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Abano Terme (IPA: /'abano 'tɛrme/[4], sino al 1924 Abano Bagni[5], in veneto Ábano) è un comune italiano di 19 868 abitanti[1] della provincia di Padova in Veneto.

Abano Terme
comune
Abano Terme – Veduta
Abano Terme – Veduta
Il Grand Hotel Orologio, uno dei simboli di Abano Terme
Localizzazione
Stato Italia
Regione Veneto
Provincia Padova
Amministrazione
SindacoFederico Barbierato (centro-sinistra) dal 27-6-2017 (2º mandato dal 12-06-2022)
Territorio
Coordinate45°21′42.84″N 11°47′32.64″E
Altitudine14 m s.l.m.
Superficie21,41 km²
Abitanti19 868[1] (31-8-2021)
Densità927,98 ab./km²
FrazioniFeriole, Giarre, Monteortone, Monterosso
Comuni confinantiAlbignasego, Due Carrare, Maserà di Padova, Montegrotto Terme, Padova, Selvazzano Dentro, Teolo, Torreglia
Altre informazioni
Cod. postale35031
Prefisso049
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT028001
Cod. catastaleA001
TargaPD
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 383 GG[3]
Nome abitantiaponensi
Patronosan Lorenzo martire
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Abano Terme
Abano Terme – Mappa
Abano Terme – Mappa
Posizione del comune di Abano Terme all'interno della provincia di Padova
Sito istituzionale

Situato lungo il margine nordorientale dei colli Euganei, è il principale centro delle Terme Euganee. Sorge in una zona vulcanica spenta, nell'area metropolitana di Padova, 10 km a sud-ovest del capoluogo, ad un'altitudine media di 14 metri sul livello del mare. I suoi abitanti vengono chiamati aponensi.

I benefici terapeutici che si ricavano dalle acque termali, uniti all'organizzatissima struttura alberghiera che offre ospitalità a più di 250 000 turisti ogni anno, fanno di Abano Terme una delle località fango-terapeutiche, e termali in genere, più importanti d'Europa.[6].

È il primo dei comuni italiani in ordine alfabetico, seguito da Abbadia Cerreto (LO) e Abbadia Lariana (LC).


Storia



Le origini


I colli Euganei si formarono circa 34 milioni di anni fa dalle alluvioni della val Padana associate a fenomeni locali di vulcanismo. La morfologia che si è così sedimentata ha favorito la formazione delle sorgenti di acque calde termominerali, nonché lo stanziamento nella zona delle popolazioni richiamate dagli effetti benefici di tali acque.[7]

Abano Terme è conosciuta fin dal VI secolo a.C., l'antico centro si trovava nel territorio dell'attuale comune di Montegrotto Terme, come documentano gli scavi archeologici ed i numerosi reperti conservati nei musei archeologici di Padova ed Este. L'importanza che il luogo aveva nell'antichità è documentata dalle citazioni di numerosi scrittori latini, tra cui Plinio il Vecchio, Marziale, Tito Livio (che, stando ad un versetto di Marziale, qui sarebbe nato), Svetonio, Cassiodoro, Claudiano, con la denominazione di "Aquae Patavinorum".

Sempre secondo Marziale, oltre a Tito Livio, qui sarebbero nati anche i poeti Gaio Valerio Flacco e Arrunzio Stella. Secondo alcune fonti, l'origine del nome deriva da Aponus, il dio delle acque termali, il cui nome a sua volta risalirebbe alla radice indo-europea ap che significa "acqua". Le antiche terme occuparono una vasta area sul versante orientale dei Colli Euganei e raggiunsero il massimo splendore in età imperiale. Svetonio, che scrisse a cavallo tra il I ed il II secolo d.C., riferì che Tiberio, recandosi a guerreggiare in Illiria, si fermò al tempio di Aponus per consultare l'oracolo circa l'esito della guerra: dopo aver avuto un responso favorevole, gettò nella fonte alcuni dadi d'oro[7][8]. Fu in quegli anni che Padova ed i territori limitrofi diventarono un municipio romano e la nobiltà locale, ad imitazione di quanto accadeva a Roma, diede grande importanza alle cure termali, sviluppandone l'attività e le relative infrastrutture.[9]


