Arola è una delle tredici frazioni di Vico Equense, nella città metropolitana di Napoli.
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Arola frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Città metropolitana | Napoli |
Comune | Vico Equense |
Territorio | |
Coordinate | 40°38′07″N 14°26′19″E |
Altitudine | Circa 420 m s.l.m. |
Abitanti | circa 3 501[senza fonte] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80069 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | arolesi |
Patrono | sant'Antonino Abate |
Cartografia | |
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Posizionata in una zona strategica, vanta una grande estensione demografica pur essendo soltanto una frazione.
Posizionata su una collina, è collegata tramite strade secondarie alla costiera sorrentino-amalfitana attraverso Piano di Sorrento tramite la strada forestale di Casa Nocillo e a Castellammare di Stabia seguendo la strada principale e tramite la galleria di Seiano. Gli antichi sentieri di via Grottelle e dei Camaldoli (sentiero di Alberi che parte dalla torre del Calvaruso) collegano Arola a Meta di Sorrento; in particolare, il secondo connette questo casale con via Mirto, tratto dell'antichissima strada di epoca pre-romana (VI se. a. C.) denominata via Minervia (dal tempio alla dea Minerva sito alla punta Campanella) che collegava Nocera con Punta Campanella.
Arola vanta numerose zone di grande interesse paesaggistico:
I percorsi sentieristici del casale di Arola permettono di apprezzare esempi di selciato originale in pietra calcarea in buono stato di conservazione (i.e. sentiero di via Grottelle che conduce a Meta di Sorrento; via Tuoro; laterale privata di via Buonocore, parte terminale di via Aiello) di architettura rurale ed, in particolare, manufatti rurali con le tipiche volte estradossate (anche dette "a botte") costruite in lapillo battuto; antichissime vere di cisterne e pozzi; portali sette- ed ottocenteschi in pietra vesuviana e/o piperno con le datazioni scolpite sulle chiavi di volta; antichi frantoi e vecchie calcare.
Con scadenza biennale si tiene un Certamen leopardiano nell'ambito di convegno ed associato Reading dedicati al poeta recanatese e promossi dell'associazione culturale Parola all'Eremo.
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La "sagra del riavulillo" si tiene ad Arola ogni anno a inizio agosto. Durante questa festa i visitatori possono degustare il riavulillo (formaggio tipico arolese, con all'interno un'oliva e un peperoncino piccante, donde il nome, che nel dialetto locale significa diavoletto [con il fenomeno fonetico d>r]) e tanti altri prodotti tipici di Arola come il provolone del monaco (formaggio leggermente piccante, il cui nome è dovuto alla secolare presenza del monastero camaldolese di Astapiana) e la porchetta.
Durante la sagra (che dura in tutto tre giorni) si possono anche ammirare oggetti dell'artigianato arolese. La sagra coinvolge adulti, anziani e bambini che vengono intrattenuti ogni sera da gruppi di cantanti che si esibiscono sul sagrato della chiesa di S. Antonino (dove si svolge la sagra).