Gonnesa (Gonnesa in sardo) è un comune italiano di 4 775 abitanti della provincia del Sud Sardegna. Si trova nella Sardegna sud-occidentale nella regione dell'Iglesiente.
Gonnesa comune | |
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(IT) Gonnesa (SC) Gonnèsa | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | Sud Sardegna |
Amministrazione | |
Sindaco | Pietro Cocco (lista civica) dall'11-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 39°15′59.34″N 8°28′18.29″E |
Altitudine | 40 m s.l.m. |
Superficie | 48,06 km² |
Abitanti | 4 775[1] (31-3-2021) |
Densità | 99,35 ab./km² |
Frazioni | Fontanamare, Normann, Nuraxi Figus, Stazione Monteponi, Terras Collu |
Comuni confinanti | Carbonia, Iglesias, Portoscuso |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09010 |
Prefisso | 0781 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 111030 |
Cod. catastale | E086 |
Targa | SU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) gonnesini (SC) gonnesinus |
Patrono | sant'Andrea |
Giorno festivo | 30 novembre |
Cartografia | |
![]() nella provincia del Sud Sardegna | |
Sito istituzionale | |
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Nel litorale del Comune di Gonnesa, partendo da nord verso sud, si hanno le seguenti cale, coste e spiagge più conosciute[3]:
Il suo nome è stato modificato nel tempo, dal primo termine Connesium, sostituito poi da Connese e Connesa, fino ad arrivare alla forma attuale. Il nome del paese fa, probabilmente, riferimento ad una base prelatina e paleosarda *goni/*koni/*goi con il significato di colle, altura, monte e starebbe ad indicare un luogo situato tra i colli.
«... Le casette bianche di Gonnesa rannicchiate ai piedi di un grande cono alpestre...» |
(Gabriele D'Annunzio, Cronaca Bizantina, 1882) |
L'area fu abitata fin dall'epoca prenuragica e nuragica come testimoniato dal complesso di Seruci e dagli altri siti sparsi nel territorio (S'Erbexì, Serra'e Nuraxi, Murru Moi, Serra Maverru, Ghilotta, Genna'e Rej, Mureci, Campu'e mari).
Come attestano numerosi reperti, l'area fu abitata anche in epoca Fenicia-Punica e Romana: le popolazioni lo occuparono per lunghi periodi, attratte dalla ricchezza dei minerali presenti nel sottosuolo del paese (zinco, rame, piombo, argento).
Nel medioevo l'abitato Conesium e Conesa o Conesi, il villaggio veniva registrato come domus o domestica, cioè centro di aggregati rurali e sino al 1257 appartenne al Giudicato di Cagliari, nella curatoria del Cixerri. La locale chiesa in stile romanico dedicata a Sant'Andrea Apostolo , è datata tra il XI e il XIII secolo[4].
Gonnesa compare Citata anche nel breve di Villa di Chiesa, "La Villa di Conesi ", nel 4 capitolo dove si parla delle Argentiere di questa villa.
Gonnesa passò poi ai della Gherardesca e successivamente al Regno di Sardegna. Il centro fu quindi sotto la tutela amministrativa di Iglesias e poi, dal 1421, fu feudo dei Gessa. Col tempo il paese era stato progressivamente abbandonato e ai primi decenni del XV secolo risulta essere spopolato[5]. Come riportato nei censimenti[6] tale situazione durerà fino alla fine del XVIII secolo.
Nel suo territorio vi si crearono diversi "Furriadroxius" del piccoli centri di case coloniche costruite nelle campagne dove abitavano poche famiglie dedite alla pastorizia e all'agricoltura.
Segno che il villaggio non era del tutto spopolato è anche una reliquia dedicata a Sant'Andrea e conservata nella parrocchiale che porta incisa una data "1748", donata al villaggio dal canonico Antioco Sulas in cambio delle decime del raccolto di quell'anno.
Nel 1774 la famiglia Asquer[7], i nuovi gestori del feudo succeduti ai Gessa, rifondarono l'antico paese di Villa Conesi, liberando le terre e le case occupate e portandosi con atto ufficiale firmato davanti al notaio 15 nuove famiglie concedendo loro terre case e mezzi per poter coltivare e vivere. Il villaggio da subito segui uno schema di sviluppo geometrico rettilineo[5], con strade diritte e ben allineate. Nel censimento del 1821 a Gonnesa risultavano 567 abitanti.
Nel corso della seconda metà del XIX secolo, grazie alla ripresa dell'attività mineraria, il territorio fu interessato da una notevole crescita demografica e ai primi del XX secolo il paese contava oltre 3000 abitanti. Nel maggio del 1906 a Gonnesa si verificarono gravi scontri tra minatori e forze dell'ordine che provocarono vari morti e feriti.[5]
Accorpato a Carbonia nel 1940, il comune riacquisì la propria autonomia nel 1945. A partire dal secondo dopoguerra Gonnesa, così come il territorio circostante, subì la crisi del comparto minerario con la chiusura di numerose miniere.
Dagli anni novanta l'economia del comune è stata fortemente legata al vicino comparto industriale di Portovesme, che nel decennio successivo ha tuttavia affrontato una forte crisi che si è espansa su tutto il territorio Iglesiente. Il paese gode comunque di una buona attrazione turistica durante il periodo estivo, favorita dalla vicinanza a numerose spiagge e a i due comuni principali della provincia.