Il medioevo


Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, le terme conobbero un brusco declino, da cui si sarebbero risollevate molti secoli più tardi. Vani risulteranno gli sforzi del re degli Ostrogoti Teodorico che, tramite il suo ministro Cassiodoro, agli inizi del VI secolo inviò una lettera all'architetto padovano Aloisius, perché provvedesse al restauro dei palazzi.

Intorno al IX secolo, l'antico centro termale cominciò a sdoppiarsi ed il termine Aponus indicò il territorio dell'odierna Abano Terme. Le prime notizie certe dell'esistenza in epoca medievale di un centro abitato risalgono all'anno 971, sono contenute nella Chronicon Farfensis, redatta da Gregorio da Catino, e riferiscono dell'esistenza in Abano di una chiesa dedicata a San Lorenzo.

Nel XII secolo, Abano è un piccolo centro rurale sito in una zona subordinata all'autorità vescovile di Padova.[7] Nel 1167, la quattordicenne Cecilia aveva ereditato dal padre, Manfredi dei Conti di Abano, un considerevole patrimonio. Il suo tutore, Spinabello da Sandrigo, desideroso di accasarla degnamente, la promise in sposa a Gherardo, figlio di Tisolino della nobile famiglia dei Camposampiero. Ma Ezzelino I il Balbo, suocero di Tisolino, impose che Cecilia sposasse il proprio figlio Ezzelino II il Monaco. L'affronto per i Camposampiero fu enorme e Gherardo, per vendicarsi, approfittò di un viaggio di Cecilia per rapirla e violentarla. Ezzelino II ripudiò Cecilia e, con l'appoggio del padre, prese le armi contro i Camposampiero, dando inizio ad una sanguinosa lotta che sarebbe durata a lungo e che si inquadrò nel più ampio contesto delle lotte fra il Papato e l'Impero.

Ad Abano ebbe i natali, nel 1257, il celebre medico, filosofo, astrologo ed alchimista Pietro d'Abano, che tanto contribuì alla diffusione della filosofia aristotelica rivisitata da Averroè.

Dopo l'affermazione dei comuni e con l'avvento delle signorie, nel 1318 la città entra nella sfera d'influenza dei Da Carrara, i signori di Padova. Più volte distrutta prima dagli Ezzelini e poi dagli Scaligeri, Abano seguì le sorti di Padova passando, nel 1405, sotto il dominio della Repubblica di Venezia.[7]


Il dominio veneziano


La città ebbe nuova fioritura a partire dal Cinquecento, quando le grandi famiglie padovane (Cittadella-Vigodarzere, Dondi dell'Orologio, Capodivacca, Treves) e veneziane (Mocenigo, Malipiero, Moro, Morosini, Todeschini), alcune delle quali qui insediatesi già da alcuni secoli, diedero grande impulso all'agricoltura, con ingenti opere di bonifica, e rifondarono un nucleo delle strutture termali.[7]

In questo periodo viene ambientata ad Abano una delle opere di Carlo Goldoni, il dramma giocoso per musica I Bagni d´Abano, musicato da Baldassare Galuppi e rappresentato per la prima volta al teatro di San Samuele a Venezia nel 1753.[10]


Dalla ristrutturazione settecentesca ai giorni nostri


Con la caduta della Serenissima, nel 1797, la decaduta nobiltà fu costretta a vendere i propri beni ad alcune famiglie della ricca e vivace borghesia ebrea padovana (Trieste, Sacerdoti, Luzzatti e Sette). Queste famiglie investirono forti capitali per migliorare la ricettività alberghiera e diedero impulso ai primi studi scientifici sulle proprietà terapeutiche delle acque termali, ponendo così le basi della città moderna, la cui economia ruota sulle cure termali.

