Il comune, come l'intera valle, fa parte della comunità comprensoriale della Val Pusteria.
Geografia fisica
Fra le montagne del comprensorio, su cui si trovano anche importanti parchi naturali come il Parco naturale Fanes - Sennes e Braies ed il Parco naturale Puez-Odle, sono da ricordare nella parte est del comune le vette dolomitiche del Lagazuoi (2.778 m), Cima Cunturines (3.064 m), La Varella (3.055 m), il Monte Cavallo (2.907 m), e ad ovest la Gardenaccia (2.500 m).
Origini del nome
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1325 e nel 1341 come Aptei, nel 1347 come Badia e nel 1411-1412 come Abbadia e Abbatia ed è legata all'abbazia di Sonnenburg nei pressi di Brunico.[5][6]
Storia
Origine
La storia dell'abitato e dei suoi masi è intimamente legata all'opera colonizzatrice che nel medioevo fu propugnata dal monastero benedettino di Sonnenburg nella vicinissima val Pusteria, il più importante proprietario fondiario nel paese.
Badia è appartenuta sino alla fine della prima guerra mondiale alla circoscrizione giudiziaria di Marebbe ed era parte del distretto di Brunico.
Il 14 dicembre 2012 una grande frana ha devastato uno dei pendii tra le località Anvì e Sottrù, ovvero tra La Villa e San Leonardo. Nonostante la grande estensione di circa 2 ettari e la quantità di materiale scaricato a valle, solamente 3 abitazioni sono rimaste travolte.[7]
Stemma
Lo stemma è quello della famiglia Winkler von Colz zu Rubatsch che nel XVI e XVII secolo aveva delle proprietà nel comune ed un omonimo castello a La Villa. Lo scudo è troncato; nella parte superiore è rappresentato uno stambecco, di colore nero, che tiene nelle zampe anteriori un ramo rosso reciso su sfondo oro. La parte inferiore e divisa in tre con vertice superiore; i tre settori sono di colore argento e rosso alternati con al centro una rosa ciascuno di colore opposto ed il petalo centrale d'oro. Lo stemma è stato adottato nel 1967.[8]
Monumenti e luoghi d'interesse
Fra i monumenti e luoghi emblematici ci sono il santuario di Santa Croce sopra Badia, il Castel Colz a La Villa e la chiesa di San Leonardo nell'omonima località.
Architetture religiose
Chiesa dei Santi Giacomo e Leonardo, realizzata in stile barocco nel tardo Settecento presso la frazione di San Leonardo. L'unica navata è riccamente decorata con affreschi di Matthäus Günther.[9]
Santuario di Santa Croce, posto ai piedi del Sasso di Santa Croce, non lontano dalla frazione di San Leonardo. Fu consacrato nel 1484 su una costruzione più antica e ampliato nel XVII secolo.[10]
Chiesa di Santa Maria Assunta, presso La Villa, risalente al Cinquecento, ma più volte ampliata nei secoli successivi.[11]
Chiesa parrocchiale di San Cassiano, nell'omonima frazione. Fu costruita nel Settecento e ampliata nell'Ottocento. Caratteristico il campanile a cipolla munito di orologio.[12]
Nel territorio comunale inoltre sono numerosi gli edifici sacri minori sottoposti a vincolo architettonico:
la cappella a Paracia, con torretta campanaria (XVIII secolo)[13]
la goticizzante cappella a Cianins, risalente alla metà dell'Ottocento,[14]
la cappella di Lourdes a La Villa (1890 circa),[15]
la cappella della Madonna a Costadedoi (1901),[16]
la coeva cappella di Nostra Signora a Pescoll, realizzata su un edificio più antico,[17]
la cappella Lagazuoi, rinnovata nel 1930,[18]
la cappella sulla strada statale presso La Villa, anch'essa interamente in legno e con tetto a scandole (1930),[19]
la cappella della Madonna a Piccolplang.[20]
Architetture civili
Alfarei: abitazione con piano terra in pietra e piano superiore aggettante in legno[21]
Ciampidel: abitazione in muratura nella frazione San Cassiano, con tetto spiovente a scandole. All'interno si conserva la stube con rivestimento a listelli di legno e soffitto a cassettoni e camere con soffitto stuccato[22]
Ciasa Püter: abitazione del 1685 nella frazione La Villa, ha due piani in muratura e tetto ligneo a spioventi. La scala esterna, pure in muratura, conduce a una porta a tutto sesto; la stube del XVIII secolo ha un rivestimento ligneo[23]
