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Cordenòns (Cordenòns in friulano[4]) è un comune italiano di 17 842 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.

Cordenons
comune
(IT) Cordenons
(FUR) Cordenons
Cordenons – Veduta
Cordenons – Veduta
Il municipio
Localizzazione
Stato Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Pordenone
Amministrazione
SindacoAndrea Delle Vedove (Lega) dal 20-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate45°59′N 12°42′E
Altitudine44 m s.l.m.
Superficie56,34 km²
Abitanti17 842[1] (30-4-2022)
Densità316,68 ab./km²
FrazioniVilla d'Arco
Comuni confinantiPordenone, San Giorgio della Richinvelda, San Quirino, Vivaro, Zoppola
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33084
Prefisso0434
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT093017
Cod. catastaleC991
TargaPN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 496 GG[3]
Nome abitanticordenonesi
Patronosan Pietro apostolo e Santa Maria Bambina
Giorno festivo29 giugno e 8 settembre
Cartografia
Cordenons
Cordenons – Mappa
Cordenons – Mappa
Posizione del comune di Cordenons nella ex provincia di Pordenone
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il territorio del comune di Cordenons confina a nord con i comuni di San Quirino e Vivaro, a est con il comune di San Giorgio della Richinvelda, a sud con il comune di Zoppola e a sud-ovest con il comune di Pordenone.

Paesaggio dei Magredi
Paesaggio dei Magredi

Dal punto di vista ambientale, Cordenons è un punto di incontro; infatti nel territorio comunale si fondono due grandi ecosistemi diversi e al contempo strettamente collegati: Magredi e Risorgive.

Le acque che i torrenti Cellina e Meduna portano a valle "scompaiono" a nord nella zona dei Magredi (dove i greti dei due torrenti appaiono come un'enorme distesa di rocce e sassi), che è permeabile e lascia quindi scendere l'acqua nella falda acquifera, mentre riaffiorano a sud nella bassa pianura delle Risorgive del Vinchiaruzzo, zona invece argillosa e impermeabile che frena le acque e crea le cosiddette "olle" (o "polle"), acquitrini di acqua pura.

Tali ecosistemi ospitano grandi varietà di specie animali e vegetali, anche rare o in via d'estinzione anche a livello italiano.

Ne è esempio l'occhione, che rischia di essere "sfrattato" dai Magredi per l'utilizzo (in calo) dell'area come "pista da moto cross", divenuto abusivo da quando la zona è stata annoverata fra i Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.), riconosciuti a livello europeo, che ne minaccia la riproduzione. Ad aggravare la situazione dell'occhione c'è anche l'agricoltura intensiva.

Lo stesso argomento in dettaglio: Magredi e Risorgive del Vinchiaruzzo.

Storia



Dalle origini all'800


Il territorio dell'attuale comune di Cordenons cominciò ad essere abitato intorno al 1000 a.C. dalla popolazione dei Veneti, che si stabilizzò in tutta la Pianura Padana nord-orientale. Dall'800-700 a.C., scesero nella zona i Celti, provenienti forse dal nord della Germania, che erano per lo più dediti alla caccia e alla pesca ma soprattutto alla guerra, e cominciarono a dare del filo da torcere ai Veneti che riuscirono comunque con parecchie difficoltà ad arginarla. Si creò così, con l'unione di queste comunità il primo nucleo abitante nella zona che tali popolazioni trovarono un luogo fertile grazie ai numerosi fiumi che ne permettevano la coltivazione.

Successivamente, con l'avvento di Roma, l'intera zona divenne provincia romana e cominciò così, intorno al II secolo a.C.[5], il processo di centuriazione da parte dei Romani. Quando poi fu costruita la via Postumia, che conduceva, oltre il greto dei torrenti Cellina e Meduna, verso Aquileia da un lato ed il Norico dall'altro, per difenderla e prevenire quindi i saccheggi nel suo corso, lungo la via vennero creati dei "posti di blocco", nei quali venivano messe di presidio delle coorti; da uno di questi presidî si sviluppò poi Cordenons, che era la sede di un distaccamento sul Naon, attuale Noncello.

L'Italia longobarda sotto re Astolfo
L'Italia longobarda sotto re Astolfo

Nei secoli successivi, il luogo subì le invasioni dei popoli barbarici, come tutto il Friuli, per prima: nel 401 e nel 408 arrivano i Visigoti, nel 452 gli Unni e, dopo altre innumerevoli popolazioni, nel 568 arrivarono i Longobardi. Sotto il governo del re longobardo Agilulfo e della moglie Teodolinda, si affermò in modo permanente il Cattolicesimo e proprio sotto i Longobardi si ha la prima citazione storica di una "Cortina sul Noncello", in latino "Cortis Naonis"[6], da cui Cordenons. Le invasioni degli Ungari, pur disastrose, non ne segnarono la fine poiché nel 1029 la Cortis divenne contea retta dal casato degli Ozi di Baviera e poi passò ad altre casate austriache, ultima quella degli Asburgo che ne tennero il possesso fino alla conquista veneziana intorno agli inizi del Cinquecento. Furono quelli i secoli in cui gli abitanti di Portus Naonis (poi Pordenone) si imposero sugli abitanti della Cortis, per cui il paese di Cordenons rimase emarginato fra il Noncello e la brughiera dei Magredi, così da conservare ed alimentare il noto carattere di austero attaccamento alla terra, geloso delle proprie tradizioni, della propria parlata, valori non intaccati neppure in seguito all'avvento dell'industria prima della carta e della seta poi del cotone, e infine dell'immigrazione stagionale e transoceanica.

