Il territorio di Calcata, che si sviluppa lungo l'asse nord-sud, è prevalentemente collinoso, con altitudini mediamente intorno ai 200 metri (Pizzo Piede 223 m., Narce 200 m., Calcata 217 m., Cerasolo 176 m.), che non superano i 254,8 m di Monte li Frati nella parte più merdionale del territorio comunale. Le alture tufacee sono separate da profonde forre dove scorrono corsi d'acqua a carrattere torrentizio, come il Treja, il 'Fosso della Moia di Magliano o il Fosso della Selva.[5]
Il centro storico è arroccato su un pianoro di tufo che guarda alla valle del Treja (paleotevere).
Clima
Classificazione climatica: zona D, 1727 GG
Storia
Nel 1801 nelle memorie di Mastro Titta boia dello Stato Pontificio, è riportata la condanna alla forca e squartamento del Bargello di Calcata e due guardie (birri) Giacomo D’Andrea e Giuseppe Sfreddi, accusati di grassazione per un fatto accaduto a Baccano nel territorio di Calcata. La macabra esecuzione avvenne pubblicamente a piazza del Popolo a Roma.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture medioevali
Il paese vecchio di Calcata si erge su uno sperone tufaceo sulla valle del Treja: al borgo si accede dall'unica porta che si apre sulle mura.
La chiesa del Santissimo Nome di Gesù si trova nel paese vecchio. La sua struttura risale al XIV secolo, ma è stata ristrutturata nel 1793 per volere della famiglia dei Sinibaldi. Nella chiesa, costituita da un'unica navata e con il soffitto a capriate, sono conservati un fonte battesimale, un'acquasantiera del XVI secolo e un tabernacolo a muro. Dietro l'altare si trova una serie di pitture che rappresenta storie del Cristo.
Siti archeologici
Di fronte al centro storico di Calcata su di un pianoro tufaceo si trova l'area archeologia di Narce dove è possibile vedere i resti dall'epoca preistorica sino a quella arcaica dove il sito ospitava un insediamento chiamato oggi Citta' di Narce dal toponimo locale moderno[7], il sito è accessibile dal percorso detto "piegaru" dal fondo valle dove scorrono il fiume Treja e il torrente Rio. I reperti archeologici sono conservati nel museo virtuale archeologico MAVNA[8] nel comune di Mazzano Romano.
Vicino a Calcata si trovano i resti del tempio arcaico di Monte Li Santi.
Ambiente e territorio
Aree naturali
Dal paese si può accedere a diversi percorsi naturalistici, a piedi o a cavallo, che attraversano il Parco regionale Valle del Treja.
Itinerari
Il comune di Calcata è parte dell'Itinerario delle forre etrusche e della valle del Tevere, all'interno del progetto del Sistema delle Aree Protette della Regione Lazio, Le Strade dei Parchi[9], percorre i paesaggi fluviali e i caratteristici borghi del Lazio a nord di Roma che si affacciano sulla valle del Tevere. È composto da 4 tappe:[10]
Secondo i dati ISTAT[16] al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 90 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
Romania 32 (3,49%)
Tradizioni e folclore
Il santo prepuzio
Secondo le leggende a Calcata, nel 1527 fu catturato un lanzichenecco[17] che aveva preso parte al sacco di Roma, e depredato il Sancta sanctorum di San Giovanni in Laterano. Imprigionato nel paese, avrebbe nascosto il reliquiario contenente il Santo prepuzio nella sua cella, dove sarebbe stato scoperto nel 1557. Da allora la chiesa iniziò a venerare la reliquia, concedendo ai pellegrini un'indulgenza di dieci anni.[18]
Cultura
Istruzione
Musei
Opera Bosco Museo di Arte nella Natura; museo-laboratorio sperimentale all'aperto di arte contemporanea. Il museo, inaugurato nel 1996, fa parte del MUSART, il sistema museale tematico storico-artistico della Regione Lazio. Opera Bosco si estende su due ettari di bosco nella forra della Valle del Treja. Un percorso di opere d'arte che coniuga arte ed ecologia realizzando le opere con i materiali grezzi del bosco. Premiato con Menzione Speciale nell'ambito del Premio Paesaggio del Consiglio d'Europa negli anni 2011, 2013 e 2015.[19]
I Luoghi della S/Cultura pause d'arte sul Sentiero Ceciuli, 7 opere scultoree in tre pietre del Lazio installate permanentemente nel 2013 lungo il Percorso naturalistico, promosso dal Comune di Calcata, L'Accademia di Belle Arti di Roma[20] Corso di Scultura Ambientale e Lapis Tiburtinus[21], il Parco Naturale Regionale Valle del Treja, l'Associazione Culturale Il Granarone.
Cinema
Nel paese di Calcata è stata girata la scena della distruzione del paesello nel film Amici miei (1975)
Nel 1978 dopo la stessa piazza è il set per alcune scene nel film La mazzetta di Sergio Corbucci, con Nino Manfredi e Ugo Tognazzi. Nello stesso anno, Calcata è scelta come location per le scene riguardanti l'immaginario paese di Cioci per il film Scherzi da prete con Pippo Franco, Bombolo e Oreste Lionello nei ruoli di alcuni abitanti. Sempre nel 1978, vengono girate alcune scene de "la soldatessa alle grandi manovre" di Nando Cicero, con Renzo Montagnani, Edwige Fenech e Lino Banfi.
Viene citato (circa trenta secondi) anche nel film di Andrej Tarkovskij Nostalghia (1983)
Nel 1997 il borgo è stato il set del film Ardena di Luca Barbareschi, interpretato dallo stesso regista e da Lucrezia Lante della Rovere
Alcune scene de Il tredicesimo apostolo sono state girate a Calcata.
Nel 1982 si girarono a Calcata alcune scene del film Sbirulino con il famoso personaggio per bambini interpretato da Sandra Mondaini
Infrastrutture e trasporti
Strade
Calcata è collegata a Faleria tramite la Strada Provinciale 79 Calcatese.
Economia
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[22]
2015
2014
2013
Numero imprese attive
% Provinciale Imprese attive
% Regionale Imprese attive
Numero addetti
% Provinciale Addetti
% Regionale Addetti
Numero imprese attive
Numero addetti
Numero imprese attive
Numero addetti
Calcata
40
0,17%
0,01%
62
0,1%
0,004%
48
66
50
67
Viterbo
23.371
5,13%
59.399
3,86%
23.658
59.741
24.131
61.493
Lazio
455.591
1.539.359
457.686
1.510.459
464.094
1.525.471
Nel 2015 le 40 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,17% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 62 addetti, lo 0,1% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato una persona (1,55).
Amministrazione
Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Viterbo, Calcata passò dalla provincia di Roma a quella di Viterbo.
Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 5 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).
Molto interessanti erano dei graffiti raffiguranti guerrieri lanzichenecchi che si trovavano nel palazzo baronale, presumibilmente lasciati da loro stessi durante il sacco di Roma. A sparire con il restauro del palazzo sono state anche delle incisioni lasciate sui muri da detenuti quando il castello funzionava da carcere.
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