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Aprilia (IPA: /aˈprilja/[4], pronuncia[?·info]) è un comune italiano di 73 918 abitanti[1] della provincia di Latina.

Aprilia
comune
Aprilia – Veduta
Aprilia – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lazio
Provincia Latina
Amministrazione
SindacoAntonio Terra (lista civica Movimento Forum per Aprilia) dal 26-5-2013 (2º mandato dal 24-6-2018)
Data di istituzione25 aprile 1936
Territorio
Coordinate41°35′N 12°39′E
Altitudine80 m s.l.m.
Superficie178,11 km²
Abitanti73 918[1] (31-8-2022)
Densità415,01 ab./km²
FrazioniBellavista, Borgata Agip, Buon Riposo, Caffarelli, Campo del Fico, Campo di Carne, Campoleone, Campoverde, Carano-Garibaldi, Carroceto, Casalazzara, Fossignano, Genio Civile, Giannottola, Isole, La Cogna, Pantanelle, Pian di Frasso, Rosatelli, Spaccasassi, Torre Bruna, Torre del Padiglione, Tufello, Vallelata, Valli.
Comuni confinantiAnzio (RM), Ardea (RM), Ariccia (RM), Cisterna di Latina, Lanuvio (RM), Latina, Nettuno (RM), Velletri (RM)
Altre informazioni
Cod. postale04011
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT059001
Cod. catastaleA341
TargaLT
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 374 GG[3]
Nome abitantiapriliani
PatronoArcangelo Michele
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Aprilia
Aprilia – Mappa
Aprilia – Mappa
Posizione del comune di Aprilia nella provincia di Latina
Sito istituzionale

È una città di fondazione e venne fondata il 25 aprile 1936 a seguito delle bonifiche dell'Agro Romano e fu elevata a rango di città con decreto del presidente della Repubblica il 29 ottobre 2012.[5]


Geografia fisica



Territorio


Il comune è situato ad 80 m s.l.m. nell'Agro Romano e confina a nord-est con Ariccia, Lanuvio, Velletri e Cisterna di Latina; a sud-est con Latina; a sud con Anzio, Nettuno e e a nord-ovest con Ardea.


Clima


Il clima è compreso nella fascia climatica tirrenica meridionale che risente fortemente dall'influenza del Mar Tirreno. Le estati sono molto calde, tuttavia rinfrescate da venti termici provenienti dal mare. Le piogge autunnali e primaverili risultano essere piuttosto consistenti. La zona del comune è soggetta a correnti umide, soprattutto durante l'inverno. La temperatura media del comune è di 15,3 °C, mentre 825 mm è il valore di piovosità media annuale.[6]

Di seguito è riportata la tabella con le medie climatiche e i valori massimi e minimi assoluti registrati nel trentennio 1988-2018.[7]

Aprilia
(1988-2018)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 13,013,015,017,021,025,028,028,025,022,017,014,013,317,727,021,319,8
T. min. media (°C) 4,05,06,08,011,014,017,018,015,012,08,05,04,78,316,311,710,3
Precipitazioni (mm) 75,081,072,060,037,029,011,030,077,0121,0119,0107,0263,0169,070,0317,0819,0
Umidità relativa media (%) 76767477787674757677777876,776,37576,776,2

Origini del nome


L'origine del nome Aprilia deriva dal fatto di essere stata fondata nel mese di Aprile, nel 1936[8]. La data del 25 Aprile, a sua volta, non era stata scelta in modo casuale: si trattava infatti della festività di San Marco, a sottolineare un legame ideale con le principali terre di provenienza dei pionieri, e difatti verrà utilizzata in seguito anche per diverse altre celebrazioni a tema rurale, in primis per la fondazione della vicina città di Pomezia.

Secondo alcuni il nome potrebbe alludere anche alla divinità Venus Aprilia, tradizionalmente tradotto con Venere Feconda: l'epiteto "Aprilia" di Venere deriverebbe dal latino aperire (aprire) per indicare lo "schiudersi" di piante fiori, leggendo così nel nome della città un'espressione di buon augurio, come un "aprirsi" del luogo ad una vita nuova: questa tuttavia potrebbe essere una semplice paraetimologia, o quantomeno un accostamento semantico effettuato a posteriori, dato che non vi è traccia di una simile interpretazione nei documenti dell'epoca.[8][9][10]


