Il suo nome deriva dall'arabo Ayn-at-tin (sorgente del fango), l'appositivo "Bagni" non indica la presenza di terme, ma l'appartenenza del territorio ai marchesi Daniele, signori del feudo di Bagni ("i Vagni" in dialetto locale). La contrada Bagni, prossima al percorso dell'antica via Acrense, è comunque caratterizzata dalla presenza di necropoli ellenistiche, antiche cisterne e vasche[3]. L'archeologo Santino Alessandro Cugno, autore di uno studio sui siti archeologici delle campagne acrensi e netine, ha recentemente ipotizzato che la denominazione dell'ex feudo Bagni potrebbe evocare l'esistenza di antiche strutture termali collegate ad una stazione di sosta, ubicata esattamente a metà del cammino per Akrai (39km circa in totale), in una posizione strategica lungo l’antica via Selinuntina dove si può ragionevolmente supporre l’esistenza di una fermata intermedia[4]
Secondo gli esperti di beni culturali Ray Bondin e Santino Alessandro Cugno, il territorio di Canicattini è «uno dei tanti esempi di "paesaggio
culturale" secondo la definizione elaborata dal Comitato per il Patrimonio
dell'umanità dell'UNESCO, cioè un'area geografica che in modo peculiare
"rappresenta l'opera combinata della natura e dell'uomo", nella quale il
patrimonio culturale non è confinato solo nel ristretto ambito urbano ma anche
nei suoi spazi rurali e in essa natura e cultura si
incontrano e si intrecciano per formare un complesso storico, artistico e
paesaggistico molto particolare e variegato»[5].
Geografia fisica
Ponte di Sant'Alfano.
Canicattini Bagni dista 23km da Siracusa e 58km da Ragusa. Sorge in una zona collinare, dove il punto più basso si trova a 230 metri s.l.m, e il punto più alto a 476 metri. I comuni più vicini risultano essere Floridia e Palazzolo Acreide. La città presenta una pianta a forma di "Griglia" che si estende più in lungo che in largo, dove tutte le vie sono parallele tra loro, fatta eccezione per il quartiere "Pizzumuru" il quale, essendo stata la prima zona costruita del paese, presenta delle vie irregolari. Negli ultimi anni molte strutture di Canicattini hanno subito modifiche e ristrutturazioni dando al paese un aspetto molto più moderno rispetto al passato.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa Madre "Santa Maria degli Angeli
Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio
Chiesa di Maria Santissima Ausiliatrice
Ponte di Sant'Alfano: costruito nel 1796
Monumento dei caduti in guerra (Villa Comunale)
Museo TEMPO (museo civico) - Museo del Tessuto - Casa dell'Emigrante e Museo delle Devozioni Popolari
Cozzo Guardiole, Cugno Case Vecchie, Petracca, contrada Bagni, cava Cardinale, Stallaini. Le numerose necropoli paleocristiane canicattinesi vennero individuate per la prima volta da Paolo Orsi e studiate in maniera sistematica da Joseph Fuhrer e Salvatore Carpinteri. A Giuseppe Agnello si deve lo studio analitico delle chiese rupestri (San Marco, Grotta dei Santi di Petracca, Santa Maria ad Alfano) e la pubblicazione della scoperta di un tesoro di argenterie paleocristiane.
Importanti per lo studio della Preistoria siciliana furono gli scavi condotti da Santo Tiné nella Grotta del Conzo e nella Grotta Chiusazza. Area archeologica di notevole interesse per le tombe castellucciane e le abitazioni trogloditiche si trova in contrada Cugno Case Vecchie, a 3km a nord-ovest di Canicattini in territorio comunale di Noto. L'area archeologica di contrada Case Vecchie[7] e gli insediamenti limitrofi sono stati oggetto di una serie di indagini sistematiche nel 2008-2009 effettuate dall'archeologo canicattinese Santino Alessandro Cugno, una seconda necropoli dell'età del Bronzo Antico con tombe monumentali è stata documentata nel 2015 all'interno dell'ex feudo Cardinale[8]. Recentemente, il sito di Cugno Case Vecchie è stato sottoposto ad una campagna di accurate indagini scientifiche e analisi del territorio, coordinata dall'archeologo Antonino Cannata, articolate in attività di acquisizione, registrazione, analisi e restituzione delle informazioni. I dati sono confluiti in una piattaforma GIS, strumento indispensabile sia nell’ambito della ricerca scientifica che della programmazione dello sviluppo territoriale[9].
Uno studio pubblicato nel 2017, infine, si pone l'obiettivo di presentare alcuni siti rupestri dalle caratteristiche peculiari (un piccolo ambiente scavato nella roccia con le pareti intonacate, tre pilastri monolitici al centro e varie incisioni simboliche situato all'interno della Cava Sture - Canseria, una grande edicola sub divo in località Cava Paolazzo, ecc), ubicati negli ex feudi Alfano, Canseria e Olivella, a poca distanza dal centro urbano di Canicattini Bagni. Nell'ambito dello stesso studio sono state analizzate anche le differenti tipologie architettoniche sepolcrali presenti all'interno della "necropoli dell'età del Ferro" e della "necropoli a fossa sub divo occidentale" di contrada Cugno Case Vecchie nell'ex feudo Alfano: i nuovi dati hanno permesso di precisare e meglio definire la cronologia insediativa di questo sito tra il Bronzo Finale e l'età repubblicana[10].
