Aprigliano è un comune italiano sparso di 2 407 abitanti[1] della provincia di Cosenza in Calabria.
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Aprigliano comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Calabria | ||
Provincia | Cosenza | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Alessandro Leonardo Porco (lista civica Grande Aprigliano) dal 27-5-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°14′N 16°21′E | ||
Altitudine | 718 m s.l.m. | ||
Superficie | 122,43 km² | ||
Abitanti | 2 407[1] (31-3-2022) | ||
Densità | 19,66 ab./km² | ||
Frazioni | Agosto, Corte, Grupa, Guarno, Petrone, Santo Stefano, Vico, San Nicola, Rota | ||
Comuni confinanti | Casali del Manco, Cellara, Cosenza, Figline Vegliaturo, Parenti, Piane Crati, Pietrafitta, Rogliano, San Giovanni in Fiore, Santo Stefano di Rogliano, Taverna (CZ) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 87051 | ||
Prefisso | 0984 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 078012 | ||
Cod. catastale | A340 | ||
Targa | CS | ||
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 227 GG[3] | ||
Nome abitanti | apriglianesi | ||
Patrono | san Rocco | ||
Giorno festivo | 16 agosto | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Aprigliano all'interno della provincia di Cosenza | |||
Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Aprigliano è uno dei comuni più estesi della Sila. La maggior parte del territorio che si estende per circa 12 000 ettari, è posta oltre i 1 000 metri di altitudine, con tre vette più alte: i monti Cardoneto (1684 m), Melillo (1600 m) e Paganella (1526 m). L'intero territorio comunale è compreso tra 400 e 1766 metri di altitudine. La quota massima di 1766 corrisponde alla cima di Colli Perilli (o Croce dei due Laghi), dalla quale è possibile ammirare il Lago Arvo e ampi scorci della vallata dell'Ampollino nonché le maggiori vette della Sila.
I corsi d'acqua che interessano il comune di Aprigliano sono il fiume Crati, la sorgente Zumpo e i laghi Ampollino e Arvo; il fiume Crati, 81 km di lunghezza e un bacino di 2440 km², è il principale della regione. Nel territorio comunale di Aprigliano, in località Spineto, a 1 260 metri di altitudine s.l.m., vi è inoltre la sorgente del fiume Savuto. L'abitato è formato da sette storici borghi: Agosto (m 620 slm), Corte (m 650 slm), Grupa (m 740 slm), Guarno (sede comunale, m 718 slm), Petrone (m 625 slm), San Nicola (m 504 slm), e Vico (m 560 slm).
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La storia di Aprigliano è legata alla nascita dei casali di Cosenza e alla fuga dalla città degli abitanti durante le invasioni saracene nel corso del X secolo. Lupo Protospata, infatti, ne assegna l'origine alla invasione del 975. Decisamente diverse le conclusioni della critica più recente che, utilizzando nuove fonti, fa risalire l’origine dei casali al periodo romano. Stando a quanto afferma Stanislao de Chiara sul giornale La Sinistra di Cosenza, anno XII, n. 4 del 31 gennaio 1894, questo territorio fu concesso in feudo nel 1492, da Ferdinando di Aragona, al suo antenato Giovan Francesco de Chiara. Fu sottoposto ad infeudazione soltanto dal 1644 al 1647 ed assegnato alla famiglia Campitelli di Melissa, entrando nel dominio del Granduca di Toscana da cui, unitamente agli altri casali di Cosenza, fu riscattato a seguito della rivolta di Celico del 23 maggio del 1647 che precorse i moti insurrezionali di quell'anno nel Vicereame di Napoli. Nel 1799, in contrasto con quanto operato dai Giacobini, violenta fu la reazione dei Borboni, che da Aprigliano mossero per ricondurre al vecchio ordine molti dei vicini casali. Alcune frazioni furono colpite dal tremendo terremoto che interessò la Calabria il 5 febbraio 1783 (ricordato ancora oggi a Vico), che provocò la morte di due persone, la distruzione di 13 case, con danni consistenti ad altre 70 e alla parrocchiale. Con l'ordinamento amministrativo disposto dal generale Championnet