Storia



Primi insediamenti


I primissimi insediamenti sul territorio sono databili all'età del ferro e si individuano nella località di Fossignano. Qui furono rinvenute tracce di piccoli villaggi di capanne che dominavano i diversi rilievi tufacei presenti nell’area. In località Rimessone sono venuti alla luce 26 elementi appartenenti all'età del bronzo, databili tra il XI ed il X sec. a.C., tra i quali anche manufatti incompleti o danneggiati.[11] Nella zona in cui sorge Casalazzara si trova una necropoli pre-romana risalente al VIII secolo a.C.. Inoltre nella stessa frazione vi fu un insediamento del popolo dei Rutuli (V secolo a.C.) e durante il periodo medievale fu scelto come sede per un lazzaretto di Roma. Nelle località Buon Riposo e Campoleone anticamente sorsero le città volsche di Longula e Polusca, entrambe scomparse.[12]


Medioevo


Nel periodo medievale il suolo apriliano fu oggetto di dominio da parte di diverse famiglie (Frangipane, Colonna e infine Caffarelli).

In contrada Castellaccio, località Fossignano, è possibile vedere i resti del castello dei Frangipane, edificato intorno al X secolo. Nella zona di Campo del Fico è ancora presente il castello dei Colonna che risale al 1461.[13]

Durante l'epoca del basso Medioevo gran parte del territorio fu legato ad Ardea. Il 30 marzo 1461 Antonio Caffarelli, tramite atto notarile, acquistò dalla potente famiglia Colonna le aree di Carroceto, Valle Lata, Tufello, Campo del Fico e Casalazzara trasformandoli in un unico latifondo esteso per oltre 4 300 ettari, separando così per la prima volta il territorio apriliano da quello ardeatino.

La località di Campomorto fu ribattezzata dal 1958 con il nome di Campoverde, e la denominazione storica prese il nome dalla tragica battaglia di Campomorto. Durante lo scontro, avvenuto il 21 agosto 1482, il capitano veneziano Roberto Malatesta sconfisse Alfonso, duca di Calabria, figlio di Ferdinando d'Aragona, re di Napoli, che aveva dichiarato guerra al papa Sisto IV. Sul luogo sono stati ritrovati anche i resti e le prigioni dei tenimenti pontifici di San Pietro in Formis.

Il 22 aprile 1697, nella frazione di Carroceto, papa Innocenzo XII venne accolto in uno dei più grandiosi fasti registrato nelle memorie dello sfarzo aristocratico romano. Quel giorno del 1697 il papa aveva inaugurato il porto Innocenziano di Anzio. L'accoglienza al papa fu organizzata da Giovan Battista Borghese. Innocenzo XII giunse accompagnato da un seguito di 12 cardinali, alcune decine di nobili, tecnici portuali e centinaia di inservienti e soldati. Il tutto si svolse nella chiesetta dedicata a sant'Antonio ancora presente e sulla quale è visibile una lapide che ricorda l'evento.[14]


Bonifica


La zona dove oggi sorge la città di Aprilia era in principio paludosa. I primi tentativi di bonifica del territorio risalgono fino ai tempi dei latini i quali si servirono di un sistema di drenaggio caratterizzato da cunicoli sotterranei dotati di pozzi.[15]

Sin dal primo ventennio del XVIII secolo, Livio Odescalchi e Papa Pio VI tentarono invano di bonificare il territorio, caratterizzato da insalubrità e spopolamento dovuti alla malaria.[15]

La zona era prettamente agricola, e vi si coltivavano cereali e si allevavano equini e bovini di razza maremmana. Era, inoltre, la meta di numerose greggi ovine e caprine che venivano a svernare dalle Marche, dal resto del Lazio e, dopo l'unità d'Italia, anche dall'Abruzzo e dal Molise. Accanto agli allevamenti venivano costruite con paglia, ginestre e sterpaglie, capanne dal tetto a forma di cono "lestre", utilizzate come ricovero dagli allevatori e come laboratorio per la produzione della tipica ricotta romana e del formaggio pecorino.

Con l'avvento del Fascismo in Italia, le Paludi Pontine rappresentarono il luogo nel quale il Regime Fascista poteva dimostrare la sua credibilità di forza nuova, pragmatica e concreta. In tale scopo Mussolini investì molto nel progetto di bonifica dell'Agro Pontino, che immaginava come un potenziale grande orto da realizzare intorno a Roma. I lavori di bonifica iniziarono, per la parte idraulica, nel 1926 a cura dei privati partecipanti ai consorzi di bonifica; ma due anni dopo sarà l'opera Opera Nazionale Combattenti (ONC) a prenderne il controllo attraverso una serie di acquisizioni ed espropri.