Nella zona delle fonti del Montirone fu avviata la costruzione di diversi stabilimenti termali, impreziositi dall'intervento dell'architetto Giuseppe Jappelli, il cui monumento celebrativo suggella il nuovo sforzo imprenditoriale. Tra i vari edifici, venne realizzato anche un ricovero per malati. A metà dell'Ottocento si contavano otto stabilimenti termali.[7]

Nel Collegio Elettorale di Abano Terme (che all'epoca si chiamava "Abano Bagni") fu eletto ininterrottamente alla Camera dei deputati, dal novembre 1892 al maggio 1909, l'insigne economista Luigi Luzzatti. Nel corso della prima guerra mondiale, dopo la disfatta di Caporetto, dal 5 febbraio 1918 al luglio del 1919 Abano Terme fu sede del Comando supremo militare italiano nell'Hotel Trieste, ospitando tutte le più alte personalità militari dell'epoca:

Il Bollettino della Vittoria affisso sull'Hotel Trieste
Il Bollettino della Vittoria affisso sull'Hotel Trieste

Al termine della prima guerra mondiale venne creata l'Azienda di Cura e Soggiorno, a cui venne affidata la gestione delle concessioni pubbliche delle risorse termali. In breve tempo si moltiplicarono i nuovi stabilimenti.[7]

La denominazione del comune fu fino al 1924 Abano Bagni. Con Regio Decreto N. 1988 del 30/10/1924, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 13/12/1924 venne concessa l'autorizzazione ad assumere la niova denominazione, vigente dal 14 novembre 1924, di Abano Terme. La modifica fu voluta all'amministrazione comunale del tempo con l'intento di sottolineare l'unicità dei trattamenti a base di fanghi termali assicurati dagli stabilimenti curativi di Abano.[12]

Durante la seconda guerra mondiale, il comando dell'aviazione tedesca in Italia ebbe sede ad Abano da ottobre 1943 ad aprile 1944. Dal momento del trasferimento del comando, Abano divenne zona ospedaliera sotto la tutela della Croce Rossa Internazionale.[13] Il centro cittadino fu quindi risparmiato dai bombardamenti, ma il 17 agosto 1944 un treno che trasportava cinque vagoni carichi di esplosivo, fermo alla stazione di Abano, fu colpito da un raid aereo statunitense. Le esplosioni provocarono dieci morti accertati, incluso un pilota americano il cui aereo era stato colpito dall'esplosione, e la quasi totale distruzione delle case attorno alla stazione.[14]

Nel secondo dopoguerra vennero scavate nuove fonti, dando avvio al boom delle attività termali. In poco tempo alle attività agricole si sostituirono quelle del settore terziario e il Comune conobbe una consistente espansione urbana.

Nel 1969 vi si riunirono segretamente dal 24 al 27 agosto gli Ufficiali Unionisti liberi per preparare il colpo di Stato di Muʿammar Gheddafi in Libia.[15]


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Duomo di San Lorenzo Martire
Il Duomo di San Lorenzo Diacono e Martire fu costruito a partire dal 1780 e consacrato nel 1935.
Santuario della Beata Vergine della Salute
In località Monteortone, ai piedi dell'omonima collina, sorge il santuario della Beata Vergine della Salute, che ospita un pregevole ciclo di affreschi di Jacopo da Montagnana, una Crocifissione di Jacopo Palma il Giovane ed un grandioso organo Tamburini a tre tastiere, uno tra i più grandi del Veneto.
Monastero di San Daniele
Nei dintorni di Abano Terme si trovano il monastero di San Daniele e, lungo la strada che collega Abano Terme con la frazione di Feriole (spartita con i comuni di Selvazzano Dentro e Teolo), la villa Gottardo, ex Cittadella Vigodarzere, dove si rifugiò Ugo Foscolo per scrivere il celebre romanzo epistolare Ultime lettere di Jacopo Ortis.

