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Follina (Fuìna in veneto) è un comune italiano di 3 452 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.

Follina
comune
Follina – Veduta
Follina – Veduta
La facciata dell'abbazia
Localizzazione
Stato Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoMario Collet (lista civica Rilanciamo Follina) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°57′N 12°07′E
Altitudine191 m s.l.m.
Superficie24,08 km²
Abitanti3 452[1] (28-2-2022)
Densità143,36 ab./km²
FrazioniFarrò, Valmareno

Località: Col, La Bella, Pedeguarda

Comuni confinantiBorgo Valbelluna (BL), Cison di Valmarino, Farra di Soligo, Miane, Pieve di Soligo
Altre informazioni
Cod. postale31051
Prefisso0438
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026027
Cod. catastaleD654
TargaTV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 697 GG[3]
Nome abitantifollinesi
Cartografia
Follina
Follina – Mappa
Follina – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

È un attivo centro turistico e culturale, grazie anche alla sua appartenenza al club dei Borghi più belli d'Italia, e dal 2021 si fregia del marchio di qualità turistico-ambientale della Bandiera arancione conferita dal Touring Club Italiano. È anche sede di attività industriali e artigianali.


Geografia fisica


Il territorio di Follina, esteso per 24,08 km², si colloca nell'Alta Marca, più precisamente nel tratto finale della Vallata, il solco vallivo delimitato a nord dalle prealpi Bellunesi e a sud dalle colline trevigiane e percorso dal fiume Soligo, che proprio presso Follina piega verso sud nel Quartier del Piave per poi sfociare nel Piave.

Il capoluogo comunale dista 40 km da Treviso, 14 km da Valdobbiadene e 16 km da Vittorio Veneto, e si trova a un'altitudine di 191 m s.l.m.

Confina a nord con la provincia di Belluno (con il nuovo comune di Borgo Valbelluna), a est con Cison di Valmarino, a sud-est con Pieve di Soligo, a sud-ovest con Farra di Soligo e ad ovest con Miane.

Il comune è compreso nella DOCG delle Colline del Prosecco e fa parte dell'Unione montana Prealpi Trevigiane.


Storia


La civiltà ha fatto la sua comparsa a Follina già in epoca preistorica (alcuni reperti risalgono a 120.000 anni fa), mentre dell'epoca romana sono i resti di un percorso che qualcuno ha identificato con la via Claudia Augusta Altinate.

Verso la metà del XII secolo si insediano a Follina i monaci cistercensi, ai quali si attribuisce l'introduzione dell'arte laniera nella Val Mareno oltre alla costruzione dell'abbazia di Santa Maria, il cui chiostro fu completato nel 1268 dai monaci costruttori Arnaldo e Andrea e dai capomastri Zardino e Armano.

Nel 1436 la Repubblica veneta investe Brandolino III e il Gattamelata del Feudo di Valmareno; nel 1439 il Gattamelata cede la sua parte a Brandolino. Il feudo resterà ai Brandolini fino al 1797.

Attorno al 1680 Follina compie un salto di qualità dal punto di vista economico dovuto alla fondazione della manifattura del bresciano Francesco Fadda, che fu una delle prime in Italia a cimentarsi nell'imitazione dei tessuti inglesi e olandesi più fini e leggeri.

Sull'esperienza pilota del Fadda si innestano poi – verso il 1740 – i lanifici Tron e Stahl e più tardi quello del Col(l)es. Nelle fabbriche operano tecnici stranieri che consolidano la vocazione manifatturiera di Follina.

Nel 1797 cade la Repubblica di Venezia e Follina segue le sorti del Veneto, passando sotto il controllo dell'Arciducato d'Austria in virtù degli accordi previsti dal trattato di Campoformio.

Il 30 dicembre 1819 la chiesa di Follina viene eretta a parrocchia, col titolo di chiesa arcipretale, per opera del vescovo cenedese Giovanni Benedetto Falier; fino ad allora era stata curazia dipendente da Valmareno. Il primo arciprete è don Giobatta Boteselle da Col San Martino, già curato dal 1818.

Nel 1865 viene fondata a Follina la prima società di mutuo soccorso e istruzione degli operai della provincia.

Verso la seconda metà del 1800 l'industria tessile di Follina viene colpita da una crisi irreversibile e nel 1891 nessun lanificio sarà più operante.

Il 9 novembre 1917 inizia l'anno di invasione nemica durante la grande guerra; il paese sarà liberato solo il 29 ottobre 1918.

Il 26 agosto 1944, nel contesto della lotta partigiana, si svolge il processo a Mario Min ed Eraclea Zanette, che vengono giustiziati. Pochi giorni dopo, ai primi di settembre, la piazza pubblica è testimone anche dell'esecuzione capitale di due partigiani (Marco Tempesta e Armando Fornasier) da parte dei tedeschi che, proseguendo il rastrellamento da Pieve di Soligo verso la Vallata, avevano da poco incendiato a Follina una ventina di case e 45 stalle.