La svolta avvenne solo nel 1929, a seguito dei ripetuti tentativi falliti, ebbero inizio i lavori di bonifica del territorio veri e propri, che attirarono nella zona un notevole numero di persone provenienti dal Veneto, dal Friuli e dall'Emilia-Romagna. Ma solo tra la fine del 1931 e quella del 1934 l'impresa assunse dimensioni considerevoli. Infatti, proprio in questi anni iniziò la vera trasformazione dei terreni con disboscamenti in tutta la zona; venne prosciugato l'acquitrino, furono dissodati i terreni e costruite le case coloniche con poderi che andavano dai dieci ai trenta ettari. Solo allora subentrò una popolazione stabile che viveva in piccola parte nel nuovo centro urbano, mentre i più nelle case coloniche.

Dal 1934 nell'area del Consorzio di Bonifica di Littoria venne incluso anche il Consorzio numero 5 dell'Agro Romano: circa 600 km² sui quali sarebbero sorte in un futuro immediato Aprilia e Pomezia. Dopo circa dieci anni, l'ONC completò il programma relativo ai lavori di bonifica e di infrastrutturazioni del territorio consistenti in più di 2000 km di canali, 10000 km di scoline, 900 km di strade, 4 000 case coloniche, 5 centri urbani maggiori e 17 borghi rurali.

Il 4 luglio 1938 Benito Mussolini si fece ritrarre a torso nudo su una trebbiatrice in una foto propagandistica.


Fondazione del comune


Aprilia nel 1936.
Aprilia nel 1936.

La città, su progetto del cosiddetto 2PST (Concezio Petrucci, Mario Tufaroli, Emanuele Filiberto Paolini e Riccardo Silenzi), è la quarta in ordine di fondazione tra quelle costruite nelle aree paludose bonificate dell'Agro Pontino durante il fascismo e a differenza delle prime tre (Littoria, Sabaudia e Pontinia) nasceva al limite sud dell'Agro Romano, e non nell'Agro Pontino.

A bonifica completata, Aprilia nasce ufficialmente il 25 aprile 1936 con la posa della prima pietra, appena due anni dopo l'istituzione della provincia di Littoria, l'odierna provincia di Latina. L'operazione avvenne attraverso l'esproprio dei suddetti territori a danno della famiglia Caffarelli che li possedeva da ben 476 anni[16].

Benito Mussolini la inaugurò ufficialmente il 29 ottobre 1937 con una grande festa in città il cui territorio verrà presto popolato da friulani, veneti, romagnoli nonché contadini di origine trentina e veneta provenienti dalla Bosnia e dalla Romania. Tutti con le proprie tradizioni e i propri dialetti, che si ritrovavano a divenire abitanti di una stessa città.[17]

«Là dove non vivevano che pochi pastori, oggi vivono 60 000 abitanti, tutti contadini, tutti fedeli alla terra, pionieri meritevoli perciò di essere posti ancora una volta all'ordine del giorno dell'intera Nazione.»

(discorso del Duce il 29 ottobre 1937, giorno di inaugurazione di Aprilia)

[18][19]

La Torre Littoria nel 1936.
La Torre Littoria nel 1936.

Alla sua fondazione il centro urbano era composto da quattro grandi fabbricati: il palazzo del Comune, l'ufficio postale, la Chiesa e la Casa del Fascio ai quali si aggiunsero il Cinema Littorio e la locanda.

L'asse nord-sud (via dei Lauri, via degli Aranci), pensato come strada di penetrazione che congiunge la via Nettunense con la via Mediana (attuale SS 148 Pontina), era sfalsato a baionetta sulla piazza avendo come fondali, per chi accedeva alla piazza, la Torre civica e il Campanile.


Periodo bellico


La situazione di Aprilia divenne critica a seguito dello scoppio della seconda guerra mondiale.

Il 22 gennaio 1944 avvenne lo sbarco di Anzio. L'intero territorio di Aprilia fu oggetto di bombardamenti da parte delle forze armate tedesche, le quali, il 9 febbraio riuscirono a conquistare la città ed il giorno seguente la zona di Carroceto.

La città era denominata dagli alleati "The Factory" (la fabbrica) per il suo chiuso nucleo centrale edificato in mattoni rossi che, dall'alto dei ricognitori aerei, sembrava appunto una fabbrica.

Dal momento che la città venne ridotta a un cumulo di macerie, la popolazione fu costretta a fuggire, trovando rifugio in Campania e in Calabria.[20] Il territorio fu oggetto di alcuni fatti di Resistenza legati a gruppi partigiani operanti nell'area dei Castelli Romani.[21]

Nell'ambito delle operazioni militari alleate che seguirono allo sbarco di Anzio, il 18 febbraio 1944 ad Aprilia trovò la morte il sottotenente dell'VIII Battaglione dei Royal Fusiliers dell'Esercito britannico Eric Fletcher Waters, padre di Roger Waters, futuro bassista e cofondatore dei Pink Floyd.[22]

A conflitti conclusi, nel settembre 1944, gli sfollati fecero ritorno e incominciò la ricostruzione.