A pochi chilometri da Abano si trova anche l'abbazia di Praglia, monastero benedettino fondato nell'XI secolo. Sin dal medioevo, i potenti ecclesiastici di Praglia, assieme a quelli del monastero San Daniele, si resero protagonisti di capillari opere di bonifica del territorio, che aumentarono sensibilmente la superficie di terreni coltivabili.[7]

Ex Oratorio del Montirone

Ai piedi del colle Montirone si trova l'ex Oratorio del Montirone, già dedicato a San Giovanni e in seguito al Sacro Cuore di Gesù. Fu costruito nel 1779 ad opera dell'architetto Domenico Cerato. Oggi sconsacrato, è adibito a spazio espositivo.


Architetture civili


La Piazza del Sole e della Pace (o Piazza della Meridiana), caratterizzata dal grande orologio-meridiana
La Piazza del Sole e della Pace (o Piazza della Meridiana), caratterizzata dal grande orologio-meridiana
L'ingresso alle sorgenti Montirone
L'ingresso alle sorgenti Montirone

La città è divisa in due centri: uno storico (Abano Vecchia o Abano Centro) e l'altro prettamente turistico (Abano Nuova).

Il centro storico si è sviluppato attorno al Duomo di San Lorenzo, il cui campanile fu costruito in due epoche diverse: la base è del 900 d.C. mentre la parte superiore è del 1315. La facciata della chiesa è recente: inaugurata nel 1965, sostituisce la precedente (1905), in stile neoclassico, oggi trasferita presso la chiesa di Agna. L'interno conserva diverse opere d'arte di notevole pregio: alcune tele della scuola di Jacopo Ceruti detto Il Pitocchetto, ed altre opere di Pietro Della Vecchia, Amleto Sartori, J. K. Henrici, Mario Pinton, Luigi Strazzabosco, Giorgio Scalco, Enrico Ghiro, Aristide Ghiro ed Imerio Trevisan.

Villa Rigoni Savioli
Villa Rigoni Savioli

Nella zona del Duomo sono stati costruiti gli edifici che ospitano gli uffici comunali e la biblioteca cittadina. Prossima al Duomo è la monumentale "Piazza del Sole e della Pace" (o Piazza della Meridiana), sorta sull'area del demolito e storico Stabilimento Termale Menegolli.

Nel territorio comunale vi sono numerose ville patrizie, la maggior parte i proprietà di privati: Villa Rigoni Savioli, costruita nel 1557 da Nicolò Malipiero in stile palladiano, con affreschi attribuiti a Giovanni Battista Zelotti ma oggi in stato di abbandono; Villa Bassi Rathgeb (già villa Dondi dell'Orologio poi Zasio) con affreschi attribuiti al Buttafogo e ad Antonio Vassilacchi detto l'Aliense; Villa Mocenigo Mainardi; Villa Sette alla Stazione; Villa Treves de' Bonfili (già Villa Pimbiolo poi Selvatico); Villa Colpi (già Dalla Vecchia Carminati) Villa Adele (oggi Hotel Terme "Regina Villa Adele"); Villa Bugia (oggi di proprietà del Comune di Abano Terme); Villa Bembiana già Scalfo (nella piccola frazione di Monterosso); Villa Trevisan Savioli (oggi sede del Museo Internazionale della Maschera "Amleto e Donato Sartori"); Villa Cittadella Vigodarzere poi Gottardo, in frazione Feriole e altro.

