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Avetrana (L'Aitràna in dialetto salentino[4]) è un comune italiano di 6 237 abitanti[1] della provincia di Taranto in Puglia.

Avetrana
comune
Avetrana – Veduta
Avetrana – Veduta
Vista aerea notturna del centro abitato
Localizzazione
Stato Italia
Regione Puglia
Provincia Taranto
Amministrazione
SindacoAntonio Iazzi (lista civica) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate40°21′14″N 17°44′09″E
Altitudine62 m s.l.m.
Superficie73,23 km²
Abitanti6 237[1] (31-8-2022)
Densità85,17 ab./km²
FrazioniUrmo Belsito
Comuni confinantiErchie (BR), Manduria, Nardò (LE), Porto Cesareo (LE), Salice Salentino (LE), San Pancrazio Salentino (BR)
Altre informazioni
Cod. postale74020
Prefisso099
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT073001
Cod. catastaleA514
TargaTA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 147 GG[3]
Nome abitantiavetranesi
Patronosan Biagio e sant'Antonio di Padova compatrono
Giorno festivo28-29 aprile e 12-13 giugno
Cartografia
Avetrana
Avetrana – Mappa
Avetrana – Mappa
Posizione del comune di Avetrana all'interno della provincia di Taranto
Sito istituzionale

Geografia fisica


Castello di Avetrana (torrione)
Castello di Avetrana (torrione)
Torrione
Torrione

L'abitato è posto nel Salento, in provincia di Taranto, ma al confine con quelle di Brindisi e Lecce. L'abitato sorge a 62 metri s.l.m. in una zona collinare detta Murge Tarantine, più precisamente nella cosiddetta "area delle Serre tarantine". La massima altitudine, 117 metri s.l.m., si raggiunge a Monte dei Diavoli, una modesta altura posta in direzione di Manduria; il cosiddetto Monte della Marina raggiunge invece i 100 metri.


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Salento e Storia della Puglia.

Fino agli inizi del XIX secolo, il nome di questo centro, così come riportato in molteplici documenti storici, era quello di "Vetrana". L'etimologia, invece, è tuttora incerta, mentre la sua origine può farsi risalire con probabilità all'epoca romana.

Il territorio di Avetrana era già abitato durante il Neolitico, infatti sulla via Tarantina in località Masseria della Marina, a sud dell'abitato, sono venuti alla luce tracce di un villaggio preistorico capannicolo del VI millennio a.C. Altro luogo frequentato nel neolitico sono le grotte nel Canale di San Martino, i cui reperti sono custoditi nel Museo nazionale di Taranto.

Importanti ritrovamenti nel XIX secolo sono relativi a numerose armi dell'età del bronzo in zona Strazzati-Sinfarosa, a nord del paese.

Nei pressi del più antico tracciato della via Sallentina, in località di San Francesco, a nord del paese, durante i lavori per la costruzione di un acquedotto, sono stati rinvenuti i resti di una villa rustica romana del II secolo a.C. La via Sallentina, (convenzionalmente detta) era quella strada messapica che univa Taranto a Otranto, passando per Manduria, Nardò, Alezio ed Ugento, molto importante fino al medioevo. Nel tratto avetranese, la strada da Manduria giungeva alle spalle della masseria Sinfarosa, passava nei pressi di masseria Strazzati, si dirigeva verso la parte nord del rione Casasana, curvando proseguiva per masseria Noa, continuava sulla attuale via Montebianco, passava a sud del bosco di Modunato, fiancheggiava masseria Abbatemasi e si dirigeva all'interno dell'attuale Pista di Nardò per proseguire verso Nardò.

Numerosi erano poi i casali, piccoli insediamenti dapprima messapici, poi romani ed infine medievali abbandonati a seguito delle incursioni saracene: Monte d'Arena, Ruggiano, Frassanito, Modunato, Santa Maria della Vetrana, Vetrana, San Giorgio, San Martino, San Giuliano ecc.

All'origine l'attuale territorio comunale avetranese, era diviso in tre (e forse più) feudi: Vetrana, Ruggiano e Modunato. Il feudo ed il casale di Ruggiano probabilmente distrutto dalle varie invasioni saracene, venne accorpato con quello di Vetrana forse già dal XIV secolo. Mentre il feudo ed il casale di Modunato fu annesso al Comune di Avetrana nel XIX secolo.

Il paese attuale sorge sul secondo tracciato (tardo impero) dell'importante arteria stradale che, in epoca messapica prima e successivamente in quella romana, collegava Taranto, Manduria, Nardò, Leuca e Otranto: La "Via Traiana Messapica", detta anche da alcuni storici "via Sallentina". Probabilmente la modifica al vecchio tracciato della via Sallentina, fu opera di Traiano. Accorciare la strada aveva un problema: zone che con la pioggia diventavano paludose. Ma il problema fu risolto con un canale di circa due chilometri e la nuova strada romana fu deviata più a sud. Sempre alle spalle della masseria Sinfarosa, il nuovo tracciato percorreva l'attuale strada secondaria per Manduria, giungeva ad Avetrana, attraversava l'attuale stazione di servizio sbucando nella attuale piazza Chiesa, proseguiva per via Campanile, incrociava l'attuale via Roma per poi proseguire su via XXIV Maggio e all'altezza della Masseria Abbatemasi riprendeva il vecchio percorso per Nardò. Nel XVI secolo con le nuove mura e l'allargamento più a nord del paese, la strada fu fatta passare per l'attuale via Leonardo da Vinci. Nel XIX secolo con la costruzione della nuova Avetrana-Nardò la vecchia via Traiana perse molti tratti.