Dopoguerra a oggi


Aprilia dopo i bombardamenti del 1944.
Aprilia dopo i bombardamenti del 1944.
Piazza Roma
Piazza Roma

L'economia di Aprilia ricostruita si basò sul piccolo commercio locale e sul pascolo ovino. Successivamente bonificati i campi minati, si tornò alla semina dei cereali ed all'allevamento di bestiame da lavoro. Al termine dei conflitti, a partire dagli anni cinquanta, il territorio di Aprilia conobbe un fenomeno di crescita in termini economici e di popolazione. In questo periodo giunsero profughi italiani dall'Africa del nord che impiantarono estesissimi vigneti per la produzione di vini a denominazione di origine controllata e di uva da tavola tra le migliori d'Italia.

Con la costituzione della Cassa per il Mezzogiorno e, successivamente, del Consorzio per l'area di sviluppo industriale del Lazio, l'avvenire di Aprilia cambiò totalmente: si passò da un'agricoltura di consumo ad un'agricoltura di mercato e si costituirono nuove aziende agricole tecnicamente più avanzate. Fu questo il primo passo verso l'industrializzazione vera e propria. Alla fine del 1951 s'insediò sul territorio apriliano il primo stabilimento industriale, la Simmenthal, a cui fecero seguito molti altri opifici sia nazionali sia internazionali. La cittadina cambiò volto e offrì lavoro a numerose maestranze. Attualmente in Aprilia svolgono attività circa cento stabilimenti, tra cui alcune importanti multinazionali.[23]

Dagli anni cinquanta ad Aprilia si sono registrati diversi casi di infiltrazioni di esponenti della criminalità organizzata, appartenenti sia alla 'ndrangheta che alla camorra, attivi, oltre che nelle attività illecite, in quelle legate all'edilizia.[24]

Oggi il centro urbano si presenta in modo notevolmente diverso. L'attuale aspetto è dovuto all'abbattimento, operato negli anni settanta, della Casa del Fascio, alla ricostruzione del Municipio, alle parziali modifiche di tutti gli altri edifici, ristrutturati nel dopoguerra e alla recente ricostruzione del Campanile della Chiesa di S. Michele Arcangelo avvenuta nel 1999.

Il 29 ottobre 2012, con Decreto del Presidente della Repubblica, ad Aprilia è stato conferito il titolo di Città.


Simboli


Stemma del Comune
Stemma del Comune
Stemma

Lo stemma rappresenta un campo di cielo a cinque rondini di nero al volo spiegato, in formazione di cuneo rovesciato.[25]


Onorificenze


La città di Aprilia ha ricevuto un'onorificenza l'8 febbraio 2001.[26]

Medaglia di bronzo al Merito Civile
«Situato in posizione strategica, durante l'ultimo conflitto mondiale fu teatro di feroci battaglie fra i due eserciti che se ne contendevano l'occupazione. Nonostante gli ingenti danni all'abitato e alle infrastrutture, la popolazione sopportò gli enormi disagi con grande spirito di sacrificio e si adoperò instancabilmente nella difficile opera di ricostruzione.»
 Aprilia (LT), gennaio-giugno 1944

Aprilia fu infatti luogo di episodi di resistenza civile.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti
Chiesa di San Michele con il campanile e la statua
Chiesa di San Michele con il campanile e la statua

La chiesa è stata uno dei primi edifici costruiti nella città, ed è stata parzialmente distrutta durante l'ultimo conflitto mondiale. Nel 1952 all'originaria dedicazione a San Michele fu aggiunta quella a Santa Maria Goretti.

Statua di San Michele Arcangelo
Statua di San Michele
Statua di San Michele

Nel centro urbano di Aprilia, sul sagrato della chiesa, troneggia la statua del patrono della città "San Michele Arcangelo", su cui sono ancora visibili le ferite storiche arrecate dalla battaglia tra Tedeschi ed Alleati durante l'ultimo conflitto mondiale.

La statua è una pregevole opera dello scultore Venanzo Crocetti (1913-2003).[27] Sin dai giorni della sua fondazione, Aprilia era divisa in tenute agricole proprietà di grossi latifondisti romani che venivano affittate per periodi variabili dai nove ai dodici anni.

La statua bronzea è alta circa tre metri, poggia su un piedistallo cilindrico di travertino ed è collocata sul sagrato della chiesa della città.

Nella sua complessità la statua esprime un insieme di simboli: quelli della sfera umana e quelli della sfera divina.