Nella parte turistica di Abano, sorta nella zona delle prime sorgenti, vi è la Pinacoteca del Montirone, in cui si può ammirare buona parte della Collezione Bassi, con opere di artisti del Settecento veneziano, tra i quali: Andrea Previtali, Liberale da Verona, Giovanni Busi (detto il Cariani), Alessandro Bonvicino (detto il Moretto), Giovan Battista Moroni, Iacopo Negretti (detto Palma il Giovane), Antonio Marini, Vittore Ghislandi (detto Fra' Galgario), Alessandro Magnasco (detto Il Lissandrino), Giacomo Antonio Ceruti (detto Il Pitocchetto), di cui è notevole l'autoritratto, Pietro Longhi, Alessandro Longhi, Guido Reni, Giandomenico Tiepolo, Giacomo Quarenghi.

Lungo il Viale delle Terme, oggi inglobato nella proprietà dell'Hotel Terme Patria (civico 56) è visibile la casa del Fascio di Abano Terme, costruita tra il 1934 e il 1935, opera giovanile dell'architetto Daniele Calabi.[16]

Nella zona pedonale principale della città, dal 2016, è presente la scultura Radici di Carla Rigato.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[17]


Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti nel comune di Abano Terme in totale sono 2018,[18] pari al 10,46% della popolazione.

Le nazionalità maggiormente rappresentate sono:

Pos.CittadinanzaPopolazione
1Romania585
2Albania311
3Marocco276
4Moldavia257
5Cina107

Cultura



Istruzione



Biblioteche

La Biblioteca Civica di Abano Terme, ospitata in una sede costruita appositamente su progetto dell'architetto Paolo Portoghesi e inaugurata il 9 ottobre 1999, fa parte del circuito Biblioteche Padovane Associate. Oltre alle consuete attività di prestito e consultazione, dispone di una sezione ragazzi, di una mediateca, di una sezione locale, di una emeroteca e di sale seminari.


Musei

Al Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori è esposta parte della collezione di maschere teatrali frutto della produzione artistica degli scultori Amleto Sartori (1915-1962) e Donato Sartori in più di ottant'anni di attività creativa, oltre ad una quantità di maschere, reperti originali geo-etno-antropologici e opere provenienti da diverse aree del pianeta raccolte in anni di viaggi e scambi culturali. Il museo è stato inaugurato il 30 dicembre 2004.[19]


Media



Economia



Risorse termali


La principale voce delle entrate e fonte di occupazione è costituita dal turismo, legato agli stabilimenti termali ed alle acque clorurato-sodiche bromoiodurate litiose, radioattive, termali (87 °C), conosciute fin dall'antichità. Le acque arrivano dalle Alpi e scorrendo sotto terra sgorgano dal Poggio di Montirone a 87° di temperatura, lungo il percorso si arricchiscono di preziosi minerali, arrivando a scorrere fino ad una profondità massima di 4.000 metri. L'acqua ipertermale è usata sia per bagni sia per alimentare i fanghi; indicata per reumatismi, artriti, malattie del ricambio, obesità.


Agricoltura


Nel 1989 è stato istituito il parco regionale dei Colli Euganei, il cui territorio comprende, oltre ad Abano, altri 14 comuni. Tra le finalità di questo ente, vi sono la salvaguardia ambientale e la promozione dell'agricoltura che, grazie alle favorevoli condizioni idro-geologiche, è tuttora una voce trainante per le economie locali. La fertilità di queste terre, decantata dai classici autori latini, favorisce la produzione di:[20]


Industria


Ad Abano si trova la sede centrale del gruppo Fidia Farmaceutici, una delle più importanti aziende farmaceutiche italiane.


Infrastrutture e trasporti


Fra il 1911 e il 1952 Abano Terme era servita dalla principale stazione intermedia della tranvia Padova-Abano-Torreglia/Villa di Teolo.

Sulla linea ferroviaria Padova-Bologna, Abano è servita dalla fermata di Abano e dalla stazione di Terme Euganee-Abano-Montegrotto (quest´ultima situata nella vicina Montegrotto Terme).


