Aica di Sopra/Oberaicha, Aica di Sotto/Unteraicha, Fiè di Sopra/Obervöls, Fiè di Sotto/Untervöls, Novale di Fiè /Völserried, Novale di Presule/Pröslerried, Passo/Steg, Peterbühel, Prato all'Isarco/Blumau, Presule/Prösels, San Costantino/St. Konstantin, Santa Caterina/St. Kathrein, Sant'Antonio/St. Anton, Umes/Ums[2]
Il comune di Fiè allo Sciliar si estende attraverso l'altopiano dello Sciliar e la Valle Isarco
Origini del nome
Il toponimo è attestato nell'888 come Fellis, nel 982-987 come Vellis, nel 1050-1065 come Velles, nel 1218 come Velse e nel 1255 come Vels e probabilmente è di origine preromana, da un tema in *fel-[6][7].
Storia
Il luogo entra nella piena luce della storia con un'importante donazione nell'888 da parte del re franco Arnolfo di Carinzia[8][9].
Simboli
«Inquartato: al primo, di nero, alla fascia d'argento, caricata della crocetta patente di rosso; al secondo e al terzo, di rosso, alla colonna d'argento, coronata d'oro; al quarto, di nero, alla fascia d'argento, caricata della rosa di rosso.»
Lo stemma è la combinazione delle insegne di tre famiglie locali: il primo ed il quarto dei Cavalieri di Völs e di Prösels, il terzo dei conti Colonna. Lo stemma è stato adottato il 20 luglio 1966[10].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Giovanni Battista
Chiesa di Santa Maria Assunta, chiesa del XVI secolo, ricostruzione di una chiesa gotica del XV secolo.
Cappella cimiteriale romanica di San Michele (St. Michael am Friedhof) a due piani, riconsacrata nel 1472 dopo l'aggiunta di una volta a raggiera. Dal 1980 è sede del museo parrocchiale contenente statue gotiche e barocche provenienti dalle chiese delle frazioni, l'altare a portelle della chiesa di San Pietro in Colle (St. Peter am Bichl, 1510), la pala dell'altare maggiore barocco (1742) e un presepe intorno al 1800.
Chiesa di San Costantino, intitolata a san Costanzio
Architetture militari
Castello di Presule, medioevale
Aree naturali
Parco naturale dello Sciliar-Catinaccio
Laghetti di Fiè
Società
Ripartizione linguistica
La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
Il museo parrocchiale, allestito nella cappella di San Michele, raccoglie interessanti oggetti d'arte, come il Presepe Probst dell'intagliatore altoatesino di presepi Augustin Alois Probst (1758-1807).
Infrastrutture e trasporti
Tra il 1898 e il 1970 il paese è stato servito da due fermate della ferrovia del Brennero, in località Ponte di Fiè e Prato all'Isarco.
La stazione di Ponte di Fiè è stata esclusa dalla linea nel 1994, quando la tratta che vi transitava fu deviata in una nuova galleria, allo scopo primario di prevenire incidenti (la tratta era soggetta a frane, smottamenti e inondazioni, data la vicinanza del fiume Isarco e le soprastanti pareti rocciose). La stazione, rimasta in piedi, è stata convertita in abitazione civile.
La stazione di Prato, invece, pur rientrando anche dopo i lavori di deviazione nel tracciato della linea, è senza traffico; al suo interno ospita delle apparecchiature tecniche per il controllo dell'infrastruttura ferroviaria ed è pertanto talora ancora presenziata da dirigente movimento.
Amministrazione
Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
2005
2013
Arno Kompatscher
SVP
Sindaco
Eletto presidente della provincia autonoma di Bolzano
Un'edizione critica del diploam si trova in Martin Bitschnau, Hannes Obermair, Tiroler Urkundenbuch, II. Abteilung, Die Urkunden zur Geschichte des Inn-, Eisack- und Pustertals, vol. 1, Bis zum Jahr 1140, Universitätsverlag Wagner, Innsbruck, 2009, ISBN 978-3-7030-0469-8, pp. 78–80, n. 109.
Hermann Vötter, Festschrift 50 Jahre Partnerschaft Friedberg - Völs am Schlern 1959-Fiè allo Sciliar, Comune, 2009, 2009.
Bibliografia
(DE) Josef Tarneller, Die Hofnamen in den alten Kirchspielen Deutschnofen-Eggental und Vels am Schlern (Die Hofnamen im Untern Eisacktal II, III), Vienna, Accademia delle Scienze, 1915.
(DE) Josef Nössing (a cura di), Völs am Schlern, 888-1988: ein Gemeindebuch, Bolzano: Athesia, 1988
Hermann Vötter (a cura di), Fié allo Sciliar, 888-1988: il paesaggio, la storia, i personaggi, l'arte e la cultura. Libro dedicato al millecentenario della prima menzione di Fellis (Völs), Bolzano: Athesia, 1988
(DE) Helmut Stampfer, Kirchliche Kunst in Völs am Schlern, Bolzano: Raetia, 2000. ISBN 88-7283-134-2
(DE) Helmut Stampfer (a cura di), Kastelruth, Völs: Bauernhöfe in Südtirol, vol. VI/2, Bolzano: Athesia, 2007. ISBN 978-88-8266-418-3
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