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Arquà Petrarca (Arcuà in veneto[4]) è un comune italiano di 1 827 abitanti[1] della provincia di Padova in Veneto, ubicato ai piedi del Monte Piccolo e del Monte Ventolone, nei Colli Euganei. Fa parte dell'associazione I borghi più belli d'Italia.

Arquà Petrarca
comune
Arquà Petrarca – Veduta
Arquà Petrarca – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Veneto
Provincia Padova
Amministrazione
SindacoLuca Callegaro (lista civica Popolo di Arquà) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate45°16′N 11°43′E
Altitudine80 m s.l.m.
Superficie12,52 km²
Abitanti1 827[1] (31-8-2021)
Densità145,93 ab./km²
Comuni confinantiBaone, Galzignano Terme, Monselice
Altre informazioni
Cod. postale35032
Prefisso0429
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT028005
Cod. catastaleA434
TargaPD
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 344 GG[3]
Nome abitantiarquatensi
Patronosantissima Trinità
Giorno festivoprima domenica dopo Pentecoste
SoprannomeBorgo del Poeta
Cartografia
Arquà Petrarca
Arquà Petrarca – Mappa
Arquà Petrarca – Mappa
Posizione del comune di Arquà Petrarca all'interno della provincia di Padova
Sito istituzionale

Nel comune è localizzato il Laghetto della Costa, uno dei siti palafitticoli preistorici, dal 2011 nell'elenco del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.


Origini del nome


Il toponimo di Arquà deriva dal latino Arquatum o Arquata, che nei secoli, durante la Repubblica di Venezia, è stato modificato in Arquada, poi tramutato in Arquà. Nel 1868, in seguito all'Annessione del Veneto al Regno d'Italia, si decise di cambiare il nome in Arquà Petrarca, in onore del poeta che vi trascorse gli ultimi anni della sua esistenza.


Storia


Scorcio dell'abitato
Scorcio dell'abitato

Il paese di Arquà ha origini molto antiche, lo dimostrano i ritrovamenti (dell'Ottocento) di una stazione preistorica risalente all'età del bronzo nei dintorni del Laghetto della Costa, tra Arquà e Monselice. Successivamente fu abitato dagli Eneti, e poi, nell'epoca Augustea, fu annesso alla X Regio Venetia et Histria: sono molte le testimonianze della dominazione romana, a partire dai toponimi (Bignago deriva da Bennius, Mercurana da Mercurius) e dai reperti archeologici come cippi e corredi funerari, monete imperiali e condutture per lo scarico dell'acqua.

Il borgo sorse probabilmente nel periodo in cui veniva a collocarsi su una probabile linea difensiva che doveva esistere già in epoca barbarica e che congiungeva la Rocca di Monselice, centro della locale giurisdizione politico amministrativa longobarda, con Valle San Giorgio, Cinto Euganeo e la fascia pianeggiante verso Vicenza, a occidente dei colli.

Veduta della zona bassa di Arquà Petrarca con la Chiesa di S. Maria Assunta
Veduta della zona bassa di Arquà Petrarca con la Chiesa di S. Maria Assunta

In epoca medievale fu costruito un castello (castrum) abitato da Rodolfo Normanno, come si attesta in un documento del 985 d.C. Proprio sull'altura fortificata, per questo detta Monte Castello, si sviluppò l'originario villaggio, che si articolava in due nuclei distinti su vari livelli e raccolti attorno alle chiese di S. Maria e della Trinità, ancora ravvisabili nei due Borghi di Sopra e di Sotto. Nel borgo medievale si trovano gli edifici di culto, uno votato a Santa Maria e ricordato con l'importante titolo di pieve nel 1026, l'altro dedicato alla SS. Trinità e attestato nel 1181, entrambi dotati di fonte battesimale. Nel 1213 passò dagli Estensi al Comune di Padova, in seguito Signoria, e fu vicaria. Un secolo dopo, nel 1322, nella guerra tra Carraresi e Scaligeri, il castello venne incendiato e distrutto.

In questo periodo, nel 1364, Francesco Petrarca conobbe Arquà, mentre soggiornava ad Abano per sottoporsi alle cure termali prescrittegli per la scabbia. Pochi anni dopo, nel 1369, ottenne delle terre ad Arquà, dove decise di stabilirsi per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, che si concluse nel 1374.

Nel 1405, la dominazione della Repubblica di Venezia subentrò al dominio carrarese e Arquà mantenne intatta la vasta giurisdizione vicariale che racchiudeva numerosi altri centri dell'area euganea come Baone, Galzignano, Montegrotto, Abano, sino a giungere a Valbona. In questo periodo la notorietà e la moda petrarchesche spinsero alcune famiglie aristocratiche padovane e veneziane, come i Contarini, i Pisani, i Capodivacca e gli Zabarella, a costruire delle sontuose residenze. Dopo il Cinquecento la crescita edilizia del paese rallentò parecchio, preservandone in tal modo il caratteristico aspetto: ancora oggi, infatti, si possono ammirare le nobili dimore gotiche che circondano la piazza di Arquà Bassa, in cui domina l'arcipretale di Santa Maria Assunta.

Alla caduta della Repubblica Veneta, nel 1797, il paese perse gradualmente importanza; tuttavia nel 1866, dopo l'annessione del Veneto all'Italia, fu elevato al grado di Comune, e nel 1868 poté aggiungere al nome di Arquà quello di Petrarca.[5]


Arquà e Petrarca


La tomba di Petrarca nel centro di Arquà, costruita dal genero Francescuolo da Borsano, su modello della Tomba di Antenore nella vicina Padova.
La tomba di Petrarca nel centro di Arquà, costruita dal genero Francescuolo da Borsano, su modello della Tomba di Antenore nella vicina Padova.