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1914 Ottobre 1920 Baldassarre Piave Partito Liberale Italiano Sindaco
Ottobre 1920 Aprile 1921 Clemente Marescotti Partito Socialista italiano Sindaco
Aprile 1921 Novembre 1921 Giuseppe Mioni Commissario prefettizio
Novembre 1921 26 maggio 1926 Adolfo Zanini Partito Socialista Italiano Sindaco
26 maggio 1926 8 maggio 1927 Nunzio De Giorgio Commissario prefettizio
9 maggio 1927 Gennaio 1931 Adelchi Mentaschi Partito Nazionale Fascista Podestà
Gennaio 1931 5 settembre 1932 Gaetano Salvagnini Partito Nazionale Fascista Podestà
5 settembre 1932 13 ottobre 1933 Giuseppe Tosi Commissario prefettizio
14 ottobre 1933 16 novembre 1943 Luigi Gaudenzio Partito Nazionale Fascista Podestà
17 novembre 1943 Aprile 1945 Luigi Sartori Partito Nazionale Fascista Podestà
Aprile 1945 Giugno 1946 Rosario Scianna Comitato di Liberazione Nazionale Sindaco

Sindaci dal 1946


Sindaco Partito Periodo Elezione
Rosario Scianna Partito Comunista Italiano 1946 1946
Mario Formentin Partito Socialista Italiano 1946-1947 1946
Alberto Peghin Partito d'Azione 1947 1946
Federico Scarabello Partito Socialista Italiano 1947-1951 1946
Gino Fabbris Democrazia Cristiana 1951-1956 1951
Leonildo Mainardi Democrazia Cristiana 1956-1960 1956
Federico Talami Democrazia Cristiana 1960-1975 1960
1964
1970
Marin Badoer Partito Socialista Democratico Italiano 1975-1976 1975
Giovanni Morra (Commiss. prefettizio) 1976
Federico Talami Democrazia Cristiana 1976-1979 1976
Armando Gennaro Democrazia Cristiana 1979-1982 1976
Giovanni Salmaso Democrazia Cristiana 1982-1988 1982
Enrico Finocchiaro (Commiss. prefettizio) 1988
Armando Gennaro Democrazia Cristiana 1988-1993 1988
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993)
Cesare Pillon Centro-sinistra 1993-2001 1993
1997
Giovanni Ponchio Centro-sinistra 2001-2005 2001
Abramo Barillari (Commiss. prefettizio) 2005-2006
Andrea Bronzato Centro-destra 2006-2010 2006
Marcella Conversano (Commiss. prefettizio) 2010-2011
Luca Claudio Liste civiche 2011-2016 2011
2016
Pasquale Aversa (Commiss. prefettizio) 2016-2017
Federico Barbierato Centro-sinistra 2017-in carica 2017
2022

Gemellaggi



Sport



Atletica leggera


La società aponense Vis Abano è stata fondata nel 1957. Dal 1998 utilizza lo Stadio delle Terme, in località Monteortone, dotato di pista regolamentare a 6 corsie e pedane regolamentari per salti e lanci.[21]


Basket



Calcio



Ciclismo


Abano Terme è stata sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia negli anni cinquanta:

Nel 2002, è stata invece sede di partenza della 15ª tappa Terme Euganee - Conegliano (28 maggio) partita da Piazza Caduti e vinta da Mario Cipollini.


Equitazione


In città è attivo il Centro Equestre Abano Terme, con sede adiacente a Villa Bassi-Ratgheb.


Ginnastica


La società Ginnastica 5 Cerchi ASD è affiliata dal 1981 alla Federazione Ginnastica d'Italia è attiva sia in ambito maschile che femminile ed presente con squadre agonistiche e atleti individuali nei settori di Ginnastica Artistica Maschile (Serie C, Torneo Allievi), Ginnastica Ritmica (Serie B, C, Categoria, Specialità) e Ginnastica per Tutti.


Nuoto


Oltre ad un numero di piscine gestite dagli stabilimenti alberghieri termali, ad Abano è presente una piscina comunale alimentata da acqua termale.