29 settembre: festa del patrono San Michele Arcangelo, con relativo palio e tradizionale cursa chî scecchi 'corsa con gli asini'
24 maggio: festa di Maria Santissima Ausiliatrice
Ultima domenica d'aprile: festa di San Sebastiano
Raduno bandistico
Settimana Santa
Economia
Le attività economiche principali sono l'agricoltura, l'allevamento e l'artigianato. I prodotti prevalentemente coltivati sono: i cereali, gli ortaggi, le carrube, le olive, le mandorle e i foraggi. Particolarmente caratteristici sono i manufatti in marmo. Gli allevamenti presenti sono quelli di bovini, ovini e suini.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
La principale squadra di calcio della città è l'ASD Città di Canicattini che milita nel campionato di Promozione: la sua fondazione risale al 1922[senzafonte]. L'ASD Canicattinese, invece, milita in Terza Categoria.
Impianti sportivi
Lo stadio comunale è situato nella parte alta della città. Nel 2020 sono stati ultimati i lavori per il rifacimento del manto e delle strutture limitrofe del complesso sportivo, reso idoneo per campionati di categorie interregionali[senzafonte].
Una recentissima ed errata tradizione storiografica identifica nel toponimo Bagni di Canicattini il complesso termale a tre ambienti descritto da Tommaso Fazello (l'insediamento comprendente terme, teatro e abitazioni indicato dal Fazello è chiaramente e inconfondibilmente Caucana). Questo però non esclude l'esistenza di un complesso termale nell'omonima contrada canicattinese, fortemente indiziata dai resti archeologici sopra menzionati. Cfr. Dizionario Topografico della Sicilia di Vito Amico, I, Palermo 1855; S. Ajello, Canicattini Bagni (monografia), Palermo 1907 (ristampa 2007), pp. 43-47.
S. A. Cugno, "Dinamiche insediative nel territorio di Canicattini Bagni e nel bacino di alimentazione del torrente Cavadonna (Siracusa) tra Antichità e Medioevo", British Archaeological Reports - International Series 2802, Oxford 2016, p. 23; S. A. Cugno, “L’antica Via Acrense e l’insediamento rurale di contrada Bagni”, in "Statio amoena: sostare e vivere lungo le strade romane tra antichità e alto medioevo", a cura di Patrizia Basso, Enrico Zanini, Oxford 2016, pp. 225-233.
Ray Bondin, Santino Alessandro Cugno, Musei Locali, Territorio ibleo e Patrimonio culturale dell'umanità, "Patrimonio culturale, Paesaggi e Personaggi dell'altopiano ibleo. Scritti di Archeologia e Museologia della Sicilia sud-orientale", British Archaeological Reports - International Series 2870, Oxford, 2017.
Modesta segnalazione della necropoli di Case Vecchie in E. G. Picone, "Contributi per la topografia archeologica del Siracusano", in Archivio Storico Siracusano, n.s. II, 1972-73. Trattazione più ampia in S. A. Cugno, "La necropoli protostorica di Contrada Cugno Case Vecchie", in "IpoTESI di Preistoria. Rivista di contributi e studi di Preistoria e Protostoria", Vol. 4, n°2, Dipartimento di Archeologia - Università di Bologna 2011, pp. 47-62. Per la fase tardoantica e medievale vd. S.A. Cugno, "Canicattini Bagni (Siracusa) tardoromana e bizantina. Contributo allo studio degli insediamenti iblei nella Tarda Antichità", in Journal of Ancient Topography, XIX, 2009; "Abitati e luoghi di culto degli Iblei orientali tra Tarda Antichità e Medioevo: la ‘Grotta dei Santi’ di Pianette e l'insediamento di Cugno Case Vecchie" in "Journal of Ancient Topography", XXI, 2011. Per un ampio quadro generale sul sito di Cugno Case Vecchie vd. S. A. CUGNO, "Dinamiche insediative nel territorio di Canicattini Bagni e nel bacino di alimentazione del torrente Cavadonna (Siracusa) tra Antichità e Medioevo", British Archaeological Reports - International Series 2802, Oxford 2016. Sulla fase di epoca greca si veda infine S.A. CUGNO, "Indigeni e Greci nel territorio siracusano. I siti archeologici di Cugno Case Vecchie, Cugno Granata e Cava Paolazzo (indagini 2015-16)", in "Agorà", 58-59, 2016-17, pp. 20-25. Analisi incrociata dei dati relativi allo studio della topografia tardoantica dell'altopiano canicattinese e della cultura materiale (i prodotti dell'artigianato artistico: toreutica e oreficeria) rinvenuta nello stesso territorio: S. A. CUGNO, Osservazioni sul tesoro di Canicattini Bagni e su alcuni gioielli bizantini dell'altopiano acrense (Siracusa), in Bizantinistica, s. II, XII, Centro italiano di studi sull'alto medioevo, 2010, pp. 79-92. Sulle tombe monumentali di Cardinale si rimanda a S.A. Cugno, "Siracusa. Le necropoli protostoriche dell'ex feudo Cardinale", in Agorà, 54-55, 2015-2016.
Cannata Scaravilli 2016
Santino Alessandro Cugno, Indigeni e Greci nell'entroterra siracusano. I siti archeologici degli ex feudi Alfano, Canseria e Olivella, Patrimonio culturale, Paesaggi e Personaggi dell'altopiano ibleo. Scritti di Archeologia e Museologia della Sicilia sud-orientale, British Archaeological Reports - International Series 2870, Oxford 2017.
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