Il volto giovanile ha uno sguardo serio e calmo di chi ha compiuto la propria missione, il suo corpo forte e robusto esprime il vigore e la potenza fisica del soldato romano, evidenziata dall'armatura muscolata di derivazione greca. Sopra la tunica, il Santo indossa i pteruges, strisce di cuoio a strati sovrapposti, che servivano a proteggere la zona pelvica e la parte superiore delle braccia. Sulla cintura collocata al centro, risalta la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre, la postura dei due richiama l'opera del Masaccio. Ai piedi l'angelo calza le caliga, i sandali usati dai soldati romani. La spada con l'elsa cruciforme, ricorda le prime spade galliche. Nella mano sinistra chiusa, San Michele stringe le funi che sostengono la testa recisa del drago sconfitto sdraiato ai suoi piedi. Alla base del San Michele, Crocetti come in altre sue opere ha arricchito il soggetto con figure più piccole.

Le immagini alla base della statua irradiano le idee principali con le quali venne fondata la città di Aprilia, in altre parole con le immagini di tipo agreste. Gli episodi al piedistallo del monumento narrano la vita nei campi delle diverse stagioni, quasi a voler rappresentare il continuo scorrere del tempo. Alla fine della seconda guerra mondiale l'opera si presentava priva di un pezzo della coda del drago, colpita da schegge di bombe e proiettili con una vasta presenza di fori che furono mantenuti per lunghi anni. Nel 1991 si procedette al restauro conservativo della statua con interventi di rinforzo all'interno, ma al momento della rimozione della statua, l'artista che aveva deciso di seguirne il restauro scoprì nuove lesioni. Crocetti allora, insoddisfatto del restauro avvenuto, decise nel 1995 di ricercare il modello nel proprio studio-laboratorio e di intraprendere su di lui il lavoro di recupero.

Il desiderio di vederla nella sua integrità lo porterà a realizzare nuovamente la scultura priva però delle immagini della fascia istoriata. Furono fuse due nuove statue del San Michele, una e ora collocata a Teramo sul piazzale antistante la banca di Teramo, l'altra si trova presso la Fondazione Crocetti nel cortile interno. L'artista ebbe un rapporto particolare con la statua di Aprilia. Durante la preparazione dell'opera ebbe un incidente: cadde dalla scala sulla quale lavorava e si salvò solo aggrappandosi alle ali che lo sorressero e lo salvarono da una possibile morte facendo nascere in lui una devozione particolare verso il Santo che lo legò fortemente all'opera da lui realizzata.

Chiesa dello Spirito Santo

In via Francia nella zona del quartiere Toscanini si trova la chiesa dello Spirito Santo, di recente costruzione (posa della prima pietra aprile 1996) risulta essere la più grande non solo di Aprilia, ma anche dell'intera sede suburbicaria di Albano. La superficie della chiesa è di 750 m², mentre la superficie dell'intero complesso parrocchiale è di circa 1700 . Il campanile che sorregge la croce è costituito da una pilastratura aperta circolare che arriva a un'altezza di 28,60 metri.[28]

Chiesa dell'Annunciazione

Dal 1997 nella chiesa di Campo di Carne dedicata all'Annunciazione della Beata Maria Vergine è visibile l'opera d'arte Volo d'angeli del maestro scultore e pittore apriliano Claudio Cottiga (24 aprile 1945). Essa è una scultura in legno di 12 angeli che ricopre l'intera abside principale dietro l'altare maggiore.

Chiesa di Sant'Antonio

Edificata nel 1697 a Carroceto a ricordo di una sosta nella zona di Papa Innocenzo XII il 22 aprile 1697. Ancora oggi è visibile sull'antica chiesetta una lapide che ricorda tale evento.


Architetture civili



Mausoleo della famiglia Garibaldi

Nella frazione di Carano si trova il mausoleo dove riposano le spoglie di diciassette componenti della famiglia Garibaldi.[29]

Nella cripta di famiglia è sepolto anche Menotti Garibaldi, figlio di Anita e Giuseppe Garibaldi, che visse in quel luogo per diversi anni fino alla morte, avvenuta a Roma nel 1903.