Una traccia di epoca romana, probabilmente del primo secolo, è il "canale romano" ("fratello" dell'omonimo canale di Manduria). È un canale lungo circa due chilometri, largo tre metri e profondo un paio, perfettamente diritto in direzione nord-sud, si trova a est del paese e faceva defluire le acque pluviali nel canale naturale di San Martino. Oggi il tratto nord è stato quasi del tutto cancellato dalle cave di estrazione di conci di tufo, invece a sud, nonostante in parte affogato da pietrisco è tuttora evidente. Attraversa la strada di Nardò e in quel tratto è denominato "Ponte Rescio" (dalla omonima vicina masseria). Come si è detto prima la funzione di questo canale era di evitare l'impaludamento lungo la nuova via Traiana, nel tratto tra Avetrana e masseria Abbatemasi.

Con il nome di "Vetrana" fu feudo di diverse famiglie durante la tirannide feudale. Nel 1481 passò alla signoria dei Pagano, come dote di Colella o Ippolita, figlia di Francesco Montefuscoli, sposa a Galeotto Pagano. Sotto i Pagano si iniziò la costruzione della nuova chiesa matrice (prima chiesa) e delle mura, di cui oggi rimangono visibili solo pochi resti.

Durante la signoria dei Pagano il territorio fu teatro di alcuni scontri: presso il casale di San Giuliano (probabilmente l'odierna "masseria San Paolo"), truppe imperiali di Carlo V furono sconfitte da un contingente francese. Nel 1547 pirati turchi sbarcarono presso Torre Columena[5].

Nel 1587 Avetrana fu venduta da Carlo Pagano a Giovanni Antonio Albrizi, che diventò il signore di Avetrana. Il castello nel 1644 era in proprietà del vescovo Geronimo di Martino e nel 1656 passò ai Romano e successivamente, divenne proprietà di Michele Imperiale, marchese di Oria e principe di Francavilla[6]. Non si può escludere che in un primo momento i Romano potessero essere stati i conestabili degli Imperiali e poi successivamente, con acquisizione diretta, i Signori di Avetrana.

Il 20 febbraio 1743 un violento terremoto, detto di Nardò, colpì gran parte del Salento da Brindisi a Nardò. In molti grossi centri come Francavilla Fontana e Nardò si ebbero gravi perdite umane e architettoniche. Ad Avetrana, oltre alla chiesa matrice colpita gravemente, il sisma provocò il crollo di alcuni edifici e ne lesionò gravemente molti altri, come il Torrione che subì delle gravi lesioni alla struttura poi restaurate alla fine del XX secolo. Il terremoto non risparmiò neanche la chiesa del Casale di Santa Maria, molte masserie, e buona parte delle abitazioni del paese. Le abitazioni di Avetrana, come nel resto del Salento, avevano in maggior parte i tetti in legno coperti da coppi o tegole, come in legno erano anche i piani interni. Dal dopo terremoto in poi si costruì unicamente con volte a stella in muratura, più resistenti e privi di tetti, trovandosi così un'area solare calpestabile detta nel locale dialetto "lamia".

Nel 1782, estintasi la famiglia Imperiale, Avetrana passò al fisco regio e da questo venduta a Massenzio Filo, rimanendo in proprietà della famiglia fino all'abolizione della feudalità nel 1806. Rimasero di proprietà della famiglia fino agli inizi del Novecento diversi possedimenti, tra cui il palazzo, in seguito ceduti al loro amministratore e frazionati in numerose proprietà.

Nel 1929 una rivolta contadina fu duramente repressa dal regime fascista.

All'inizio degli anni ottanta Avetrana fu sede di manifestazioni del movimento antinucleare, in opposizione alla volontà, manifestata da parte della regione Puglia e del governo nazionale, di impiantare una centrale nucleare nel territorio avetranese. Volontà stroncata dal referendum del 1987 che sancì l'abbandono della tecnologia nucleare per la produzione di corrente elettrica in Italia.

Nel 2010 Avetrana ebbe una notevole eco mediatica per effetto di un fatto di cronaca, la scomparsa e l'omicidio della giovane Sarah Scazzi[7].


Monumenti e luoghi d'interesse


Chiesa Madre
Chiesa Madre
Campanile della chiesa Madre
Campanile della chiesa Madre
Balcone del palazzo Torricelli
Balcone del palazzo Torricelli
Masseria Grottella
Masseria Grottella

Nel territorio esistono grotte di natura carsica e alcuni resti archeologici.

