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Mérida (in estremegno Méria) è un comune spagnolo di 59.352 abitanti capoluogo della comunità autonoma dell'Estremadura. Per popolazione è la terza città della regione dopo Cáceres e Badajoz. È posta sulla riva destra della Guadiana a 217 metri s.l.m. ed è una delle città della Spagna più ricche di monumenti romani tanto da essere chiamata la Roma spagnola. Dista 60 km da Badajoz e 70 da Cáceres. La sua economia è fondata in parte sull'agricoltura, in parte sull'industria e sui servizi e sul turismo grazie al patrimonio monumentale di cui è dotata e alle varie manifestazioni organizzate. Mérida è sede vescovile e universitaria.

Mérida
comune
Mérida – Veduta
Mérida – Veduta
Localizzazione
Stato Spagna
Comunità autonoma Estremadura
Provincia Badajoz
Amministrazione
AlcaldeAntonio Rodríguez Osuna (PSOE) dall'11/06/2015
Territorio
Coordinate38°54′00″N 6°19′59.88″W
Altitudine217 m s.l.m.
Superficie865,6 km²
Abitanti59 352 (2018)
Densità68,57 ab./km²
Comuni confinantiAceuchal, Alange, Alcuéscar (CC), Aljucén, Almendralejo, Arroyo de San Serván, Arroyomolinos (CC), Badajoz, Cáceres (CC), Calamonte, Carmonita, El Carrascalejo, Cordobilla de Lácara, Don Álvaro, Esparragalejo, La Garrovilla, Guareña, Lobón, Mirandilla, Montánchez (CC), Montijo, La Nava de Santiago, La Roca de la Sierra, San Pedro de Mérida, Santa Amalia, Solana de los Barros, Torremayor, Torremejía, Trujillanos, Valverde de Mérida, Villagonzalo, La Zarza
Altre informazioni
Cod. postale06800
Prefisso(+34)9243
Fuso orarioUTC+1
Codice INE06083
TargaEX
Nome abitantiEmeritensi
PatronoEulalia di Mérida
Cartografia
Mérida
Mérida – Mappa
Mérida – Mappa
Sito istituzionale
 Bene protetto dall'UNESCO
Complesso archeologico di Mérida
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(iii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1993
Scheda UNESCO(EN) Archaeological Ensemble of Mérida
(FR) Scheda

Storia


La città fu fondata come colonia dai soldati veterani (gli emeriti) di Augusto delle legioni V Alaudae e X Gemina, da cui deriva il nome di Augusta Emerita, nel 25 a.C. e fu costruita in gran parte da Marco Vipsanio Agrippa, amico e genero dell'imperatore. La nuova città iniziò subito un periodo di grande splendore sì da divenire negli ultimi anni del regno di Augusto una delle più importanti città di tutto l'Impero. Era situata sulla cosiddetta via de la Plata ("via dell'argento")[1], che univa la Cantabria alla Betica.

Capitale della Lusitania e importante centro culturale, economico e militare, si dotò di un grande teatro, di un anfiteatro e di un circo. Con la decadenza dell'impero e la calata dei popoli germanici decadde e subì le devastazioni degli Alani nel 409 e dei Suebi nel 439. Fu poi occupata stabilmente dai Visigoti che ne fecero la capitale di un loro piccolo regno nei secoli VI e VII. Nel III secolo si diffuse il cristianesimo e a questo periodo risale il martirio di santa Eulalia di Mérida che venne venerata come patrona della città.

Nel 713 fu conquistata dall'esercito arabo guidato da un non meglio identificato Muza (sicuramente Mūsā). Gli Arabi utilizzarono parte dei materiali degli edifici romani ormai in rovina e costruirono l'Alcazaba e le loro abitazioni.

Nel 1230 le truppe cristiane di Alfonso IX di León riconquistarono la città, che diventò sede del Priorato de San Marcos de León dell'Ordine di Santiago. Con l'unificazione dei regni di Aragona e Castiglia e l'ascesa al trono dei Re cattolici cominciò per Mérida il recupero dopo il periodo arabo.

All'inizio del XIX secolo l'invasione napoleonica arrecò molti danni in tutta l'Estremadura e diversi monumenti di Mérida furono distrutti. Successivamente, divenuta un nodo ferroviario, la città si industrializzò e aumentò la sua popolazione. Nel 1993 venne dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità sotto la denominazione Insieme archeologico di Mérida.


Simboli


Stemma

Lo stemma è uno scudo ritondato di rosso, alla porta romana della città d'oro, le mura con merli a forma di T, con due porte ad arco aperte del campo, tra due alte torri rotonde, merlate e ognuna finestrata di due in fascia con finestre ad arco aperte dello stesso; tra le torri si trova un arco coronato da sette merli a forma di T. Sopra le porte la scritta AUGUSTA EMERITA su due linee. Lo scudo è coronato dalla corona reale spagnola aperta.

Bandiera

La bandiera è un drappo rettangolare, di proporzioni 2/3, di rosso, caricato al centro della Porta romana della città come nello stemma sopra descritto.


Monumenti e luoghi d'interesse



Dintorni



Società



Evoluzione demografica


-


Cultura



Feste



Note


  1. Oggi è opinione diffusa fra gli storici[senza fonte] che l'origine del nome "via de la Plata" non abbia nulla a che fare con il trasporto dell'argento; sembra probabile invece l'origine dall'arabo "all blatta", o, ancora, come translitterazione dalla primitiva denominazione "via Delapidata".

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Controllo di autoritàVIAF (EN) 152444620 · LCCN (EN) n80113609 · GND (DE) 4038714-8 · BNE (ES) XX450833 (data) · BNF (FR) cb11954481s (data) · J9U (EN, HE) 987007557338705171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80113609
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На других языках


[de] Mérida (Spanien)

Mérida [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}ˈmeɾiða] ist die Hauptstadt der Autonomen Region Extremadura im Südwesten Spaniens. Die Stadt gehört zur Provinz Badajoz und hat etwa 59.335 Einwohner (Stand: 1. Januar 2019).

[es] Mérida (España)

Mérida es un municipio y ciudad de España, capital de la comunidad autónoma de Extremadura. Situado en el norte de la provincia de Badajoz, su término municipal cuenta con una población de 59 424 habitantes (INE 2021).

[fr] Mérida (Espagne)

Mérida (du latin : Augusta Emerita), en estrémègne Méria, est une ville espagnole, itale de l'Estrémadure. Elle compte 60 000 habitants.
- [it] Mérida (Spagna)

[ru] Мерида (Испания)

Ме́рида (исп. Mérida, эстр. Méria) — город в Испании, на реке Гвадиана, столица автономного сообщества Эстремадура. Население — 59 352 жителей.



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