Il 31 marzo 2011 la tomba è stata oggetto di profanazione da parte di alcuni vandali.[30] Tuttavia gli intrusi, una volta scoperchiato il sarcofago e la cassa di legno contenente le spoglie di Menotti, non sono riusciti ad asportare nulla.[31]


Altro



Monumento ai Caduti

In Piazza della Repubblica è situata un'opera realizzata dall'artista Luigi Gheno su progetto dall'Architetto Marcello De Rossi. La stele in bronzo e cemento è stata inaugurata il 1º maggio 1960, eretta in onore dei caduti di tutte le guerre.[32][33]


Monumento ai Caduti dello sbarco di Anzio

Il monumento, un obelisco situato in via Carroceto, è stato inaugurato il 18 febbraio 2014 e commemora i caduti alleati dello sbarco di Anzio rimasti senza sepoltura.[34]

Alla cerimonia di inaugurazione partecipò Roger Waters, già fondatore, cantante e bassista dei Pink Floyd, il cui padre (sottotenente Eric Fletcher Waters) morì durante lo sbarco, precisamente il 18 febbraio 1944, e i cui resti non sono mai stati ritrovati.[35]

Roger Waters, che visitava per la prima volta il luogo esatto in cui perse la vita suo padre, depositò personalmente una corona di fiori alla base del monumento.[36]

L'obelisco reca incisa la traduzione italiana di alcuni versi di una canzone composta dallo stesso Roger Waters per i Pink Floyd:[37]

(EN)

«Ashes and diamonds / foe and friend / we were all equal in the end»

(IT)

«Cenere e diamanti / nemico e amico / eravamo tutti uguali alla fine»

(Pink Floyd, Two Suns in the Sunset, dall'album The Final Cut (1983))

Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[38]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2018 la popolazione straniera residente era di 9 165 persone, pari al 12,4% della popolazione.[39]

Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:


Lingue e dialetti


Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto romanesco.

Oltre alla lingua italiana, ad Aprilia è utilizzato il locale dialetto romanesco, appartenente al gruppo dei dialetti mediani.


Cultura



Media



Stampa


Radio


Eventi


Archivio degli Artisti e Artigiani di Aprilia

Il REG.ARTI è un archivio degli artisti e artigiani nati o residenti ad Aprilia, patrocinato dal Comune di Aprilia e dalla Provincia di Latina, che ha come finalità la documentazione e la promozione del loro lavoro e la creatività contemporanea nel territorio apriliano.

Riguarda 2 categorie: Artigiani e Artisti. Quest'ultima comprende tutti coloro che operano nelle seguenti discipline visive e performative: pittura; scultura; fumetti – disegni – illustrazioni; grafica e arte digitale; fotografia; musica; danza; scrittori; cinema e teatro (attori, registi, sceneggiatori).

L'obiettivo è quello di dare visibilità agli artisti, a pubblicare il loro lavoro su internet, a creare una lista di contatti utili al fine di comunicare bandi, avvisi, concorsi, informazioni e a mettere in evidenza le opportunità e gli eventi nell’ambito della creatività giovanile.

SITO: http://regarti.com


Geografia antropica



Frazioni


Superficie 17774 hm², abitanti 70 349 al 31/12/2010, comprende il centro urbano e le seguenti frazioni: Agip, Bellavista, Buon Riposo, Caffarelli, Campo del Fico, Campo di Carne, Campoleone, Campoverde, Carano-Garibaldi, Carroceto, Casalazzara, Fossignano, Gattone, Genio Civile, Giannottola, Guardapasso, Isole, La Cogna, Montarelli, Pantanelle, Pian di Frasso, Rosatelli, Spaccasassi, Torre Bruna, Toscanini, Torre del Padiglione, Tufello, Vallelata, Valli.


Economia


Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[45]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Aprilia 4 251 10,82% 0,91% 19 494 15,95% 1,24% 4 325 19 909 4 304 19 910
Latina 39 304 8,43% 122 198 7,75% 39 446 120 897 39 915 123 310
Lazio 455 591 1 539 359 457 686 1 510 459 464 094 1 525 471

Nel 2015 le 4 251 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 10,82% del totale provinciale (39 304 imprese attive), hanno occupato 19 494 addetti, il 15,95% del dato provinciale (122 198 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato quattro persone (4,59).


Industria


Tra gli stabilimenti industriali più rilevanti nel territorio comunale vi sono alcuni importanti siti produttivi soprattutto farmaceutici (ad esempio Pfizer, Abbott Laboratories, Ibi Lorenzini, Angelini, Recordati).[senza fonte]


Agricoltura


Aprilia DOC

Nella zona di Aprilia si trovano coltivazioni che si estendono per 3 700 ettari (9 000 acri) di vino Denominazione di origine controllata DOC, la quale è nota per le varietà di vini prodotti come il Trebbiano, Merlot, Sangiovese e Abbuoto. Sotto la regolazione DOC i vini devono contenere almeno il 95% di varietà di uva dichiarata sull'etichetta per avere la qualifica. La produzione di vino DOC è intorno al 75% di Trebbiano.