Colz (Granciasa): antica residenza nobiliare del XVII secolo, circondata da muro di cinta con torricelle angolari. L'edificio ha un portale a tutto sesto e presenta diversi erker angolari e una torre circolare in posizione angolare. All'interno, i corridoi hanno volte a lunetta munite di costoloni e le pareti rivestite di legno.[24]
Colz a San Leonardo: altra residenza nobiliare del primo Seicento, con tetto a spiovente spezzato e affresco a soggetto religioso sulla facciata. L'interno conserva dipinti sull'assito e sulle lunette, pure di soggetto religioso[25]
Costa a Pedraces: maso a due piani in muratura (il piano terra con muratura a vista) e timpano ligneo. Conserva due porte ad ogiva e un corridoio con volta a lunetta[26]
Albergo Croce Bianca: edificio del 1614 con tetto a quattro spioventi. La Madonna affrescata sulla facciata è tradizionalmente attribuita a Matthäus Günther. All'interno spiccano i corridoi con volte a lunetta e costoloni in malta.[27]
Casa natale di padre Josef Freinademetz: abitazione in muratura a due piani, con tetto spiovente e timpano chiuso da tavole di legno. La cantina, allestita in guisa di cappella, ha soffitto ligneo; la stube è rivestita con pannelli di legno. Un monogramma di Cristo riporta la data 1848.[28]
Casa Cianacei: edificio bifamiliare a struttura simmetrica, risalente al XVI secolo e rimaneggiato in epoche successive. I rivestimenti in legno della stube datano alla metà del XIX secolo.[29]
Cardatoio ad acqua: risalente al tardo Ottocento, costituisce uno dei rari esempi di monumento tecnica della tradizione agricola altoatesina. L'edificio ha due piani: la ruota lignea a trazione idrica è alimentata dall'alto.[30]
Ospizio presso Santa Croce: edificio a tre piani del primo Settecento, con tetto spiovente spezzato. La stube è rivestita di pannelli lignei datati 1847. il corridoio e la cucina hanno volte a botte.[31]
Il comune di Badia conta tre frazioni[35] grazie alle quali risulta essere il comune più popolato di tutta la Val Badia:
Badia - frazione formata da due località:
Pedraces, sede municipale. Località di villeggiatura posta ai piedi del Sasso Santa Croce e del Gardenazza, a circa 1350 m s.l.m..
San Leonardo, che sorge a poche centinaia di metri a monte di Pedraces e una località di villeggiatura, ai piedi del Sasso Santa Croce, sede del decanato parrocchiale della Val Badia e per molti secoli centro più importante della vallata assieme a Marebbe. Con il toponimo ladino di Badia ci si riferisce tradizionalmente a questa località .
La Villa, località nota soprattutto per la pista Gran Risa e i campionati di sci alpino.
San Cassiano, rinomata stazione sciistica, vi è ubicata la stazione meteorologica di Badia San Cassiano.
Altre località
Oies - piccola vila costituita da una decina di case dove ebbe i natali Josef Freinademetz, missionario in Cina, santo dal 5 ottobre 2003. Accanto alla sua casa natale, è stata costruita nel 1995 una piccola chiesetta dove ogni giorno si tiene almeno una Santa Messa. Partendo dalla chiesa di San Lorenzo presso Badia, esiste il sentiero n. 13 dedicato al santo che in circa 40 minuti arriva qui. La località è stata visitata dal pontefice Benedetto XVI il 5 agosto 2008.[36]
Economia
Le attività economiche principali sono il turismo, specialmente quello invernale che può contare su numerosi impianti di risalita e piste da discesa, fra cui la celebre Gran Risa di La Villa (Badia) e la pista del Santa Croce (che porta all'omonimo santuario), e l'artigianato che ha un ruolo di grande importanza per l'economia locale.
Dal 1987 fa parte dei "100 Comuni della Piccola Grande Italia".[37]
Amministrazione
Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
nel 1969
Hermann Pescollderungg
Sindaco
nel 1975
Otto Pizzinini
Sindaco
2009
in carica
Giacomo Frenademetz
Lista Nos pur Os - Lista Badia (2009-2015) Lista civica Badia - La Ila - San Ciascian (2015-)
Sindaco
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
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