La Turingia, ufficialmente Stato libero di Turingia (in tedesco: Thüringen /'tyʀɪŋgən/), è uno dei sedici Stati federati (Bundesländer) della Germania. Si trova nel centro del paese ed è uno degli stati federati più piccoli, con una superficie di 16 172,50 km² e quasi 2,2 milioni di abitanti (2014). La sua capitale è Erfurt.
Turingia Stato libero | |
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Freistaat Thüringen | |
Erfurt | |
Localizzazione | |
Stato | Germania |
Amministrazione | |
Capoluogo | Erfurt |
Ministro presidente | Bodo Ramelow (Die Linke) dal 2020 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 50°58′41″N 11°01′45″E |
Altitudine | 266 m s.l.m. |
Superficie | 16 172,50 km² |
Abitanti | 2 133 378[1] (31 dicembre 2019) |
Densità | 131,91 ab./km² |
Distretti gov. | non presente |
Circondari | Diciassette circondari e sei città extracircondariali |
Länder confinanti | Sassonia, Sassonia-Anhalt, Bassa Sassonia, Assia, Baviera |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | DE-TH |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
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La Turingia confina con la Bassa Sassonia e la Sassonia-Anhalt a nord, con la Sassonia a est, con la Baviera a sud e con l'Assia a ovest. Le città principali sono: Erfurt (205 000 abitanti), Jena (105 000), Gera (99 000), Weimar (65 000), Gotha (45 000), Nordhausen (44 000) e Eisenach (42 000).
La caratteristica geografica principale della Turingia è costituita dalla selva di Turingia (Thüringer Wald), una catena montuosa che si trova nel sud-ovest dello stato. Nel nord-ovest la Turingia comprende una piccola parte delle montagne dell'Harz. La parte orientale dello stato è principalmente pianeggiante. Il fiume Saale scorre attraverso questa pianura, da sud a nord. Oltre la Saale, a est, si estende il paesaggio leggermente collinoso che rappresenta il tratto precollinare della zona occidentale dei Monti Metalliferi, parte dell'antica regione dell'Osterland.
Lo stato prende il nome dai Turingi, una popolazione di origine germanica che occupò l'area attorno al V secolo. La Turingia, dopo circa un secolo di regno autonomo, nel VI secolo cadde sotto la dominazione franca: Gregorio di Tours ci narra che i re Franchi, Teodorico I e il fratellastro, Clotario I, nel 531, invasero il regno di Turingia, deposero il re Ermanafrido e il regno fu annesso al regno dei Franchi[2]
Interessante notare che il re longobardo Agilulfo, eletto alla fine del VI secolo, era di origine turingia, nonostante la regina in carica Teodolinda fosse bavara.
Nel VII secolo, secondo il cronista Fredegario, il re dei Franchi Dagoberto I nominò un duca, Radulfo, a governare la Turingia[2], che tentò di ribellarsi ma fu sconfitto dal re Sigeberto III. Sigeberto III assegnò allora la Turingia ai duchi di Würzburg[2].
Del periodo successivo, in cui la Turingia continuò a essere governata dai duchi merovingi e poi carolingi, si hanno scarse notizie[2].
La storia documentata della Turingia riprende all'inizio del secolo XI[2], con i margravi di Turingia, e successivamente facendo parte (dal 1130 un langraviato) del successivo Sacro Romano Impero.
Dopo l'estinzione della linea regnante di conti Ludovingi nel 1247, e la guerra di successione Turingiana (1247-64), la metà occidentale del ducato divenne indipendente con il nome di Assia. Le due entità non sarebbero mai più state riunificate. Gran parte della restante Turingia cadde sotto il dominio della dinastia Wettin, della vicina Meißen, il nucleo del successivo Ducato e poi Regno di Sassonia. Con la divisione della Casa Wettin, nel 1485, la Turingia finì al ramo anziano (Ernestino) della famiglia, che successivamente la suddivise in diversi staterelli. La "Turingia" divenne semplicemente un concetto geografico.
Durante l'età della riforma protestante la Turingia fu un vero e proprio focolaio di rivolta religiosa a sfondo sociale. Fu proprio questo il caso della guerra dei contadini tedeschi che, capitanata dal predicatore Thomas Müntzer, scosse le fondamenta del potere signorile ed ecclesiastico, suscitando una violenta repressione.
All'interno della Napoleonica Confederazione del Reno, organizzata nel 1806, si avviò un riordinamento dei territori, confermato dal congresso di Vienna (1814-15), con la creazione della confederazione germanica.
Gli stati Turingi, all'interno dell'impero tedesco, erano: Sassonia-Weimar, Sassonia-Meiningen, Sassonia-Altenburg, Sassonia-Coburgo-Gotha, Schwarzburg-Sondershausen, Schwarzburg-Rudolstadt e le due principalità di Reuss.
Durante il periodo della repubblica di Weimar, che seguì la prima guerra mondiale, questi staterelli dinastici vennero dissolti. La Turingia riemerse come entità politica nel 1920, quando lo Stato della Turingia venne istituito tramite la fusione dei territori ereditari; solo la parte più meridionale del Sachsen-Coburg-Gotha votò per unirsi alla Baviera. La città di Erfurt, benché inclusa nel territorio della Turingia, rimase una parte della Prussia. Weimar divenne la nuova capitale della Turingia.
Lo Stato della Turingia, sotto occupazione sovietica dopo il 1946, venne diviso in tre distretti (Erfurt, Gera e Suhl) nel 1952, a seguito della ristrutturazione amministrativa della Germania Est. Venne ripristinato con la riunificazione della Germania nel 1990.
La Turingia è divisa in diciassette circondari (Landkreis):
Inoltre ci sono sei città extracircondariali (kreisfreie Stadt), che non appartengono ad alcun circondario:
(Abitanti, 31 dicembre 2010)[3]
Chiesa evangelica in Germania 25,1%[4], Chiesa cattolica 7,8 %[5].
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