Il 5 maggio 1968 si inaugura il nuovo municipio, su progetto dell'arch. Schiavetto di Conegliano. Negli anni ottanta invece viene completata la scuola media "Antonio Fogazzaro". Inoltre il comune acquista l'ex collegio "San Giuseppe", alienando il cinema e l'edificio del vecchio municipio, e vi costruisce il parco e gli impianti sportivi.

Tra gli anni novanta e gli anni duemila vengono costruiti la casa di riposo, l'auditorium e la biblioteca. Inoltre viene avviata un'intensa opera di riqualificazione urbana e infrastrutturale. Lo sviluppo produttivo è consistente e crea un numero elevato di posti di lavoro.


Simboli


Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 ottobre 1953.

«Troncato: il primo di rosso, al follo antico d'argento che compie la follatura di un drappo d'azzurro, il secondo d'argento alla torre civica di rosso, uscente dalla punta, finestrata del campo, caricata di un quadrante d'argento di antico orologio veneto, con sfere e ore di nero. In basso attraversante la torre, la scritta in nero a fvllonibvs. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.


Monumenti e luoghi d'interesse



Abbazia di Santa Maria


Lo stesso argomento in dettaglio: Abbazia di Santa Maria (Follina).

L'abbazia ha origini molto antiche: la sua prima citazione risale al 1127, quando un certo Bernardo di Follina vendette tre campi a un tale Arpone. Nel XII secolo questa fu gestita dai monaci cisternensi, che dipendevano dai monasteri di Chiaravalle e Cîteaux. Nel secolo successivo, grazie alle ricche donazioni, la basilica acquistò sempre più prestigio e potere, ma nel 1388 le lotte fra le famiglie degli Sforza e i Visconti contro il Regno di Francia, che si scontrarono con i monaci di Chiaravalle, portarono l'abbazia a un periodo di decadenza. Nel 1448 il governo chiese a papa Niccolò V la soppressione dell'ordine monastico, portando la chiesa a commenda. In seguito, grazie a Pietro Barbo, la chiesa passò ai benedettini, per poi essere nuovamente declassata a curazia nel 1771 dalla Serenissima, e i suoi beni trasferiti a Murano nella chiesa di Santo Stefano.[4]
La struttura in gotico cistercense è uno dei migliori esempi nel Veneto. L'interno si sviluppa su tre navate complete di capriate in legno a vista, e conserva un affresco di Francesco da Milano raffigurante la Madonna col Bambino tra due santi e committente, nonché un pregevole Crocifisso ligneo di età barocca.[5].


Sacrario austro-ungarico


Follina, trovandosi vicina alla linea dal fronte della prima guerra mondiale, nel novembre del 1917 fu invasa dall'esercito austro-ungarico. L'allora collegio salesiano fu occupato e trasformato in ospedale militare d'appoggio al Feldspital 1505, che era stato allestito presso l'antico lanificio Andretta, poi casa di riposo di San Giuseppe, dove venivano ricoverati i feriti provenienti dalla prima linea che qui trovavano la morte conseguente alle gravi ferite da arma da fuoco. Questi venivano inumati nello spazio retrostante, che divenne cimitero militare.
Il luogo venne cintato e protetto da un muro e durante l'anno successivo vi furono sepolti 900 militari morti negli scontri di diverse nazionalità. Al termine del conflitto, alcune salme furono traslate e portate nei rispettivi luoghi d'origine; furono poste lapidi che potessero indicare i luoghi di sepoltura, diventando il luogo cimitero militare.
Nel 1943 si decise di trasferire le salme in altri cimiteri militari, ma dopo l'armistizio dell'8 settembre le operazioni furono improvvisamente sospese. La questione fu rivista nel 1970, quando un'ordinanza obbligava la chiusura del cimitero con il completo trasferimento dei militari in sacrari militari. Nel 2004, poiché vi erano inumate ancora molte salme, l'amministrazione comunale di Follina, con l'aiuto del locale gruppo Alpini, riesumò le salme di 78 militari, recuperò le lapidi e realizzò, con l'ausilio e il sostegno economico anche delle ditte locali, un monumento progettato da Paolo Portoghesi. Il 26 ottobre 2008 furono posti in urne funerarie i resti mortali di 50 militari italiani e di altrettanti austriaci.[6]


Chiesa di San Tomio


Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Tomio (Follina).

Sorge a nord-ovest del capoluogo e ha origini antiche: viene infatti citata in alcuni documenti riguardanti le chiese campestri dipendenti dall'Abbazia di Follina. L'edificio è in pessime condizioni: si presenta con una facciata intonacata di bianco con due monofore a mezzaluna. All'interno erano presenti un'acquasantiera del XIV secolo e vari arredi sacri, tutti trafugati. Restano solo due affreschi, di autore ed epoca incerta.