Tennistavolo


L'ASD Tennis Tavolo Abano Terme è attiva sia nel settore amatoriale che in quello agonistico.


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Dizionario italiano multimediale e multilingue d'ortografia e di pronunzia, su dizionario.rai.it.
  5. R.D. N. 1988 del 30/10/1924 (G.U. n. 290 del 13/12/1924)
  6. ABANO, L'ACQUA TERMALE E IL FANGO, su abanoterme.net.
  7. LA STORIA, su abanoterme.net.
  8. Svetonio, Vita di Tiberio, 14.3
  9. Le Terme e i Colli, su abanoterme.net.
  10. I bagni d´Abano, su carlogoldoni.it.
  11. Hotel Trieste, su La Grande Guerra, http://grandeguerra.comune.padova.it/ (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2018).
  12. Federico Talami, Abano Terme nel periodo fascista e nell'immediato dopoguerra 1922-1946, Albignasego, Proget Edizioni, 2014, p. 34.
  13. Federico Talami, Abano Terme nel periodo fascista e nell'immediato dopoguerra 1922-1946, Albignasego, Proget Edizioni, 2014.
  14. Federico Talami, Abano Terme nel periodo fascista e nell'immediato dopoguerra 1922-1946, Albignasego, Proget Edizioni, 2014, pp. 181-182.
  15. Del Boca Angelo. Gli Italiani in Libia. Dal fascismo a Gheddafi. Biblioteca universale la terza. 1988
  16. Enrico Pietrogrande (a cura di), Trentaquattro case del fascio. Settant'anni dopo, Venezia, Marsilio, 2014.
  17. Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  18. Dati demografici ISTAT.
  19. Museo Internazionale della Maschera, su sartorimaskmuseum.it.
  20. Prodotti tipici, su parcocollieuganei.com (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2011).
  21. Sito web Vis Abano, su visabano.com.
  22. Thermal, la Casa del basket femminile, da Il Mattino di Padova, su mattinopadova.gelocal.it.

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[de] Abano Terme

Abano Terme, bis 1924[2] Abano Bagni, ist eine italienische Gemeinde und ein Heilbad in den Euganeischen Hügeln in der Provinz Padua, Venetien, mit 20.274 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019). Die Euganeischen Hügel sind berühmt wegen ihrer Thermalwasserquellen, eines hyperthermalen Brom-Jod-Sole-Wassers, welches leicht radioaktiv ist. Sie entspringen mit einer Temperatur von bis zu 87 °C aus dem Euganeischen Thermalbecken und werden seit Jahrhunderten zu therapeutischen Zwecken, vor allem gegen Nervenleiden und Rheumatismus, genutzt. Zahlreiche spezialisierte Thermalhotels bieten hochmoderne Fango-, Inhalations- und Wellnesstherapien an.

[en] Abano Terme

Abano Terme (known as Abano Bagni until 1924) is a town and comune in the Province of Padua, in the Veneto region, Italy, on the eastern slope of the Euganean Hills; it is 10 kilometres (6 mi) southwest by rail from Padua. Abano Terme's population is 19,062 (2001) (in 1901 it was 4,556).[3]

[es] Abano Terme

Abano Terme (la ciudad cambió su nombre Abano Bagni en 1945) es una ciudad y comuna en la provincia de Padua, en la región de Véneto, Italia, en el lado este de las colinas Euganeas; está a 10 kilómetros al sudoeste de Padua. La población de Abano Terme es 18,232 (en 2001) (en 1901 era solamente de 4,556).

[fr] Abano Terme

Abano Terme (prononciation Àbano) est une commune dans la province de Padoue en Vénétie en Italie.
- [it] Abano Terme

[ru] Абано-Терме

А́бано-Те́рме (итал. Abano-Terme, вен. Àbano) — бальнеологический курорт в Италии, в области Венеция, в провинции Падуя, в 8 км к юго-западу от Падуи. Население — 19,2 тыс. чел. (2007). Площадь — 21 кв. км.



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