Italia. Nel 2016 secondo ISTAT le presenze turistiche sono state 5 347 000.[27]


Infrastrutture e trasporti



Strade


Le principali vie d'accesso a Jesolo sono la SR 43 "del mare" Portegrandi - Jesolo e la SP 42 "Jesolana" Punta Sabbioni - San Michele al Tagliamento. È stato ultimato a fine gennaio 2013 il primo lotto di una circonvallazione esterna al capoluogo con lo scopo di indirizzare parte del traffico verso la meno congestionata zona Est del Lido.


Mobilità urbana


I trasporti urbani e interurbani di Jesolo vengono svolti con servizi regolari di autobus gestiti dalla società ATVO.


Amministrazione



Sindaci dal 1946


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1948 Bruno Oliveti Sindaco
1948 1951 Giorgio Agostinetto Sindaco
1951 1952 Pietro Busolin Sindaco
1952 1956 Basilio Sartorel Sindaco
1956 1961 Virginio Perissinotto Sindaco
1961 1969 Fernando Capecchi Sindaco [28]
1969 1969 Carlo Bragato Sindaco
1969 1970 Primo Striatto Sindaco
1970 1973 Carlo Bragato Sindaco
1973 1974 Luigino Rossetto Partito Socialista Italiano Sindaco
1974 1975 Carlo Bragato Sindaco
1975 1980 Giovanni Paludetto Partito Socialista Italiano Sindaco
1980 1980 Federico Trevisan Democrazia Cristiana Sindaco
1980 1981 Renato Bressan Democrazia Cristiana Sindaco
1981 1986 Giovanni Paludetto Partito Socialista Italiano Sindaco [29]
1986 1987 Flavio Veronese Partito Socialista Italiano Sindaco
1987 1992 Achille Pasqual Partito Socialista Italiano Sindaco [30]
1992 1992 Danilo Lunardelli Partito Socialista Italiano Sindaco
1992 1993 Davide Zoggia Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1993 1993 Cesare Della Gaspera - commissario straordinario
1993 2002 Renato Martin Lega Nord (1993-99)

Lista Veneto Repubblica Federale Padana (1999-02)

Sindaco [31]
2002 2012 Francesco Calzavara Lista Renato Martin (2002-07)

Centro-destra (2007-12)

Sindaco [32]
2012 2022 Valerio Zoggia Grande coalizione (FI, PD, liste civiche) Sindaco [33]
2022 in carica Christofer De Zotti liste civiche - FdI Sindaco

Gemellaggi



Sport


Ginnastica artistica

In città si svolge il Trofeo Città di Jesolo di Ginnastica Artistica[34], organizzato dalla S.G.A. Gymnasium di Treviso, la più importante gara amichevole internazionale di ginnastica artistica femminile. Nel comune ha luogo la Moonlight Half Marathon[35], una mezza maratona internazionale misurata e certificata, inserita nel calendario FIDAL. Nel 2011, dal 7 al 9 ottobre, si è svolta presso lo stadio Armando Picchi la 38ª edizione dei Campionati Italiani di Atletica Leggera Individuali e per Regioni categoria Cadetti/e.

Calcio

A Jesolo esistono due società calcistiche: la prima a è l'A.C.D. Jesolo, in Prima Categoria, con alle spalle diverse stagioni in Serie D; la seconda è il Calcio Futuro Jesolo 2013, che milita in Terza Categoria. Inoltre a Jesolo era presente un'altra società, l'Unione Sportiva Città di Jesolo, fondata nel 1969, che ha giocato in Serie C2.

Lo Stadio Picchi nel 1986 ha ospitato il "Mundialito Femminile", torneo internazionale nel quale la Nazionale femminile di calcio italiana vinse il titolo di "Campione del Mondo".

Ciclismo

Jesolo è stata varie volte arrivo di tappa del Giro d'Italia. Nel 1955 la 16ª tappa vide la vittoria di Rino Benedetti; nel 1970 un'altra 16ª tappa del 1970 si concluse con la vittoria di Dino Zandegù. Nel 1987 vi fu la vittoria di Paolo Cimini alla 14ª tappa; mentre l'anno successivo Paolo Rosola vinse la 20ª tappa. Nel 2015 la 13ª tappa è stata vinta da Sacha Modolo.

Pallacanestro

La città ha avuto dal 1968 fino al 2004 una propria rappresentativa, la B.C. Jesolo Basket; nel 2004 si è unita con la squadra della vicina San Donà di Piave, facendo nascere la Jesolosandonà Basket. La squadra partecipa alla Serie A Dilettanti e gioca al PalaCornaro di Jesolo.

Pallamano

Nel 2008 la città è stata la sede principale del Campionato mondiale universitario di pallamano.

Pallavolo

L'Unionvolley gareggia in serie B2 del campionato di volley femminile.

