Aurisina (Nabrežina in sloveno) è, assieme a Duino, la località principale del comune di Duino-Aurisina (TS), nella quale si trova la sede municipale (precisamente nel sobborgo di Aurisina Cave).
Aurisina sede comunale di Duino-Aurisina | |
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(IT) Aurisina (SL) Nabrežina | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
EDR | Trieste |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°45′09″N 13°39′55″E |
Altitudine | 144 m s.l.m. |
Abitanti | 2 190 (2001[1]) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 34011 |
Prefisso | 040 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | A500 |
Nome abitanti | aurisiniani (IT); Nabrežinci (SL) |
Patrono | San Rocco |
Cartografia | |
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Centro per l'estrazione del marmo in uso già ai tempi dell'antica Roma, era attraversato dalla via romana detta Gemina.
Dalle sue cave è stato tratto il marmo per la costruzione del Mausoleo di Teodorico a Ravenna, per la costruzione di buona parte delle opere presso Aquileia e per l'edificazione, in tempi più recenti, del Sacrario di Redipuglia.
Viene citata per la prima volta in un documento del 1308 con il nome di Lebrosina.
Le successive varianti scritte del toponimo compaiono tra XIV e XVI secolo. Nelle registrazioni tergestine, riferite a vigne e oliveti sulla costiera, sotto il ciglione dell'altopiano carsico, compare tra, il 1308 ed il 1349, come Lebrosina, Lebresina, Lobrosina, Labresina, Liurisina ed Aurisin, Aurisins, Auresinis, Auresinum, Aurexinum, Aurixinum, Aurisinum; le menzioni riferibili al villaggio danno Laurisina, Liusirina, Liurixina, Luirisinum.
L'utilizzazione ufficiale del toponimo italiano, attuale, è del 1923 (fino a tale data veniva utilizzato un toponimo italiano ricalcato da quello sloveno, ovvero Nabresina).
In sloveno le forme in uso ufficiale Nabrežina, affiancata dalla forma dialettale Nabržin, pur derivando dal medesimo antico toponimo, risultano modificate per influenza dell'espressione linguistica na bregu (ovvero sul ciglio). Il comune di Aurisina venne sciolto nel 1928 e fuso con i comuni di Duino, Malchina, San Pelagio e Slivia, formando il nuovo comune di Duino-Aurisina[2].
La località è suddivisa in tre centri:
La struttura esterna è in stile neoclassico; ad ornare la facciata vi è una statua del santo, patrono comunale (celebrato il 16 agosto). L'interno è a una sola navata con altare barocco in marmo. Possiede un campanile alto 30 metri decorato con l'orologio.
La piazza, posta dinnanzi la chiesa, è, di fatto, una strada allargata, che termina col Monumento ai caduti nella seconda guerra mondiale, eretto nel 1972, su progetto dell'architetto Dario Jagodic. Vi sono incisi i nomi di 113 caduti del Comune, vittime del regime fascista e dei campi di sterminio tedeschi, nonché caduti in guerra. Nella località ha sede un campo sportivo comunale, nonché il distretto sanitario. Dalla frazione centrale si diparte il Percorso didattico che consente di visitare i luoghi più significativi della località. Tale frazione è separata da Aurisina cave da un grande viadotto ferroviario, che rappresenta anche una parte dello stemma comunale.
Nella parte verso il mare vi sono inoltre l'agglomerato di Marina di Aurisina posto a valle della strada statale 14 della Venezia Giulia, ed il piccolo porticciolo della Canovella de' Zoppoli (Pri Čupah) collegato con il centro di Aurisina dal sentiero dei Pescatori (Ribiška pot). In tale località vi sono alcune infrastrutture turistiche.
Contiguo ad Aurisina centro, a nord della strada provinciale per Trieste, vi è l'abitato di Aurisina Santa Croce, che è diviso dalla stessa provinciale, dalla frazione Santa Croce del comune di Trieste.
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