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Guadamello è una frazione del comune di Narni, in provincia di Terni.

Guadamello
frazione
Localizzazione
Stato Italia
Regione Umbria
Provincia Terni
Comune Narni
Territorio
Coordinate42°26′54.1″N 12°26′37.9″E
Altitudine275 m s.l.m.
Abitanti230 (69 secondo dati ISTAT 2001)
Altre informazioni
Cod. postale05035
Prefisso0744
Fuso orarioUTC+1
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Guadamello

La piccola frazione, che comprende circa 230 abitanti (69 secondo i dati ufficiali Istat 2001), si trova a 275 m s.l.m.. I paesi attigui sono Otricoli, Gualdo e San Vito (a circa 1 km). Il paese si divide in due parti: Guadamello Nuovo e Guadamello Vecchio, da cui è possibile ammirare anche il lago di San Liberato e la Valle del Tevere.


Storia


Le origini del castello sono probabilmente di origine romana: una villa, poi trasformata in postazione fortificata. Il toponimo sembra derivi dal longobardo-bizantino gaita-melo cioè posto di guardia di Melo o Melos (forse questi nome proprio di un comandante militare bizantino della fortezza): faceva parte di quella regione militare cuscinetto di Narni, denominata Burgaria (insieme di borghi fortificati) " Narniense, che dal V alla fine del VII secolo d.C., aveva il compito di difendere e controllare il corridoio bizantino. Nel Regesto Farfense dell'anno 1036 d.C. Pietro Abate, insieme con altri possedimenti nel territorio narnese, dona all’abbazia anche " il Colle de Maclae" (Colle di Macchia o di Bosco), con cui si identifica lo stesso tenimento. Si trova nel Regesto dell'Abbazia di Montecassino un documento in cui nell'anno 1125 il conte Odorisio di Narni dona a codesto ente ecclesiastico la chiesa di Santa Lucia o Lucida e annesso mulino ad acqua e la chiesa di San Nicola con annesso mulino ad acqua entrambe in territorio del castello di Guadamello. Nelle Riformanze Narnesi del 1533 a Guadamello venne assegnato il compito di controllare l'accesso illecito degli ortani, che utilizzavano il porto di S. Lucida senza il necessario permesso. Detto porto trovavasi in territorio guadamellese sulla riva sinistra del Tevere presso la foce del locale "Fosso Canale". Ancora oggi esiste il toponimo Santa Lucida ad indicare un antico casolare costruito sui resti dell'antica chiesa di Santa Lucia o Lucida (storpiatura medioevale locale). Dal XVI alla prima metà del XIX secolo, il castello fu proprietà dei Montini, poi passò ai marchesi Mazzetti di Pietralata di Roma e infine, nel 1845, alla famiglia del barone Vincenzo Camuccini, grande pittore di fama internazionale, cui il castello giunse portato in dote da Donna Candida Mazzetti, andata in sposa al figlio Giovanni Battista. Il castello possiede tuttora tre torri risalenti a diverse epoche storiche, la centrale, più antica, forse originaria del V-VI sec. (periodo delle guerre gotiche).

Nel territorio ampi ritrovamenti archeologici che vanno dalla preistoria al Medioevo. Notevoli reperti affiorano dai terreni durante il lavoro agricolo risalenti all'epoca pre-romana e romana (monete, fibule, anellini, manufatti in pietra e terracotta). Nella vicina località "il sasso freddo" resti di un antico luogo di culto pre-romano (VIII-VII a.C.) con ara sacrificale. Negli anni cinquanta del novecento furono ritrovati sulla sommità di detto luogo 13 corpi sepolti a raggiera con le teste poggianti su una mezza luna di pietra recante 13 segni. Nel 1964 sotto al castello a 200m in località "Caselle" fu trovato un cippo funerario in travertino con iscrizione latina della seconda metà del I sec d.C. prima metà del II sec. d.C. nella quale Droma moglie di Quinto Fructo liberti della Gens Glitia dedica questo altare al defunto marito e suo figlio entrambi Augustali (magistrati) morti prematuramente entrambi. Ora è conservato al Museo Eroli di Narni.


Economia e manifestazioni


Anticamente, il porto di S. Lucida, sulla riva destra del Nera, veniva utilizzato per il trasporto di cose e persone fin verso Roma.

Nel 2006-2007 vi si è tenuto il Raduno Antirazzista Internazionale.

Il santo patrono è san Rocco, festeggiato il 16 agosto.


Monumenti e luoghi d'interesse



Sport



Note



    Bibliografia


    Guida storico artistica di Guadamello e San Vito a cura di E. Modesti e D. Cacafave


    Voci correlate


    Valle del Tevere


    Collegamenti esterni


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