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Isfahān (o Eṣfahān o Ispahān, in persiano اِصفَهان , اِسپَهان) è una città nell'Iran centrale con 1.600.000 abitanti (stima 2007) sul fiume Zayandeh, 400 chilometri dal Golfo Persico a un'altezza di 1590 metri sopra il livello del mare, nelle montagne dello Zagros. È la capitale della provincia di Esfahan con 4.600.000 abitanti (stima 2006) e con una superficie di 107.027 km².

Disambiguazione – "Ispahan" rimanda qui. Se stai cercando l'omonima rosa, vedi Ispahan (rosa).
Esfahan
città
اصفهان
Esfahan – Veduta
Esfahan – Veduta
Piazza Naqsh-e jahàn, intitolata all'Imam Khomeyni
Localizzazione
Stato Iran
ProvinciaEsfahan
ShahrestānEsfahan
CircoscrizioneCentrale
Territorio
Coordinate32°39′N 51°40′E
Altitudine1 570 m s.l.m.
Superficie152 km²
Abitanti2 101 220[1] (stima 2016)
Densità13 823,82 ab./km²
Altre informazioni
Prefisso031
Fuso orarioUTC+3:30
Cartografia
Esfahan
Sito istituzionale

Lo hinterland economico di Esfahān è la zona circostante in cui sono prodotti cotone, grano e tabacco. Le industrie tradizionali della città includono quella tessile - cotone, seta e lane, broccato e moquette - ma anche quella alimentare e metallurgica. Le industrie moderne, a parte la siderurgia, sono quelle legate alla raffinazione del petrolio.

Esfahān è ben nota per le bellezze architettoniche e per i suoi giardini pubblici. Secondo un adagio persiano "Esfahān è metà del mondo" (Esfahān nesf-e jahān). La città ha subito danni durante la guerra scatenata contro l'Iran dall'Iraq di Saddam Hussein, ma in seguito è tornata all'antico splendore anche grazie ad opere di restauro e di conservazione, tra cui quella italiana dell'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO), guidata dall'architetto Eugenio Galdieri.[2]


Storia


Esfahān è una città molto antica, importante anche nell'Impero sasanide, fu conquistata dagli Arabi nel 642. Fece parte del Califfato abbaside finché Toghrul Beg, sovrano dei Grandi Selgiuchidi, la conquistò nel 1055 e la scelse come capitale del suo Sultanato. Perse la sua importanza con la fine del dominio selgiuchide in Persia.

Occupata da Mongoli, che in seguito ad una rivolta degli abitanti saccheggiarono la città e sterminarono la popolazione, e dagli Afghani. Nel 1930 lo scià Reza Pahlavi ordinò un ampio progetto di ricostruzione delle rovine.


Clima


Il clima a Esfahān è semi-arido con siccità estiva. La principale sorgente d'acqua è il fiume Zayandeh, la cui acqua in passato veniva utilizzata secondo precisi criteri[3]; tuttavia con l'aumento della popolazione e le esigenze dell'industria, l'acqua viene ora estratta dal fiume a monte di Esfahān, per cui nell'ultimo decennio il fiume è in secca in città.[4].

Vi è una notevole escursione termica, sia diurna che stagionale.

Dati riferiti agli ultimi due decenni del XX secolo[5][6] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 9121722283436353124171110,722,3352423
T. media (°C) 3,55,510,515,521,026,029,027,023,517,010,05,54,815,727,316,816,2
T. min. media (°C) −2059141921201594−1−19,3209,39,4
Precipitazioni (mm) 1714181991100410205146214113

Monumenti e luoghi d'interesse


la Moschea dello Scià.
la Moschea dello Scià.

Esfahān divenne importante nel Cinquecento sotto la dinastia safavide con lo scià ʿAbbās I il Grande, il quale diede l'impronta architettonica della città che tuttora vanta. Presenta vestigia straordinarie quali:

La cupola della Moschea dello Shaykh Loṭf Allāh vista dall'interno.
La cupola della Moschea dello Shaykh Loṭf Allāh vista dall'interno.

Letteratura


Nicolas Bouvier, nel libro "La polvere del mondo", nel racconto i protagonisti fanno tappa proprio nella città di Isfahan (fonte A.D.M.).


Amministrazione



Gemellaggi



Galleria d'immagini



Note


  1. Il dato proviene dal sito World Gazetteer, che non esiste più e non è stata trovata una copia disponibile
  2. Sulla questione si vedano i lavori pubblicati dall'arch. Galdieri, sul Catalogo della Libreria-Editrice specializzata Herder di Roma Archiviato l'8 luglio 2007 in Internet Archive..
  3. (EN) Peter Beaumont, Water Resource Development in Iran, in The Geographical Journal, vol. 140, n. 3, ottobre 1974, pp. 418-431.
  4. (EN) Karen Zarindast, BBC News, su bbc.com, 5 luglio 2011. URL consultato il 20 marzo 2021.
  5. (EN) Ali Rahimpour, Isfahan, Teheran, ITIC, 2006, p. 6, ISBN 964-96775-2-6.
  6. (FR) Jean-Noël Darde, Saisons & climats, Parigi, Éditions Balland, 1999, p. 223.

Voci correlate



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 144268987 · SBN LEKL000241 · LCCN (EN) n82083647 · GND (DE) 4072937-0 · J9U (EN, HE) 987007550504905171 · NDL (EN, JA) 00901982 · WorldCat Identities (EN) lccn-n82083647
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[de] Isfahan

Isfahan bzw. Esfahan (persisch اصفهان, DMG Eṣfahān [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}esfæˈhɒːn]) ist die Hauptstadt der gleichnamigen Provinz in Iran mit rund 1,9 Millionen Einwohnern (inklusive Umland 2,2 Mio., Stand: 2016).

[en] Isfahan

Isfahan (Persian: اصفهان, romanized: Esfahân [esfæˈhɒːn] (listen)), from its ancient designation Aspadana and, later, Spahan in middle Persian, rendered in English as Ispahan, is a major city in the Greater Isfahan Region, Isfahan Province, Iran. It is located 439.78 kilometres (273.27 miles) south of Tehran and is the capital of Isfahan Province.[5] The city has a population of approximately 2,220,000,[6] making it the third-largest city in Iran, after Tehran and Mashhad, and the second-largest metropolitan area.[7]
- [it] Esfahan

[ru] Исфахан

Исфаха́н[1] (произношение (инф.); перс. اصفهان‎ — /esfæhɒːn/, среднеперс. Спахан[2]) — город в Иране на берегу реки Заянде, расположенный в 340 км к югу от Тегерана. Административный центр провинции Исфахан, третий по величине город Ирана (после Тегерана и Мешхеда). Население — 1 547 164 человек (2006)[3].



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