«Tagliato dalla sbarra di rosso, caricata in capo di una stella d'oro a cinque punte, raggiante solo inferiormente: nel primo, d'argento, alla montagna di verde; nel secondo, pure d'argento, al maglio in palo, al piccone in banda, al badile in sbarra dal cui manico pende una lampada da minatore, e al rastrello in fascia, i pezzi al naturale, incrociati e legati di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(Descrizione araldica dello stemma) |
«Drappo di rosso…» |
(Descrizione araldica del gonfalone[8]) |
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con l'apposito Decreto del Presidente della Repubblica datato al 26 gennaio 1986.[9][8]
Le attrattive turistiche del territorio sono il mare e le spiagge, la flora e la fauna locale, villaggi minerari dismessi, e importanti siti archeologici tra i quali la villaggio e reggia nuragica di Seruci.
Abitanti censiti[11]
Gli stranieri residenti a Gonnesa al 1 gennaio 2019 sono 75 e rappresentano l'1,5% della popolazione residente.
La variante del sardo parlata a Gonnesa è il campidanese comune.
Nel comune sono presenti due scuole dell'infanzia, una pubblica e una privata, una scuola primaria e una scuola secondaria di primo grado.
Il comune si estende per molti chilometri, molti dei quali disabitati. Le zone abitate compongono invece diverse frazioni. La frazione con maggior popolazione è quella di Nuraxi Figus che dista 7 km dal comune e dove è situata la Miniera di Monte Sinni, fino al 2018 (anno della sua dismissione) unica miniera carbonifera attiva in Italia. Altre frazioni, composte perlopiù da poche case, sono Fontanamare, sede anche dell'omonima spiaggia, Normann, ex villaggio minerario posto sulla collina San Giovanni e raggiungibile attraverso la Strada statale 126 Sud Occidentale Sarda in direzione Iglesias, e i villaggi San Giovanni, Seruci (sede del complesso nuragico), Stazione Monteponi, Terras Collu e Porto Paglia (sede di una antica tonnara ormai dismessa).
Sin dagli ultimi decenni dell'XIX secolo nel territorio di Gonnesa, che all'epoca comprendeva anche Bacu Abis, erano presenti numerose miniere per l'estrazione di una grande quantità di materiali, che hanno portato a un rapido popolamento del comune e delle zone limitrofe. A inizio novecento, con la fondazione di Carbonia da parte di Benito Mussolini, l'attività di estrazione mineraria è stata potenziata, fino al secondo dopoguerra, quando questo tipo di attività ha subito una flessione e ha portato alla chiusura in sequenza della maggior parte delle miniere del comune. La maggior parte di esse sono tuttavia ancora presenti, seppure in condizioni di degrado, e vengono visitate da numerosi appassionati:
Gonnesa è raggiungibile solamente attraverso la Strada statale 126 Sud Occidentale Sarda che la collega in direzione sud con Carbonia e il resto del Sulcis e in direzione Nord con Iglesias e alla Strada statale 130 Iglesiente. Il comune ha un facile collegamento anche con la Strada provinciale 83, che attraversa la frazione di Fontanamare e permette di raggiungere le località marittime di Nebida e Masua, e con la Strada provinciale 108 che permette di raggiungere le frazioni di Seruci e Nuraxi Figus oltre che il comune di Portoscuso e il relativo porto.
Il servizio di autolinee extraurbane è gestito dall'ARST, le cui corse permettono il collegamento col resto del territorio del Sulcis-Iglesiente e con Cagliari, oltre che durante la stagione estiva, con la località marittima di Plagemesu.
Sino agli anni settanta Gonnesa era dotata di una stazione ferroviaria, posta lungo la linea San Giovanni Suergiu-Iglesias delle Ferrovie Meridionali Sarde, che permetteva di raggiungere in treno sia Iglesias che le frazioni minerarie (Monteponi, Bindua), oltre che Bacu Abis, Carbonia, San Giovanni Suergiu e i comuni dell'isola di Sant'Antioco. Tali collegamenti sono oggi serviti esclusivamente con autobus e la stazione è stata chiusa nel 1974 con successiva riconversione ad usi residenziali.
Periodo | Primo Cittadino | Partito | Carica | |
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6 giugno 1993 | 27 aprile 1997 | Pier Giuseppe Mandis | PDS | Sindaco |
27 aprile 1997 | 13 maggio 2001 | Pier Giuseppe Mandis | PDS | Sindaco |
13 maggio 2001 | 29 maggio 2006 | Sergio Puddu | Lista Civica | Sindaco |
29 maggio 2006 | 16 maggio 2011 | Pietro Cocco | Lista Civica - L'Unione per Gonnesa | Sindaco |
16 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Pietro Cocco | Lista Civica - L'Unione per Gonnesa | Sindaco |
5 giugno 2016 | 11 ottobre 2021 | Hansal Cristian Cabiddu | Lista civica - Noi per il Bene Comune | Sindaco |
11 ottobre 2021 | in carica | Pietro Cocco | Lista civica - Uniti per Gonnesa | Sindaco |
A Gonnesa è presente una società dilettantistica, il Gonnesa Calcio (nata nel 1964) che milita attualmente in Seconda Categoria, ma che ha militato in passato anche in Serie D. A livello puramente giovanile pratica attività l'A.S.D. Sport Time Gonnesa.
Nel paese sono attive due società di calcio a 5, una nota come Calcioa5 Gonnesa e l'altra che è una sezione apposita del Gonnesa Calcio.
È presente una squadra di pallavolo, Pallavolo Gonnesa (prima erano due: Sant'Andrea e Gadok Volley) entrambe hanno avuto un passato florido, giocando anche in serie maggiori.
Ha sede a Gonnesa una società di atletica, l'Atletica Gonnesa, fondata nel 1985. Organizzava nel luglio di ogni anno, fino alla fine degli anni 2000, la gara di atletica di rilevanza nazionale e internazionale Gonnesa Corre[14].
Nel territorio comunale è presente un crossodromo gestito dal Mcm Motoclub Gonnesa in cui si svolgono spesso gare di rilevanza nazionale.
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