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Castelnuovo Don Bosco (Castelneuv d'Ast in piemontese) è un comune italiano di 3 126 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Fa parte dell'Unione dei Comuni - Comunità Collinare "Alto Astigiano" .

Castelnuovo Don Bosco
comune
Castelnuovo Don Bosco – Veduta
Castelnuovo Don Bosco – Veduta
Panorama
Localizzazione
Stato Italia
Regione Piemonte
Provincia Asti
Amministrazione
SindacoAntonio Rago (lista civica Progetto Castelnuovo) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°02′30″N 7°57′51″E
Altitudine245 m s.l.m.
Superficie21,61 km²
Abitanti3 126[1] (31-12-2019)
Densità144,66 ab./km²
FrazioniBardella, Mondonio, Morialdo, Nevissano, Ranello
Comuni confinantiAlbugnano, Buttigliera d'Asti, Capriglio, Moncucco Torinese, Moriondo Torinese (TO), Passerano Marmorito, Pino d'Asti
Altre informazioni
Cod. postale14022
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT005031
Cod. catastaleC232
TargaAT
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 688 GG[3]
Nome abitanticastelnovesi
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Castelnuovo Don Bosco
Castelnuovo Don Bosco – Mappa
Castelnuovo Don Bosco – Mappa
Mappa di localizzazione del comune di Castelnuovo Don Bosco nella provincia di Asti
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il paese sorge all'estremità nord-occidentale della provincia di Asti, su di un colle leggermente elevato, vicino alla confluenza tra il rio Nevissano e il rio Bardella. Il paese si chiamava Castelnuovo d'Asti prima che gli venisse attribuito il cognome del più illustre concittadino. L'origine del toponimo è da ricollegare alla presenza di un castello intorno al quale sorge un borgo, fin dall'epoca posteriore all'anno 1000. Attorno al paese sorgono borghi rurali di particolare interesse: Bardella, Cascine Grosse, Morialdo, Il Bricco, Nevissano, Mistrassi e Vironi, Mondonio, Cascine Garesio, Ranello e la zona della Madonna della Neve.


Storia


Anticamente appartenne per metà ai signori di Riva e per l'altra ai conti di Biandrate, per essere poi dato in sovranità dall'imperatore ai marchesi del Monferrato.

Prima sottomesso al comune di Asti, fu poi reso feudo nel 1288 ai signori di Rivalba e ai signori di Piea, finché, dopo essere tornato ai marchesi del Monferrato, fu infeudato nel 1546, da Anna d'Alençon e da Giovanni Enrico Suave.

Successivamente entrato nei possessi Sabaudi, fu concesso nel 1619 da Carlo Emanuele I al conte Ernst von Mansfeld, finché dopo la sua morte fu dato alla propria sorella naturale Matilde di Savoia, moglie di Carlo di Simiana. Questi conservarono la signoria del luogo fino alla fine del XVIII secolo.


Simboli


Lo stemma comunale è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 13 gennaio 1937.[4]

«Scudo d'argento, alle tre fasce di rosso; al capo di rosso, con serti di alloro e quercia in decusse; timbrato da corona marchionale.[5]»

Il gonfalone municipale, la bandiera e il motto "Lealtà innanzi tutto" che accompagna lo scudo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 luglio 2002.[4]


Monumenti e luoghi d'interesse


Nel centro storico del capoluogo e nel punto più alto del paese, sorge la torre di origine medioevale a struttura quadrata, rimaneggiata nel Quattrocento (inserita nel circuito "Castelli Aperti" del Basso Piemonte) che, con alcuni ruderi adiacenti, è ciò che rimane del castello che un tempo dominava l'abitato. Accanto ad essa sorge un santuario risalente alla fine XVIII secolo, dedicato alla Madonna del Castello eretto in forma barocca.

La Parrocchiale di Sant'Andrea sorge anch'essa nella parte alta del paese con una semplice facciata risalente al Settecento. L'interno è a pianta centrale e vi si conserva un dipinto di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.

Attorno all'edificio di culto sorgono alcune pregevoli costruzioni risalenti a epoche diverse, dal medioevo al liberty: a quest'ultimo periodo risale la Casa Filipello adornata da un giardino.

Scendendo verso la parte più bassa del borgo si trovano altri notevoli edifici quali la Chiesa di San Bartolomeo, in stile settecentesco, e il Palazzo dei Rivalba (la cui cappella fa pure parte del sistema "Castelli Aperti") situato in una piazza interamente dominata.

Chiesa di San Eusebio
Chiesa di San Eusebio

Nei dintorni del paese, lungo la strada che porta a Berzano di San Pietro si trova la piccola Chiesa di Sant'Eusebio in stile romanico: la facciata è stata restaurata nel Settecento, mentre il resto dell'edificio presenta ancora caratteristiche medioevali, con alcuni archetti pensili rimasti nella parte absidale.