Chiesetta di San Clemente


Il piccolo edificio sacro sorge a sud-est del capoluogo, in posizione sopraelevata. È di origine antica, infatti compare insieme alla chiesa di San Tomio in alcuni documenti risalenti al XII secolo. La chiesetta è molto cara agli abitanti del paese, che ogni anno in occasione del giorno di San Clemente si riuniscono in processione per raggiungerla. L'esterno dell'edificio è molto semplice, in stile tardo gotico rurale, con due monofore a mezzaluna sul lato sinistro. Il piccolo campanile a vela è datato 1631. All'interno è presente una pala d'altare datata 1628.


Sorgente di Santa Scolastica


È situata a 150 metri a ovest dell'Abbazia, ed è un particolare esempio di sorgente carsica, in quanto l'acqua non proviene da una grotta ma da un grande lago sotterraneo, che in periodi di piena si scarica sulla strada che costeggia la sorgente. È considerata un luogo di vitale importanza per Follina, poiché l’acqua che da qui proviene alimentava tutti i lanifici del paese. Infatti quando si prosciugò, nel 1887 e nel 1987, fu una vera tragedia per Follina. Il problema si risolse miracolosamente quando la popolazione pregò la Madonna e l'acqua, dopo poco tempo, tornò a sgorgare copiosamente. Nella sorgente, nonostante i recenti lavori per la costruzione di una mini centrale idroelettrica, resiste una florida popolazione di gamberi della specie Austropotamobius pallipes, grazie alle acque incontaminate e particolarmente ossigenate.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[7]


Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 351, ovvero il 9,2% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[8]:

  1. Romania 83
  2. Marocco 74
  3. Macedonia 34
  4. Albania 30
  5. India 20

Lingue e dialetti


A Follina, oltre all'italiano, è parlato il veneto nella sua variante settentrionale, con marcate influenze bellunesi.


Infrastrutture e trasporti


Follina è collegata principalmente con l'autostrada A27, il cui casello più prossimo è quello di Vittorio Veneto Nord, distante all'incirca 16 km.

Lo scalo ferroviario più vicino a Follina è sempre nel comune di Vittorio Veneto, ed è l'omonima stazione, sulla linea Ponte nelle Alpi-Conegliano.


Amministrazione



Gemellaggi



Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Parte della chiesa di Santo Stefano fu distrutta nel 1733
  5. Abbazia di Santa Maria, su diocesivittorioveneto.it, Diocesi di Vittorio Veneto. URL consultato il 7 novembre 2020..
  6. Sacrario austro-ungarico, su comune.follina.tv.it, Comune di Follina. URL consultato il 7 novembre 2020.
  7. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 27 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[de] Follina (Venetien)

Follina ist eine nordostitalienische Gemeinde mit 3715 Einwohnern (Stand: 31. Dezember 2019) in der Provinz Treviso in Venetien und liegt etwa 33 Kilometer nordnordwestlich von Treviso im Valmareno am Flüsschen Soligo. Follina ist Teil der Comunità montana delle Prealpi Trevigiane und grenzt unmittelbar an die Provinz Belluno. Der Ort ist seit 2017 Mitglied der Vereinigung I borghi più belli d’Italia[2] (Die schönsten Orte Italiens)

[en] Follina

Follina is a comune (municipality) in the Province of Treviso in the Italian region Veneto, located about 60 kilometres (37 miles) northwest of Venice and about 35 km (22 mi) northwest of Treviso.

[es] Follina

Follina es una localidad y comune italiana de la provincia de Treviso, región de Véneto, con 3.644 habitantes. Se encuentra localizada a 60 kilómetros de distancia (37 millas) al noreste de Venecia y a 35 kilómetros al noroeste de Treviso. Situada en el corazón de las montañas Prealpi, justamente en la denominada Ruta del Vino Prosecco, Follina es una villa muy pintoresca. En el centro se encuentra una histórica abadía construida en 1170 bajo el mandato del Patriarca de Aquileia. El más conocido monje que la custodio fue San Carlos de Borromeo. Actualmente el centro de Follina es concurrido por turistas o visitantes de la zona por sus hermosos paisajes hacia las montañas Prealpi y por albergar a más de un par de buenos restaurantes. Sin lugar a dudas se trata de una villa que visitarse.

[fr] Follina

Follina est une commune italienne d'environ 4 000 habitants située dans la province de Trévise dans la région Vénétie dans le nord-est de l'Italie.
- [it] Follina

[ru] Фоллина

Фоллина (итал. Follina) — коммуна в Италии, располагается в провинции Тревизо области Венеция.



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