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Collobrida[1], già Colobrida[2][3] (in sloveno Golo Brdo[3],in friulano Colobride, in tedesco Kolobrida[4]) è un paese della Slovenia, frazione del comune di Còllio.
La località si trova a 14,9 kilometri a nord-ovest del capoluogo comunale e a 60 metri dal confine italiano, all'estremità nord-occidentale del Còllio sloveno lungo la sponda sinistra del torrente Judrio.
Poco a nord dell'abitato su un'altura vi è la chiesa dedicata alla Madonna del Giorno[5] (Sv. Marija na jezeru).

Collobrida
insediamento
Golo Brdo
Collobrida – Veduta
Collobrida – Veduta
Localizzazione
Stato Slovenia
Regione statisticaGoriziano
ComuneCollio
Territorio
Coordinate46°03′17.28″N 13°29′51.72″E
Altitudine132,6 m s.l.m.
Superficie1,07 km²
Abitanti30 (2002)
Densità28,04 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale5212
Fuso orarioUTC+1
TargaGO
Provincia storicaLitorale
Cartografia
Collobrida

Storia


Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto, a seguito della Guerra gotica (553) promossa dall'imperatore Giustiniano I il suo territorio entrò a far parte dei domini bizantini.
Dopo la calata, nel 568, attraverso la Valle del Vipacco nell'Italia settentrionale dei Longobardi, seguiti poi da popolazioni slave, entrò a far parte del Ducato del Friuli.

In seguito alla caduta del regno longobardo e alla sua inclusione nei domini Franchi da parte di Carlo Magno, nel 781 entrò nel Regnum Italiae affidato da Carlo al figlio Pipino; nell'803 venne istituita la Marchia Austriae et Italiae che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria. Alla morte di Pipino nell'810, il territorio passò in mano al figlio Bernardo[6].
Con la morte di Carlo Magno nell'814, la carica imperiale passò a Ludovico I che affidò il Regno d'Italia al suo primogenito Lotario, il quale già nell'828 (dopo aver deposto Baldrico per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, ossia la Marca Orientale (o del Friuli), in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della Carniola interna).

In seguito al Trattato di Verdun, nell'843, il suo territorio entrò a far parte della Lotaringia[7] in mano a Lotario I e più specificatamente dall'846 della Marca del Friuli divenuta nel 951 Marca di Verona e Friuli.

Nel 952 l'imperatore Ottone I obbligò il re d'Italia Berengario II a rinunciare alle contee “Friuli et Istria”, unendole al Impero romano-germanico e subordinandole al ducato di Baviera tenuto dal suo fratellastro Enrico I a cui successe il figlio Enrico II. Nel 976 passò al Ducato di Carinzia[8] appena costituito dall'imperatore Ottone II.

Dal 1027 il suo territorio fece parte del Patriarcato di Aquileia, che da quell'anno venne proclamato da Corrado II, nella dieta di Verona, “feudo immediato dell'impero” , venendo così tolto dalla dipendenza dei duchi di Carinzia; nel 1077 il Patriarcato venne innalzato (e costituito dall'imperatore Enrico IV) a Principato ecclesiastico di Aquileia, che ebbe influenza, mediante apposito diploma emesso lo stesso anno dall'imperatore, anche sulla marca di Carniola e sulla contea dell'Istria.

Tutto il Collio restò in mani patriarcali fino al 1330[9] quando la sua parte orientale venne annessa dalla Contea di Gorizia, mentre la parte occidentale, compresa Collobrida, rimase ai Patriarchi e passando a sua volta, dopo il 1420, sotto l'autorità della Repubblica di Venezia.

Nel 1500 gli Asburgo s'impossessarono della vicina Contea di Gorizia e quindi di territori fortemente ambiti dalla Serenissima la quale mirava ad espandersi ad est dell'Isonzo; l'assetto territoriale tra le due potenze, stabilito dal Trattato di Noyon (1516) e sancito da quello di Worms (1521), diede luogo a una linea di confine tortuosa ed incerta, con enclavi arciducali in territorio veneziano e viceversa[10]; anche la pace firmata a Madrid dopo la sanguinosa Guerra di Gradisca ristabilì con meticolosa precisione il confine preesistente[10]; Collobrida in particolare era un dominio veneziano che subito ad ovest confinava con l'enclave arciducale del Castello di Albana in mano goriziana[11].

