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Cocquio-Trevisago (Cōc Trevisàgh in dialetto varesotto[3]) è un comune italiano di 4 643 abitanti della provincia di Varese in Lombardia, nato dalla riunione in un unico ente dei due Comuni di Cocquio e di Trevisago operata dal regio decreto 14 aprile 1927, N. 673[4].

Cocquio-Trevisago
comune
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
ProvinciaVarese
Amministrazione
SindacoDanilo Centrella (lista civica Insieme per crescere) dal 05-06-2016 (2º mandato dal 03-10-2021)
Data di istituzione1927
Territorio
Coordinate45°51′N 8°41′E
Altitudine291 m s.l.m.
Superficie9,81 km²
Abitanti4 643[1] (31-12-2020)
Densità473,29 ab./km²
FrazioniCocquio, Trevisago, Caldana, Carnisio, Cerro, Sant'Andrea, Torre, San Bartolomeo, Intelo, Medù
Comuni confinantiAzzio, Besozzo, Cuvio, Gavirate, Gemonio, Orino
Altre informazioni
Cod. postale21034
Prefisso0332
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012053
Cod. catastaleC810
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanticocquiesi
PatronoPurificazione di M.V. - 2 febbraio (Cocquio)

Assunzione di M.V. - 15 agosto (Caldana) Sant’Andrea - 30 novembre (Sant’Andrea)

Cartografia
Cocquio-Trevisago
Cocquio-Trevisago – Mappa
Cocquio-Trevisago – Mappa
Posizione del comune di Cocquio-Trevisago nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Fa parte della Comunità montana Valli del Verbano[5].


Origini del nome


La prima parte del nome deriva dal volgare latino coccum[6]: piccola collina, che in seguito diventerà cocquium per correzione, parola di origine gallica. La seconda parte deriva dal latino tres vias agere, punto d'incontro di tre strade, che portano rispettivamente verso Milano, il lago Maggiore e la Svizzera[7]; alcune fonti lo fanno risalire al nome di persona latina Trebicius[6] con l'aggiunta del suffisso di origine gallica -acum/-ocus. Viene citata come Coco sulla mappa del Ducato di Milano nella Galleria delle carte geografiche.


Storia



Simboli


Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 gennaio 2001.[8] Lo stemma si può blasonare:

«di rosso, al castello formato dalle due torri riunite dalla cortina di muro, merlato alla ghibellina, le torri merlate di tre, la cortina merlata di quattro, esso castello d'argento, mattonato e chiuso di nero, finestrato di cinque dello stesso, tre finestre nella cortina, ordinate in fascia, una finestra in ogni torre, esso castello fondato sulla pianura di verde, accompagnato in capo dall'aquila di nero, al volo spiegato, coronata all'antica d'oro, con tre punte visibili. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di verde.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Chiesa della Purificazione di Maria Vergine

Nella chiesa è conservato il dipinto di Pietro Gilardi raffigurante i Santi Gerolamo, Agostino e Santa Teresa d'Avila risalente al periodo tra il 1721 e 1722.


Architetture militari



Torre di Trevisago

La Torre
La Torre

Nella frazione di Trevisago sorge il rudere di una torre (risalente all'XI secolo e originariamente alta più di quindici metri) utilizzata da milizie locali al fine precipuo di controllare il traffico di persone e merci che attraversavano il contado del Seprio giungevano nelle località sub-alpine, nonché trasmettere segnali di pericolo agli altri insediamenti militari situati sul territorio mediante un braciere posto sulla sommità. Danneggiata nel corso delle Guerre d'Italia, la torre fu in seguito abbandonata.

A latere di essa sorgeva inoltre una chiesa dedicata a San Giorgio, la cui esistenza è attestata fino al 1758.


Architetture civili



Villa De Maddalena-Schiroli

Già sede amministrativa al tempo della Lombardia austriaca la villa, databile al Settecento, venne in seguito privatizzata: dapprima fu rilevata dalla famiglia De Maddalena, per poi passare, nel 1936, a quella degli Schiroli.[9]

La villa si presenta come un edificio con impianto a "U" aperta verso est; il braccio trasversale si distingue per la presenza di un porticato a doppio registro, dotato da archi ribassati sorretti da colonne in granito.[9]

Internamente, alcune delle sale sono dotate di volta a botte, mentre altre presentano coperture a cassettoni.[9]


Villa Mörlin Visconti

Costruita forse a partire da una precedente struttura tardomedievale, Villa Mörlin Visconti è un edificio settecentesco situato in località Carnisio Inferiore. La villa appartenne ai Besozzi fino al 1825, anno in cui venne rilevata da Paolo Tanzi. A quest'ultimo si deve l'ampliamento dell'originario impianto a "U" aperta verso est, intervento che comportò l'aggiunta di alcune ali e di un'appendice eclettica del braccio meridionale.[10] Solo su carta rimase invece un progetto Ottocentesco che avrebbe dovuto conferire alla facciata sudoccidentale un aspetto neoclassico[11].

