Castelgrande è un comune italiano di 810 abitanti[1] della provincia di Potenza in Basilicata. Arroccato su uno spuntone di roccia, risale agli anni intorno al mille, anche se tracce di insediamenti umani in tutto il territorio sono più antichi. L'abitato sorgeva intorno ad un castello, probabilmente di origine longobarda, andato distrutto a causa di terremoti, circondato dal verde dei boschi.
Disambiguazione – Se stai cercando il castello omonimo di Bellinzona, vedi Castelgrande (castello).
Arroccato a 950 m s.l.m. è posto nella parte nord-occidentale della provincia al confine con la parte nord-orientale della provincia di Salerno.
Confina con i comuni di: Muro Lucano e Pescopagano (11km), Rapone (12km), Laviano (SA) (14km) e San Fele (20km).
Storia
Simboli
Lo stemma del Comune di Castelgrande è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 13 luglio 2004.[4]
«Di azzurro, alla torre di argento, murata di nero, merlata alla guelfa di tre, finestrata di uno sotto la merlatura, di nero, munita di due marcapiani, essa torre chiusa di nero, la porta sormontata dal piccolo fiore di sei petali di argento, fondata sulla campagna diminuita di verde. Ornamenti esteriori da Comune»
(D.P.R. 13.07.2004 concessione di stemma e gonfalone)
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Onorificenze
Medaglia d'oro al Merito Civile
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione.» —23 novembre 1980
Monumenti e luoghi d'interesse
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Lo stesso argomento in dettaglio: Osservatorio astronomico di Castelgrande.
7 km a nord dell'abitato del comune, sul monte Toppo di Castelgrande, si trova l'Osservatorio astronomico di Castelgrande, sul territorio del quale si trovano:
L'osservatorio filiale dell'Osservatorio astronomico di Capodimonte (Napoli), anche noto come l'Osservatorio astronomico TT1; telescopio ottico TT1 di 154 cm di diametro; l'attività sospesa dal 2012.
L'osservatorio ISON-Castelgrande (codice MPC – L28) coordinato dalla collaborazione fra l'azienda italiana G.A.U.S.S. e l'Instituto Keldysh di Matematica Applicata dell'Accademia russa delle scienze; fa parte della rete internazionale degli osservatori ISON; telescopio ottico di 22 cm di diametro; costruito nel 2014, attivo dal 2017; dal 2020 è membro della rete internazionale IAWN, creata dal Comitato delle Nazioni Unite sull'uso pacifico dello spazio extra-atmosferico.[6][7]
La stazione dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per il monitoraggio dell'attività sismica.
La stazione dell'Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo per il supporto del sistema di posizionamento e navigazione satellitare GPS.
L'area dell'Osservatorio astronomico di Castelgrande. L'edificio grande è l'osservatorio filiale di Capodimonte. L'edificio piccolo con due cupole è l'osservatorio ISON-Castelgrande.
Cammino delle fiabe e delle stelle
Castelgrande è inserito nel percorso del Cammino delle fiabe e delle stelle[8] che attraversa anche i Comuni di Rapone, Bella e Balvano[9].
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