Rugby

La squadra della città è lo Jesolo Rugby. Milita nel campionato di Serie B. Nasce nel 1987 e partecipa nella stagione 1987/1988 al Campionato di C2 Triveneto.

Lo stadio Picchi ha ospitato nel 2007 la Finale di Coppa Italia di Rugby.

Tutti gli sport

Nel 2007 si sono tenuti i 61º Campionati Nazionali Universitari


Impianti sportivi



Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Comune di Jesolo - Statuto (Articolo 3)
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Wladimiro Dorigo, Venezie sepolte nella terra del Piave, Roma, Viella, 1994.
  6. Lino Mirko Pacchioni, L'antica e nuova città di Jesolo - Cavazuccherina, Venezia, Tip. del Gazzettino, 1927.
  7. Copia archiviata, su igmi.org. URL consultato il 16 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2017).
  8. F. CIBIN, Jesolo ieri e oggi in foto, Jesolo 2012, 79.
  9. Ulderico Tegani, Una iniziativa ardita e pittoresca, "Vie d'Italia" 4 (1929); E. Mirani, Quelle spiagge create dai bassaioli, "Giornale di Brescia" 20 gennaio 2012.
  10. Un altro personaggio-chiave di quegli anni fu il berlinghese Giacomo Tempini: chiamato da Tomaso Nember, bonificò vaste zone ed eresse una colonia marina per bambini berlinghesi e logratesi. A lui è dedicato un largo del litorale centrale
  11. Camillo Pavan, 1989
  12. R.D. 28 agosto 1930, n. 1436
  13. Statuto del Comune di Jesolo, su bur.regione.veneto.it. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  14. Le origini del nome di Jesolo, su giovannimarcato.it. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  15. Il drago cosa c'entra con Jesolo?, su ilcuoreveneto.it. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  16. Roberto Rugolotto, Jesolo, una storia, tante storie: 500 anni di presenza cristiana in un angolo di terra veneta, Venezia, Edizioni Cid, 1995.
  17. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 16-06-2019.
  18. Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 22 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).
  19. Festival della Geopolitica, su festivalgeopolitica.it.
  20. Kenzo Tange Associates, Demografia di Jesolo (JPG), su sit.jesolo.it.
  21. In assenza di dati ufficiali precisi si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia, reperibile nel sito della CEI.
  22. L'isola pedonale più lunga d'Europa. Jesolo.it, su jesolo.it. URL consultato il 24 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2018).
  23. Google Maps., su google.co.uk.
  24. Patriarcato di Venezia - Parrocchie e Vicariati Archiviato il 1º luglio 2012 in Internet Archive.
  25. grilbassopiave.it; Camillo Pavan, 1989
  26. Ricettività Jesolo, su jesolo.com. URL consultato il 23 luglio 2020.
  27. La Nuova/Dati ISTAT, su nuovavenezia.gelocal.it. URL consultato il 23 luglio 2020.
  28. Rieletto nel 1964.
  29. Rieletto nel 1985.
  30. Rieletto nel 1990.
  31. Rieletto il 17 novembre 1997.
  32. Rieletto il 12 giugno 2007.
  33. Eletto il 26 giugno 2017.
  34. VIII Trofeo Città di Jesolo di Ginnastica artistica - Comune di Jesolo
  35. Moonlight Half Marathon - Comune di Jesolo

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 168177167 · GND (DE) 4257239-3 · BNF (FR) cb121000567 (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-168177167
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[de] Jesolo

Jesolo [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}ˈjɛːzolo] ist eine Stadt mit 26.529 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) an der italienischen Adria in der Metropolitanstadt Venedig, Region Venetien, etwa 16 Kilometer nordöstlich von Venedig.

[en] Jesolo

Jesolo or Iesolo (Italian pronunciation: [ˈjɛːzolo]; Venetian: Gèxoło) is a seaside resort town and comune in the Metropolitan City of Venice, Italy of 26,447 inhabitants. With around six million visitors per year, Jesolo is one of the largest beach resorts in the country, and ranks 7th overall as a tourist destination, and fourth (behind Rimini, Cavallino-Treporti, San Michele al Tagliamento/Bibione) most popular Italian seaside resort. With 204,711.4 visits per thousand inhabitants, it is also one of the 50 Italian towns with the greatest tourist pressure. Its 15 kilometre long beaches and proximity to central Europe make it a favourite destination of many German, Austrian, Dutch and French visitors.

[es] Jesolo

Jesolo (en véneto Gèxoło o Jèxoło) es una localidad de la provincia de Venecia, -Italia- de 26.447 habitantes. Se ubica al noreste de la capital de la provincia, sobre la península que se halla entre la Laguna de Venecia y el Mar Adriático, sobre Cavałin-Treporti.
- [it] Jesolo

[ru] Езоло

Е́золо (итал. Jesolo) — курортный город и коммуна в Италии на побережье Адриатического моря в провинции Венеция области Венеция, в 16 км северо-восточнее Венеции.



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