Il territorio fu abitato sin dal periodo nuragico, come testimoniato dall'importantissimo sito di Su Nuraxi.
Nel Medioevo Barumini appartenne al giudicato di Arborea e fece parte della curatoria della Marmilla, della quale fu capoluogo.
Dopo la battaglia di Sanluri (1409) passò sotto il dominio aragonese, entrando a far parte del Regno di Sardegna, e divenne un feudo, che nel 1541 fu poi incorporato nella baronia di Las Plassas, assegnato ad Azore Zapata. Nel 1839, con la soppressione del sistema feudale, il paese fu riscattato all'ultimo feudatario, Lorenzo Zapata Spiga Vivaldi marchese di Las Plassas, per diventare un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Barumini sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 13 novembre 2002.[4]
Il gonfalone è un drappo di giallo bordato di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Parrocchia della Beata Vergine ImmacolataChiesa di San Giovanni
L'intero territorio comunale riserva ulteriori motivi di interesse, a cominciare dalla presenze di rilevanti ed antiche chiese quali:
la chiesa dell'Immacolata Concezione o della Beata Vergine Immacolata (XVI secolo), costruita in forme tardogotiche riconoscibili all'esterno nel campanile a canna quadrata e all'interno nel presbiterio e in alcune cappelle con volte a crociera
la chiesa di San Francesco (XVII secolo), attigua al convento eretto nel 1609 dai frati francescani, ha struttura semplice con un'unica navata e due cappelle sulla sinistra
la chiesa di San Giovanni (XIII secolo), costituita da due navate separate da archi su pilastri, con due absidi, di stile provenzale
la chiesa di Santa Lucia (XVI secolo), minuscola e graziosa chiesa campestre circondata da un loggiato con colonne in pietra reggenti nove archi a sesto acuto; all'interno vi si conserva un pregevole pulpito ligneo
la chiesa di San Nicola (XI-XII secolo), posta su una collina alla periferia del paese
la chiesa di Santa Tecla (riedificata nell'Ottocento).
Su Nuraxi
Lo stesso argomento in dettaglio: Su Nuraxi.
Nel suo territorio è situato Su Nuraxi, il complesso nuragico più importante della Sardegna, riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità (iscrizione nel 1997).
Palazzo Zapata e Su Nuraxi'e Cresia
Palazzo ZapataPalazzo Zapata, interno
Nel centro storico di Barumini si può ammirare palazzo Zapata, antica sede che i Marchesi, nei primi del Seicento, fecero costruire nel punto più alto del paese.
Durante recenti lavori di restauro del palazzo si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l'archeologo Giovanni Lilliu, in quanto situato in prossimità della chiesa parrocchiale, ha denominato Nuraxi 'e Cresia.
Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico e di forte suggestione elaborato dall'architetto Pietro Reali, sia il palazzo marchesale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale (suddiviso nelle sezioni archeologia, storia ed etnografia) inaugurato il 29 luglio 2006.
Calcio - La Polisportiva Libertas Barumini 1960 milita nel girone B sardo di 1ª Categoria. È nata nel 1960. I colori sociali sono il giallo ed il rosso.
Pallavolo - La Polisportiva Insieme Pallavolo Barumini disputa i campionati giovanili.
Barumini è stata sede di partenza della 3ª tappa del Giro d'Italia 2007 (Barumini-Cagliari di 181km), vinta da Alessandro Petacchi.
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2022.
Sigla provvisoria definita dal Consiglio di Stato con parere n° 1264 del 30 maggio 2017, in attesa di recepimento nella tabella allegata al Regolamento del codice della strada
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