Requisiti aggiuntivi per ottenere la DOC includono:


Infrastrutture e trasporti



Strade


Il comune si trova all'intersezione tra la strada statale 148 Pontina e la strada statale 207 Nettunense, che lo attraversa da Campoleone a Campo di Carne fiancheggiando la linea regionale FL8.


Ferrovie


Sul territorio comunale sono presenti tre stazioni ferroviarie:


Amministrazione


Aprilia come comune, nasce nel 1936, con distacco territoriale dal comune di Roma; fu inserita nella provincia di Latina.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 settembre 1987 22 giugno 1990 Pasquale Gallo PSI Sindaco
22 giugno 1990 27 aprile 1994 Luigi Meddi PSI Sindaco
27 aprile 1994 23 aprile 1995 Rosario Raco PRC Sindaco
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Gianni Cosmi PPI Sindaco
13 giugno 1999 24 novembre 2001 Gianni Cosmi DS Sindaco [46]
1º dicembre 2001 26 maggio 2002 Angelo Finocchiaro Commissario prefettizio
26 maggio 2002 5 aprile 2004 Luigi Meddi centro-destra Sindaco [47]
5 aprile 2004 3 aprile 2005 Pompeo Paolo Verzili centro-destra Sindaco facente funzioni
3 aprile 2005 28 gennaio 2009 Calogero Santangelo centro-destra Sindaco [46]
28 gennaio 2009 7 giugno 2009 Cono Giuseppe Federico Commissario prefettizio
7 giugno 2009 27 febbraio 2012 Domenico D'Alessio lista civica Sindaco [47]
27 febbraio 2012 26 maggio 2013 Antonio Terra lista civica Sindaco facente funzioni
26 maggio 2013 24 giugno 2018 Antonio Terra lista civica Sindaco
24 giugno 2018 in carica Antonio Terra lista civica Sindaco

Gemellaggi


Aprilia risulta gemellata con le seguenti città:[48]


Sport



Atletica leggera



Calcio



Calcio a 5



Pallacanestro



Pallavolo



Rugby


Nel 2007 nasce la prima squadra di rugby nella storia di Aprilia, la Garibaldina Rugby Aprilia, che milita nel campionato di Serie C.


Pentathlon moderno


La società nasce attorno agli anni ottanta. Nel tempo ha conseguito buoni risultati al livello regionale e nazionale. È l'unica squadra di pentathlon presente nella provincia di Latina.