Sempre in stile romanico vi sono altri tre edifici di culto posti in luoghi isolati: la chiesa di Santa Maria di Cornareto, in località Nevissano, la chiesa campestre di San Michele Arcangelo in frazione Bardella e quella di Santa Maria di Rasetto nella frazione Mondonio.
La prima era in cattive condizioni sino all'anno 2000, quando ha subito un radicale restauro, eliminando i ruderi dell'aula e le macerie del campanile già crollato un secolo prima, salvando e consolidando la sola abside romanica, con chiusura anteriore come cappella.

Chiesa campestre di San Michele Arcangelo
Chiesa campestre di San Michele Arcangelo

La seconda si trova su un colle panoramico sul sentiero che congiunge Castelnuovo Don Bosco con l'Abbazia di Vezzolano. La terza è tuttora utilizzata : situata su una collinetta vicino alla località Garesio, appare abbastanza integra nella parte esterna, meno la facciata settecentesca all'interno della quale insiste un porticato costruito all'inizio del Novecento, con abside in pietra e struttura in mattoni.

Oltre alla Basilica di Don Bosco sorta nella frazione Colle Don Bosco, nel paese è stata dedicata al Santo, nel 1898 una statua, opera dello scultore Giovanni Antonio Stuardi[6], situata nella parte inferiore della piazza principale.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[7]


Geografia antropica



Frazioni


Bardella, Mondonio San Domenico Savio - comune autonomo fino al 1929 - Morialdo, (I Becchi è un rione di Morialdo, ora: Colle Don Bosco in onore al Santo ivi nato), Nevissano e Ranello.


Economia


Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC
Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC

Nel territorio del comune si coltiva anche la vite che dà origine a produzioni vinicole DOC, in particolar modo il malvasia ed il freisa. Tra le attività artigianali che hanno avuto un notevole sviluppo possiamo annoverare la lavorazione del giunco e del vimine, con i quali vengono fabbricati i mobili ed altri oggetti di arredamento. In località Bardella, a circa 2 km dal paese, sgorgano delle fonti solforose. Sono sorgenti fredde utilizzate per la cura dell'apparato digestivo e della pelle.


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1896 1921 Spirito Musso Sindaco
24 giugno 1985 10 giugno 1990 Giovanni Ravinale - Sindaco [8]
10 giugno 1990 18 dicembre 1993 Giovanni Ravinale lista civica Sindaco [8]
16 gennaio 1994 24 aprile 1995 Giorgio Musso Democrazia Cristiana Sindaco [8]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giorgio Musso centro Sindaco [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giorgio Musso lista civica Sindaco [8]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Felice Andriano lista civica Sindaco [8]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Giorgio Musso lista civica Sindaco [8]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Giorgio Musso lista civica Progetto Castelnuovo Sindaco [8]
27 maggio 2019 in carica Antonio Rago lista civica Progetto Castelnuovo Sindaco [8]

Sport


In ambito sportivo Castelnuovo Don Bosco ha dato i natali a Luigi Marchisio, campione del Giro d'Italia nel 1930. Come riconoscimento gli è stata intitolata la palestra di Castelnuovo.


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Castelnuovo Don Bosco, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 12 novembre 2021.
  5. Comune di Castelnuovo Don Bosco, Stemma e gonfalone, su comune.castelnuovodonbosco.at.it.
  6. https://leoperedelloscultorestuardi.wordpress.com/vita/
  7. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. http://amministratori.interno.it/

Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Castelnuovo Don Bosco

Castelnuovo Don Bosco ist eine Gemeinde mit 3126 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der italienischen Provinz Asti (AT), Region Piemont.

[en] Castelnuovo Don Bosco

Castelnuovo Don Bosco, formerly Castelnuovo d'Asti (Piedmontese: Castelneuv d'Ast) is a comune (municipality) in the province of Asti in the Italian region Piedmont, located about 20 kilometres (12 miles) east of Turin and about 25 kilometres (16 miles) northwest of Asti, on a hill near the confluence of the Nevissano and Bardella.

[es] Castelnuovo Don Bosco

Castelnuovo Don Bosco (en piamontés Castelneuv d'Ast) "Tierra de santos y vino", es un municipio de 3.098 habitantes de la provincia de Asti. Hace parte de la Unión de Municipios del Alto Astillano y es famoso especialmente porque es la tierra natal de Don Bosco en donde existe en la actualidad un santuario dedicado al santo que es objeto de numerosas peregrinaciones.

[fr] Castelnuovo Don Bosco

Castelnuovo Don Bosco est une commune italienne de la province d'Asti dans la région Piémont en Italie.
- [it] Castelnuovo Don Bosco

[ru] Кастельнуово-Дон-Боско

Кастельнуово-Дон-Боско (итал. Castelnuovo Don Bosco) — коммуна в Италии, располагается в регионе Пьемонт, в провинции Асти.



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