venne incluso nel cantone di Cosenza, mentre con quello successivo del 1806 venne attribuito nel cosiddetto Governo di Pietrafitta. Però nel riordino amministrativo del 1811 venne elevato a capoluogo di circondario comprendente il Comune di S. Ippolito con Turzano, Pietrafitta, Francone, Vicinanzo, Campitello. Nel 1857 perdeva Donnici, aggregato quale frazione a Cosenza. Fino al 1861 il paese era chiamato Aprigliano Vico. Le chiese e molte abitazioni furono seriamente danneggiate dal terremoto del 12 febbraio 1854. Altri danneggiamenti seguirono a causa del sisma del 1905, per cui, in virtù della legge dell'anno successivo veniva disposto il consolidamento dell'abitato a totale carico dello Stato. La sede municipale è nella frazione Guarno. Le origini di Aprigliano risalgono all'epoca bruzia, quando per la sua posizione ebbe nome Arponio, cioè falcato dal Crati; nome che mantenne fino al 12. secolo. Alcuni studiosi ne legano il nome all'antico Absistro o Arponium, ma anche Apricus che significa salubre per la sua posizione; per alcuni il nome odierno significa terra ricca di cinghiali dal latino aper-apri. Anche Plinio ne parla citandolo però col nome di Aprustum. Al tempo dell'abate Gioacchino da Fiore (intorno al 1180) appare per la prima volta scritto Arpiliano, e soltanto nel XIV secolo, con la metatesi della r, Apriliano e poi Aprigliano. Barrio, ritiene che il nome derivi dal mese di aprile, per la felice temperatura e l’amenità della terra sita.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Aprigliano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 febbraio 1979.[4]
«D’azzurro, al San Sebastiano di carnagione, coperto da un perizoma di bianco, legato ad un tronco d'albero in sbarra e trafitto da cinque frecce di nero. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[5]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1884 | 1888 | Raffaele De Rose | Sindaco | ||
1889 | 1889 | Domenico Le Pera | Sindaco f.f. | ||
1891 | 1891 | Francesco Vigna | Sindaco | ||
1892 | 1895 | Luigi Martini | Sindaco | ||
1919 | 1919 | Arturo Vanno | comm. pref. | ||
1919 | 1919 | Domenico Pinnola | Comm. pref. | ||
1920 | 1923 | Teodoro Toscano | Comm. pref. | ||
1923 | 1923 | Francesco Cribari | Comm. pref. | ||
1926 | 1926 | Francesco Giordano | Comm. pref. | ||
1927 | 1929 | Felice Martini | Comm. pref. | Poi podestà | |
1929 | 1932 | Francesco Cribari | Podestà | ||
1932 | 1942 | Vittorio De Rose | Podestà | ||
1942 | 1942 | Francesco Porfidia | Comm. pref. | Poi potestà | |
1942 | 1943 | Luigi Tassone | Comm. pref. | Poi podestà | |
1943 | 1943 | Gennaro De Campora | Comm. pref. | ||
1943 | 1944 | Giuseppe Cerzosimo | Comm. pref. | ||
1944 | 1944 | Alfredo Blasi | Comm. pref. | ||
1944 | 1945 | Vittorio De Rose | Comm. pref. | Poi sindaco | |
1945 | Giuseppe Rogliano | Sindaco | |||
1959 | 1960 | Arturo De Vuono | Sindaco | ||
1960 | 1965 | Francesco Piro | Sindaco | ||
1965 | 1965 | Pasquale De Carlo | Comm. pref. | ||
1966 | 1969 | Angelo Cosentini | Sindaco | ||
1969 | 1971 | Mariano Romano | Sindaco | ||
1971 | 1973 | Rocco De Vuono | Sindaco | ||
1973 | 1974 | Guido Ceccherini | Comm. pref. | ||
1974 | 1980 | Corrado Guarascio | Sindaco | ||
1980 | 1990 | Antonio Aramini | Sindaco | ||
1990 | 1995 | Francesco Vigna | Sindaco | ||
1995 | 1999 | Luigi Femia | Sindaco | ||
1999 | 2004 | Carlo De Vuono | Sindaco | ||
2004 | 2008 | Francesco Gallucci | Sindaco | ||
2009 | 2009 | Giorgio Criscuolo | Comm. pref. | ||
2009 | 2014 | Gabriele Perri | Sindaco | ||
2014 | 2019 | Pietro Giorgio Le Pera | Sindaco | ||
2019 | in carica | Alessandro Porco Leonardo | Sindaco | ||
Ha sede nel comune la società di A.S.D. Aprigliano 1980 Calcio, che ha disputato campionati dilettantistici regionali.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 247823869 · LCCN (EN) n2006067215 · GND (DE) 4499860-0 · WorldCat Identities (EN) lccn-n2006067215 |
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