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Luciano Canepari, Aprilia, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  5. http://www.ilpontino.it/aprilia/articoli/cronaca/aprilia__citt_00037713.php, su ilpontino.it. URL consultato il 20 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).
  6. Clima Aprilia, su it.climate-data.org. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  7. I dati della tabella si riferiscono al periodo trentennale 1988-2018, su ilmeteo.it.
  8. storia di Aprilia
  9. La Città di Aprilia, su comunediaprilia.gov.it, http://www.comunediaprilia.gov.it. URL consultato il 27 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2019).
  10. Comune di Aprilia, etimologia (origine del nome), su comuni-italiani.it. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  11. Micaela Angle e Alessandro Guidi, L'antica e media età del bronzo nel Lazio meridionale.
  12. Storia, su cdqfossignanoaprilia.it. URL consultato il 26 aprile 2019.
  13. mondimedievali.net, TUTTE LE FORTIFICAZIONI DELLA PROVINCIA DI LATINA, su mondimedievali.net. URL consultato il 26 aprile 2019.
  14. Relazione tratta dal libro "Aprilia e il suo territorio" di B.Tofani, LA TENUTA DI CARROCETO, su web.tiscali.it. URL consultato il 26 aprile 2019.
  15. Le paludi pontine-L’epoca romana e il Medioevo, su idraulica.beic.it. URL consultato il 26 aprile 2019.
  16. La Storia di Aprilia, su comunediaprilia.gov.it. URL consultato il 26 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2019).
  17. 25 aprile 1936, nasceva Aprilia. 25 aprile 2016, 80º anniversario, su edesseredonna.it, 26 aprile 2016. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  18. ilduce.net, La fondazione di Aprilia, su ilduce.net. URL consultato il 26 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2019).
  19. anpiaprilia.it, Discorso di Mussolini per l'inaugurazione di Aprilia [collegamento interrotto], su anpiaprilia.it. URL consultato il 26 aprile 2019.
  20. campodicarne.it, Lo Sbarco di Anzio, su campodicarne.it. URL consultato il 24 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2019).
  21. Storia di Aprilia [collegamento interrotto], su anpiaprilia.it. URL consultato il 26 aprile 2019.
  22. ilmessaggero.it, Roger Waters ritrova il papà: eroe dello sbarco di Anzio, solo ora scopre che riposa nel cimitero inglese a Falasche, su ilmessaggero.it. URL consultato il 26 aprile 2019.
  23. La Città di Aprilia, su comunediaprilia.gov.it. URL consultato il 26 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2019).
  24. Aprilia, roghi e intimidazioni nella città del boom edilizio tra Roma e Latina. L’investigatore: “Colpisce il silenzio”, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 30 settembre 2016.
  25. Stemma Comune di Aprilia, su comuni-italiani.it. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  26. Onorificenze di Aprilia, su comuni-italiani.it. URL consultato il 29 gennaio 2019.
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  28. Chiesa dello Spirito Santo - Via Francia, su comunediaprilia.gov.it. URL consultato il 29 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2019).
  29. Tomba di Menotti Garibaldi a Aprilia, su paesionline.it. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  30. Aprilia, profanata la tomba di Menotti Garibaldi, su latina24ore.it. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  31. Profanata la tomba del figlio di Garibaldi, su roma.corriere.it. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  32. Monumento ai Caduti - Piazza della Repubblica, su comunediaprilia.gov.it. URL consultato il 28 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2019).
  33. Monumento ai Caduti, su ilpontino.it. URL consultato il 28 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2019).
  34. Un obelisco per i soldati morti in guerra, Roger Waters ad Aprilia, su latinaquotidiano.it. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  35. Roger Waters e quel padre perduto: viaggio ai confini della memoria, su repubblica.it. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  36. Caduti in guerra, Roger Waters ad Aprilia per ricordare il padre, su latinatoday.it. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  37. Roger Waters ad Aprilia per il 70º Anniversario dello Sbarco di Anzio. L'Amministrazione approva il progetto del monumento per i caduti senza sepoltura, su comunediaprilia.gov.it. URL consultato il 2 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2019).
  38. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  39. Cittadini Stranieri ad Aprilia nel 2018, su tuttitalia.it.
  40. Il Caffè.tv - Aprilia, su ilcaffe.tv. URL consultato il 21 aprile 2019.
  41. Città di Aprilia, su comune.aprilia.lt.it.
  42. 34° Mostra Agricola di Campoverde - Fiera Nazionale dell'Agricoltura, su mostraagricola.it. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  43. In Via dei Lauri il tradizionale appuntamento con il Mercatino delle Pulci dell'8 dicembre, su comunediaprilia.gov.it. URL consultato il 28 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2019).
  44. Sabato 8 dicembre ad Aprilia lo storico mercatino delle pulci, su studio93.it. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  45. Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 31 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  46. Sfiduciato dal Consiglio Comunale.
  47. Deceduto.
  48. COMUNI GEMELLATI CON APRILIA, su seety.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  49. Si rinnova il gemellaggio tra Aprilia e la cittadina brasiliana di Mostardas, su studio93.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  50. Aprilia (Italia) 1997, su comune.buja.ud.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  51. Aprilia. Gemellaggio con la città di Sciacca in Sicilia, su parvapolis.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  52. Aprilia. Gemellaggio con Ben Arous, città della Tunisia, su parvapolis.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  53. Aprilia. Gemellaggio con la cittadina rumena di Tulcea, su parvapolis.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  54. Aprilia e Aldeno sono Città gemellate, su comune.aprilia.lt.it. URL consultato il 14 ottobre 2019.
  55. La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)
  56. Comunicato Ufficiale N° 14 del 2/08/2022 (PDF), su lazio.lnd.it.
  57. La squadra sul sito Tuttocampo
  58. La squadra sul sito Tuttocampo
  59. La squadra sul sito Tuttocampo
  60. La squadra sul sito Tuttocampo
  61. La squadra sul sito Tuttocampo
  62. La squadra sul sito Tuttocampo
  63. Il campionato regionale sul sito della FIP
  64. Il campionato sul sito Federvolley Comitato regionale Lazio

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[de] Aprilia (Latium)

Aprilia ist eine Stadt in der Provinz Latina in der italienischen Region Latium mit 74.961 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Aprilia, Lazio

Aprilia [aˈpriːlja] is a city and comune (municipality) in the province of Latina, now incorporated in the conurbation of Rome, in the Lazio region of central Italy. It is the fifth most populous town in the region and the tenth largest by area.

[es] Aprilia (Italia)

Aprilia es una localidad y comune italiana de la provincia de Latina, región de Lacio, con 69.271 habitantes.

[fr] Aprilia (Italie)

Aprilia est une ville italienne d'environ 74 970 habitants, située dans la province de Latina, dans la région Latium, en Italie centrale.
- [it] Aprilia (Italia)

[ru] Априлия

Априлия (итал. Aprilia) — город в Италии, расположен в регионе Лацио, подчинён административному центру Латина (провинция).



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