Internamente, spicca una sala dotata di affreschi sul tema della caccia.[10]


Villa Della Porta

Localizzata in località Armina di Gavirate, la villa appartenne ai Della Porta già possidenti di numerose dimore in Valcuvia. La parte più antica della villa è databile al Settecento. Importanti rimanegiamenti avvennero in seguito al 1938, quando l'originaria struttura a due bracci disposti a "L" fu rilevata dall'Istituto Sacra Famiglia e ampliata per finalità sociali.[9]


Villa Tagliabò-Vallardi

La villa, che si presenta in stile eclettico e con un impianto a "L", nasce come ampliamento di fine Ottocento di un Settecentesco edificio rurale localmente noto come "Il Palazzo". Internamente, spiccano una serie di sale con copertura in legno.[12]


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[13]


Religione


La sede parrocchiale di Cocquio-Trevisago (appartenente al decanato di Besozzo, nella Diocesi di Milano, e praticante il rito ambrosiano) è la chiesa parrocchiale di S. Andrea ubicata in frazione Sant'Andrea; altre sedi parrocchiali sono la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta ubicata in località Caldana e la chiesa della Purificazione di Maria Vergine ubicata nel centro storico di Cocquio. Attualmente le tre parrocchie fanno parte della Comunità Pastorale "Sacra Famiglia".


Cultura



Istruzione


Nel territorio comunale hanno sede due scuole dell'infanzia autonome e paritarie, una scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado pubbliche e una scuola/lavoro per gommisti.


Musei

A Cocquio-Trevisago ha sede il Museo Salvini, interamente dedicato al pittore cocquiese Innocente Salvini (1889-1979) e ricavato nell'antico mulino ad acqua di proprietà della sua famiglia.


Infrastrutture e trasporti


Il paese è servito dalla ferrovia Saronno-Laveno (esercita da Trenord e Ferrovienord) tramite la Stazione di Cocquio-Trevisago, nonché dall'autolinea extraurbana N19 Varese-Monvalle (esercita dall'azienda Autolinee Varesine per conto del Consorzio Trasporti Pubblici Insubria).


Amministrazione


Il territorio comunale è parzialmente ricompreso nel Parco regionale Campo dei Fiori[7].


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 216, ISBN 88-11-30500-4.
  4. Augusto - Automazione Gazzetta Ufficiale Storica, su augusto.agid.gov.it. URL consultato il 21 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2016).
  5. Comunità montana Valli del Verbano - Comuni associati, su vallidelverbano.va.it. URL consultato il 28 ottobre 2021.
  6. Storia del toponimo sul sito comunale, su comune.cocquio-trevisago.va.it. URL consultato il 28 ottobre 2021.
  7. Cocquio-Trevisago sul sito del Parco regionale Campo dei Fiori, su parcocampodeifiori.it. URL consultato il 28 ottobre 2021.
  8. Cocquio Trevisago, decreto 2001-01-22 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21 agosto 2022.
  9. Langè, p. 265.
  10. Langè, p. 266.
  11. Langè, p. 267.
  12. Langè, p. 268.
  13. Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Cocquio Trevisago

Cocquio Trevisago ist eine italienische Gemeinde (comune) in der Provinz Varese in der Region Lombardei.

[en] Cocquio-Trevisago

Cocquio-Trevisago (Italian: [ˈkɔkkwjo treviˈzaːɡo]; Varesino: Coeuch-Trevisagh [ˈkøːk treʋiˈzaːk]) is a comune (municipality) in the Province of Varese in the Italian region of Lombardy, located about 60 kilometres (37 mi) northwest of Milan and about 12 kilometres (7 mi) northwest of Varese. As of 31 December 2004, it had a population of 4,701 and an area of 9.6 square kilometres (3.7 sq mi).[3]

[es] Cocquio-Trevisago

Cocquio-Trevisago es una localidad y comune italiana de la provincia de Varese, región de Lombardía, con 4.727 habitantes.

[fr] Cocquio-Trevisago

Cocquio-Trevisago est une commune italienne d'environ 4 800 habitants située dans la province de Varèse dans la région Lombardie dans le nord de l'Italie.
- [it] Cocquio-Trevisago

[ru] Коккуио-Тревизаго

Коккуио-Тревизаго (итал. Cocquio-Trevisago) — коммуна в Италии, располагается в провинции Варесе области Ломбардия.



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