Gli eventi napoleonici, ai quali si deve l'erezione di Cordenons a comune indipendente a partire dal 1º gennaio del 1814, segnando la fine della Serenissima, ne decretarono il passaggio all'impero austriaco, sudditanza che si concluse nel luglio/ottobre del 1866 con la Terza Guerra di Indipendenza cui fecero seguito il referendum e l'annessione al Regno d'Italia.


Simboli


Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
(FUR)

«[7]Al bon pelegrin
ch'al va in Furlania,
par ulti' o par prin,
vignint o 'sint via,
al ciata al paeis
del anzul dorat:
de miei 'a no 'nd'eis
in dut al creat!»

(IT)

«Il buon pellegrino
che va in Friuli,
per ultimo o per primo,
venendo o andando via
trova il paese
dell'angelo dorato:
di migliori non ce ne sono
in tutto il creato!»

(Renato Appi, Inno di Cordenons.)

Onorificenze


Negli anni della Seconda guerra mondiale, Cordenons fornì notevoli appoggi ai partigiani nel periodo della Resistenza, e tale operato le ha permesso di essere annoverata tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[8]:

Medaglia di bronzo al valor militare
Titolo di Città
«Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Friuli, n. 423»
 22 dicembre 2004

Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Duomo di Santa Maria Maggiore
Duomo di Santa Maria Maggiore
Monumento ai caduti
Monumento ai caduti

Duomo di Santa Maria Maggiore

Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Santa Maria Maggiore (Cordenons).

Il Duomo di Santa Maria Maggiore, situato nella piazza principale, risale al 1778 e presenta un fastoso stile neoclassico, una sola navata e una pietà del Bernardi-Torretti. Il campanile, alto 71 metri, è stato ultimato ed inaugurato nel 1908, dopo 27 anni di lavori [9].


Architetture civili



Altro



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[11]


Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 1 104, ovvero il 6,03% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[12]:

  1. Romania, 404
  2. Albania, 156
  3. Ghana, 96
  4. Marocco, 69
  5. Moldavia, 57
  6. Repubblica di Macedonia, 48
  7. Ucraina, 39

Lingue e dialetti


La parlata tipica del paese è il folpo, una variante del friulano occidentale affine al casarsese[13]. Termine veneto che significa "polpo", era il soprannome con il quale i venetofoni di Pordenone indicavano il friulano parlato a Cordenons: nacque evidentemente con fini spregiativi (è un'allusione alla goffaggine), ma è oggi comunemente usato anche dagli stessi cordenonesi[14].

Benché questo idioma sia ormai declinato in favore del veneto pordenonese e dell'italiano, Cordenons compare nell'elenco ufficiale dei comuni friulanofoni in base alla legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana"[4].


Cultura



Centri culturali



Sport



ATP Challenger Tour


A Cordenons si disputa annualmente, presso l'Eurosporting club, l'Acqua Dolomia Tennis Cup - Internazionali di Tennis del Friuli Venezia Giulia, un torneo di tennis su terra rossa facente parte del circuito ATP Challenger Tour.


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  5. Mario Ongaro-Marcello De Piero, Cordenons, cap. II, p. 37
  6. Anche Curtis Naonis
  7. In realtà la lingua è il locale dialetto, il Folpo, ma, per la mancanza del codice della lingua, è stata identificata come la lingua di derivazione, ovvero il friulano
  8. http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliaargentovalormilitare.html
  9. parrocchiecordenons.it, https://web.archive.org/web/20191210003011/http://www.parrocchiecordenons.it/campanile.html. URL consultato il 10 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2019).
  10. Il toponimo attuale della frazione deriva infatti dal nome della santa cui è dedicata la chiesa. In precedenza la frazione era chiamata Villa Sgraffa, nome che sembra derivi da un signore (forse Sgraf) di origine tedesca, essendo stata precedentemente la vicina zona di San Quirino un feudo templare
  11. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 3 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).
  13. Annamaria Caimi (a cura di), Rassegna Italiana di Linguistica Applicata, Bulzoni editore, 2002, p. 71.
  14. Manlio Cortelazzo (a cura di), Guida ai dialetti veneti, Vol. 9, CLEUP, 1979, p. 29.
  15. Dati al 31 agosto 2007

Bibliografia



Voci correlate



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[de] Cordenons

Die Gemeinde Cordenons liegt in Nordost-Italien in der Region Friaul-Julisch Venetien. Sie liegt nördlich von Pordenone und hat 18.300 Einwohner (Stand 31. Dezember 2019). Durch Bevölkerungszunahme verwächst die Stadt Pordenone langsam mit Cordenons.

[en] Cordenons

Cordenons is a comune (municipality) in the Province of Pordenone in the Italian region Friuli-Venezia Giulia, located about 90 kilometres (56 mi) northwest of Trieste and about 4 kilometres (2.5 mi) northeast of Pordenone. As of 31 December 2004, it had a population of 17,738 and an area of 56.8 square kilometres (21.9 sq mi).[3]

[es] Cordenons

Cordenons es una comuna de 17.738 habitantes y 56,8 km²[3] de la Provincia de Pordenone, en la región italiana de Friuli-Venecia Julia, localizada a 90km al noroeste de Trieste y a 4km al noreste de Pordenonde. Cordenons está dividida en 5 frazionis: Nogaredo, Pasch, Romans, Sclavons, Villa d'Arco. Limita con las siguientes comunas: Pordenone, San Giorgio della Richinvelda, San Quirino, Vivaro, Zoppola.

[fr] Cordenons

Cordenons est une commune de la province de Pordenone dans la région Frioul-Vénétie Julienne en Italie.
- [it] Cordenons

[ru] Корденонс

Корденонс (итал. Cordenons) — коммуна в Италии, располагается в регионе Фриули-Венеция-Джулия, в провинции Порденоне.



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