Sturie delle Fusine[1][2] (in sloveno Šturje, in tedesco Sturia[3]) è un paese della Slovenia, quartiere dell'insediamento e del comune di Aidùssina.
Sturie delle Fusine insediamento | |
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Šturje (v Ajdovščini) | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione statistica | Goriziano |
Comune | Aidussina (comune) |
Territorio | |
Coordinate | 45°53′15.36″N 13°54′38.88″E |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 5270 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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La località si trova nella riva sinistra del torrente Hubel (Hubelj), corso d'acqua che fino alla fine della prima guerra mondiale fungeva da confine tra il Litorale austriaco e la Carniola.
Durante il dominio asburgico Sturie fu comune autonomo[4] e comprendeva gli attuali insediamenti di Cosmani (Kožmani), Griuce (Grivče), Sapuse (Žapuže) e l'agglomerato di Fusine (Fužine) del comune di Aidùssina.
Dal 1920 al 1947 fece parte del Regno d'Italia, inquadrato nella Provincia di Gorizia e fu comune autonomo[5] fino al 1928 quando fu soppresso e aggregato ad Aidussina; passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia.
Il suo nucleo storico è costituito da caratteristiche viuzze, dette «gase» (dal. tedesco Gasse, ossia vicolo), che conducono alla piazza del paese nella quale la chiesa di San Giorgio (Sv. Jurij) custodisce una volta affrescata con scene della Via crucis, opera del pittore sloveno Tone Kralj. Negli anni Venti del secolo scorso vi visse e lavorò Milan Klemenčič, un burattinaio, che proprio nella sua casa fondò il primo teatro dei burattini nel territorio dell'odierna Slovenia. I suoi burattini erano marionette, la maggioranza delle quali si trova ora al Teatro delle marionette di Lubiana, dove alcuni anni fa hanno rappresentato di nuovo il Faust di Klemenčič.
Torrente Hubel (Hubelj)
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