Dopo il Trattato di Campoformido e al successivo Trattato di Lunéville, venne assegnata alla Monarchia asburgica.
Con la pace di Pace di Presburgo passò al Regno d'Italia napoleonico; la successiva Convenzione di Fontainebleau del 1807 e il seguente trattato di Schönbrunn (1809) confermarono poi tale assegnazione fino al 1814, sotto il Dipartimento di Passariano nel territorio di Mernico[2].

Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca nel Regno d'Illiria sempre come frazione del comune catastale di Mernico[5] passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco nel 1849 come frazione del comune di Cosbana[3] che aveva assorbito quello di Mernico.

Dopo la prima guerra mondiale fu annesso al Regno d'Italia e venne congiunto alla Provincia di Gorizia.
In seguito all'abolizione della stessa Provincia nel 1923, passò alla Provincia di Udine[12] nel comune di Cosbana nel Còllio per poi passare, nel 1927, alla ricostituita Provincia di Gorizia[13].

Fu soggetto alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il Settembre 1943 e il 1945 e tra il 1945 e il 1947, trovandosi a ovest della Linea Morgan, fece parte della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo Britannico-Americano del Governo Militare Alleato (AMG); passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia.


Corsi d'acqua


Torrente Judrio (Idrija)


Note


  1. Collobrida in: Confine austro-veneto da Cormons alla sorgente del Judrio "Confini da Cormons verso le Montagne" Archiviato il 12 novembre 2014 in Internet Archive., foglio 2 di 2 - Archivio di Stato di Trieste
  2. Colobrida in: "Dipartimento di Passariano, Mappa originale del Territorio di Mernico frazione di Dolegna, Cantone di Cormons, Distretto di Gradisca, 17 agosto 1812" – periodo napoleonico, Archivio di Stato di Gorizia
  3. indicazione bilingue Colobrida, Golo Brdo nel comune di Cosbana, Kožbana in: Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1910 Archiviato il 20 dicembre 2013 in Internet Archive., pg 15
  4. Colobrida nella mappa ingrandibile di: "Tolmein" (1894) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 21 - KOL IX" Archiviato il 30 gennaio 2019 in Internet Archive.
  5. Colobrida e la chiesa della Madonna del Giorno in: Mappa censuaria della Comune di Mernico, nel Litorale Circolo di Gorizia, Distretto di Cormons, 1818 - Archivio di Stato di Gorizia
  6. Mappa dell'Impero carolingio all'ascesa di Ludovico I (814)
  7. la Lotaringia (con l'Italia) (in verde) nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843
  8. Mappa del ducato di Carinzia attorno all'anno 1000 - Allgemeiner historischer Handatlas , 1886, G. Droysens
  9. Collio - Cuèi - Brda - in den Ecken, su nuovolitorale.org. URL consultato il 20 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2012).
  10. rielaborazione G.I.S. a p. 21 con i confini attuali e quelli del Josephinische Landesaufnahme (1763-1787), in Isonzo-Soca n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo
  11. la veneziana Collobrida e sulla sponda destra del Judrio Albana Austriaca (Castello di Albana) in: Confine austro-veneto da Cormons alla sorgente del Judrio "Confini da Cormons verso le Montagne" Archiviato il 12 novembre 2014 in Internet Archive., foglio 2 di 2 - Archivio di Stato di Trieste
  12. Regio Decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99
  13. Archivio di Stato di Gorizia, su archiviodistatogorizia.beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2010).

Altri progetti


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На других языках


[en] Golo Brdo, Brda

Golo Brdo (pronounced [ˈɡɔːlɔ ˈbəɾdɔ]) is a small village in the Municipality of Brda in the Littoral region of Slovenia, right on the border with Italy.[2]
- [it] Collobrida



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