Infine nella località "La Crava" è in corso di studio da parte dell'Università degli studi di Roma "La Sapienza" un giacimento fossilifero.

Il territorio di Avetrana è caratterizzato inoltre da numerose masserie, tra le quali si ricordano quelle fortificate di Frassanito (sul sito dello scomparso omonimo casale) e La Marina, ed inoltre Abbatemasi, Bosco, Cannelle, Centonze, Granieri, Grottelle, Monte la Conca, Mosca (in origine Torre Mosca, contraddistinta da una torre circolare oggi scomparsa), Nuova, Quarto Grande, Rescio, Ruggiano (masseria moderna sul sito dello scomparso omonimo casale), Sinfarosa e Strazzati. Alcune masserie (Pastori, Porticella, Porcile e la scomparsa Palommaro), un tempo in posizione agreste, sono state inglobate nel centro abitato. La masseria Monte d'Arena è scomparsa, mentre si conservano solo dei rudieri della masseria Quartulli e della masseria Torre di Pierri.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[8]

Al 1-1-2022 risiedevano ad Avetrana 118 cittadini stranieri.

Il dialetto parlato ad Avetrana è il salentino con influenze di lessico leccese con alcune cadenze brindisine. Il dialetto salentino si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori che si sono susseguite nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli.


Tradizioni e folclore


processione della festa di San Biagio
processione della festa di San Biagio
uscita della processione della Madonna del Carmine
uscita della processione della Madonna del Carmine

Geografia antropica



Frazioni


Urmo Belsito (o semplicemente l'Urmo) è una località situata tra Avetrana (da cui dista 4 km.) e il mare Ionio (da cui dista circa 2 km). Il panorama visibile da Urmo spazia su un pezzo di specchio di mare e di costa tra Gallipoli e Maruggio. Il villaggio, in cui si trovano strutture come un campo sportivo e una chiesa all'aperto, è abitato prevalentemente in estate.


Economia


Dagli anni '90 si è sviluppato ad Avetrana il settore turistico, sfruttando la vicinanza alla costa, distante 5 km, con un'offerta di strutture ricettive di tipo agrituristico o bed and breakfast.


Infrastrutture e trasporti



Strade


I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 agosto 1988 6 marzo 1992 Francesco Scarciglia Democrazia Cristiana Sindaco [9]
2 maggio 1992 7 giugno 1993 Giovanni Scarciglia Democrazia Cristiana Sindaco [9]
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Giovanni Scarciglia Democrazia Cristiana Sindaco [9]
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Luigi Conte L'Ulivo Sindaco [9]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Luigi Conte L'Ulivo Sindaco [9]
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Mario De Marco Casa delle Libertà Sindaco [9]
15 maggio 2011 5 giugno 2016 Mario De Marco Lista civica: L'Impegno Continua Sindaco [9]
5 giugno 2016 17 settembre 2021 Antonio Minò Lista civica: Per Avetrana Sindaco [9]
4 ottobre 2021 Antonio Iazzi Lista civica: R-Innoviamo Avetrana Sindaco [9]

Gemellaggi



Sport


Ha sede nel comune la società di calcio U.S.D. Avetrana 2012, che ha disputato campionati dilettantistici regionali arrivando all'Eccellenza.


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 49.
  5. Il Marsella[senza fonte] riporta che fosse un tal Chria, di origine avetranese, a guidare l'assalto turco.
  6. Lo "Status Animarum" del 1654 attribuisce in quel tempo ad Avetrana 684 abitanti. La proprietà del feudo in quest'epoca è incerta: alcuni documenti sembrano attribuire il feudo alla famiglia Romano (il "liber mortuorum" cita Angela Greco, deceduta il 28 agosto del 1658, come moglie di Giuseppe Romano, "barone di questa terra”, mentre il Foscarini ed altri autori[senza fonte] sostengono che il feudo fosse passato ai Romano solo nel 1769). Altri documenti dell'archivio ecclesiastico sembrano suggerire che in un primo momento la famiglia Imperiale avesse in possesso solo il feudo di Modonato.
  7. Dalla scomparsa alla verità, la tragedia di Sarah Scazzi Archiviato il 14 novembre 2010 in Internet Archive. virgilionews.it
  8. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. http://amministratori.interno.it/

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На других языках


[de] Avetrana

Avetrana ist eine Gemeinde (comune) im nördlichen Teil des Salento.

[en] Avetrana

Avetrana (Salentino: L'Aitràna) is a town and comune in the province of Taranto, part of the Apulia region of southeast Italy.

[es] Avetrana

Avetrana es una localidad y comune italiana de la provincia de Tarento, región de Apulia, con 7.111 habitantes.

[fr] Avetrana

Avetrana est une commune italienne de la province de Tarente dans la région Pouilles en Italie.
- [it] Avetrana

[ru] Аветрана

Аветрана (итал. и тарант. Avetrana) — город в Италии, расположен в регионе Апулия, подчинён административному центру Таранто (провинция).



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