Francesco Petrarca conobbe Arquà nel 1364, quando, per curarsi alle terme dalla scabbia, si era trasferito ad Abano Terme. Nel 1365 il poeta divenne canonico presso la collegiata di Monselice e, quattro anni dopo, Francesco il Vecchio gli cedette un appezzamento di terreno proprio ad Arquà. Dopo aver sovrinteso al restauro della sua futura dimora (un'abitazione modesta ma decorosa), il poeta si stabilì nel paese nel marzo del 1370. Iniziò allora il suo soggiorno nel borgo medievale, che egli stesso definì «Il mio secondo Elicone»[6]. Così viene descritta Arquà al tempo del Petrarca, in un documento conservato nel Museo civico di Padova:[7] «Vasti boschi di castagni, noci, faggi, frassini, roveri coprivano i pendii di Arquà, ma erano soprattutto la vite, l'olivo e il mandorlo che contribuivano a creare il suggestivo e tipico paesaggio arquatense».

Casa di Petrarca ad Arquà. Tavola tratta da Reise nach Venedig, 1824. Da BEIC, biblioteca digitale
Casa di Petrarca ad Arquà. Tavola tratta da Reise nach Venedig, 1824. Da BEIC, biblioteca digitale

Una vegetazione e una serenità che probabilmente gli hanno evocato la sua terra natìa, la Toscana, e così Petrarca decise di stabilirsi in una casa dignitosa che si distingueva dalle disadorne casupole dei contadini e degli artigiani, spesso ricoperte di paglia e con il perimetro in muratura o in legno. Poche di esse, invece, presentavano già la caratteristica recinzione in pietra, a tutela dell'intimità e a contenimento dei terrazzamenti, con l'orto e il viridario o brolo a fungere da utile cornice. Nel Trecento i pendii attorno al paese erano costellati di vigneti di uve bianche, in prevalenza garganega e schiava, ma anche moscato, palestra e marzemino: il vino che se ne ricavava giungeva fino agli osti di Padova.


Monumenti e luoghi d'interesse


Il borgo medievale di Arquà si articola intorno a piazza Roma, dove si affacciano il palazzo Contarini (in seguito Naccari, ora Marolla) in stile gotico veneziano del Quattrocento e, di fronte, un palazzo del XIV secolo.
Completa lo scorcio la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, di poco posteriore all'anno Mille, ampliata e impreziosita da un complesso pittorico dal gusto bizantino fino all'influsso di Giotto: di particolare interesse è la tela di Palma il Giovane, L'Assunta.

Al centro del sagrato sorge l'arca in marmo rosso di Verona contenente le spoglie del Petrarca, eretta nel 1370. Nella strada che conduce a valle, al di sotto del sagrato, è presente una fontana con lavatoi detta "del Petrarca", la cui costruzione è stata attribuita al poeta stesso, anche se la fattura risulta duecentesca. A fianco vi sono due abitazioni storiche: una gotica e una quattrocentesca, dotata di giardino pensile.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[8]


Cultura



Eventi e manifestazioni



Amministrazione



Gemellaggi



Note


  1. Bilancio demografico anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Renzo Ambrogio, Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Istituto geografico De Agostini, 2004.
  5. LA STORIA DEL BORGO, su PRO LOCO Arquà Petrarca. URL consultato il 29 febbraio 2020 (archiviato il 7 giugno 2019).
  6. Storia di Arquà Archiviato il 21 novembre 2008 in Internet Archive.
  7. Museo civico di Padova, Andrea Moschetti, Bollettino, Edizioni 62-63, 1973, p. 146.
  8. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28 dicembre 2012.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Arquà Petrarca

Arquà Petrarca .mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}[arˈkwa peˈtrarka] (ursprünglich Arquà) ist eine italienische Gemeinde südwestlich von Padua zwischen Padua und Ferrara in der Nähe der antiken Via Adriatica mit 1842 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) und ist Mitglied der Vereinigung I borghi più belli d’Italia[2] (Die schönsten Orte Italiens).

[en] Arquà Petrarca

Arquà Petrarca (Italian pronunciation: [arˈkwa ppeˈtrarka]) is a town and municipality (comune) in northeastern Italy, in the Veneto region, in the province of Padua. As of 2007 the estimated population of Arquà Petrarca was 1,835.[3] The town is part of the association of the most beautiful villages in Italy, and it has been awarded the Bandiera arancione award for excellence in tourism, hospitality and the environment.

[es] Arquà Petrarca

Arquà Petrarca [arˈkwa peˈtrarka] es una comuna de 1.868 habitantes,[3] de la provincia de Padua, en la base de los montes Piccolo y Ventolone, en las Colinas Euganeas.

[fr] Arquà Petrarca

Arquà Petrarca (prononcé : [arˈkwa peˈtrarka]) est une commune de 1 870 habitants de la province de Padoue en Vénétie (Italie), située au pied du Monte Piccolo et du Monte Ventolone, dans les Monts Euganéens. Il fait partie des Plus beaux bourgs d'Italie.
- [it] Arquà Petrarca

[ru] Аркуа-Петрарка

Аркуа́-Петра́рка (итал. и вен. Arquà Petrarca) — коммуна в Италии с 1844 жителями[2] в провинции Падуя области Венеция, расположенная у подножия Монте-Пикколо и Монте-Вентолоне, на Эуганских холмах. Она входит в Ассоциацию самых красивых деревень Италии.



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